Grande America (1 Viewer)

PILU

STATE SERENI
mi sono letto un po' di analisti americani

Gli Edges sono tutti long...il target e' 1900 ( letto da 3 analisti diversi)

nessuno dice che il sp500 e' caro, nessuno parla di bolla

nessuno si aspetta che Bernie finisca o diminuisca il Q.E.

sai mica qual'è il rapporto prezzi utili rispetto alle medie storiche ? :mmmm:
 

FreeWind69

...armonia
...avete letto qlc a rigurdo? ...allucinante

Does High Public Debt Consistently Stifle Economic Growth? A Critique of Reinhart and Rogo ff
Thomas Herndon | Michael Ash | Robert Pollin | 4/15/2013
Download 432 kB
Abstract:
Herndon, Ash and Pollin replicate Reinhart and Rogoff and find that coding errors, selective exclusion of available data, and unconventional weighting of summary statistics lead to serious errors that inaccurately represent the relationship between public debt and GDP growth among 20 advanced economies in the post-war period. They find that when properly calculated, the average real GDP growth rate for countries carrying a public-debt-to-GDP ratio of over 90 percent is actually 2.2 percent, not -0:1 percent as published in Reinhart and Rogo ff. That is, contrary to RR, average GDP growth at public debt/GDP ratios over 90 percent is not dramatically different than when debt/GDP ratios are lower.
The authors also show how the relationship between public debt and GDP growth varies significantly by time period and country. Overall, the evidence we review contradicts Reinhart and Rogoff 's claim to have identified an important stylized fact, that public debt loads greater than 90 percent of GDP consistently reduce GDP growth.
 

PILU

STATE SERENI

ma secondo te perchè inondano i mkt di liquidità ?

e' inutile che te lo dica io.. quello che ti posso dire è questo:

1) basta vedere la storia japan degli ulrimi 30 anni...

2) mi potresti dire e allora dove va qs liquidità ? la risposta è evidente sia nei mkt sia guardando sempre il japan... è semplice no ?

un ultima cosa, i padroni del vapore faranno di tutto e di più con ogni mezzo lecito o meno lecito per continuare ad essere i padroni del vapore... lo faremmo tutti al loro posto... quindi mentre in passato c'era un po più di pudore e c'era più mercato che autoregolava certi comportamenti.. ora il mercato non esiste più.. esistono solo centri di potere che pilotano mercati e non solo...

illudersi che il mkt faccia il suo corso e che regli se stesso oggi è utopa e dovresti saperlo.. se fermano lo schiacciare il click delle stampanti .. si disintegra tutto il ns sistema solare...

e se qualcuno pensa che si possa innescare l'inflazione... basta guardare sempre il japan .. poi con un livello di disoccupazione che sfiora il 0 % ... che inflazione vuoi innescare ? è semplicemente DEPRESSIONE
 
Ultima modifica:

PILU

STATE SERENI
c.v.d.

Roma, 20 mag. (TMNews) - Credit crunch senza fine: negli ultimi dodici mesi i prestiti delle banche sono diminuiti di 46,1 miliardi di euro con un calo del 5,14%. La contrazione del credito ha colpito tutti i comparti: è arrivato meno denaro, infatti, sia alla pubblica amministrazione (-7,9 mld) sia alle famiglie (-8,5 mld) sia alle imprese (-29,6). A marzo del 2013 il totale della massa di crediti erogati dagli istituti a pa, cittadini e aziende era a quota 3.433,4 miliardi rispetto ai 3.479,6 di marzo 2012. Questi i dati principali del rapporto sul credito realizzato dal Centro studi Unimpresa. Il totale dei finanziamenti bancari alla pubblica amministrazione a marzo 2013 è arrivato a 1.971,6 miliardi, in calo di 7,9 miliardi rispetto ai 1.979,6 miliardi di un anno prima. La riduzione, seppur lieve (-0,40%), segna un'inversione di tendenza rispetto al recente passato che ha visto sempre in crescita i prestiti degli istituti alla pa. Quanto alla durata, sono calati i finanziamenti a lunga scadenza (oltre 5 anni): da 1.102,3 miliardi a 1.085 miliardi con una contrazione di 17,3 miliardi (-1,57%). In diminuzione (-2,11%) anche il credito a medio periodo (fino a 5 anni) da 214,4 miliardi a 209,9 miliardi (-4,5 miliardi). In crescita, invece, di 13,9 miliardi i prestiti a breve (fino a 1 anno) da 662,8 miliardi a 676,7 miliardi (+2,10%). Negativi i risultati anche per le famiglie che complessivamente hanno visto ridursi lo stock di finanziamenti di 8,5 miliardi (-1,39%) da 615,1 di marzo 2012 a 606,5 miliardi di marzo scorso. Quanto ai tipi di prestiti, è calato di 3,7 miliardi (-5,98%) il credito al consumo (da 62,6 mld a 58,9), sono scesi di 2,9 miliardi (-0,8%) i mutui (da 367,5 mld a 364,6 mld) e sono diminuiti anche gli altri prestiti (tra cui i fidi) di 1,8 miliardi (-1,02%, da 184,9 mld a 183 mld). Per quanto riguarda le imprese l'ammontare di prestiti è sceso da 884,8 miliardi di marzo 2012 a 855,1 di marzo 2013: in un anno, dunque, le aziende hanno subito un "taglio" delle erogazioni di quasi 30 miliardi (-29.6) con una stretta pari al 3,35%. Quanto alla durata, risultano in discesa tutti i tipi di finanziamento: quelli a breve (-11,8 mld, -3,52%), quelli a medio termine (-3,8 mld, -2,89%), quelli a lunga scadenza (-13,9 mld, -3,35%). "Nonostante le rassicurazioni delle banche centrali, che hanno indicato un miglioramento a inizio 2013 del mercato del credito, continuiamo a registrare una pesante riduzione dei finanziamenti. I rubinetti chiusi, anzi ormai letteralmente serrati, sono il peggior segnale della recessione e allo stesso tempo aumentano la preoccupazione circa le speranze di ripresa", osserva il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. "L'uscita dalla recessione, come indichiamo da tempo, dipende da due fattori: la capacità di far ripartire il motore dei finanziamenti e un piano serio volto a una drastica riduzione del carico fiscale sull'economia", aggiunge Longobardi convinto che "il governo di Enrico Letta, invece di promettere nuova occupazione, che non si fa per decreto, dovrebbe partire proprio dalle tasse e dalla liquidità".
 

MARCO12

Forumer storico
l'america come re mida
stampa carta e con questa compra oro dopo aver fatto scendere il suo prezzo e fatto fallire le ditte extrattrici cosi poi l'oro si riprende...


l'america e giappone stampano carta a volonta e piano piano trasformano la carta in oro...

non stupidi...

sono loro che comandano il mondo

poi quando si sono comperati tutto l'oro del mondo

chiudono le stamperie e l'oro si apprezza e la carta la si puo bruciare...

potendo fare i falsari e stampare anche creando una bolla....è una bella pensata...

i pensionati amerciani possono stare sempre tranquilli hanno delle pesrone valide che li gestiscono..
sanno far crescere e crollare il mercato a loro piacimento e fregare i soldi a tutti i risparmiatori come un banco che sa il futuro...
ecco perchè stare con loro
 

Ranger

Swing Trader
:-o

Da New York a Los Angeles, boom poveri
In alcune aree numero piu' cha raddoppiato in dieci anni
20 maggio, 17:05

(ANSA) - NEW YORK, 20 MAG - Il volto della poverta' Usa e' ormai da ricercare nei sobborghi delle citta': secondo uno studio di Brooking Institution, il numero di persone che vivono in poverta' nelle zone suburbane delle maggiori aree metropolitane degli Usa e' piu' che raddoppiato negli ultimi 10 anni, salito del 64% dal 2000 al 2010. Piu' del doppio di quelle urbane o rurali. New York segue il trend, seppure in misura minore: nelle periferie della regione il tasso di poveri e' salito dal 29% al 33% dal 2000 al 2010.
 

nagual

mondo patafisico
La storia fa comunque il suo corso, perchè il destino è già dato dai corsi e ricorsi.

Gli uomini possono essere più o meno esagerati ma sempre pedine restano o pelle di tamburo soggetta al Battito.
 

Users who are viewing this thread

Alto