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doncraudio

intellettuale stronzissimo
In effetti per imparare a pensare non c'e' niente come un bel programma della De Filippi su Canale5 :up:

oddio... rispetto alla lettura della critica della ragion pura assolutamente sì... e non lo dico io lo dice:
M. McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano, 1967, pagg. 31-33

C’è un principio base che distingue un medium “caldo” come la radio o il cinema, da un medium “freddo” come il telefono o la TV. È caldo il medium che estende un unico senso fino a un’“alta definizione”: fino allo stato, cioè, in cui si è abbondantemente colmi di dati. Dal punto di vista visivo, una fotografia è un fattore di “alta definizione”, mentre un cartoon comporta una “bassa definizione”, in quanto contiene una quantità limitata di informazioni visive. Il telefono è un medium freddo, o a bassa definizione, perché attraverso l’orecchio si riceve una scarsa quantità di informazioni, e altrettanto dicasi, ovviamente, di ogni espressione orale rientrante nel discorso in genere perché offre poco ed esige un grosso contributo da parte dell’ascoltatore. Viceversa i media caldi non lasciano molto spazio che il pubblico debba colmare o completare; comportano perciò una limitata partecipazione, mentre i media freddi implicano un alto grado di partecipazione o di completamento da parte del pubblico È naturale quindi che un medium caldo come la radio abbia sull’utente effetti molto diversi da quelli di un medium freddo come il telefono.
[...]
Un medium caldo permette meno partecipazione di un medium freddo; una conferenza meno di un seminario, un libro meno di un dialogo. Con la stampa molte forme precedenti vennero escluse dalla vita e dall’arte e molte altre acquistarono una nuova intensità. Ma la nostra epoca è piena di casi che confermano il principio secondo il quale la forma calda esclude e la forma fredda include.

Novecento filosofico e scientifico, a cura di A. Negri, Marzorati, Milano, 1991, vol. V, pagg. 555-556

è irrilevante il contenuto che il medium trasmette, l'essenziale è il rapporto tra medium e soggetto cioè la possibilità di partecipare e il pensiero è appunto partecipazione prima ancora che critica... ad esempio la casalinga di Voghera assidua telespettatrice parla un italiano migliore di Di Pietro professore universitario... tuo padre è teledipendente, alla televisione deve quasi tutta la sua cultura e ciò gli ha consentito una vita di buona qualità, serena e soddisfacente... laddove Leopardi e Rimbaud consideravano la letteratura una ridicola e stronzissima rottura di coglio.ni, Nietzsche il modo migliore per ammalarsi delle peggiori malattie... chissà? se Leopardi avesse avuto la televisione forse avrebbe avuto una terza passione aidilà del lotto e dei gelati...
 

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