i gay rivendicano i diritti su Lucio Dalla (1 Viewer)

nmarchig

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DA RIDERE.

Annunziata... " I funerali di Lucio Dalla sono uno degli esempi di quello che significa essere gay in Italia: vai in chiesa, ti concedono i funerali e ti seppelliscono con il rito cattolico, basta che non dici che sei gay."

Ma Lucio Dalla era davvero gay? Dalle sue canzoni non mi sembra proprio.. anzi se dall' al di la, potesse mai ascoltare le stronzate dell'Annunziata e dell'arcigay si rivolterebbe nella tomba...

Vogliamo lasciarlo ALMENO riposare in pace?
 
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f4f

翠鸟科
DA RIDERE.

Annunziata... " I funerali di Lucio Dalla sono uno degli esempi di quello che significa essere gay in Italia: vai in chiesa, ti concedono i funerali e ti seppelliscono con il rito cattolico, basta che non dici che sei gay."

Ma Lucio Dalla era davvero gay? Dalle sue canzoni non mi sembra proprio.. anzi se dall' al di la, potesse mai ascoltare le stronzate dell'Annunziata e dell'arcigay si rivolterebbe nella tomba...

Vogliamo lasciarlo ALMENO riposare in pace?


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nmarchig

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[ame="http://www.youtube.com/watch?v=3wfRMYRr5dk"]Felicità - YouTube[/ame]

struggente e bellissima canzone... "va felicità su quale treno della notte viaggerai?..lo so che passerai ma come sempre in fretta, non ti fermerai..."

ricordiamolo cosi, un grandissimo poeta

incollo sotto un commento "magistrale" che ho trovato su youtube

"mi manca sempre l'elastico per tener su le mutande cosicchè le mutande al momento piu bello mi vanno giu".....un immagine grandiosa, meravigliosa...le mutande vanno giu con una prevedibilità direttamente proporzionale all'impossibilità di evitarlo....d'altronde quando ti dicono che la tristezza è gratis, lo fanno solo per farti capire che invece la felicità si paga, tu vorresti chiedergli "si ma quanto"?? e puff...la canzone finisce.....e non tutto va bene oppure si se vi pare....

p.s. anche chi ha commentato cosi é un poeta
 
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doncraudio

intellettuale stronzissimo
Anch’io, come Joseph Hansen, penso che “un Dostoevskij che non accenna alla sua epilessia o alla sua dipendenza dal gioco” non sarebbe arrivato lontano e che è superflua ogni opera di chi, invece di raccontare innanzitutto di quanto gli è più prossimo e sa perché accade in lui, fa un balzello in avanti per rimuovere l’indicibile e fastidioso ostacolo della sua umanità per quel che è e si cimenta con i grandi orizzonti esistenziali tanto più gratificanti, che poi risultano essere striminziti tra i piccoli paraocchi di un lirismo demagogico o di una sociologia d’accatto, grazie ai quali arriverà alla santificazione del popolo bue, così attento a glorificarsi attraverso i suoi campioni del sentimentalismo universale.
È uno scarto psichico inevitabile, una sensazione di imbarazzo, un sapore di fregatura sistematica: un omosessuale non pubblicamente dichiarato che quindi se ne strafotta della morale sessuale cattolica, che mai nulla ha espresso contro l’omofobia di matrice clericale che impesta il suo Paese, che mai una volta ha preso posizione aperta per i diritti calpestati dei cittadini suoi simili di sventura politica e civile e razziale, un tipo così che, per esempio, scrive e canta il suo amore per una donna viene prima (per mediocrità di carattere, ipocrisia deliberata, amore del quieto vivere a discapito di chi lotta per i suoi stessi diritti da lui per primo negati) della bellezza o bruttezza della sua dedica impropriamente musicata.
Non vedi l’omaggio alla donna, vedi la ridicola falsità e la necessità estetica per conto terzi che vi soggiace. Ho sempre pensato che Lucio Dalla fosse un checchesco buontempone, un chierichetto furbastro - le sue interviste sono un vero florilegio di banalità in ossequio alla morale comune e all’autorità costituita, alla maniera di Celentano, che a me non piace nemmeno quando canta - e non basta la morte per cancellare la magagna del gay represso cattolico (represso alla luce del sole, il che non ne inibisce certamente il godimento tra le tenebre della vita privata, anzi, le implementa, come ben si sa) che si permette tutte le scorciatoie di comodo (l’arte, il fine superiore e balle varie) pur di non prendere la strada maestra più sensata della basilare affermazione di sé, anche se più accidentata.
Ho sempre pensato, senza mai lasciargli il tempo di aprire bocca per cantare, che un artista che si fa un problema di un tale nonnulla sessuale e che così sessisticamente ruminando offende tutti coloro che, con grande sprezzo del rischio e grossi patimenti personali, hanno ribaltato lo pseudoproblema addosso a chi gli imponeva di farsene uno, sia un povero cristo scansafatiche indegno di altra attenzione.
I ben documentati rapporti di Dalla con Craxi e l’Opus Dei, nonché con l’angelo custode che dichiarò di avere visto al suo fianco, me lo rendono poi addirittura indigesto, per amore della pila sapeva individuare bene dove andare a fare il baciapile, non erano certo le protezioni in alto loco a mancargli, era trasgressivo dove esserlo è di moda e alla portata di qualunque reazionario di mondo, anche se gli sono debitore di molte risate allorché fece un programma televisivo con Sabrina Ferilli in cui si sforzava di dare a vedere che la desiderava - invano, per sua fortuna, e non certo perché fosse di una struggente laidezza fisica.
Non so se le canzoni di Dalla sono belle o brutte, come ne sento l’attacco alla radio, spengo. In questo senso, è in buona compagnia, tutti di autorinnegati di successo. Ve la lascio tutta, o prefiche e sorcini degli scomparsi ad arte già in vita. Io, da parte mia, continuerò a pensare che i veri eroi di Bologna sono i famigliari delle vittime della Uno Bianca e della strage della stazione ferroviaria rimasta impunita, eroi silenziosi sempre più dimenticati, quasi rimossi, attorno a loro io non smetterò un istante di stringermi in un cordoglio senza fine, e purtroppo senza pace.
Aldo Busi
 

f4f

翠鸟科
Anch’io, come Joseph Hansen, penso che “un Dostoevskij che non accenna alla sua epilessia o alla sua dipendenza dal gioco” non sarebbe arrivato lontano e che è superflua ogni opera di chi, invece di raccontare innanzitutto di quanto gli è più prossimo e sa perché accade in lui, fa un balzello in avanti per rimuovere l’indicibile e fastidioso ostacolo della sua umanità per quel che è e si cimenta con i grandi orizzonti esistenziali tanto più gratificanti, che poi risultano essere striminziti tra i piccoli paraocchi di un lirismo demagogico o di una sociologia d’accatto, grazie ai quali arriverà alla santificazione del popolo bue, così attento a glorificarsi attraverso i suoi campioni del sentimentalismo universale.
È uno scarto psichico inevitabile, una sensazione di imbarazzo, un sapore di fregatura sistematica: un omosessuale non pubblicamente dichiarato che quindi se ne strafotta della morale sessuale cattolica, che mai nulla ha espresso contro l’omofobia di matrice clericale che impesta il suo Paese, che mai una volta ha preso posizione aperta per i diritti calpestati dei cittadini suoi simili di sventura politica e civile e razziale, un tipo così che, per esempio, scrive e canta il suo amore per una donna viene prima (per mediocrità di carattere, ipocrisia deliberata, amore del quieto vivere a discapito di chi lotta per i suoi stessi diritti da lui per primo negati) della bellezza o bruttezza della sua dedica impropriamente musicata.
Non vedi l’omaggio alla donna, vedi la ridicola falsità e la necessità estetica per conto terzi che vi soggiace. Ho sempre pensato che Lucio Dalla fosse un checchesco buontempone, un chierichetto furbastro - le sue interviste sono un vero florilegio di banalità in ossequio alla morale comune e all’autorità costituita, alla maniera di Celentano, che a me non piace nemmeno quando canta - e non basta la morte per cancellare la magagna del gay represso cattolico (represso alla luce del sole, il che non ne inibisce certamente il godimento tra le tenebre della vita privata, anzi, le implementa, come ben si sa) che si permette tutte le scorciatoie di comodo (l’arte, il fine superiore e balle varie) pur di non prendere la strada maestra più sensata della basilare affermazione di sé, anche se più accidentata.
Ho sempre pensato, senza mai lasciargli il tempo di aprire bocca per cantare, che un artista che si fa un problema di un tale nonnulla sessuale e che così sessisticamente ruminando offende tutti coloro che, con grande sprezzo del rischio e grossi patimenti personali, hanno ribaltato lo pseudoproblema addosso a chi gli imponeva di farsene uno, sia un povero cristo scansafatiche indegno di altra attenzione.
I ben documentati rapporti di Dalla con Craxi e l’Opus Dei, nonché con l’angelo custode che dichiarò di avere visto al suo fianco, me lo rendono poi addirittura indigesto, per amore della pila sapeva individuare bene dove andare a fare il baciapile, non erano certo le protezioni in alto loco a mancargli, era trasgressivo dove esserlo è di moda e alla portata di qualunque reazionario di mondo, anche se gli sono debitore di molte risate allorché fece un programma televisivo con Sabrina Ferilli in cui si sforzava di dare a vedere che la desiderava - invano, per sua fortuna, e non certo perché fosse di una struggente laidezza fisica.
Non so se le canzoni di Dalla sono belle o brutte, come ne sento l’attacco alla radio, spengo. In questo senso, è in buona compagnia, tutti di autorinnegati di successo. Ve la lascio tutta, o prefiche e sorcini degli scomparsi ad arte già in vita. Io, da parte mia, continuerò a pensare che i veri eroi di Bologna sono i famigliari delle vittime della Uno Bianca e della strage della stazione ferroviaria rimasta impunita, eroi silenziosi sempre più dimenticati, quasi rimossi, attorno a loro io non smetterò un istante di stringermi in un cordoglio senza fine, e purtroppo senza pace.
Aldo Busi

quante parole difficili !

semplifica:
viene prima l'arte o il sesso?

oppure amplia, se vuoi:
di un artista si ricorderanno le opere o con chi (forse) andava a letto?


questo, ovvio, senza considerare che se l'interessato non aveva voglia di parlare della sue preferenze in pubblico, forse noi non siamo titolati a farlo adesso
 

nmarchig

Forumer attivo
Lasciatelo riposare in pace, oltre che artista geniale oltre che eccentrico (e quale artista con i crismi non é almeno un pò eccentrico? ), ha fatto grande beneficenza e senza rivendicarlo..infatti nessuno sa nulla... nemmeno forse i beneficiari.. un grande uomo.
 

doncraudio

intellettuale stronzissimo
oddio... anch'io sarei per il parce sepulto... però tutti questi "grazie Lucio, grazie Lucio" mi sembrano insensati...
 

nmarchig

Forumer attivo
Se tutte le stelle del mondo
a un certo momento
venissero giu'
tutta una serie di astri
di polvere bianca scaricata dal cielo
ma il cielo senza i suoi occhi
non brillerebbe piu'
se tutta la gente del mondo
senza nessuna ragione
alzasse la testa
e volasse su
senza il loro casino
quel doloroso rumore
la terra povero cuore
non batterebbe piu'
mi manca sempre l'elastico
per tener su le mutande
cosi' che le mutande
al momento piu' bello mi vanno giu'
come un sogno finito
magari un sogno importante
un amico tradito
anch'io sono stato tradito
ma non m'importa piu'
tra il buio del cielo
le teste pelate bianche
le nostre parole si muovono stanche
non ci capiamo piu'
ma io ho voglia di parlare
di stare ad ascoltare
continuare a far l'asino
di comportarmi male
per poi non farlo piu'
ah......
felicita'...
su quale treno della notte viaggerai
lo so.....
che passerai......
ma come sempre in fretta
non ti fermi mai
si tratterebbe di nuotare
prendendola con calma
farsi trasportare
dentro a due occhi grandi
magari blu
e per dovermi liberare
attraversare un mare medioevale
guardare contro un drago strabico
ma di draghi baby....
non ce ne sono piu'
forse per questo i sogni
sono cosi pallidi e bianchi
e rimbalzano stanchi
tra le antenne lesse
delle varie t.v.
e ci ritornano in casa
portati da signori eleganti
si si che parlano
e tutti quanti che applaudono
non ne vogliamo piu'
ma se questo mondo
e' un mondo di cartone
allora per essere felici
basta un niente magari una canzone
o chi lo sa..............
se no sarebbe il caso
di provare a chiudere gli occhi
e poi anche quando hai chiuso gli occhi
chissa' cosa sara'
ah....
felicita'......
su quale treno della notte viaggerai
lo so.......
che passerai......
ma come sempre in fretta
non ti fermi mai
ah........
felicita'.....
su quale treno della notte viaggerai
lo so......
che passerai.......
ma come sempre in fretta
non ti fermi mai
ah......
felicita'.......
su quale treno della notte viaggerai
lo so........
che passerai.......
ma come sempre in fretta
non ti fermi mai



grazie Lucio Dalla.
 

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