Ho scoperto oggi che... (1 Viewer)

Claire

ἰοίην
... c'è una femminista vegana americana che si chiama Carol J. Adams

Ma, disgraziatamente, le premesse della sua ideologia non le trovo condivisibili.

Quindi, ahimé, non mi resta che tornare a fare il "cane sciolto".

Peccato.:( Mi sarebbe piaciuto avere una teoria di supporto, qualcuno con cui condividere pensieri e metodologie di trasmissione del pensiero stesso

LIBERAZIONI Associazione Culturale Antispecista

Per inciso, l'autrice dell'articolo che ho postato la conosco di persona.:)

E' una tipa interessante.:)
 
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Ignatius

sfumature di grigio
... c'è una femminista vegana americana che si chiama Carol J. Adams
Ma, disgraziatamente, le premesse della sua ideologia non le trovo condivisibili.
E' bene essere "devianti tra i devianti": è mooolto meglio che essere "conformista tra i conformisti" o "conformista tra i devianti".



Quindi, ahimé, non mi resta che tornare a fare il "cane sciolto".
O, tecnicamente, la "jena".



Peccato.:( Mi sarebbe piaciuto avere una teoria di supporto, qualcuno con cui condividere pensieri e metodologie di trasmissione del pensiero stesso
Cosa te ne saresti fatta di una/o che la pensa come te?
Molto meglio avere un dialogo con qualcuno che la pensa diversamente, altrimenti è come guardarsi allo specchio (my 0.02$).



Per inciso, l'autrice dell'articolo che ho postato la conosco di persona.:)
E' una tipa interessante.:)
E' gnocca? :-? E' ricca? E' vegana? E' una jena? E' sposata? Ha figli? Gioca a tennis? Che musica ascolta? Dove ha fatto l'amore la prima volta? Da bambina, cosa avrebbe voluto diventare da grande? Qual è il suo colore preferito? Cosa sa dell'importazione di catalani vasectomizzati? Cosa ne pensa dell'epistemologia popperiana?
Sottotitolo: puoi veramente dire "la conosco"? :-?





... c'è una femminista vegana ...
Ora che ci penso, perché mai uno dovrebbe interessarsi di quel che dice o pensa una femminista vegana? :fiu: :prr: :prr: :prr:
 

Claire

ἰοίην
E' bene essere "devianti tra i devianti": è mooolto meglio che essere "conformista tra i conformisti" o "conformista tra i devianti".



O, tecnicamente, la "jena".



Cosa te ne saresti fatta di una/o che la pensa come te?
Molto meglio avere un dialogo con qualcuno che la pensa diversamente, altrimenti è come guardarsi allo specchio (my 0.02$).



E' gnocca? :-? E' ricca? E' vegana? E' una jena? E' sposata? Ha figli? Gioca a tennis? Che musica ascolta? Dove ha fatto l'amore la prima volta? Da bambina, cosa avrebbe voluto diventare da grande? Qual è il suo colore preferito? Cosa sa dell'importazione di catalani vasectomizzati? Cosa ne pensa dell'epistemologia popperiana?
Sottotitolo: puoi veramente dire "la conosco"? :-?






Ora che ci penso, perché mai uno dovrebbe interessarsi di quel che dice o pensa una femminista vegana? :fiu: :prr: :prr: :prr:

Non so se sia gnocca :mumble:
Mi somiglia vagamente, almeno a detta altrui: piccolina, magretta, occhiali, capelli lisci. Siamo anche coetanee (circa).
Ricca non so, ma ha un marito affascinantissimo, Francese. Quindi è sposata, ha una bambina di 3 anni, non gioca a tennis e della musica che ascolta non ne so nulla.
La sua vita sessuale non mi interessa.
Vive in Francia, in un posto meraviglioso. Lei e il marito sono impegnati socialmente. Sui catalani vasectomizzati pensa tutto il bene del mondo. Non so nulla del suo rapporto con l'epistemologia popperiana.

Una persona che la pensa come me, se fosse un'autorità nel campo di interesse, sarebbe un fondamento scientifico valido per le mie idee.
:)
 

Ignatius

sfumature di grigio
Vive in Francia, in un posto meraviglioso.
E' la vicina di casa di Marion Cotillard? Non esistono altri posti degni di non essere asfaltati, in Francia.

Una persona che la pensa come me, se fosse un'autorità nel campo di interesse, sarebbe un fondamento scientifico valido per le mie idee.
:)
Uno dei miei antichi nicknames fu Iconoclasta, e rimango contrario alle autorità, anche se laiche e/o devianti e/o borderline.







Ma che cavolo scrive Carol J. Adams?
Credo che il movimento femminista non abbia rivolto abbastanza attenzione – afferma Carol Adams – al fatto che la presenza di animali è molto spesso un presupposto della nostra oppressione. Le donne che subiscono violenza in casa vengono frequentemente terrorizzate, traumatizzate e ricattate dai loro oppressori attraverso il maltrattamento dei loro animali e dei loro figli. I bambini che subiscono abusi sessuali vengono ricattati con minacce agli animali. Gli atti di violenza sugli animali portano ad una conferma continua del potere maschile.
E' solo la mia interpretazione, o CJA sostiene che i bruti violentino i bambini (e le donne) minacciandone gli animali?



Secondo Adams, l'identità maschile si è progressivamente costruita, nella nostra cultura, anche attraverso l'alimentazione carnea e il controllo su altri corpi, che si trattasse di donne o di animali. "Uomo", che generalmente nella cultura occidentale si traduce con "uomo bianco", si costituisce come concetto e come identità sessuale solo attraverso la negazione. "Non donna", "non animale", "non di colore". cioè, "non altro". Inoltre, la biologia maschilista ha spesso difeso la supremazia maschile facendo appello alle leggi di natura: il maschio domina la sua femmina perché è ciò che la natura impone (salvo poi infastidirsi quando lo si classifica come animale). "Essere uomo" è legato ad una identità, definita da cosa i "veri uomini" possono e non possono fare. I "veri uomini" non mangiano la quiche , i "veri uomini" vanno a caccia. È interessante notare quanti insulti omofobici vengono lanciati dai cacciatori agli attivisti anti caccia di sesso maschile.
1) Secondo me, un test tossicologico porterebbe a risultati rivelatorj.
Mi sembra la costruzione di una realtà irreale autoreferenziale, sintomo (apposizione) abbastanza grave.

2) Scusate l'OT poco femminista, ma credo che, conoscendola, troverei più sensata la Weltanschauung di Paizley Adams (spoiler: se guglate, scoprirete ch'è una pornostar con due occhi verdi così meravigliosi che, di lei, io non veggo altro).
 

Claire

ἰοίην
E' la vicina di casa di Marion Cotillard? Non esistono altri posti degni di non essere asfaltati, in Francia.


Uno dei miei antichi nicknames fu Iconoclasta, e rimango contrario alle autorità, anche se laiche e/o devianti e/o borderline.







Ma che cavolo scrive Carol J. Adams?

E' solo la mia interpretazione, o CJA sostiene che i bruti violentino i bambini (e le donne) minacciandone gli animali?




1) Secondo me, un test tossicologico porterebbe a risultati rivelatorj.
Mi sembra la costruzione di una realtà irreale autoreferenziale, sintomo (apposizione) abbastanza grave.

2) Scusate l'OT poco femminista, ma credo che, conoscendola, troverei più sensata la Weltanschauung di Paizley Adams (spoiler: se guglate, scoprirete ch'è una pornostar con due occhi verdi così meravigliosi che, di lei, io non veggo altro).

:lol:
Vedi che ho ragione a dire che non ne abbraccio le teorie?:-o

Però che i bruti usino violenza alle loro vittime anche prendendosela con i loro affetti animali, è vero.
Non lo dico io e nemmeno l'autrice americana.
L'hanno detto al convegno "Ascoltare la paura, salvare la vita" cui ho partecipato tempo fa (che ha visto la partecipazione in veste di oratori di alcuni pezzi grossi della polizia e dei carabinieri e di una criminologa di fama internazionale).
Ma questo non significa che io pensi che la presenza animale sia un presupposto della nostra (delle donne) oppressione.
A dire il vero a me non era mai nemmeno passato per l'anticamera del cervello e a Torino, quando si parlava di oppressione femminile e antispecismo, io non ho partecipato a quella discussione, preferendo assistere ad altri interventi. :fiu:
 
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