Gli oncologi si farebbero la chemio? (1 Viewer)

marofib

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finalmente viene fuori,anche perche e' troppo evidente
anche una mia conoscente entrata nel tunnel con un cuore perfetto, ora e' diventata cardiopatica...questa e' l'unica certezza al momento sull'esito delle cure adiuvanti (preventive!!!..quindi nessuna evidenza di ulteriore malattia dopo l'intervento...quindi secondo loro mi devo ammalare con certezza per evitare qualcosa che puo' anche non accadere...queste sono le regole di ingaggio,prendere o lasciare)


ecco l'articolo illuminante, sul corriere di oggi




Una recente ricerca pubblicata sullo European Heart Journal, per esempio, riferisce che bambini e ragazzi curati per un tumore prima dei 15 anni di età e poi guariti hanno una probabilità circa doppia di malattie cardiovascolari rispetto alla popolazione generale e sviluppano problemi come ipertensione o colesterolo alto in media dai 6 agli 8 anni prima dei coetanei. Un altro studio sul Journal of American College of Cardiology, inoltre, ha dimostrato su oltre 1.800 pazienti sopravvissuti al cancro seguiti per sette anni che i successivi decessi avvengono in un caso su due per il tumore, ma in ben uno su tre per una malattia cardiaca che deriva dalle terapie oncologiche. Un problema che sta diventando sempre più serio perché, a causa dell'invecchiamento della popolazione, un numero sempre maggiore di pazienti arriva alla diagnosi di tumore con fattori di rischio cardiovascolari o cardiopatie non ancora diagnosticate. Per esempio, le donne over 50 con cancro al seno anni hanno una probabilità più alta di morire per problemi cardiaci collegati ai trattamenti oncologici che per la recidiva del tumore.


Cure per il tumore e rischio cardiovascolare: cosa fare
 
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marofib

Forumer storico
siccome il corriere non e' tutto gratis...incollo
Tumore, dopo le terapie aumenta rischio cardiovascolare: come ridurlo
La chemioterapia può mettere a rischio il cuore: per diminuire i pericoli serve
una consulenza cardio-oncologica che individui le cure più adatte al singolo caso
e intercetti i problemi appena compaiono, ma anche terapie preventive

di Elena Meli


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(Getty Images)
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Ci si concentra a sconfiggere il nemico numero uno, e non ci si accorge di andare incontro a un pericolo a volte perfino più grande. Succede a tanti malati di tumore: le terapie impiegate per debellare il cancro possono avere effetti collaterali cardiaci anche gravi, se non si tiene sotto controllo il cuore durante e dopo il trattamento. Un dato di fatto sempre più evidente, discusso durante il congresso internazionale “Pathophysiology and Management of Cardivascular Complications in Oncology” che si è tenuto di recente all’Istituto Pascale di Napoli: i dati degli ultimi studi mostrano che il rischio di morire per un evento cardiovascolare è più alto nei pazienti che sopravvivono a un cancro.



Rischi per il cuore
Una recente ricerca pubblicata sullo European Heart Journal, per esempio, riferisce che bambini e ragazzi curati per un tumore prima dei 15 anni di età e poi guariti hanno una probabilità circa doppia di malattie cardiovascolari rispetto alla popolazione generale e sviluppano problemi come ipertensione o colesterolo alto in media dai 6 agli 8 anni prima dei coetanei. Un altro studio sul Journal of American College of Cardiology, inoltre, ha dimostrato su oltre 1.800 pazienti sopravvissuti al cancro seguiti per sette anni che i successivi decessi avvengono in un caso su due per il tumore, ma in ben uno su tre per una malattia cardiaca che deriva dalle terapie oncologiche. Un problema che sta diventando sempre più serio perché, a causa dell'invecchiamento della popolazione, un numero sempre maggiore di pazienti arriva alla diagnosi di tumore con fattori di rischio cardiovascolari o cardiopatie non ancora diagnosticate. Per esempio, le donne over 50 con cancro al seno anni hanno una probabilità più alta di morire per problemi cardiaci collegati ai trattamenti oncologici che per la recidiva del tumore.





Pet, Tac, coronografia, ecocardio: le tecniche più sofisticate per valutare il cuore
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Elettrocardiogramma (Ecg)


Per ridurre i rischi
«Spesso mentre ci si concentra a eliminare il cancro i problemi cardiaci non sono riconosciuti o non vengono adeguatamente trattati - osserva Nicola Maurea, direttore della Struttura di Cardiologia al Pascale -. Un errore di prospettiva, perché la presenza di fattori di rischio cardiovascolari non trattati aumenta la probabilità di eventi avversi cardiaci a seguito della chemioterapia o della terapia con farmaci biologici. Il cardiologo che ha in carico il paziente, inoltre, deve essere aggiornato sui farmaci oncologici utilizzati e sulle loro interazioni con i farmaci cardiologici in uso». Intanto, iniziano a essere delineate strategie di protezione cardiaca ben precise: una ricerca appena presentata al congresso dell’American College of Cardiology per esempio ha dimostrato su quasi 500 donne con tumore al seno, a cui era stato prescritto l’anticorpo monoclonale trastuzumab insieme ad un’antraciclina, che un pre-trattamento con l’antipertensivo lisinopril e il beta-bloccante carvedilolo contrasta la riduzione della funzionalità cardiaca, dimezzata dai farmaci oncologici.



Cardiologo e oncologo insieme
Tutto ciò dimostra che è importante la presenza del cardiologo accanto all’oncologo: per valutare eventuali fattori di rischio e aggiustare le terapie, ma anche per monitorare il cuore prima, durante e dopo le cure oncologiche, in alcuni casi ripetendo gli esami diagnostici per valutare un eventuale danno cardiaco anche anni dopo la fine della chemioterapia. Michelino De Laurentiis, direttore dell’Unità di Oncologia Clinica e Sperimentale del Pascale, aggiunge: «Anche regole per un corretto stile di vita possono aiutare: una sana alimentazione per esempio è fondamentale per contrastare gli effetti tossici sul cuore di chemioterapia e cure biologiche, così come l’attività fisica. Sappiamo che nelle donne con carcinoma mammario è talmente efficace da poter essere considerata una vera e propria cura, al pari di chemio e ormonoterapia, oltre che preventiva sullo sviluppo di tumori».
 

marofib

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evidenzio ulteriormente un paragrafo che la dice lunga sullo stato dell'arte....e' quello che si scrive in sto 3d dall'inizio


Anche regole per un corretto stile di vita possono aiutare: una sana alimentazione per esempio è fondamentale per contrastare gli effetti tossici sul cuore di chemioterapia e cure biologiche, così come l’attività fisica. Sappiamo che nelle donne con carcinoma mammario è talmente efficace da poter essere considerata una vera e propria cura, al pari di chemio e ormonoterapia, oltre che preventiva sullo sviluppo di tumori».


insomma, semplificando, al momento le cure sono dei placebo (ma con effetti collaterali)....finalmente l'ammettono
 
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tontolina

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1) Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Cisplatino (ECOG 1594) per 100 pazienti: 128.217,00 euro. 2). Costo di 6 cicli di chemioterapia con Vinolrelbina associata a Cisplatino (TAX 326 + ILCP) per 100 pazienti: 200.940,00 euro 3. Costo di 6 cicli di chemioterapia con Paclitaxel associato a Carboplatino (ECOG 1594 + ILCP) per 100 pazienti: 216.945,00 euro
4. Costo di 6 cicli di chemioterapia ...

Altro...

ZAPPING2017.MYBLOG.IT

Sapete quanto costa una chemioterapia e che fatturati hanno le case farmaceutiche? Leggete un po' questo, capirete perchè una "cura per il cancro" non verrà mai scoperta! | Zapping
 

marofib

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quelli postati sono pure vecchiotti,con brevetti scaduti, gli ultimi "innovativi" molto molto di +
  • se pensi che l'interferone che viene distribuito come l'acqua (non solo ad oncologici....e non conta un cazzo!) costa +- sui 18k per la cura di 1 anno...per 1 paziente

lo standard 50k a ciclo...fino ad arrivare a 300k....o 500k per il CAR-T
la radioterapia in media(tante varianti) costa 15k a paziente (dati su circa 55mila pazienti)

ps:un ripasso sulla radio,leggere studi allegati...ce ne sono anche di + recenti
vis a vis col radiologo, mi ha confermato tutto, ma solo perche' l'ho incalzato
l'aspettativa di vita non cambia, trattamento o no (difficile sapere se puo' essere pure peggio come sospetto...dato troppo sensibile)
eventuali piccoli benefici vengono persi con le malattie indotte
ovviamente queste sono mie considerazioni, non esista la verita' assoluta, ognuno pensi con la sua testa
 
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marofib

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l'anno scorso ...gilead e' altresi' famosa per un altro scandalo sul prezzo gonfiato dell'epatite c
Gilead acquisisce Kite Pharma, affare da 11,9 mld

Se approvate dall'Fda, le terapie CAR-T potrebbero costare fino a 500mila dollari a paziente e generare miliardi di dollari di proventi per i loro sviluppatori, stimano gli analisti.





Oggi hanno dato il via al business (si salvi chi puo'!, vedremo dopo perche')


Tumori: la prima terapia genica diventa realtà oppure qua Via libera da comitato Ema a nove nuovi farmaci - QuotidianoNet


ripasso dove emerge il solito test sbrigativo dove non si sa assolutamente niente del futuro(come vedrete si parla solo di mesi!!)


Una recente pubblicazione nella rivista Blood ha sottolineato la scarsa prognosi di questa popolazione di questi pazienti. Storicamente, i tassi di risposta completi sono stati osservati solo nel 7% dei pazienti e la sopravvivenza mediana è di soli 6,3 mesi. Ben diversa la situazione che emerge dai risultati dello studio ZUMA-1 dove il trattamento di questi pazienti con axi-cel ha determinato un tasso di risposta completo del 54% e la sopravvivenza mediana non è stata ancora raggiunta a 8,7 mesi. Inoltre, i tassi di risposta completi erano durevoli(??!!) nella maggior parte dei pazienti e a sei mesi, il 36% dei pazienti era ancora in risposta completa. (maggior parte che diventa il 36, vabbe')

e ancora


Proprio alla gravità dei possibili effetti collaterali è legato il fatto che la prima terapia cellulare CAR-T autorizzata possa essere somministrata solo all’interno di centri clinici appositamente accreditati da Novartis e in grado di gestire in modo efficace tutte le emergenze secondo la strategia REMS di valutazione e mitigazione del rischio sviluppata dall’azienda produttrice. L’infusione endovena, infatti, potrebbe dare luogo a pesanti reazioni allergiche fino allo shock anafilattico, e anche il rischio d’infezioni che potrebbero portare alla morte del paziente aumenta di molto. Tra gli altri possibili effetti collaterali segnaliamo anche una prolungata citopenia e ipogammaglobulinemia; secondo quanto reso noto da Novartis, inoltre, i pazienti che riceveranno il nuovo trattamento CAR-T dovranno essere monitorati durante tutta la vita per la possibilità di sviluppare tumori secondari o ricadute della leucemia.
 
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marofib

Forumer storico
aggiungo che il CAR-T al momento e' stato "testato" su tumori ematici....cioe' lesioni dove e' + alto il tasso di riuscita anche con tecniche convenzionali.....quindi direi che il livello e' ancora basso...e i costi alti....tanto alti che nessuna usl si prendera' una grana del genere..a meno che non sia una fase I o II....dove i farmaci vengono forniti quasi gratis dalle case farmaceutiche

fase I dove il 95%, si diceva da un'altra parte, non ha risultati
 

marofib

Forumer storico
la fase I di un farmaco che sto seguendo...dove su un certo tumore(linfoma) aveva nei topi il 100% di risposta completa
l'idea base era la somministrazione mediante iniezione intratumorale.
insomma, mentre dicono che i risultati sono buoni...la risposta completa e' solo del 14% (e anche questa non e' la definizione di guarigione)

ci sono altre combinazioni di farmaci e neoplasie con trial in corso ma gia' questo mi fa sorgere dei dubbi
il melanoma, essendo sensibile + di altri agli attacchi del sistema immunitario(ci sono casi di guarigione spontanea dopo un febbrone) "dovrebbe" essere un terreno di battaglia adatto

la borsa tra l'altro non ha premiato il titolo da quando e' uscito lo studio preliminare il 04-6-2018...quindi forse le conclusioni sono condivise

Dynavax Reports Data for Phase 1b/2 Trial of SD-101 in Combination with KEYTRUDA® (pembrolizumab) in Advanced Melanoma at the 2018 American Society of Clinical Oncology (ASCO) Annual Meeting | Small Molecules | News Channels

ps: come vedete stanno cercando il dosaggio adatto...tanto farmaco minori risultati del 50%(e anche questo e' un po' sospetto)
 
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