i gay rivendicano i diritti su Lucio Dalla (1 Viewer)

tashtego

Forumer storico
Anch’io, come Joseph Hansen, penso che “un Dostoevskij che non accenna alla sua epilessia o alla sua dipendenza dal gioco” non sarebbe arrivato lontano e che è superflua ogni opera di chi, invece di raccontare innanzitutto di quanto gli è più prossimo e sa perché accade in lui, fa un balzello in avanti per rimuovere l’indicibile e fastidioso ostacolo della sua umanità per quel che è e si cimenta con i grandi orizzonti esistenziali tanto più gratificanti, che poi risultano essere striminziti tra i piccoli paraocchi di un lirismo demagogico o di una sociologia d’accatto, grazie ai quali arriverà alla santificazione del popolo bue, così attento a glorificarsi attraverso i suoi campioni del sentimentalismo universale.
È uno scarto psichico inevitabile, una sensazione di imbarazzo, un sapore di fregatura sistematica: un omosessuale non pubblicamente dichiarato che quindi se ne strafotta della morale sessuale cattolica, che mai nulla ha espresso contro l’omofobia di matrice clericale che impesta il suo Paese, che mai una volta ha preso posizione aperta per i diritti calpestati dei cittadini suoi simili di sventura politica e civile e razziale, un tipo così che, per esempio, scrive e canta il suo amore per una donna viene prima (per mediocrità di carattere, ipocrisia deliberata, amore del quieto vivere a discapito di chi lotta per i suoi stessi diritti da lui per primo negati) della bellezza o bruttezza della sua dedica impropriamente musicata.
Non vedi l’omaggio alla donna, vedi la ridicola falsità e la necessità estetica per conto terzi che vi soggiace. Ho sempre pensato che Lucio Dalla fosse un checchesco buontempone, un chierichetto furbastro - le sue interviste sono un vero florilegio di banalità in ossequio alla morale comune e all’autorità costituita, alla maniera di Celentano, che a me non piace nemmeno quando canta - e non basta la morte per cancellare la magagna del gay represso cattolico (represso alla luce del sole, il che non ne inibisce certamente il godimento tra le tenebre della vita privata, anzi, le implementa, come ben si sa) che si permette tutte le scorciatoie di comodo (l’arte, il fine superiore e balle varie) pur di non prendere la strada maestra più sensata della basilare affermazione di sé, anche se più accidentata.
Ho sempre pensato, senza mai lasciargli il tempo di aprire bocca per cantare, che un artista che si fa un problema di un tale nonnulla sessuale e che così sessisticamente ruminando offende tutti coloro che, con grande sprezzo del rischio e grossi patimenti personali, hanno ribaltato lo pseudoproblema addosso a chi gli imponeva di farsene uno, sia un povero cristo scansafatiche indegno di altra attenzione.
I ben documentati rapporti di Dalla con Craxi e l’Opus Dei, nonché con l’angelo custode che dichiarò di avere visto al suo fianco, me lo rendono poi addirittura indigesto, per amore della pila sapeva individuare bene dove andare a fare il baciapile, non erano certo le protezioni in alto loco a mancargli, era trasgressivo dove esserlo è di moda e alla portata di qualunque reazionario di mondo, anche se gli sono debitore di molte risate allorché fece un programma televisivo con Sabrina Ferilli in cui si sforzava di dare a vedere che la desiderava - invano, per sua fortuna, e non certo perché fosse di una struggente laidezza fisica.
Non so se le canzoni di Dalla sono belle o brutte, come ne sento l’attacco alla radio, spengo. In questo senso, è in buona compagnia, tutti di autorinnegati di successo. Ve la lascio tutta, o prefiche e sorcini degli scomparsi ad arte già in vita. Io, da parte mia, continuerò a pensare che i veri eroi di Bologna sono i famigliari delle vittime della Uno Bianca e della strage della stazione ferroviaria rimasta impunita, eroi silenziosi sempre più dimenticati, quasi rimossi, attorno a loro io non smetterò un istante di stringermi in un cordoglio senza fine, e purtroppo senza pace.
Aldo Busi

Provo comprensione e persino tenerezza per i rodimenti di uno che se non fosse gay non avrebbe niente di cui scrivere nei confronti di uno che ha avuto tanto da dire senza dover mai dire "udite udite: sono gay!"
 

doncraudio

intellettuale stronzissimo
Manu... per me tu hai sempre ragione ancora prima di parlare... il codice di Manu è il codice di Manu...
 

great gatsby

Guest
Provo comprensione e persino tenerezza per i rodimenti di uno che se non fosse gay non avrebbe niente di cui scrivere nei confronti di uno che ha avuto tanto da dire senza dover mai dire "udite udite: sono gay!"


assolutamente stupendo, bello:up::up:

a parte che , come detto, a me dalla non ha dato e detto proprio nulla
 

tashtego

Forumer storico
assolutamente stupendo, bello:up::up:

a parte che , come detto, a me dalla non ha dato e detto proprio nulla

beh, non e' mica obbligatorio amare un artista, neanche i grandissimi, figuriamoci un cantante pop... del quale, peraltro, a me piace praticamente tutto quel che ha scritto e cantato tranne Caruso... tutti che lo ringraziano per averla scritta mentre io gli sare stata grata se non ce l'avesse inflitta...
 

great gatsby

Guest
beh, non e' mica obbligatorio amare un artista, neanche i grandissimi, figuriamoci un cantante pop... del quale, peraltro, a me piace praticamente tutto quel che ha scritto e cantato tranne Caruso... tutti che lo ringraziano per averla scritta mentre io gli sare stata grata se non ce l'avesse inflitta...

sai, quando una musica, un testo , uno stile, non "agganciano"....non c'é mai stata nessuna emozione

dubito di aver mai ascoltato una sua canzone sino in fondo..
 

nmarchig

Forumer attivo
siete davvero difficili...nemmeno questa?

[ame="http://www.youtube.com/watch?v=VkTNnCCKnE4&feature=player_embedded"]Lucio Dalla - Canzone - YouTube[/ame]
 
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