Prendiamoci un momento di respiro dall'apparentemente infinita serie di frivolezze che domina in Arena, e concentriamoci su un problema molto serio e assai sentito da gran parte della popo-popov-popolazione:
L'INTRICATO MISTERO
DELLA SCOMPARSA
DEI SETTEMBRINI
DEL MULINO BIANCO
Orbene: molti di voi ricorderanno che una volta, questi pregiati biscotti ripieni di marmellata di fico, erano prodotti e venduti dalla Barilla, con il celebre marchio Mulino Bianco.
Nessuno di voi immagina quanto io ne fossi ghiotto.
Pochi di voi hanno letto il libro in cui Nico Valerio tesse le lodi delle innumerevoli proprietà del fico.
Molti avranno notato che i Settembrini scomparvero, improvvisamente.
Alcuni di voi avranno fatto caso che, curiosamente, essi rimasero in vendita in alcune regioni del nord-est (Friuli e Veneto), malgrado fossero scomparsi da oltre un anno nel resto d'Italia.
No, forse questo non l'ha notato nessuno.
Ritiro.
Comunque, poi scomparvero. Da ogni scaffale di ogni negozio di tutta Italia.
Io.
Due settimane fa.
Li ho rivisti.
Li ho comprati.
Li ho fotografati.
Li ho mangiati.
Sono ancòra loro.
No.
Non è come molti di voi, gli ingegneri, pensano.
Non ho inventato la macchina del tempo.
E non li ho estratti dal congelatore.
In uno stato estero.
Essi.
I Settembrini.
Del Mulino Bianco.
Sono ancora in vendita.
Con scadenza nel prossimo futuro.
Non è merce avariata, giacente invenduta da anni in Italia.
PERCHE'?
PERCHE' LI' SI' E QUI NO?
Maledetti!
Dall'anomala inclinazione degli alberi sullo sfondo capite di quale Stato sto parlando.
Holmes lo capirebbe, per lo meno.
Watson non so.
Ma poi, Watson è morto.
E i morti non parlano.
Quindi, se anche lo capisse, non ve lo direbbe.
E il fatto che Padre Gino sia stato segato da Alexa non semplifica le cose.
Facciamo che, d'ora in poi, ogni volta che qualcuno di voi vede un pacco di Settembrini lo fotografa, e ne posta la prova dell'esistenza in Arena.
P.S. Fancùlo i Cuor di Mela.
