i politici sono tutti fascisti? (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
[FONT=&quot]Vogliono censurare il web: Google lancia l’allarme sul bavaglio dei governi[/FONT]
[FONT=&quot]La censura rischia di arrivare anche sul Web, dove fino ad ora i governi non erano riusciti a mettere le mani.[/FONT]




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[FONT=&quot]Google, e non solo Google, sostiene che il web debba rimanere uno strumento accessibile liberamente e senza censure o restrizioni, ovvero come lo abbiamo sempre conosciuto, ma a quanto pare la rete sta correndo il serio pericolo di essere imbavagliata dalla censura. Proprio per questo la società di Montain View lancia il suo grido di allarme ”[/FONT][FONT=&quot]alcuni governi hanno intenzione di sfruttare l’opportunità di un incontro a porte chiuse che si terrà a dicembre per autorizzare la censura e regolamentare il Web in modo restrittivo[/FONT][FONT=&quot]”[/FONT]
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[FONT=&quot]Il prossimo 3 dicembre si terrà un incontro a porte chiuse tra i vari rappresentati dei governi che potrebbero decidere di sottoscrivere un trattato su come regolamentare il web, aprendo così le porte anche alla censura verso contenuti che, magari, vengano pubblicati on line senza violare nessuna norma. Come ha più volte sottolineato Google i governi hanno nel loro interesse quello di bloccare la libertà di circolazione di notizie sul web e se questo trattato venisse approvato verrebbe minacciata seriamente la libertà di espressione che ora sul web si ha.
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[FONT=&quot]Anzi, oltre a ridurre la circolazione di notizie si potrebbe arrivare anche a vedere i governi bloccare l’accesso ad internet e addirittura a introdurre tasse per l’uso di servizi ad oggi gratuiti come Skype, Facebook o YouTube.[/FONT]
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[FONT=&quot]Google applica già una censura sul proprio motore di ricerca eliminando tempestivamente quei contenuti che vengono pubblicati in rete in maniera illegale o che violino il rispetto di normative o che manchino delle autorizzazioni necessarie, quindi non è necessaria una censura da parte dei governi, visto che un controllo sul web è già presente anche tramite la Polizia Postale.[/FONT]
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[FONT=&quot]Ma l’azienda di Montain View si è sempre mostrata molto restia a soddisfare le richieste dei governi che pretendevano la rimozione di contenuti pubblicati legittimamente, solo perchè questi criticavano magari l’attività proprio di quel governo o ne parlavano in modo ironico o satirico.[/FONT]
[FONT=&quot] I governi hanno aumentato sempre di più le richieste di accesso ai dati degli utenti che navigano in rete (circa 21.000 in 6 mesi). Presente tra questi governi anche quello italiano che ha avanzato 841 richieste di accesso a dati di utenti registrati a Google, di cui soltanto il 34% sono state accolte dall’azienda.[/FONT]
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Link: [/FONT]
[FONT=&quot]http://www.investireoggi.it/attualita/vogliono-censurare-il-web-google-lancia-lallarme-sul-bavaglio-dei-governi/#ixzz2CxZvX0Uq[/FONT]
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tontolina

Forumer storico
UNA MATITA, ECCO COSA SONO!
Nov 21, 2012 08:41 am | Riecho blog
Qualche settimana fa vi ho elencato le mie caratteristiche nel post: Indovinello..Cosa sono?

Molti tra il blog e Facebook hanno risposto bene, altri hanno sbagliato. La mia storia è la dimostrazione di come la libertà, l'interazione volontaria e pacifica tra le persone, tu compreso, funziona ed aiuta tutti a stare e vivere meglio. Sono una semplice e comune matita!

Ricordate che ogni intervento dei governi è un ostacolo alla realizzazione di questo miracolo:





Non chiedete ai politici di migliorarvi la vita perché tanto non possono farlo. Non è possibile, tecnicamente. L'intervento del governo nell'economia e nella società crea solo distorsioni, a cui i politici si propongono di rimediare peggiorando così solo le cose.

La matita è l'oggetto più semplice che utilizzate e per questo è suggestiva l'idea che nessuna persona al mondo la saprebbe ottenere dalla natura da solo. Guardatevi intorno. Tutto ciò che è lasciato libero porta risultati eccellenti e soddisfa le esigenze delle persone: internet, software, hardware, telefonia, smartphones, musica, abbigliamento, ristorazione, turismo, sport, trasporto, energia, settore aerospaziale..

Poi pensate ai servizi gestiti o intermediati dai politici. La giustizia è lenta, le denunce di smarrimento sono una pratica burocratica per le statistiche e nient'altro, vi sentite sicuri a girare di notte? il cinema italiano è inguardabile, i teatri vanno in malora, i musei vanno in malora, non si trova mai parcheggio in città, il trasporto ferroviario è di basso livello, si fanno code infinite in ogni locale pubblico, la televisione pubblica non offre niente in confronto a canali privati, i giornali sono al guinzaglio dei poteri forti e vi fanno sapere ciò che vogliono loro, la scuola non insegna, l'università non svolge il suo compito, la moneta non svolge più il suo ruolo ecc ecc. L'elenco è lungo.

In tutti questi campi c'è un forte bisogno da parte delle persone di servizi migliori. In alcuni lo Stato impedisce con la forza la concorrenza privata (vedi l'esperienza di ArenaWays) , in altri è possibile iniziare ad offrire servizi alternativi. Avete qualche idea o progetto in cantiere in questo senso?

Riecho
Editor EconomiaeLiberta.com
mail: [email protected]
5194934979394421396-7588850130456776555
 

big_boom

Forumer storico
gia' tempo fa google stava pensando ad un sistema di internet satellitare
hanno i soldi per farlo e i governi del mondo perderebbero tutto il business online free

ormai tra i big c'e' rimasta solo google a garantire la liberta di opinione su internet

facebook apple microsoft non saprei mi ricordo che anche Billl Gates aveva avuto la stessa idea per internet utilizzando la vecchia rete motorola dei telefonini satellitari

c'e' anche un problema di "gabbia tecnologica" se si riuscisse a trasmettere le informazioni in maniera economica con i neutrini per esempio non ci sarebbero vincoli o filtri "di stato" che tengano
la trasmissioni dati con neutrini non ha vincoli di spazio ne barriere che ne possano attenuare il segnale

PIRELLI LABS - Rivelazione coerente di neutrini

"... la possibilità di iniziare una nuova era nel campo delle telecomunicazioni con l'uso di neutrini come mezzo di trasmissione dati che, contrariamente alle onde radio, sono in grado di attraversare l'intero globo terrestre senza assorbimento"
 

tontolina

Forumer storico
Censurato

Placido e Scianna vietati agli italiani

I due attori emigrano in Germania in cerca di fortuna nel film di Toni Trupia: Itaker. Accolto dagli applausi dalla stampa

itaker_468.jpg


“La verità è che il nostro film non l’ha voluto nessuno, anche se lo abbiamo presentato a molti festival. Non è un merito né un demerito, le scelte dei direttori seguono logiche che non si devono discutere. Certo, Amelio mi ha detto che non gli è piaciuto il bambino, come ci fosse solo lui nel film. La cosa non mi ha fatto piacere, però va bene lo stesso. Altri che è troppo classico, ma noi ne rivendichiamo il sapore antico”.
A parlare è un Michele Placido straordinariamente accomodante e pacato, pronto a sostenere con tutte le forze l’uscita solitaria di Itaker-Vietato agli italiani di Toni Trupia, in sala dal 29 novembre distribuito da Cinecittà Luce. L’attore, oltre a recitare in un piccolo ma fondamentale ruolo, è doppiamente coinvolto perché Federica Vincenti, sua moglie, lo ha coprodotto con la Glodenart Production insieme a Mandragora movies e Rai Cinema.
Location tra il Trentino, che è intervenuto con la film commission, e la Romania, che ha coperto il 30% del costo totale, dichiarato in 2.300.000 euro.
Ma, giudizi dei direttori di festival a parte, Itaker è davvero costruito secondo un canone classico che ben si adatta alla vicenda, quella di un operaio italiano emigrato in Germania nei primi anni Sessanta il quale, per una serie di circostanze deve, prendersi cura di un bambino alla ricerca del padre. Anche lui uno dei tanti italiani andato a cercar fortuna in terra tedesca.
Una storia anagraficamente lontana dal regista, classe 1979, che pure ha trovato un modo tutto personale per scandagliare un fenomeno mai troppo analizzato. “Ho cominciato a lavorare al film su suggerimento di Placido - spiega -, partendo da un racconto che aveva sentito durante un viaggio in treno. Una suggestione sulla quale ho prima pensato di non poter costruire molto, ma che poco a poco è andata scavando dentro di me. Solo che avevo un’enorme difficoltà da superare, appunto quella della distanza anagrafica tra me e gli anni Sessanta. Però sentivo che dovevo farlo, se non altro perché l’emigrazione fa parte della mia famiglia, ancora oggi infatti molti miei parenti vivono in Belgio.
Ho trovato la chiave di lettura nei due personaggi principali, l’operaio Benito e il piccolo Pietro. Ho riflettuto sul fatto che come il ragazzino, chi lasciava l’Italia perdeva il rapporto con i padri e di conseguenza con la patria. Da quel momento in poi, è stato tutto facile”.
Intorno a Benito, un efficace Francesco Scianna in versione napoletana, e Pietro, il debuttante Tiziano Talarico, si muove un universo fatto di bar fumosi dove ritrovarsi per parlare italiano, di baracche fredde, di contatti difficili se non impossibili con i tedeschi, di malviventi, di donne sfruttate, di vite senza un orizzonte. Un modo secco di mostrare la vita dei nostri connazionali protagonisti del secondo grande flusso migratorio che l’Italia abbia mai conosciuto di cui, sottolinea il regista, il cinema dovrebbe occuparsi di più. E cita, indimenticabile, Pane e cioccolata. Ma se il film di Brusati alla fine era una commedia amara qua prevale la fotografia realistica, per quanto di una realtà alterata. E’ lo stesso regista a fornirne una spiegazione in proposito: “Le scelte visive sono tutte calibrate sullo sguardo del bambino, così nulla è mai davvero come dovrebbe essere. Ai suoi occhi la fabbrica e le baracche sono trasfigurate, e questo ha inciso sulla fotografia, sui costumi, sulla scenografia. Ma è proprio questo sguardo ad avermi permesso di ricostruire un’epoca che non potevo raccontare da testimone. Spero che il mio desiderio profondo sia compreso dal pubblico, cioè che volevo restituire lo sguardo dell’innocenza”.
Molti gli attori in ruoli di primo e secondo piano, tra i quali l’intensa Monica Birladeanu, acclamata interprete di Francesca. Spicca ovviamente Scianna, alle prese con un personaggio di napoletano verace in bilico tra scaltrezza e innocenza. “Quando è arrivata la telefonata di Placido per sondare il mio interesse - ricorda l’attore -, non l’ho nemmeno fatto parlare. Con lui accanto la risposta è scontata: sì. Era già successo con Vallanzasca - Gli angeli del male, ho letto la sceneggiatura pro forma. Ma di questo uomo in conflitto mi sono proprio innamorato, posso dire che è la mia prima vera interpretazione. Ho studiato l’accento, discusso la sua personalità con Trupia per mesi. Non abbiamo tralasciato nemmeno una sfumatura. Un’esperienza fantastica. Con Itaker comincio davvero a fare questo mestiere”. E così si scopre che anche Scianna è un personaggio in bilico. Anzi, per meglio dire in equilibrio perfetto con i tempi che corrono: da una parte l’uomo immagine di Dolce & Gabbana, dall’altra l’attore in crescita che sta cominciando a coltivare con le giuste scelte la propria carriera.

Angela Prudenzi - Cinematografo

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=tu_YSzzHRjc

 

tontolina

Forumer storico
le libertà individuali ed economiche di ciascuno di noi sono sempre più compromesse e il processo sta accelerando a velocità davvero preoccupante. Tensioni e scontri sociali sono sempre più all'ordine del giorno. Chi ci governa dice bugie sempre più grosse e chi si sta facendo strada nel processo politico mostra di non aver compreso neanche il 10% delle cause alla radice del problema.
da
OLTRE LA DEMOCRAZIA
Nov 25, 2012 12:03 pm | Riecho blog
Il sesto libro della serie USEMLAB è pronto: Oltre la Democrazia, sul perché la democrazia non conduca alla solidarietà, alla prosperità e alla libertà, ma sia causa di conflitti sociali, debiti insostenibili e governi tirannici. E' sempre una emozione e una grande soddisfazione avere finalmente tra le mani la copia del nuovo libro che ti è costato diverse settimane di lavoro e numerose riletture da far venire il mal di testa. Non c'è ebook che tenga: sentire al tatto la copertina, la carta, il segnalibro, sfogliarlo e sentirne l'odore è impagabile.

Ho letto l'originale in inglese in un paio di giorni. L'ho riletto in italiano non so neanche quante volte per limarne ripetutamente la traduzione fino a che non mi ha davvero soddisfatto (a un certo punto comunque ti devi fermare altrimenti andresti avanti all'infinito). L'ultima volta sono persino riuscito a leggerlo senza lunghe pause in circa otto ore consecutive, ed è scivolato davvero come un bicchiere d'acqua. Estremamente dissentante.



Anche se l'argomento trattato esce dal terreno strettamente economico al quale sono dedicati tutti i libri USEMLAB, decisi immediatamente di pubblicarlo quando mi venne proposto dall'olandese Frank Karsten, uno dei due autori che ho avuto anche il piacere di conoscere di persona. Come scrivo nella mia nota introduttiva al libro, si tratta di un libro complementare a quelli pubblicati, esso esplora temi considerati tabù ma per molti versi imprescindibili dall'analisi economica ed intrecciati ad essa. Sono quindi fiero di aver portato ancora una volta alla luce un libro di facile lettura che racchiude preziosissimo materiale da riflessione su argomenti che sono di primaria importanza e che oramai vengono dibattuti in televisione tutti i giorni a tutte le ore del giorno. Davvero non poteva esserci momento migliore di questo per pubblicare un libro come Oltre la Democrazia.




Dough French di Laissez Faire Books nella sua recensione inglese ha scritto: "Ci vuole coraggio per sfidare la democrazia. Farlo su carta è un atto eroico. Gli autori di Oltre la Democrazia smantellano in maniera rapida e concisa i miti più diffusi sulla democrazia. Se siete arrivati a questo libro già illuminati, gli argomenti che vi verranno presentati aumenteranno il vostro arsenale intellettuale. Se ancora non avete neanche provato a mettere in discussione la democrazia, sappiate che la vostra visione del mondo verrà totalmente ribaltata".

Jeffrey Tucker sempre per Laissez Faire Books: "Anche se non vi troverete d'accordo con gli autori, leggere il loro libro è un atto che dovete a voi stessi. La prosa è pulita, le evidenze convincenti, la logica stimolante, se non addirittura impeccabile. Se volete ancora credere ai miti che vi hanno inculcato siete liberi di continuare a farlo, però almeno accettiate questa sfida intellettuale".



Una sfida intellettuale che consiglio davvero a tutti. L'andazzo oramai è sempre più chiaro: le libertà individuali ed economiche di ciascuno di noi sono sempre più compromesse e il processo sta accelerando a velocità davvero preoccupante. Tensioni e scontri sociali sono sempre più all'ordine del giorno. Chi ci governa dice bugie sempre più grosse e chi si sta facendo strada nel processo politico mostra di non aver compreso neanche il 10% delle cause alla radice del problema. Questo libro vi aiuterà a capire sempre meglio il perché sta accadendo tutto ciò.

Il prezzo di copertina è 14 euro, ma fino a fine anno sarà in vendita a 13 euro, spese di spedizione escluse. Per ogni copia aggiuntiva che viene acquistata nello stesso ordine è offerto un euro di sconto (quindi 2 copie a 12 euro cadauna, 3 a 11 cad., fino a 5 copie a 9 euro cad., approfittatene quindi per i regali di Natale!). Sopra i 50 euro le spese di spedizione sono ancora gratuite e se fatte con corriere includono una comoda borsa di tela per libri.



Vi segnalo che da oggi potete trovare nello shop anche il libro di Hans-Herman Hoppe pubblicato nel 2006 da Liberi Libri;Democrazia: il dio che ha fallito. Non un libro per il grande pubblico come è Oltre la Democrazia, però un testo imperdibile, forse l'unico vero riferimento esistente per approfondire a livello accademico gli argomenti proposti da Karsten e Beckman.



Infine ho deciso di mettere in vendita Oltre la Democrazia in due combinazioni, una con A Scuola di Economia e un'altra con Cosa è il Denaro, di modo da darvi la possibilità di comprarli insieme a un prezzo complessivo inferiore (nel caso non aveste ancora il precedente o voleste riprenderne una copia per conto di qualche amico).



Vi chiedo a questo punto un piccolo favore. Se non l'avete già fatto, cliccate mi piace sulla pagina facebook di Usemlab: USEMLAB Economia & Mercati, con buone probabilità mi aiuterete a far conoscere il libro anche a nuove persone (se aspettiamo che ci pensi la stampa di regime con qualche recensione stiamo freschi! I libri usemlab sono sempre stati ignorati anche da chi si spaccia liberale e liberista, e poi non a caso liscia il deretano a qualche politico di vecchia data, banchieri o industrialotti di lobby ben note). In ogni libro metto di solito 3-4 segnalibri, tenetene uno e regalate gli altri, o lasciateli in giro dove vi capita, in un bar, in una libreria, dal barbiere.

Esiste infine anche una pagina in italiano dedicata al libro curata dall'autore: http://oltrelademocrazia.com/. Se il libro vi piacerà non esitate a farla conoscere.



Grazie a tutti e buona lettura.

di Francesco Carbone
Usemlab.com

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f4f

翠鸟科
leggo sulla copertina:

perchè la democrazia conduce ... a governi tirannici


a questo punto, abbiamo:
la democrazia, che però porta alla tirannide
la tirannide
l'oligarchia
la teocrazia
la aristocrazia



data la scelta, propongo di trovare un modo per far funzionare la democrazia ( che imho, potrebbe esserci) e non arrendersi alla sua degenerazione ( perchè questo credo sia il problema, non la democrazia in sè ) :
gli altri metodi mi paiono tutti peggiori :help:
 

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