Caos in Europa
Ora basta: boicottiamo Berlino
Era ora che Anghelina desse un segnale chiaro ed inequivocabile! Non ha torto la Merkel a non voler dare soldi alle banche, le banche si devono nazionalizzare o lasciare fallire e al diavolo il rischio sistemico sono d’accordo!
Andrea Mazzalai 1 giugno 17:00
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ROMA – “No, la Germania non regalerà soldi alle banche spagnole”. Per tre volte Barack Obama, Mario Monti e Francois Hollande vanno alla carica. Per tre volte Angela Merkel dice di no. In inglese e, per non sbagliare, in tedesco. La Cancelliera è irremovibile. E così alla teleconferenza dell’altro ieri pomeriggio l’Europa clamorosamente si spacca. (Repubblica)
Era ora che Anghelina desse un segnale chiaro ed inequivocabile! Non ha torto la Merkel a non voler dare soldi alle banche, le banche si devono nazionalizzare o lasciare fallire e al diavolo il rischio sistemico sono d’accordo!
Peccato che la Merkel dimentichi che se saltano le banche spagnole e la Spagna, la Germania segue nello spazio di un istante con tutte le sue banchette di carta che hanno foraggiato bolle immobiliari e industriali in mezza Europa, dalla Spagna alla Grecia.
In Germania fanno trend oggi i sondaggi che vedono i tedeschi abbandonare l’euro, chi vuole andarsene foraggiati dalla spazzatura mediatica teutonica.
Ogni Stato ha le sue responsabilità gravissime dalla politica alla finanza ma sembra che la volontà egemone della Germania dimentichi le sue gravi responsabilità, dimentichi come l’Europa l’ha salvata a sue spese da una riunificazione terribilmente difficile.
Non appena possibile ci occuperemo dei responsabili di questa crisi come stanno facendo in Islanda! Prima o poi, speculatori politici, mafie e massonerie in Italia dovranno fare il conto con la realtà.
Ora basta boicottiamo Berlino! Spiace per una serie di motivi che vanno dal rischio empirico del protezionismo che sempre nella storia ha portato a immense tragedie sino all’evidenza che Italia e Germania dipendono l’una dall’altra per gli scambi commerciali.
Ma stare ad ascoltare i nei di zio Adolfo in gonnella che continua a ripetere no a qualunque proposta per continuare ad indebitarsi a tasso zero foraggiando aumenti salariale e salvataggi bancari in funzione delle prossime elezioni in Germania francamente è troppo!
Ovviamente attendiamo con piacere l’insurrezione esterofila di blogger e media che da sempre, vuoi per interesse e vuoi per ideologie estreme, guardano ai modelli tedeschi e anglosassoni come la migliore soluzione possibile pur in presenza di un totale fallimento del mercato e delle loro stesse ideologie.
La verità è figlia del tempo e non manca poi molto al momento in cui l’industria manifatturierea tedesca subirà l’onda d’urto della proprio narcisismo. Inutile indire campagne specifiche tanto l’italiano medio continuerà a comprarsi la wurstel wagen senza sapere lo scherzetto che in realtà la Germania sta preparando.
Nel frattempo crollano le esportazioni tedesche verso l’Italia e i paesi Ue! L’effetto trascinamento non tarderà ad arrivare anche per il resto del mondo dove la Germania ha registrato un sensibile aumento. Un duro atterraggio globale è in atto!
Sarebbe interessante chiedere agl inglesi cosa ne pensano del collasso del loro indice manifatturiero oltre che ovviamente a quello europeo.
E17: scende a 45,1 pmi manifatturiero a maggio, Italia sale a 44,8 (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 01 giu – Nell’Eurozona l’indice dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero e’ sceso a 45,1 punti a maggio dai 45,9 di aprile. Il dato e’ sostanzialmente in linea alle attese degli analisti, che si aspettavano una flessione a 45 punti
Nel dettaglio dei singoli Paesi, in Germania l’indice e’ sceso a 45,5 punti da 46,2 (45 le attese), mentre in Italia e’ salito a 44,8 da 43,8 (43,4) e in Francia a 44,7 da 46,9 (44,4).
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