I.O. Premio letterario "a mano libera" (1 Viewer)

nmarchig

Forumer attivo
componenti della giuria
Ignatius
Saunders
Patatina77
Claire

ad honorem
Melodia
Argema

I forumisti piu dotati potranno in questo thread dimostrare le proprie capacità letterarie scrivendo racconti ed esercitandosi di penna.
Bandito il plagio. Si garantisce l'imparzialità e l'incorruttibilità della giuria.
Al vincitore una foto originale di Ignatius ed una senza mutande di Saunders e la facoltà limitatamente ad un settimana di sedersi nella cockpit di comando dei moderatori dell'Isola di Forumers con piena facoltà, ed a propria discrezione, di agire sui bottoni.

Questo é un concorso serio.
Munitevi di penna e di fantasia.
Termine di presentazione delle opere : 29 febbraio.
 

nmarchig

Forumer attivo
(prima parte)

Racconto in cerca di un titolo.


Vivevamo sugli alberi noi di Via delle Canisse, le ginocchia sbucciate ed vestiti sempre troppo corti.
Raccoglievamo cartoni ed assi nel vecchio colorificio in disuso, ed abbandonato, e poi c’era anche il vecchio bunker tedesco, scendere nella botola era un atto di coraggio. Costruivavamo le case sugli alberi e quello era il nostro regno, il bunker, la muraglia fortificata tutt’attorno alla spiaggia, il vecchio colorificio tetro e diroccato ma pieno di misteri, gli alberi, una spettacolare radura al centro contornata e delimitata da alti pitosfori e dove tutto poteva succedere. Vivevamo li. La nostra moneta erano le patelle che raccoglievamo sugli scogli oltre la muraglia ed allevavamo chioccioline nelle scatole da scarpe. Annusavamo la pioggia tra le foglie e l’erba. Non so se fossimo davvero felici ma certamente liberi e sempre col moccio orgogliosamente contenuto anche se a stento. Nemmeno quando quel dannato morbo mi colpì, rinunciai a salire sugli alberi. Si alcune goccioline di sangue, chiesi a mia madre di poter indossare pantaloni e non più gonne. E lei iniziò a farmi strane domande, chi andava lì e con chi giocavo. Mah che dire, le mamme lo si sa, sono sempre state un po' strane. Ultimamente sotto gli alberi e nella radura ci girava anche Gaetano col vespino, non era uno di noi, aveva i capelli biondo scuro e ricci, sempre abbronzato e con gli occhi chiari, portava un anello al dito, un giubbotto di jeans, una cintura di cuoio con le borchie, un dente rotto e una cicatrice sul braccio, spesso con la calce addosso ma era bello Gaetano e poi con quell’accento che poi seppi umbro. Girava attorno, non so se fosse interessato alle chioccioline nelle scatole da scarpe, ma capitava spesso nel tardo pomeriggio quando tutto era fermo, non c’era un alito di vento, dai pitosfori si annusava oltre la muraglia la salsedine del mare in risecca e liscio come l’olio ed il sole accarezzava lieve da oltre le montagne.


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Bon fine prima parte del racconto, volete sentire la seconda parte?
Avete notato lo stile che ho preso in prestito da Marquez senza punti a capo.
Ovviamente racconto autobiografico.:-o
 
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nmarchig

Forumer attivo
(seconda parte)

Non chiedetemi come mi ritrovai sul sellino di quel vespino, lui guidava forte ed io ero stretta a lui, annusavo il suo odore di cuoio e di sudore, lo abbracciavo col capo reclinato sulla sua schiena ed ad occhi chiusi come d’altronde si conviene quando si vive un sogno. Non so quantò durò quel viaggio e nemmeno mi chiesi dove fossimo diretti. Era il tempo che si era fermato ed io volevo non ripartisse mai. Questo solo so. Mi ritrovai in una bellissima piccola radura contornata da pini ed arbusti, si sentiva solo il canto dei grilli e lo sfrigolio del ruscello tra i sassi, forse l’abbaio di cane in lontananza, non so non ricordo proprio tutto bene stavo vivendo un sogno, il tempo si era fermato ed io volevo non ripartisse più. Mi adagiò sull’erba come una principessa su un giaciglio di diamanti e fu subito accanto a me. Iniziò a baciarmi. Io sapevo che si poteva limonare, ne avevo sentito parlare e mi avevano spiegato come si fa e mentre roteavo la mia lingua nell’aria per ripetere le lezioni e non fare brutta figura. Prima di incrociare le sue labbra, mi sollevò la gonna. Io non volevo, avevo i peletti e la mia mamma non voleva mi depilassi le gambe anzitempo, sei ancora bambina mi diceva . Cosi mentre con una mano mi tiravo giù la gonna per pudore e vergogna e le mie labbra erano appiccicate alle sue, di colpo il tempo ripartì, mi prese l’altra mano e me la infilò bruscamente sotto i suoi jeans. Una biscia grossa ed umida e chi se lo sarebbe mai immaginato. Non posso dire mi fossi spaventata ma forse si anche perché lanciai un urlo. Mi ricomposi e me ne scappai a piedi verso casa giù sui tornanti verso mare ed il sole non era ancora tramontato, i grilli cantavano ancora e c'era un odore inebriante di resina di pino. Dopo diversi minuti e mentre me ne correvo a casa, sentii il suo vespino dietro di me e la sua voce “Dai su non fare cosi, ti porto giù”. Non gli diedi ascolto e tornai a casa a piedi trafelata ed in subbuglio. Mia madre mi guardò e con fare nemmeno troppo alterato mi disse “se becco quell’umbro gli liscio il pelo”. Incredibile ma le mamme sanno sempre tutto.

Fine

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Ah a proposito ho trovato il titolo al mio racconto: "il mio primo incontro col membro" :-o vi é piaciuto? :-?
Con questo mio racconto splittato in due parti partecipo al concorso. :-o
 
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patatina 77

Creatore di UGC
Avviso

in quanto membro della giuria propongo che i commenti, per non influenzare i sucessivi scrittori, siano posticipati al termine della scadenza del concorso e in apposito thread (spin-off).
 

@lr

Banned
addirittura il gran premio letterario !

ma la giuria come è stata scelta ? quali credenziali offre ? :)

perché l'esito molto dipende dalla competenza in letteratura e dagli orientamenti .

Ad esempio, personalmente per carità... se dovessi valutare ciò che ho letto fino ad ora .....
 

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