gli USA sono in recessione? (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Gli Stati Uniti in Realtà SONO in Recessione. (-0.6% secondo Goldman Sachs)

I dati preliminari del PIL USA nel primo trimestre 2014, hanno fatto segnare un piccolissimo +0,1%
Poi tutta una serie si altri indicatori sta facendo pensare che il dato definitivo sarà negativo, E non di poco.
Goldman Sachs prevede -0.6% annualizzato.
da ZH
The US “recovery” is starting to feel more and more recessionary by the day. As we warned after we reported the trade deficit, it was only a matter of time before the Q1 GDP cuts came. And come they did, first from Barclays, and now from Goldman, which just doubled its GDP forecast loss for the past quarter from -0.3% to -0.6%
BOTTOM LINE: The March trade deficit was roughly in line with consensus expectations, narrowing from February. However, imports were substantially higher than the Commerce Department had assumed in its initial estimate for Q1 GDP. We reduced our Q1 past-quarter tracking by three-tenths to -0.6%…..
Ma va tutto bene, madama la marchesa.
Gli Stati Uniti in Realtà SONO in Recessione. (-0.6% secondo Goldman Sachs) - Rischio Calcolato


Ai nostri lettori è piaciuto anche L’Occidente ha Sottovalutato Internet nel Casino fatto in Ucraina
An American Dream Shock
ASSALTO AI RISPARMI (2)
Questo è Imbarazzante (Cioè l’Europa e gli Idioti al Comando)
 

tontolina

Forumer storico
LA FIDUCIA NELL’AMERICA E’ FINITA

5 maggio 2014 Di Kappa di Picche




Dopo la fine del sogno americano, era solo questione di tempo prima che finisse anche la fiducia nell’egemonia americana. Il ventunesimo secolo è ancora giovane, ma per gli Stati Uniti le sfide che si sono presentate (e cercate) sono state già abbastanza da metterne pesantemente in discussione il ruolo geopolitico che sembrava destinato a durare quasi per sempre.

Dopo l’11 settembre 2001 gli americani hanno visto infrangersi il mito che disegnava la loro patria come un rifugio sicuro dalle insidie esterne.

La “guerra globale contro il terrorismo” lanciata dall’amministrazione Bush non ha raggiunto gli obiettivi dichiarati (e nemmeno quelli non dichiarati) e ha messo il paese nel disastro dei conti pubblici, ne ha danneggiato la reputazione internazionale e ne ha messo in luce la capacità di proiettarsi in qualunque conflitto senza essere capace di risolverne nessuno.

Nel frattempo, per le ambizioni americane di supremazia globale si è presentata una nuova sfida: l’ascesa dei paesi non-occidentali, un’evoluzione che avrà un impatto sulla portata dell’egemonia statunitense molto più grande di quanto si creda.

Quando il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è insediato, si è trovato davanti una geometria dei poteri globali sottilmente – ma irreversibilmente – ridisegnata in un modo da riflettere le nuove funzionalità del sistema internazionale.
La crisi che ha seguito il crollo di Lehman Brothers ha portato alla recessione e durante quel periodo di crisi particolarmente feroce sono emersi nuovi movimenti politici.

L’ascesa del Tea Party ha prodotto una rottura nella politica interna e ha portato alla piena degenerazione del Partito Repubblicano, mentre movimenti come Occupy Wall Street hanno preso di mira le profonde ingiustizie della società americana mettendo in luce l’ipocrisia del Partito Democratico. Diatribe politiche su questioni come l’assistenza sanitaria, la riforma dell’immigrazione e il tetto del debito hanno avuto ripercussioni anche sulla diplomazia. In nome dell’austerità fiscale è stato chiesto al Dipartimento della Difesa di tagliare le spese militari per 487 miliardi di dollari nel prossimo decennio.
In risposta a questi tagli, il Segretario alla Difesa Chuck Hagel si è lamentato dichiarando che “questi tagli sono troppo veloci, troppo bruschi e troppo irresponsabili”, affermando che limiterebbero considerevolmente la capacità e la disponibilità di rispondere alle sfide dell’America. Tagli o non tagli però, i limiti della forza militare degli Stati Uniti sono già evidenti; la poderosa macchina bellica degli Stati Uniti è buona solo per distruggere, ma se non c’è una diplomazia in grado di costruire una realtà politica quello che rimane sono solo macerie, disordine, terrore e morte.
Facciamo degli esempi:
• La strategia di “leading from behind” (condurre da dietro) usata in Libia rifletteva i vincoli della forze armate statunitensi, che hanno preferito “affidare” l’operazione militare in Libia agli alleati europei della NATO, con una Francia particolarmente zelante nel vestire nuovamente i panni del paese coloniale (in questo scenario, gli alleati eruopei sarebbero cani al guinzaglio).
• La rinuncia all’intervento unilaterale in Siria dopo che i principali alleati si sono chiamati fuori, che ha visto l’America ritrovarsi nell’imbarazzante situazione di non essere supportata e creduta da nessuno degli alleati, nemmeno quelli più storici.
La politica sull’Ucraina, dove Obama ha messo in chiaro che “non ha intenzione di intervenire militarmente e di fare promesse che non può mantenere all’Ucraina” dopo aver visto il governo ad interim benedetto dal Dipartimento di Stato subire lo scippo della Crimea (mentre scrivo le notizie che arrivano dall’Ucraina disegnano uno scenario sempre più violento e fuori controllo).
In questi tre casi, l’imbarazzo per gli Stati Uniti non è solo nella posizione “difensiva” assunta dopo aver contribuito attivamente a scatenare i conflitti, ma anche sui dubbi sollevati dagli alleati nella capacità americana di rispettare gli impegni.

Questa diffidenza pone serie implicazioni sulla capacità di Washington di mantenere la leadership mondiale.

L’ordine internazionale creato e dominato dagli Stati Uniti dipende fortemente dalla grande alleanza tra l’America e una rete di partner alleati ma gli elementi che tengono insieme questa rete sono la potenza complessiva degli Stati Uniti e la fiducia che forniscano protezione in un momento critico. Una fiducia che sta svanendo.
In che modo gli Stati Uniti chiedono ai loro alleati e partner di mantenere la fiducia nella protezione offerta dall’Impero Americano quando questo impero è in declino?
Ci sono due modi:
• Sottolineare costantemente che gli Stati Uniti hanno la capacità e la volontà di adempiere ai propri obblighi. Questo lo stanno facendo; Obama e Hagel in ognuno dei loro viaggi diplomatici ribadiscono e rassicurano gli alleati sull’impegno americano nel garantire la loro sicurezza, ma i fatti dimostrano che le avventurose manovre (leggi “guerre sotterranee”) di politica estera americana rappresentano più un elemento di destabilizzazione che un elemento di sicurezza.
• Dimostrare l’efficacia delle garanzie statunitensi sulla sicurezza attraverso l’azione e gli impegni concreti, ma è un approccio rischioso perché porta gli Stati Uniti a trovarsi in controversie internazionali in cui sono costretti a chiarire la propria posizione. In passato gli Stati Uniti hanno adottato una ambiguità strategica verso controversie internazionali che non coinvolgono i suoi interessi fondamentali. Inoltre, questo comportamento può creare rischi reali, come il conflitto con un’altra grande potenza.

Ma visto i disastri che si scatenano ogni volta che da Washington decide di allungare le mani su qualcosa, chi si fida più del Governo degli Stati Uniti?
Per un diplomatico americano guardare un mappamondo significa fare un ragionamento del tipo: «OK, qui non ci sopportano, qui siamo antipatici, qui hanno paura di noi, qui ci odiano, qui ci sopportano, qui non… » e niente lascia presagire che questo cambi a breve, anzi, anche gli alleati più stretti guardano alle amministrazioni americane con sempre più diffidenza.
Ciò nonostante, va detto che il soft-power americano continua indirettamente ad esercitare un certo peso, ma l’America che risulta davvero attraente è l’America ribelle, non certo quella filo-governativa. Il modello americano per molti è un modello di lobbisti e di violente sperequazioni sociali e razziali, condotta alimentare suicida e imbecillità generalizzata (che finisce in sparatorie in luoghi pubblici o in infarti sulla poltrona).
Gli Stati Uniti sono un grande paese, dotato di tutte le risorse necessarie a offrire garanzia di benessere e occasioni di prosperità a tutta la loro popolazione e con tanta forza potrebbero avere un’influenza davvero positiva sul mondo, ma la scelta che le leadership di quel paese ha fatto è quella di permettere alle lobby di governare il paese opprimendo la maggior parte dei cittadini americani e subordinando ai loro interessi tutto il resto del mondo, senza nessun rimorso per “i danni collaterali” che dovesse essere necessario sacrificare in nome del “bene più grande”.
L’America dovrebbe gestire il suo relativo declino come ha fatto il Regno Unito quando ha visto il suo impero coloniale dissolversi, accettando i cambiamenti del mondo e ridisegnando il suo ruolo internazionale sulla base della nuova realtà fatta di nuove potenze con cui instaurare rapporti di rispetto reciproco e non ingerenza nelle rispettive sfere di influenza.
Esattamente quello che gli USA non hanno intenzione di fare
E questo spaventa, perché l’Europa del’Unione Europea oggi è sottomessa alla volontà americana come non lo è stata mai durante la Guerra Fredda e la strada che ci porta verso il TIPP assomiglia molto a quella delle bestie al macello. La “politica” criminale e suicida in Ucraina ne è la prova.

Federico Nero (@federiconero)
LA FIDUCIA NELL?AMERICA E? FINITA - Rischio Calcolato

b.gif

Ai nostri lettori è piaciuto anche

Moneta digitale: Peercoin e Proof of Stake
Finalmente un po’ di Luce (w la Deflazione)
Dilagano le Destre anti-Euro: UKIP e Front National dati primi nel Regno Unito e Francia
Ucraina : le banche americane riducono l’esposizione verso la Russia
 

tontolina

Forumer storico
mercoledì 7 maggio 2014

Ripresa in USA: non è che ci stanno spacciando una versione un po' troppo "perfetta"?


http://www.ilgrandebluff.info/2014/05/ripresa-in-usa-non-e-che-ci-stanno.html Mah?...
Tutti a magnificare la Ripresa in USA
e l'operato della FED che avrebbe salvato la Galassia...
Tutti a lodare il quantitative easing = lo stampa-stampa
ed a dire che tutti dovremmo fare come oltreoceano...
Però a me questa versione un po' troppo perfettina della Ripresa made in USA non mi torna affatto...mi sembra fin troppo costruita....mi ricorda tanto uno di quei fenomenali scoop da Novella 2000...
Andiamo un po' a vedere alcuni Dati Macro
facendo le pulci a quelli ufficiali che finiscono sui titoloni dei giornali in stile turbo-neo-keynesiano...;-)

Per esempio ....
il tasso di Disoccupazione USA ad Aprile sarebbe ulteriormente sceso al 6,3%
ovvero ai minimi dalla fine del 2008 (nella versione più ristretta del filtro U3)
Il BLS (Bureau of Labor Statistics)
usa due FILTRI per intepretare i dati sulla disoccupazione americana.
Tanto per capirci il filtro U3 rappresenta la "disoccupazione ristretta" della parte più attiva della popolazione nel cercare lavoro.
Invece il filtro U6 (ad Aprile al 12,3%) rappresenta la "disoccupazione estesa o reale" e comprende anche gli scoraggiati di breve termine, i part-time "a forza" che avrebbero bisogno di essere full-time o vorrebbero esserlo etc
Nell'enciclopedia che è il mio Blog...trovate anche questo
vedi il mio post di Luglio 2009: Disoccupazione USA: filtro U3 e filtro U6..
clicca sull'immagine per ingrandirla



Allo stesso tempo però...
un sacco di gente sta continuando ad abbandonare la Forza Lavoro americana, facendo dunque abbassare molto più rapidamente (ed artificialmente) il tasso di disoccupazione
e facendo sparire dalla "lente" del BLS.................

un esercito di persone che per i titoloni ufficiali non esiste più...
e che vive al di fuori della mitica Ripresa made in USA, ormai al galoppo da 5 anni di fila...con tassi sempre a zero però...;-)
One Million People Dropped Out Of Labor Force In April: Participation Rate Plummets To Lowest Since 1978
What is much worse, is that the reason the unemployment rate tumbled is well-known: it was entirely due to the number of Americans dropping out of the labor force. To wit, the labor force participation rate crashed from 63.2% to 62.8%, trying for lowest since January 1978!
And why did it crash so much - because the number of people not in the labor force soared to 92 million..

...End result: the number out of the labor force is now an all time high 92 million, and the labor force tumbled by 800K to 155.4 million from 156.2 million....



E' interessante notare anche come, secondo Shadow Government Statistics,
ad Aprile 2014 la DISOCCUPAZIONE REALE IN USA starebbe al 23,2% secondo il "filtro" SGS (usato fino al 1994 dallo stesso BLS...poi l'hanno accantonato...)
Il filtro SGS, "riesumato" da Shadow Government Statistics, comprende anche gli scoraggiati di lungo periodo (che non hanno cercato lavoro negli ultimi 12 mesi)
ovvero persone disoccupate&sparite dalle statistiche del BLS ma che sempre DISOCCUPATE rimangono...
In maggioranza sono persone ormai tagliate fuori dal mercato del lavoro ed emarginate ma che comunque ESISTONO...e sono sempre cittadini americani che vivono in USA.

Si potrebbe dire che nel GRAFICO QUI SOTTO (vedi linea blu) le persone "svanite" dalla forza lavoro "riappaiano" e vengano CONTEGGIATE, tornando sotto alla lente....
ed il film rosa della Ripresa (occupazionale) americana che ci spacciano istituzioni e mass media diventa molto meno rosa...



Passiamo ai mitici consumi americani...
quelli che contano per il 70% del PIL...
quelli che starebbero TRAINANDO la Ripresa made in USA.
Secondo il dipartimento del Commercio, le spese per i consumi sarebbero DECOLLATE in marzo del +0,9% ed ogni mese è un tripudio di +0,5% +0,3% +0,6%.....
Consumer Spending in U.S. Jumps by Most in Five Years
Consumer spending surged in March by the most in almost five years as warmer weather brought shoppers back to auto-dealer lots and malls, a sign the U.S. economy gained momentum heading into the second quarter.
Household purchases, which account for about 70 percent of the economy, climbed 0.9 percent, the most since August 2009, after a 0.5 percent gain in February that was larger than previously estimated...
A parte il fatto che la maggior parte di questa ripresa dei consumi
deriva dal RIGONFIAGGIO della BOLLA DEL CREDITO (anche subprime),
che ha impattato in particolare sul Boom del mercato Auto che sta trainando la ripresa dei consumi e quella manifatturiera, con cani&porci che ottengono credito per comprarsi un auto ad anticipo zero e con tassi regalati (ne riparleremo in un post apposito, perchè quello del mercato auto USA in bolla-subprime è un punto molto importante),
Gallup, serissimo istituto di statistica, vede invece i consumi FERMI da ben tre mesi....e comunque ancora ben lontani da certi picchi del passato.
Consumer Spending In April Identical To February And March, Gallup Finds
The lack of growth in consumer spending is a concern for the U.S. economy, especially considering the effect the extreme weather in many parts of the country may have had on spending during the winter months. Perhaps more telling for the economy will be the trajectory of spending in the coming months....

PAUSA DI META' ARTICOLO:
Analisi come questa in giro ne trovate poche...
E' informazione indipendente, approfondita, competente...ed è pure gratis...
Sta a voi sostenere attivamente l'Informazione Indipendete&di Qualità.

Perchèèèè? Semplicemente perchè VI CONVIENE...;-)


Sostieni l'informazione indipendente e di qualità

pixel.gif

Non parliamo poi del PIL USA
che nel primo trimestre 2014 si è INKIODATO al +0,1% annualizzato...
ovvero "ben +0,025%" rispetto al trimestre precedente...;-)
Le attese erano per +1,2%...ciccate solo di un pelino dunque....;-)
e nell'ultimo trimestre 2013 la crescita annualizzata era stata del +2,6%.

Ma sarebbe tutta colpa del FREDDO intenso....
ergo l'economia americana ripartirà a stecca...
e dunque il Dow Jones può continuare tranquilamente a stare come se nulla fosse nei dintorni di 16.500 punti ovvero il record storico di sempre....
Intanto Goldman Sachs vede il PIL americano in negativo per il primo Trimestre 2014...
mentre un sacco di Analisti puntano anche ad un +3% di PIL per il 2014...il che vuol dire, dopo questo pessimo inizio, che nei prossimi trimestri gli USA dovranno correre a stecca per mantenere certi TARGET...
Gli Stati Uniti in Realtà SONO in Recessione. (-0.6% secondo Goldman Sachs)
I dati preliminari del PIL USA nel primo trimestre 2014, hanno fatto segnare un piccolissimo +0,1%
Poi tutta una serie si altri indicatori sta facendo pensare che il dato definitivo sarà negativo, E non di poco.
Goldman Sachs prevede -0.6% annualizzato.
da ZH

The US “recovery” is starting to feel more and more recessionary by the day. As we warned after we reported the trade deficit, it was only a matter of time before the Q1 GDP cuts came. And come they did, first from Barclays, and now from Goldman, which just doubled its GDP forecast loss for the past quarter from -0.3% to -0.6%
BOTTOM LINE: The March trade deficit was roughly in line with consensus expectations, narrowing from February. However, imports were substantially higher than the Commerce Department had assumed in its initial estimate for Q1 GDP. We reduced our Q1 past-quarter tracking by three-tenths to -0.6%…..
(by FunnyKing) Si noti l’evoluzione nel tempo delle previsioni della variazione del PIL USA del primo trimestre 2014 (linea rossa).
Poi è arrivata la realtà, e sarà anche peggio dei dati pre consuntivi.
Si noti anche la pervicacia con cui gli (anal)isti continuano a predire il PIL dell’intero 2014.
A me ricorda molto l’Italia a voi?...
Infine
non mi convince affatto la veloce Ripresa (dei prezzi) del Mercato Immobiliare USA, che ha seguito l'esplosione di una delle più grandi bolle speculative della Storia.

Mi puzza di Ri-Bolla ovvero una ripresa non-omogena&speculativa di hedge funds, banche e finanziarie che fanno acquisti speculativi grazie ai tassi a zero...piuttosto che una ripresa progressiva ed omogenea di persone e famiglie che lavorano, che guadagnano in modo congruo e che comprano case&casette...
Vedi cosa vi raccontavo in questo blog enciclopedia già a giugno 2013:
I miei dubbi sulla cosiddetta "Ripresa Immobiliare" made in USA..
.....Ed ecco l'analisi a cui facevo riferimento ad inizio post. ..............
Fondamentalmente si sposa con la mia tesi
ovvero che la maggior parte della mitica ripresa immobiliare made in USA è effetto del pompaggio della FED e del ri-gonfiaggio delle varie BOLLE che erano esplose nel 2008-2009.
Pertanto Hedge Funds, Fondi di Private Equity, Fondi Immobiliari etc si buttano a pesce a comprare casette made in USA facendo lievitare i prezzi in una versione immobiliare del Don't Fight the FED o meglio dell'investi sulle mosse della FED: da 4 anni è il miglior metodo per fare trading su qualunque assets...
Non ho il tempo di tradurlo, sorry.
Ecco qua e leggetelo con attenzione:
Housing Prices Are Being Dangerously Distorted by Big Institutional Money
The airwaves are full of stories of economic recovery.
One trumpeted recently has been the rapid recovery in housing, at least as measured in prices.
The problem is, a good portion of the rebound in house prices in many markets has less to do with renewed optimism, new jobs, and rising wages, and more to do with big money investors fueled by the ultra-cheap money policies of the Fed.
On my recent trip to Salt Lake City, Utah, after presenting to a bi-partisan audience in the Capitol building, a gentleman came up to me and introduced himself as a real estate agent.
He explained that he'd been seeing something very strange over the past six months, where very well capitalized, out-of-state private equity funds had been buying up huge swaths of residential real estate with cash......
The rising house prices are being presented as a signal of a "sustained economic recovery" that feeds into consumer confidence and as reason to propel the stock market to new all-time highs.
What's not to like in that narrative?
However, if you value context, the above article will leave you disappointed because it omits the main driver of house price gains in the areas mentioned: big, institutional money seeking rental income and future capital gains.
...........Here's just one article out of many that have observed and reported on this issue: Wall Street Institutions Behind Home Price Surges in Markets Like Phoenix
With up to 30% of all home sales in some markets going to funds that have been notable for buying with cash at the asking price, it is not hard to conclude that the big funds are driving up prices.
A simple comparison of the Case-Schiller Index, which the media trumpeted as revealing that housing has recovered with the list of areas where the big money funds have been most active....
Ebbene: a seguito di un eventuale rialzo dei tassi da parte della FED
questa componente molto speculativa ed in leva del recupero dei prezzi potrebbe sgonfiarsi rapidamente, destabilizzando la squilibrata Ripresa dell'immobiliare USA.

Nota: la FED non potrà tenere i tassi a ZERO per sempre...però, da questa analisi, potete meglio capire come mai continuino PERVICACEMENTE a tenerli a ZERO alla faccia del film in rosa della Ripresa Americana che ci viene mandato continuamente in onda...
Vedi questo importante articolo che indica una possibile inversione di tendenza o perlomeno qualche scricchiolio...da inserire nel contesto appena descritto:
Cercherò di fare un post a parte su questo importante argomento.

E come vi dicevo la ripresa dei prezzi dell'Immobiliare USA, dopo la grande corsa, ha iniziato a rallentare:
Zillow: Case-Shiller House Price Index expected to slow to 11.9% year-over-year increase in March


Insomma...
con tutto questo non voglio certo dire che domani mattina l'economia americana crollerà, insieme alle Borse...
però è evidente come i fondamentali economici siano molto squilibrati e deformati dalla (ri)BOLLA indotta da FED&soci.
Però, come dico sempre, This Bubble is different:
è stata perseguita scientificamente e con tutti i mezzi possibili;
inoltre continua ad essere monitorata ed accompagnata con la massima attenzione.
Dunque difficile dire quando "esploderà", molto difficile individuare il timing di questa ultima fase iper-tirata del ciclo bubble-burst-bubble-burst.

Ecco alcune considerazioni nate dal confronto con un Giornalista Economico di Class-CNBC:
le trovo molto adatte come conclusione di questa lunga ed articolata analisi (che forse non leggerà quasi nessuno...almeno per intero...).
Giuseppe Di Vittorio
Che bomba!
La disoccupazione Usa al 6,3%. Nel mese di aprile sono stati creati 288.000 posti (202 mila a marzo). Stampare paga, vedremo quando finirà del tutto. (ultimo dato Italia 12,7% marzo)
Stefano Bassi tutti tifosi del stampa-stampa come e più del 2007....poi però quando scoppia la Bolla tremano...finchè non la si rigonfia....
Giuseppe Di Vittorio Per Stefano, sono consapevole e credo che nei siano consapevoli anche i banchieri centrali che stampare moneta è una manovra "non convenzionale e straordinaria". Dico subito che non sono un tifoso di questo metodo mi piacerebbe farmi un'opinione studiando un pò le carte e confrontandomi con chi ha preso queste decisioni e con chi è contro. Detto questo quando si hanno responsabilità cosi grandi non è facile. Mi spiego. Tutti sanno scegliere fra una cosa giusta e una sbagliata, è molto semplice. Chi ha responsabilità di governo dell'economia e della cosa pubblica molto spesso deve scegliere fra due cose sbagliate, capacità e spessore si vedono in chi opta per la cosa che fa meno danni. Questi dovevano scegliere se far franare tutto e collassare il sistema o se stampare. Si è optato per la seconda. Quanto alle tue previsioni di correzione, il difficile non è prevedere che ci saranno perchè l'economia è ciclica e prima poi c'è un passaggio obbligato alla recessione, dopo espansione, stagnazione, ripresa. Il problema e la sfida degli economisti e degli operatori è capire il timing esatto di quando ciò accadra e di preservare il ciclo positivo quanto più a lungo è possibile. Nell'economia cosi come nella vita. Un saluto, Giusepppe
Stefano Bassi in effetti questa volta è ancora più difficile del solito azzeccare il timing, lo dico sempre nel mio blog...this bubble is different
tra l'altro anche il ciclo economico questa volta è totalmente alterato
(vedi la cantonata dell'ECRI che nel passato è stato sempre piuttosto affidabile nel prevedere i cicli e le recessioni) perché mai nella storia si sono tenuti i tassi a zero per così lungo tempo...
Siamo in territorio inesplorato (soprattutto in Giappone dove però stampare come dei forsennati è servito molto meno di quanto ci si aspettasse...)
Il problema è che ormai il vero ciclo economico è il bubble-burst-bubble-burst ...il che ci potrebbe anche stare ma è in preoccupante ESCALATION
ed ogni volta la bolla che sostituisce la precedente è più tirata e telecomandata della precedente...
Prima o poi questo "ciclo" arriverà ad una fine ed allora la crisi del 2008-2009 sarà stata solo una passeggiata
Del resto ormai senza bolle saremmo in stagnazione o recessione perenne, l'ha ammesso anche Larry Summers
vedi mio post fondamentale: IL GRANDE BLUFF: No BOLLE? No Party...
.
PER UN BLOG E' MOLTO IMPORTANTE CHE FACCIATE ALMENO LO SFORZO MINIMO DI CLICCARE SUI TASTI SOCIAL "MI PIACE", "TWEET" ETC CHE TROVATE QUI SOTTO...GRAZIE.
(sul sostegno attivo - donazioni/pubblicità - già conoscete alla nausea il mio punto di vista...)


 

tontolina

Forumer storico
Il boom dello Shale Gas di Washington è una farsa


Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality




Leggendo i titoli dei giornali, sembra che gli Stati Uniti siano emersi di punto in bianco sino a diventare un gigante della produzione di petrolio e gas nel mondo. Tutto grazie alla rivoluzione dello Shale gas. Recentemente il presidente Obama ha confermato i vari rumors secondo cui gli Stati Uniti potrebbero risolvere la dipendenza del gas Ucraina rispetto al gas russo grazie alla spettacolare crescita di estrazione di gas naturale in america, e, più recentemente, di olio da scisto proveniente da formazioni rocciose negli Stati Uniti. C'è solo una cosa di sbagliato in questa immagine, "Non succederà ..."


I numeri apparentemente sono davvero impressionanti per un laico o un politico. Secondo il governo degli Stati Uniti i dati della Energy Information Administration, indicano che tra il 2005 e il 2010 il contributo del gas di scisto sul totale commercializzato negli USA è passato da meno del 2% a oltre il 20%. E nel 2011 ha segnato un record di tutti i tempi per la produzione degli Stati Uniti come risultato della crescita del gas shale.


Tuttavia, il gas shale proviene da un piccolo numero di aree significative e vitali per la formazioni di scisti rocciose che sono intrappolati con gas e petrolio negli interstizi delle rocce sedimentarie. Le principali aree di gas di scisto sono presenti in Texas '


Il bacino di Fort Worth bacino; Fayetteville e Woodford del bacino Arkoma in Arkansas e Oklahoma; Haynesville al confine del Texas; Marcellus nel bacino degli Appalachi, e più recente, lo scisto estratto ad Aquila Ford nel sud-ovest del Texas.


Due metriche ampiamente utilizzati nella descrizione delle prestazioni del scisto sono la produzione (IP) iniziale del tasso e il tasso di declino produttivo che insieme determinano il massimo recupero (UR) da un pozzo, un numero essenziale nel determinare la redditività economica. Un gruppo al MIT University del Massachusetts ha effettuato un'analisi dei dati di produzione delle principali regioni di scisto negli Stati Uniti. Ciò che hanno trovato fa riflettere. Mentre la produzione iniziale dalla maggior parte delle risorse di shale gas era insolitamente alto, una componente essenziale della bolla dello Shale-gas a Wall Street è stato l'hype, e la conseguenza è stata che il gas estratto è diminuito drasticamente entro un anno. E' stato scoperto, grazie a questa ricerca, che "in generale, la produzione di scisto tende a diminuire di almeno il 60% rispetto al livello di produzione iniziale nel corso dei primi 12 mesi. Inoltre i dati di produzione a lungo termine suggeriscono che i livelli di declino della produzione negli anni successivi sono moderati, spesso meno del 20% all'anno ".


Tradotto, significa che in media dopo soli quattro anni, hai solo il 20% del volume iniziale del gas disponibile da un determinato investimento di perforazione orizzontale con la tecnica del fracking. Dopo sette anni, solo il 10%. Il vero boom del gas shale è apparso nel 2009. Ciò significa che nei settori in cui vi è stata una significativa foratura nel 2009, il gas a disposizione si è già drammaticamente impoverito dell'80% e presto del 90%. L'unico modo in cui i trivellatori di petrolio o di gas sono riusciti a mantenere il volume di produzione è stato quello di perforare sempre più pozzi, spendendo sempre più soldi, assumendo sempre più debito, nella speranza di un forte aumento del prezzo del gas domestico, depresso, degli Stati Uniti. L'unico modo in cui un insieme di imprese energetiche di scisto che stanno spendendo più di quello che stanno facendo, riescono a portare a casa dell'utile netto, è creando una bolla di "spazzatura" riguardante i debiti obbligazionari per mantenere in piedi il circo.


L'industria si sforza di pompare le prospettive della rivoluzione da shale gas. Uno dei più schietti di recente è stato il CEO di Conoco / Philips, Ryan Lance. Facendo una analogia sul baseball, ha recentemente detto a una conferenza sull'energia a Houston che la "rivoluzione" shale gas nel paese è solo all'inizio e che ci dovrebbero essere diversi decenni di produzione fruttuosa di energia: "Siamo nel primo inning di una partita da nove inning di gioco riguardante la rivoluzione da shale gas negli Stati Uniti. "Egli non ha chiarito quale fosse il collegamento scientifico tra il gas di scisto e il baseball.


La realtà del boom dello shale gas è sempre più dimostrato essere molto diverso da come viene dipinto. Secondo Arthur Berman, un geologo petrolifero con 34 anni di esperienza afferma che 'ha studiato la produzione e altri aspetti del boom del gas e olio di scisto, e "le previsioni mostrano che la produzione scisto a Bakken del North Dakota e in Texas a Eagle Ford arriveranno al picco intorno al 2020. Quelli che investono con l'aspettativa che il boom possa durare per decenni sono "totalmente fuori linea".


Per essere concreti, le principali formazioni di scisto negli Stati Uniti, e non che ce ne siano molti geologicamente parlando, inizieranno un declino produttivo assoluto in meno di sei o sette anni. A differenza del gas convenzionale o dei giacimenti petroliferi, lo scisto è un modo non convenzionale e difficile per estrarre energia e con una pratica molto controversa e tossica chiamata "fracking" o fratturazione idraulica delle formazioni di scisto. Le nuove tecniche di perfezione orizzontale nel 1990 ha aperto prospettive commerciali per il gas shale per la prima volta.


Facendo Fracking nella formazione Bakken in Nord Dakota



La frattura idraulica è formata pompando del fluido, in genere altamente tossico ed esente, grazie all'influenza del Congresso e dell'allora vice presidente Cheney, delle regolamentazioni della EPA Clean Water Act. Nella pratica l'alta velocità con cui viene immesso il liquido è sufficiente per aumentare la pressione nel foro di estrazione e nella zona presa di mira. Le fessure di roccia e fluido fratturati permettono un'ulteriore perforazione nella roccia, estendendo le crepature ulteriormente, e così via. Spesso fino al 70% dei fluidi da fracking, tossici, vengono persi e in molti casi, come ad esempio in Pennsylvania e altrove, penetrano nelle falde acquifere.


Anche i progetti EIA del governo degli Stati Uniti che riguardano la produzione di petrolio degli Stati Uniti raggiungeranno il picco di 9,61 milioni di barili un giorno nel 2019. Inoltre lo shale gas o il topping raggiungerà il picco a 4.8 milioni di barili al giorno nel 2021. Sono solo sette anni. Pensiamo al fatto che gli Stati Uniti stanno cercando di imporre un'accelerata riguardante le esportazione del gas GNL, ma per fare questo devono costruire sui porti costieri degli Stati Uniti, il completamento di terminali complessi, incluse le approvazioni di impatto ambientale che tipicamente durano sette anni. Hmmmm.

Wall Street soldi facili



Nessuno si aspetta che il Presidente degli Stati Uniti possa avere il tempo o il background scientifico per approfondire le complessità geofisiche dell'energia di scisto. Si affida naturalmente a consulenti competenti. E se i consiglieri, invece di essere competenti, come in tante agenzie governative di oggi, fossero sotto il dominio (e, a volte forse pure pagati) delle aziende energetiche di scisto e delle loro banche d'investimento di Wall Street che hanno investito centinaia di miliardi di dollari sulla promozione del gas di shale ?


L'attuale boom di US Shale viene sostenuto con gli steroidi, altrimenti noti come la Fed che non finisce mai la Quantitative Easing politica degli zero tassi di interesse, una posizione che non mostra alcun segno di un ritorno a livelli normali dei tassi di interesse mentre l'economia continua ad essere depressa a causa del crollo del settore immobiliare e della cartolarizzazione dei mutui nella bolla del 2007. In effetti, i trivellatori di scisto sono in grado di mantenersi in attività solo perché Wall Street e altri investitori continuano a buttare soldi in questo progetto. Tim Gramatovich, manager di investimenti per la Asset Management LLC, un fondo di 800.000.000 miliardi di dollari osserva che, "C'è un sacco di aiuto/aid da parte degli investitori. Le persone perdono la loro disciplina. Smettono di fare i conti. Smettono di fare i contabili. Si mettono solo a sognare ed è quello che sta accadendo con il boom dello shale".


Dato il regime infinito di tasso di interesse zero della Fed, i fondi di investimento sono alla disperata ricerca di investimenti che producono interessi più elevati. Essi sono così disperati che stanno versando soldi nel gas di scisto e nelle compagnie petrolifere come mai prima. Le aziende operano in perdite, cariche di debito e le agenzie di rating valutano il loro debito come "spazzatura", cioè in una contrazione del mercato, ci sono elevate probabilità di default. Una di queste società, la Riso Energy, ha venduto in aprile con un rating di CCC+ da parte di Standard & Poor. Ha venduto a 7 livelli di deprezzamento, che è nettamente al di sotto del livello minimo di rischio/qualità che i grandi investitori, come i fondi pensione e le compagnie di assicurazione, sono autorizzati a comprare. S&P dice che il debito nominale della gamma CCC è "attualmente vulnerabili al mancato pagamento." Nonostante ciò Rice Energy, è stata in grado di prendere un prestito a un tasso sorprendentemente basso di circa il 6,25 per cento.

"Questo business è un cubetto di ghiaccio al sole", ha detto Mike Kelly, al Global Hunter Securities a Houston. "Se non stai crescendo nella produzione, stai morendo." Delle 97 società di esplorazione energetiche e di produzione, 75 hanno un rating S&P da "spazzatura" o inferiore all'investment grade. La vicenda dello shale gas è uno schema di Ponzi travestito da una rivoluzione energetica.


Postato 1 week ago da Frammenti di Realtà
Frammenti di Realtà: Il boom dello Shale Gas di Washington è una farsa
 

tontolina

Forumer storico
KABOOOM: PIL AMERICANO AL DISASTRO -2,8%

25 giugno 2014 Di FunnyKing



I-N-C-R-E-D-I-B-I-L-E
e no, non è “solo” il freddo.
Appena usciti i dati definitivi del primo trimestre USA, PIL a -2,8% annualizzato (-0.7% in un trimestre):
600x359xGDP-Q1-LT_1_0.jpg.pagespeed.ic.IhXSm5AMV_.jpg

600x316x20140625_GDP_0.jpg.pagespeed.ic.Mz6EXzdg5_.jpg

E ora Signore e Signori.
E’ matematico, sballano tutti, ma proprio tutti i conti fatti per giustificare i livelli ridicoli raggiunti dallo S&p500
Ok ci sarà un mega rimbalzo
Ma per nessuna ragione al mondo gli USA faranno il +2,4% stimato per il 2014.
Ai nostri lettori è piaciuto anche

A Maggio si riduce il surplus della Bilancia Commerciale extra-UE
Finalmente un buon dato: i Consumi al Dettaglio crescono ad Aprile 2014
Encore – La vergogna dell’Italia ai Mondiali, non necessariamente un male
La versione di Oscar del giorno 24/06/2014 : Tutele e populismi
Powered
 

tontolina

Forumer storico
Sull’Inflazione Reale negli USA

25 giugno 2014 Di FunnyKing



20140624_TTMYGH_0.jpg

Credetemi, le pippe sulla “deflazione” non sono destinate a durare ancora troppo a lungo.

A parte il fatto che l’Europa non è attualmente in deflazione, le tendenze mondiali vanno da tutt’altra parte, e toccherà anche a noi. E già oggi, come previsto, il neo-sovranismo sta evoparando rapidamente a livello dei media mainstream.
In particolare negli USA alla fine la FED ha ottenuto quello che voleva, dopo avere gonfiato a dismisura i bilanci delle banche con una montagna di liquidità, dai mercati finanziari miliardi di dollari stanno finendo sull’economia reale.
Ad esempio provate a chiedere ad un americano quanto costa oggi farsi un bella bistecca del Texas, rispetto a qualche anno fa.
Solo a Maggio 2014, l’inflazione “ufficiale” Usa (guardate la tabella) è salita dello 0.4% un ritmo che annualizzato proietta un 4,8%.
Alla fine la quantità di moneta in circolo “conta” e si sta dimostrando solo un altro sistema per spostare il debito e il problema di come pagarlo su qualcun altro più avanti nel tempo.
Ai nostri lettori è piaciuto anche Sega Nord: Ooops, (tutte maldicenze eh…), la Compagna di Flavio Tosi…….
Vedere il FMI e il suo “risanamento” all’opera a Kiev, uno spettacolo esaltante.
Encore – La vergogna dell’Italia ai Mondiali, non necessariamente un male
L’effetto Laffer. Il caro carburanti, i consumi, il gettito fiscale
 

tontolina

Forumer storico
Cicli Mercati ha pubblicato qualcosa in Finanza Borsa Trading Azioni Forex Commodities Investimenti Ftsemib Nasdaq
Cicli Mercati 26 giugno 9.20.16 LA SINDROME DI STOCCOLMA DELL'INVESTITORE

La decisione della BCE di effettuare una serie di stimoli all’economia (#QE è un termine tecnicamente improprio, anzi è l’unica azione formalmente vietata da statuto se lo si considera alla maniera della #FED) ha posto l’Europa in una condizione particolarmente delicata, in quanto è diventata la prima delle superpotenze monetarie a tagliare il tasso di deposito sotto lo zero. Certo, è difficile capire perché, al di là del simbolismo, questo possa fare molta differenza per le economie della zona #Euro, anche in combinazione con le altre misure annunciate dalla #BCE per alleviare le condizioni del credito. Mentre l’Europa riduce ulteriormente, la Gran Bretagna e l’America si stanno preparando a dirigersi nella direzione opposta. Dopo più di cinque anni di tassi vicini allo zero, la Banca d’Inghilterra dovrebbe iniziare ad aumentare i tassi a breve – probabilmente entro la fine dell’anno.



Prima salira’ il rischio di tasso, poi il rischio di credito.


Continua...
http://www.cicliemercati.it/cem/pubblicazioni/la-sindrome-di-stoccolma-dellinvestitore/6454

#francescocaruso #cicliemercati #mib50000

 
Ultima modifica:

tontolina

Forumer storico
ATTENTI ARRIVA L’UOMO NERO!

ATTENTI ARRIVA L?UOMO NERO! | icebergfinanza

Scritto il 7 luglio 2014 alle 14:00 da icebergfinanza


Machiavelli in questi mesi è stato molto chiaro, alle volte i grafici valgono più di mille parole!

Source: JPMorgan via Zero Hedge

Ma certo il miracolo giapponese, perchè non ci abbiamo pensato prima, l’inflazione sta per arrivare è dietro l’angolo, state attenti i tassi stanno per esplodere in tutto il mondo, sai lo dicono le correlazioni storiche, lo dice la Federal Reserve, si gli ultimi dati dell’occupazione americana sono meravigliosi e il PIL anche quello vedrai sta per decollare, per accelerare, occhio perchè sai succede tutto all’improvviso.
Invece in Giappone, dove un debituccio pubblico ben oltre il 240 % del PIL continua a volare, una banca centrale qualunque ormai detiene la maggioranza del debito pubblico e se ne frega delle correlazioni!


Se penso che in Italia circolano barzellette come questa Se Tokyo sembra Atene raccontate da presunti illustri scienziati economici come Luigi Zingales che va in giro per il mondo a raccontarli a studenti, politici e fessi vari, vengono i brividi,
Certo i tassi stanno per esplodere come accadeva a fine anno, attenzione che dietro la curva lunga c’è l’uomo nero!
Vai tu a spiegarglielo che nonostante la Federal Reserve faccia finta di ridurre la liquidità i loro bilanci scoppiano di salute… Quarterly Report on Federal Reserve Balance Sheet

Oltre 4000 miliardi di dollari di liquidità in circolazione, mica come la BCE che parla parla e fa poco o nulla!
Si c’è l’uomo nero, si quello delle previsioni al ribasso!
Dunque ricapitoliamo. La crescita del primo trimestre era prevista tra il 3 e il 3,5 % con punte del 4 ed invece è uscita negativa a MENO 2,90 %, ma sai quella del secondo farà faville, si anch’essa intorno al 4 % dicono in coro gli analisti americani.
Peccato che qualcuno incomincia a sfilarsi!
JPM Cuts Its Original 2014 GDP Forecast In Half

Quindi l’intera previsioni già più volte rivista al ribasso di JPMorgan da un rivisto 2,8 % per il 2014 diventa un MIRABOLANTE PIU’ 1,4 % STREPITOSO!
Mi vengono in mente gli incontri con la mano morta delle banche d’affari, si quelli che vengono a condividere gratuitamente le loro view, come nel 2007, sai noi non vediamo alcun rischio di recessione in America, oppure quelle degli ultimi anni, attento sta per arrivare miss Inflation con la sua pelliccia di tassi fatti esplodere appositamente.
 

Users who are viewing this thread

Alto