Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (13 lettori)

xymon

Forumer attivo
Ciao xymon, da circa una settimana sto focalizzando l'attenzione sulla Grecia, da quando ho comprato un po di ETF azionario su Atene, ripeto poco, quindi non sono addentrato come voi sulla composizione dei prestiti però, sempre prestiti sono e il principio dovrebbe essere lo stesso! Comunque Fugnoli scriveva così qualche giorno fa:


"La Grecia, di per sé, non ci sembra un problema così grave. Il debito
greco verso i privati è ormai modesto e nessuno lo sta rimettendo in
discussione. Il vero grande debito è verso l’Europa e tutti sanno che è
praticamente irredimibile. Formalmente c’è una scadenza, ma è già scritto
nei fatti che verrà periodicamente rinviata fino alla fine dei tempi. Quanto al
tasso d’interesse, è già stato abbassato più volte e verrà nuovamente
rinegoziato fino a tendere a zero. La Germania lo sa benissimo ma vuole, in
cambio, che vengano salvate le apparenze. Il debitore greco deve fare
qualche riforma o almeno proclamare di volerla fare. In ogni caso deve essere
educato e rispettoso. Tsipras, dal canto suo, cerca i voti presentandosi come il
ribelle che coagulerà intorno a sé una nuova Europa di segno opposto
rispetto a quella tedesca. Alla fine, se vincerà, non coalizzerà nulla e sfonderà
la porta già semiaperta della rinegoziazione del debito a condizione che
abbassi i toni della retorica contro le riforme chieste dalla Troika. La Grecia
resterà nell’euro (perché rinunciare ai cospicui aiuti dell’Europa?) e
continuerà a vivacchiare. Non sprofonderà oltre e non si risolleverà.
La Grecia ci terrà dunque occupati per qualche settimana, esporrà ancora
di più il clima da separati in casa che si respira da tempo nell’Eurozona ma
non ci infliggerà danni minimamente paragonabili a quelli del 2011 e 2012."


http://www.kairospartners.com/sites/default/files/rn-20150108.pdf


Buona domenica.

d'accordissimo con Fugnoli, infatti l'accordo per la riduzione di quell'80% di debito fa parte di quanto ottenuto da Samaras a fine 2012 in cambio degli obiettivi di bilancio che la grecia ha ottenuto in anticipo: allungamento scadenze (nei vari articoli postati da Tommy nell'ultimo anno si è parlato anche di 100 anni) e riduzione tassi d'interesse. quindi sia che vinca Samaras sia che vinca tsipras sará quello l'accordo che renderá il debito greco sostenibile senza danneggiare nessuno. IMHO quindi si tratta solo di attendere la fine delle elezioni e aspettare poi che si arrivi all'accordo nei prossimi mesi. buona domenica anche a te!
 

robinson

Forumer storico
d'accordissimo con Fugnoli, infatti l'accordo per la riduzione di quell'80% di debito fa parte di quanto ottenuto da Samaras a fine 2012 in cambio degli obiettivi di bilancio che la grecia ha ottenuto in anticipo: allungamento scadenze (nei vari articoli postati da Tommy nell'ultimo anno si è parlato anche di 100 anni) e riduzione tassi d'interesse. quindi sia che vinca Samaras sia che vinca tsipras sará quello l'accordo che renderá il debito greco sostenibile senza danneggiare nessuno. IMHO quindi si tratta solo di attendere la fine delle elezioni e aspettare poi che si arrivi all'accordo nei prossimi mesi. buona domenica anche a te!

cat.zo,

se questa è la via d' uscita, potevano rispiarmarci
tutta questa tristissima e lunga storia!

invece ciascuno a rilanciare e mettere in discussione un accordo, infiammando le borse (quella greca è precipitata) oltre che deprezzare i bond greci di un 40% portando i rendimenti a toccare il 10%...

ma stavano solo scherzando; :lol::D:rolleyes::-o
ci provavano a vedere alzando la voce,
minacciando di non pagare il debito, se riuscivano ad ottenere qualcosa di più di quell' accordo che domani sia samaras che tsipras saranno dispostissimi a firmare!
 

xymon

Forumer attivo
cat.zo,

se questa è la via d' uscita, potevano rispiarmarci
tutta questa tristissima e lunga storia!

invece ciascuno a rilanciare e mettere in discussione un accordo, infiammando le borse (quella greca è precipitata) oltre che deprezzare i bond greci di un 40% portando i rendimenti a toccare il 10%...

ma stavano solo scherzando; :lol::D:rolleyes::-o
ci provavano a vedere alzando la voce,
minacciando di non pagare il debito, se riuscivano ad ottenere qualcosa di più di quell' accordo che domani sia samaras che tsipras saranno dispostissimi a firmare!

beh ricordo sempre che i new ggb hanno ancora rating spazzatura (da caa1 a b), e che la borsa di atene fa parte dei mercati emergenti. Mi sembra logico che in un momento di incertezza politica e con un debito così alto la speculazione ribassista su titoli junk come questi la faccia da padrone. Per quanto riguarda le minacce, alcuni nostri compagni di viaggio ogni tanto ricordano che il primo obiettivo di un politico è farsi ri/eleggere poi però deve scontrarsi con la realtá e finora l'unica possibiltá che può essere realmente condivisa da tutti è l'allungamento scadenze e riduzione tassi (i dettagli li vedremo in seguito). p.s. rendimenti del 10% su titoli junk in un momento d'incertezza di certo non vogliono dire che il mercato pensi all'uscita dall'euro o ad un default altrimenti vedremmo rendimenti dal 30% al 40% e passa come nel 2012 pre e post psi. Cerchiamo quindi di restare calmi prima di sfasciarsi la testa. buona giornata a che a te Robinson! :)
 

robinson

Forumer storico
beh ricordo sempre che i new ggb hanno ancora rating spazzatura (da caa1 a b), e che la borsa di atene fa parte dei mercati emergenti. Mi sembra logico che in un momento di incertezza politica e con un debito così alto la speculazione ribassista su titoli junk come questi la faccia da padrone. Per quanto riguarda le minacce, alcuni nostri compagni di viaggio ogni tanto ricordano che il primo obiettivo di un politico è farsi ri/eleggere poi però deve scontrarsi con la realtá e finora l'unica possibiltá che può essere realmente condivisa da tutti è l'allungamento scadenze e riduzione tassi (i dettagli li vedremo in seguito). p.s. rendimenti del 10% su titoli junk in un momento d'incertezza di certo non vogliono dire che il mercato pensi all'uscita dall'euro o ad un default altrimenti vedremmo rendimenti dal 30% al 40% e passa come nel 2012 pre e post psi. Cerchiamo quindi di restare calmi prima di sfasciarsi la testa. buona giornata a che a te Robinson! :)


Dio volesse che fosse proprio così, così anche come scrive Fugnoli!
e come anch' io ho sempre pensato tutto sommato (un accordo lo devono per forza trovare!!! chi parla di dracme dovrebbe ricordare i discorsi fatti tempo addietro di cosa significasse veramente tornare alle dracme! rompendo i patti in modo unilaterale).

Mi chiedo quindi se questo ragazzotto deve sfogarsi solo un po', con promesse che poi sa di doversi rimangiare; oppure se veramente non ha intenzione di chinare il capo e zitto!

Le quotazioni dei GGB sono junk; ma tuttavia erano 70 ed ora a 50; significa che qualcuno ha veramente preso PAURA dalle parole di tsipras; che forse qualche possibilità che si creino tensioni come minimo dopo gli esiti elettorali ci saranno! (e a volte basta poco per creare un disastro, una Sarajevo).

Infatti chi è disposto a cedere i propri titoli perdendo il 40%, ben sapendo che tutto sommato tutto è già scritto e risolto!?
Evidentemente chi ha ceduto crede che il ragazzotto non sarà così incline ad abbassare il capo e zitto!
Io li ho ceduti, perdendo, ma l' ho fatto perchè non reggevo la tensione (l' ho retta col primo haircut trovandomi i titoli a quotare anche 11 !!! Un glie la fo' più :lol:)
 

Potter

Forumer attivo
Dipende dai sondaggi ... ma se consideriamo gli errori di stima, direi che potrebbe essere vicino.

La mia view - se vince Syriza - non avrà la maggioranza assoluta.
Per il governo di coalizione bisognerà vedere se ANEL riuscirà a superare la soglia di sbarramento... altrimenti con le altre formazioni dovranno sudare freddo ...

Resto dell'opinione che alla fine vincerà ND, contrariamente a tutti i pronostici ... :lol:.
In teoria il pronostico ci può stare. E' noto che i partiti "antisistema" ottengono più consensi nei sondaggi che alle elezioni, perchè la gente è scontenta ma poi al momento della resa dei conti ha paura dei "salti nel buio". Tuttavia credo che prima o poi in Europa dovrà esserci un confronto con i partiti antifinanza...e la Grecia mi sembra il posto giusto per sfidarli e sconfiggerli senza danni eccessivi per il "sistema", dando così un monito a tutti gli altri.
 
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xymon

Forumer attivo
Dio volesse che fosse proprio così, così anche come scrive Fugnoli!
e come anch' io ho sempre pensato tutto sommato (un accordo lo devono per forza trovare!!! chi parla di dracme dovrebbe ricordare i discorsi fatti tempo addietro di cosa significasse veramente tornare alle dracme! rompendo i patti in modo unilaterale).

Mi chiedo quindi se questo ragazzotto deve sfogarsi solo un po', con promesse che poi sa di doversi rimangiare; oppure se veramente non ha intenzione di chinare il capo e zitto!

Le quotazioni dei GGB sono junk; ma tuttavia erano 70 ed ora a 50; significa che qualcuno ha veramente preso PAURA dalle parole di tsipras; che forse qualche possibilità che si creino tensioni come minimo dopo gli esiti elettorali ci saranno! (e a volte basta poco per creare un disastro, una Sarajevo).

Infatti chi è disposto a cedere i propri titoli perdendo il 40%, ben sapendo che tutto sommato tutto è già scritto e risolto!?
Evidentemente chi ha ceduto crede che il ragazzotto non sarà così incline ad abbassare il capo e zitto!
Io li ho ceduti, perdendo, ma l' ho fatto perchè non reggevo la tensione (l' ho retta col primo haircut trovandomi i titoli a quotare anche 11 !!! Un glie la fo' più :lol:)

ci credo, nonostante si possa essere positivi, non è semplice reggere la tensione in questi casi... :) Pensa che io entrai a 50 a fine 2011 sulla maggio 2012 5,25 con 20k. Alla fine non persi eccessivamente dal psi ma non mi andò comunque bene. quello che mi salvò fu la bassa esposizione. Ma, col senno di poi e grazie alle info dell'ottimo tommy, secondo me allora era diverso da ora in quanto i privati avevano la percentuale maggiore di debito e anche se l'inc.ulata ci fu nonostante le rassicurazioni ue, ricordo che avevo molta più paura di adesso nell'acquisto di debito greco (certo all in non lo farei nemmeno ora :)) proprio per la maggiore incertezza che circolava sul futuro della moneta unica.
 

IL MARATONETA

Forumer storico
IN Grecia molti hanno rimandato il pagamento delle tasse

Speciale Grecia: Molti Greci hanno “Rimandato” il Pagamento delle tasse e… TUTTE le Banche Greche (NON SOLO 2) Stanno Subendo un Bank Run
Cominciamo dalla notizia bomba: non sono solo 2 le banche Greche che hanno chiesto soldi liquidi (contanti) alla Banca Centrale Greca (come proxy della BCE) per fare fronte al Bank Run dei Greci. Sono tutte e quattro le banche sistemiche (e non c’è ragione di credere che non stia avvenendo con le banche mono sistemiche). Ovvero :
Alpha Bank
Eurobank Ergasias
National Bank of Greece
Piraeus Bank

In più, come forse già saprete (fonte originale Bloomberg, non esattamente il Corriere dell’Armageddon) , per precauzione pare che molti Greci abbiano prudenzialmente rimandato il pagamento di tasse e imposte, mossa comprensibile se si ipotizza che dalle urne esca il disfacimento dell’attuale sistema basato sull’Euro. Meglio tenersi stretti gli Euro e magari pagare le tasse (anche no…eh cioè ci sono cose più interessanti che pagare le tasse, immagino) in Neo Dracme sanzioni comprese.
 

IL MARATONETA

Forumer storico
Grecia, fra una settimana il voto che aspetta tutta l'Europa

Stanchi di un'austerity che ha colpito tutta la popolazione con tagli agli stipendi e aumenti alle tasse, stremati da una disoccupazione ancora al 24,8%, i greci potrebbero decidere di punire il primo ministro conservatore Samaras e mandare al potere Tsipras, il leader del partito di sinistra Syriza che vuole rinegoziare il debito
(AdnKronos) - Fra una settimana 9,8 milioni di greci andranno alle urne per un voto che è atteso da tutta l'Europa. Stanchi di un'austerity che ha colpito tutta la popolazione con tagli agli stipendi e aumenti alle tasse, stremati da una disoccupazione che è ancora al 24,8%, i greci potrebbero decidere di punire il primo ministro conservatore Antonis Samaras e mandare al potere Alexis Tsipras, il leader del partito di sinistra Syriza che vuole rinegoziare il debito
La bocciatura elettorale della linea del rigore avrebbe inevitabili ripercussioni sulle scelte economiche dell'Europa, mentre l'uscita degli Stati Uniti dalla crisi alimenta dubbi sulla strada imboccata dal vecchio continente. La possibilità di un simile risultato ha mandato in fibrillazione i mercati e alimentato voci di una possibile uscita della Grecia dall'euro. Quest'ultima ipotesi è diventata più remota dopo le smentite di Bruxelles e Berlino. E del resto Tsipras, che si proclama europeista, non ha mai detto di voler uscire dall'euro. Il suo obiettivo dichiarato è rinegoziare il debito e abbandonare l'austerity. Fino a quanto questo sarà possibile lo si potrà vedere molto presto. Il 28 febbraio scade infatti l'attuale bailout e sarà dunque necessario trovare un nuovo accordo per un prestito internazionale.

L'Europa "non è vittima della crisi, è vittima dell'austerità", afferma Tsipras, che promette di uscire "dal buio dell'austerity e dell'autoritarismo per raggiungere la luce della democrazia, la solidarietà e la crescita sostenibile". "La Grecia è solo l'inizio, la Spagna è la prossima", afferma Tsipras, ben sapendo che una parte della sinistra europea ripone molte speranze nella sua vittoria, in particolare il nuovo partito spagnolo Podemos.
Fin dalla convocazione delle elezioni anticipate, causate dall'incapacità del parlamento greco di eleggere il nuovo capo dello Stato, Syrizia è in testa a tutti i sondaggi. Il distacco è di tre punti rispetto al partito conservatore Nuova Democrazia del premier Samaras. Quest'ultimo spera molto negli indecisi, circa il 10%, per poter ribaltare i pronostici. E intanto esorta gli elettori a non sprecare i sacrifici fatti, dato che ora, sostiene, stanno per arrivare i frutti. Essere il primo partito è molto importante in Grecia perché comporta un bonus di 50 seggi aggiuntivi su un totale di 300. I sondaggi prevedono che Syriza ottenga circa il 32% ed al momento appare difficile che possa riuscire a governare senza alleati. Molto dipende da quanto si disperderà il voto. Per entrare nel parlamento greco bisogna superare la soglia del 3% e l'elettorato è molto frammentato. Se i partiti esclusi saranno pari all'11% dei voti, basterà ottenere il 36% per avere la maggioranza assoluta dei seggi.
Se gli esclusi si limiteranno al 6%, servirà il 38% per governare da soli.
Otre ai duellanti Syrizia e Nuova Democrazia, sono in lizza numerosi altri partiti con un consenso sotto il 10%. Lo storico partito socialista Pasok, alleato di governo di Samaras, è indicato fra il 3 e il 4% ed è incalzato dalla concorrenza del suo ex leader. L'ex primo ministro George Papandreou ha infatti appena fondato il Movimento dei Socialisti Democratici, che viene accreditato attorno al 6%. A sinistra, con previsioni del 5%, c'è anche il nuovo partito To Potami (il fiume) del giornalista Stavros Theodorakis, che si presenta come un movimento di cittadini lontano dalla casta dei partiti tradizionali e che ha ottenuto oltre il 6% al suo esordio in maggio al parlamento europeo.
Vi sono poi Sinistra Democratica (Dimar), partito uscito dall'attuale coalizione di governo, e il partito comunista Kke, che i sondaggi accreditano rispettivamente al 3,6 e al 4%. A destra c'è il partito dei Greci Indipendenti, ma anche il partito neonazista Alba Dorata che viene dato al 5%, in calo rispetto al 9% delle europee. Quest'ultima formazione, i cui leader sono stati arrestati per associazione a delinquere, viene esclusa come partner da tutti gli altri partiti.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Mah, scrivo senza giudicare, mi limito ad osservare.
Quando in Italia c'era Berlusk, poiché non lo gradivano il decennale superò il 7%. Il meccanismo con cui furono accontentate le potenze vere (banche e stati forti = Germania - la kulona se l'era legata al dito) fu quello di evitare le elezioni: scelgono direttamente loro. Dunque da tre anni e più abbiamo governi non eletti (neanche Renzi, che infatti parla di non votare più), vorrà ben dire che governa qualcun altro. Controprova, ora il decennale è all'1,7% nonostante si stia peggio di prima.
Insieme all'Italia sono stati tirati su Spagna, Portogallo e altri, nello stesso modo.
Ora il QE dovrebbe dare un'ulteriore spinta, di cui non si capisce la necessità, stante che i tassi sono ormai ridicoli. Anzi, no, si tratta di creare inflazione, perché i tassi saranno bassi, ma sono sempre ben superiori all'inflazione: aumentando questa, diminuisce il debito. Vabbè.

Ma questo meccanismo servirà anche alla Grecia? O non aumenterà ulteriormente il divario dei tassi, soprattutto le la Grecia sarà esclusa dal QE? Il divario dei tassi è già enorme, quasi 900 pb sulla Germania. Visto con obiettività, sembrerebbe irrecuperabile.

E infatti.

Se non si recupererà, i nostri padroni ladri avranno buon gioco a dirci: avete solo speculato, il rischio era evidente.
Se si recupererà, potranno dire: visto quanto siamo stati bravi?

Visto freddamente, l'unica via d'uscita dignitosa consisterebbe nel parificare subito tutto il debito europeo unificandolo: questo non si fa e non si può/vuole fare. E invece, una Grecia che si indebita al 2% decennale potrebbe farcela.
Perciò, credo che questa pressione che si fa su Tsipras e sulle elezioni tramite prezzi dei ggb e tassi alti sia una follia, degna continuazione dei vecchi errori, costati a noi quanto sappiamo. E' un gioco rischiosissimo che lascerà scontenti tutti comunque finisca.

(lo so, 99% di quello che ho scritto qui lo sanno bene tutti; ma volevo arrivare alla conclusione, e cioè che il rischio è molto più alto di quanto sembri, e per colpa di tutti gli attori).
 

IL MARATONETA

Forumer storico
Grecia, scoperta “Mafia capitale” in salsa ateniese. La mente è ex ministro Difesa

Ancora l’ombra della lista Lagarde sulle elezioni elleniche? Non bastava il rischio-dracma e le tre banche greche in apnea di contante, ecco che i nuclei investigativi della polizia hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita all’estorsione e agli attentati nei confronti dei giudici. Una sorta di Mafia Capitale in salsa ellenica, che ha portato all’arresto di 37 persone coinvolte nel più grande sodalizio criminale che abbia mai agito finora in Grecia. Come mente del pericoloso gruppo spicca il nome dell’ex ministro della difesa Akis Tzochatzopoulos, già in carcere per tangenti legate alle armi comprate dalla Germania e creatore di società off-shore per 100 milioni di euro, oltre che braccio destro di Andreas Papandreou, padre padrone della Grecia per 30 anni.
E’ accusato di aver organizzato gli attentati incendiari contro Ioannis Sbokos, capo della polizia finanziaria Sdoe, ripetutamente minacciato nel 2012 per via delle indagini sulla lista Lagarde, l’elenco degli illustri evasori ellenici che hanno portato in Svizzera circa 25 miliardi di euro, frutto di tangenti e malaffare, pubblicata per la prima volta dall’inchiestista greco Kostas Vaxevanis sulla rivista Hot Doc. Il giornalista, che per questo fu arrestato e processato per direttissima, quella notte in tempo reale su Twitter diede la notizia del suo arresto e vinse così il Premio internazionale di giornalismo Julio Parrado. La lista era stata inviata per corriere diplomatico ad Atene dall’allora ministro delle finanze del governo Sarkozy, Christine Lagarde, attuale numero uno del Fmi. Ma nessuno dei due ministri delle finanze ellenici l’aveva protocollata: Giorgios Papacostantinou (atteso dal giudizio della commissione parlamentare il prossimo 10 febbraio e presente nella lista con due parenti) e Evangelos Venizelos, attuale vice premier e leader del partito socialista Pasok.
Uno scandalo che negli ultimi tre anni ha fatto anche delle vittime, come l’ex ministro Leonidas Tzanis, trovato impiccato nella sua residenza di Volos nel 2012 mentre il Parlamento votava il memorandum della troika, il trafficante internazionale di armi e sodale di Tzogatzopoulos, Vlassis Karambouloglu, trovato morto due anni fa a Jakarta in una stanza d’albergo, e, prima di tutti, il giornalista Sokratis Giolias freddato nel 2010 sull’uscio di casa da un non meglio precisato gruppo rivoluzionario combattente, di cui si sono ben presto perse le tracce.
Secondo alcuni era stato il primo a seguire la traccia del denaro portato in Svizzera. Oltre all’ex ministro Tzogatzopulos, coinvolti nella maxi operazione anche grossi nomi di avvocati, funzionari carcerari e agenti di polizia di altissimo livello: tutti accusati a vario titolo di estorsione, corruzione e complicità in corruzione.
Inoltre da un’intercettazione risulterebbe anche che un detenuto del giro criminale parlava dell’omicidio dei due membri di Alba dorata avvenuto nell’ottobre 2013, in risposta all’uccisione del rapper Pavlos Fyssas. Quest’ultimo, secondo la versione conosciuta fino ad oggi, sarebbe stato fraddato da due crisiavghites. Una conversazione in cui il detenuto allude ad altre mani che avrebbero premuto il grilletto, professionalmente, contro i due ragazzi del partito nazista greco, il cui intero gruppo parlamentare è attualmente agli arresti: unico caso in Europa. Ciò avvalorerebbe la tesi sostenuta da alcuni analisti, secondo cui gli omicidi non sarebbero stati commessi né da frange di sinistra né di destra, ma da terzi per fomentare il conflitto tra i gruppi estremi e foraggiare la destabilizzazione interna del Paese.
 

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