governo Monti: è il peggio che ci poteva capitare (1 Viewer)

tontolina

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Debito record al 127%
Fa peggio solo Atene



Sale ancora il debito pubblico. Secondo Eurostat nel 2012 è stato pari al 127% del Pil, il secondo più elevato nell'Eurozona dopo quello di Atene. In rialzo rispetto alle stime Istat anche il deficit, che tocca quota 3%, appena dentro i parametri di Maastricht
Cosa pensa Michele Emiliano di Monti premier

23/04/2013 - Il sindaco di Bari parla ad Agorà

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di Redazione




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Michele Emiliano non usa giri di parole e definisce il governo Monti “probabilmente il peggior governo della storia repubblicana”, confessando che “ho avuto momenti di scoramento drammatici che non ho mai avuto neanche dopo la strage di Capaci e neanche in momenti tragici come quelli del terrorismo, ed ero in Magistratura”.
MICHELE EMILIANO AD AGORA’ – Dai microfoni di Agora’, su Rai Tre, il sindaco di Bari non risparmia critiche neanche al Colle, a proposito del governo che verra’: “Bisogna dire con grande rispetto al Capo dello Stato che mettere insieme gli opposti per trovare la soluzione al nostro problema e’ in realta’ un danno. Il collante tra questi schieramenti non esiste. E’ un po’ quello che si e’ verificato con il governo Monti”. “C’e’ stato un collasso tra l’ambizione del Paese ad uscire dal suo dramma e il suo governo – aggiunge – L’alternativa e’ un governo su pochi punti essenziali che duri il meno possibile, che non abbia personalita’ di grande rilievo e che si vada ad elezioni”. Alla fine, confida, “preferirei un’immediata vittoria di Berlusconi alle prossime elezioni piuttosto che un pastrocchio che porti avanti un’agonia infinita di questo Paese, senza scegliere e senza prendere partito”. (AGI)
Edit: Michele Emiliano precisa:
Il sindaco Michele Emiliano, ospite questa mattina della trasmissione Agorà, precisa quanto segue: “Leggo un’agenzia Agi nella quale mi viene attribuito il paragone tra la qualità del governo Monti e gli effetti della strage di Capaci o del terrorismo. L’affermazione è totalmente destituita di fondamento ed è frutto di un evidente fraintendimento di un discorso che tutti i presenti in studio (tra gli altri gli onorevoli Puppato, Crosetto, Ravetto oltre al conduttore stesso) non hanno ovviamente percepito, perché altrimenti non avrebbero mancato di rilevare l’assurdità di un simile paragone.
La registrazione della puntata chiarirà ogni equivoco. Preciso, dunque, che mi appartiene solo la dichiarazione, da me più volte rilasciata, che il governo Monti è stato il peggiore della storia repubblicana, dichiarazione che ovviamente confermo. Ho poi aggiunto che la situazione sociale nella quale opero come sindaco ha provocato in me, che pure come magistrato ho dovuto sopportare emotivamente la strage di Capaci e il periodo del terrorismo, senza particolari contraccolpi, uno scoramento per la impossibilità di far fronte alle infinite necessità di un popolo in sofferenza.
Come si può facilmente intuire, si tratta di un concetto completamente diverso da quello frettolosamente battuto dall’agenzia Agi, che è pregata di rettificare con urgenza”.
 

tontolina

Forumer storico
da IL GRANDE BLUFF: Caro Super-Mario Monti...

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Non ho difficoltà ad ammetterlo: quando Monti divenne Presidente del Consiglio, per circa 2 mesi gli diedi credito.
Del resto, prima di giudicare&criticare, è mia abitudine concedere a tutti la possibilità di "lavorare".
Se ci pensate abbiamo "lasciato lavorare" per 20 anni il PDL-PDmenoL...con "gli eccelsi risultati" che oggi possiamo apprezzare appieno...;-)
Dunque siamo stati fin troppo pazienti e tolleranti...
ed anche parecchio italioti ...visto che la maggioranza di noi (per l'ennesima volta) sta ridando fiducia proprio alla Casta che ci ha portato al disatro.

Alla regola del lasciamolo lavorare prima di giudicare
"naturalmente" fa eccezione il M5S che invece viene smontato, sbeffeggiato e sputtanato in modo "preventivo&pregiudiziale", senza che nemmeno sia andato al Governo...non dico per 20 anni...ma nemmeno per 5 minuti...
Ma in questo caso è assolutamente LOGICO visto che la Casta ed i giornali-a-libro-paga attaccano M5S semplicemente perchè "esiste": infatti, temendo per la loro stessa sopravvivenza, vogliono cancellare dallo scenario M5S ancora prima che possa dire beh!....

Tornando al "Prof"....
dopo breve tempo, analizzando i provvedimenti messi in atto dal Governo Tecnico e l'evoluzione dei dati macro-economici, iniziai a criticare ferocemente Super-Mario Monti........................

mentre tutti compatti lo lodavano: istituzioni italiane ed europee, giornali italiani e mondiali etc misero in piedi un vero è proprio muro di omertà, che mi spinse quasi a farmi credere di essere un bipolare-schizofrenico....;-) perchè solo io (e pochi altri) vedevamo il disastro dove tutti gli altri vedevano la perfezione....
I miei post analitici sui disastri di Monti sono stati innumerevoli
ne prendo uno a caso di Gennaio 2013: (con sarcasmo) Monti "Salvatore della Patria"...Graphic Version 2.0
e culminarono nella mia presentazione di dicembre 2012 alla Fabbrica Quercetti
Lo Spread è morto...Evviva lo Spread! - Stefano Bassi, il Grande Bluff, BlogEconomy 12 12 2012 TO - YouTube
 

tontolina

Forumer storico
Piccola review dei risultati conseguiti dal governo 'tennico'. Quello guidato da un uomo serio, sobrio, credibile, preparato, persin bello esteticamente (secondo Barisoni, portavoce di un sindacato). Vediamo i risultati conseguiti:

A) liquidato il settore delle auto di lusso e a spasso l'indotto dei lavoratori e famiglie che ci si guadagnavano il pane (concessionari, impiegati, venditori, meccanici, etc)
B) liquidato il settore dellla cantieristica da diporto. A spasso tutto l'indotto, inclusi i camerieri dei ristoranti dei circoli velici (poi anche qui, impiegati, maestranze, operai, tecnici, etc)
C) incassato un'inezia dalle tasse che hanno liquidato i settori di cui sopra, sacrosante perchè "chi ha di più deve dare di più ..."
D) trionfo della lotta all'evasione, braccati esercizi che non battevano gli scontrini e artigiani che lavoravano in nero con conseguente chiusura di centinaia di migliaia di attività e partite iva, perdita di migliaia di posti di lavoro (senza nominare lutti e suicidi di tanti imprenditori per bene). Le grandi evasioni bancarie e delle aziende contigue alla politica non sono state prese in considerazione
E) riforma delle pensioni che ha creato il disastro degli esodati ridotti sul lastrico da una cretina (selezionata dal bell'uomo, idolo del Barisone) che non trova di meglio che chiedere scusa dopo che ha rovinato 150.000 persone
F) riforma del mercato del lavoro che ha causato il mancato rinnovo di centinaia di migliaia di lavoratori a tempo determinato, a cui si è detto che bisognava combattere gli imprenditori sfruttatori. Ora questi poveri disgraziati sono col culo per terra e bisogna cambiare questo capolavoro di riforma, sempre della cretina di cui sopra (e, date retta, col culo per terra ci rimmarrano ancora a lungo)

Mi fermo qui perchè il resto dei trionfi del credibile, sobrio e goodlooking professor sono sotto gli occchi di tutti.
Monti a domanda risponde - Certo che avrò commesso degli errori, sono un essere umano (secondo me è solo un asino, ndr), ma senza l'opera del mio governo oggi saremmo come la Grecia- . Beh, vi dirò che su questo ha ragione, toccherà a qualcun altro condurci ufficialmente in quella situazione. Questione di poco! MG
 

tontolina

Forumer storico
Effetto della la supertassa di Monti.
Boom auto lusso comprate all'estero. Per pagare meno

Agli italiani convengono le auto immatricolate in paesi dove non si paga il superbollo e dove le tariffe assicurative sono meno della metà. Effetto della la supertassa di Monti.
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Crisi in Italia: ma in giro si vedono molte auto con targhe straniere di proprietà di italiani.

ROMA (WSI) - Ormai il fenomeno è tanto diffuso quanto percepibile: imbattersi in un’auto di pregio, grosse Bmw o Audi, spesso supercar come Porsche o Ferrari, con targa romena, polacca e ucraina è diventato discretamente comune nelle città italiane.




Se, in un primo momento, qualcuno ha pensato a un improvviso e diffuso aumento del tenore di vita dei cittadini provenienti dall’Est Europa, presto ha dovuto ricredersi: nella maggior parte dei casi, si tratta dell’escamotage messo in atto da molti per aggirare l’infinità di tasse, di burocrazia, di multe e di problemi che oggi vanno in scia al semplice possesso di un’automobile, specie se di lusso.

Il motivo del trucco è semplice: circolare, da cittadini italiani, con auto immatricolate in Paesi dove non si paga il superbollo e dove le tariffe assicurative sono meno della metà delle nostre conviene, anche perché si riesce a sfuggire dal redditometro e perfino dall’autovelox.

Due gli elementi che sembrano avere esasperato la situazione e generato tanti ‘italiani stranieri’ al volante: la supertassa che Monti ha calato sulla testa dei proprietari di motori con potenza superiore a 185 kW (20 euro di "bollo" in più per ogni kW in eccedenza) e i controlli a tappeto avviati dal governo l’estate scorsa nelle località di grido, da Cortina a Forte dei Marmi, con le telecamere dei telegiornali puntualmente convocate e con gli alt agli automobilisti seguiti dalle convocazioni per gli accertamenti fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Chi non ha venduto la propria supercar all’estero (fuga che vede protagoniste migliaia di Porsche, Ferrari, Maserati, Lamborghini), ha scoperto la targa straniera.

Un modus operandi sempre più diffuso, eppure non affrontato con rigore da un’Europa impotente in materia: non esiste, infatti, un regolamento unico in materia e ogni membro può stabilire leggi e cavilli propri. Al controsenso normativo non sfugge l’Italia, dove utilizzare un’auto con targa straniera non è poi così difficile, né del tutto vietato.

Come funziona? Il caso più diffuso è quello del prestanome: un amico, un parente residente all’estero o magari un dipendente (in Italia la comunità romena ha superato il milione di persone).

Non sussiste un esplicito divieto a guidare l’auto, per esempio, di un proprio operaio, anche tutti i giorni. L’unica limitazione viene dall’articolo 132 del Codice della strada: "Gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero e che abbiano già adempiuto alle formalità doganali … sono ammessi a circolare in Italia per la durata massima di un anno, in base al certificato di immatricolazione dello Stato di origine".

Peccato che, non essendoci più "formalità doganali" tra i paesi Ue, stabilire la data ufficiale d’ingresso in Italia è affare impossibile.
Non solo. Emergono altri dubbi (o sotterfugi?): basterebbe uscire un giorno dai confini per poi rientrare e azzerare così l’anno di bonus? E il riferimento all’immatricolazione nello stato di origine metterebbe fuorilegge tutte le auto con targa straniera più vecchie di un anno beccate sul suolo italiano senza nessun documento doganale comprovante l’ingresso meno di un anno prima? Non ci sono risposte chiare. E il sottobosco che ne è derivato è sotto gli occhi di tutti.

Lo stesso buco legislativo hanno iniziato a sfruttarlo i lavoratori stranieri in Italia. Pur al volante di auto meno lussuose, non si sognano nemmeno di farle ritargare alla scadenza del dodicesimo mese. Altra strada battuta dai ‘furbetti dell’immatricolazione’ sono le opportunità di leasing offerte ai professionisti da società con sede in Germania.

Nessuna norma, infatti, sembra vietare ad un professionista italiano di affittare un’auto in leasing presso una compagnia di un Paese comunitario. Più ardito il trucco di vendere al proponente del leasing la propria, costosa auto e, un’ora dopo, stipulare un regolare contratto di noleggio, scaricando così anche il costo dalla dichiarazione dei redditi.

Poi c’è anche un altro capitolo tutto da esplorare, ovvero quella della convenienza ‘geografica’ dell’immatricolazione all’estero. In tal senso, la scelta cade spesso e volentieri sulla Germania.

Perché? Innanzitutto ci si confonde tra i milioni di tedeschi che vengono in Italia da turisti (spesso con costose auto made in Deutschland) e per gli agenti della Stradale è difficilissimo pescare l’italiano furbetto.

Secondo: il rifiuto da parte della legislazione tedesca di recepire come prova di un eccesso di velocità la sola foto della targa dell’auto senza quella che ritrae in viso chi si trovava al volante in quel momento (che in Italia non si può scattare per la legge sulla privacy).

L’equazione è completa: targa straniera significa spesso e volentieri eludere i controlli (fiscali e ‘stradali’) e, di conseguenza, risparmiare. Tutto perfettamente (e incredibilmente) legale, con buona pace degli automobilisti eticamente onesti. In attesa di un’Europa davvero tutta uguale e di leggi comunitarie che non consentano tutto questo.

Il contenuto di questo articolo, pubblicato da Il Fatto Quotidiano - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
 

gecko

Forumer storico
NAUtica, auto, edilizia, finanza, dove ha messo le mani questo verme bocconiano di monti ha fatto danni irreversibili.
Una volta se il re affamava il popolo prima o poi le piazze si tingevano di rosso.
Ora neanche con le pentole gli italiani scendono in piazza.
 

tontolina

Forumer storico
NAUtica, auto, edilizia, finanza, dove ha messo le mani questo verme bocconiano di monti ha fatto danni irreversibili.
Una volta se il re affamava il popolo prima o poi le piazze si tingevano di rosso.
Ora neanche con le pentole gli italiani scendono in piazza.
Provocano il popolo fino all'esasperazione nella speranza di poter utilizzare finalmente....
http://www.investireoggi.it/forum/europa-nazista-vt76638.html



cmque ieri a Roma è stata contestata in un ristorante UNA PoVERINA del PDL


questi politici si stracciano poi le vesti perchè si sentono verbalmente insultati .... MA LORO CHE HANNO INTASCATO?


ci hanno rubato troppo ... e non dovremmo neppure lamentarci?
 

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