Giustino Caposciutti (1 Viewer)

Cris70

... a prescindere
Nato a Civitella della Chiana (Arezzo) nel 1946

... inizia a dipingere fin da bambino. Nel 1955 vince un premio nazionale di disegno.
La sua prima mostra è del 1969 ad Aosta presso la Regione.
Dopo un inizio figurativo, verso la fine degli anni '60 inizia una fase di ricerca interessandosi alle avanguardie artistiche dell'epoca: arte povera, new realisme, arte ottica e cinetica, pittura analitica e spazialismo...
Nel 1975 incontra Prem Rawat (www.premrawat.com) e con lui l'esperienza di Conoscere se stesso.
A quel punto ritiene conclusa la fase della ricerca e ne apre una nuova, quella della testimonianza e del ringraziamento...

Fonte index

Un amico, un Artista vero sempre in anticipo (forse troppo), che ho il piacere di avere in collezione con due suoi lavori e che invito qui a raccontarci della Arte

Giustino Caposciutti.jpg
 

Cris70

... a prescindere
per iniziare partirei dal suo ultimo lavoro entrato in collezione e prodotto per tutti noi qui del Forum :ola:

Ne allego uno ed un documento in PDF che riassume il lungo lavoro fatto e soprattutto la passione nel farlo.
Grazie Giustino

foto13.JPG
 

Allegati

  • OPERA GRAFICA DI GIUSTINO CAPOSCIUTTI.pdf
    1,7 MB · Visite: 573

giustino

Art is looking for you
Caro Giustino potresti qui riportare tutto quello che hai postato anche sull'altro Forum in modo da ripercorrere la tua lunga carriera e magari discuterne insieme?
Grazie
:accordo:

Grazie Cris.
Mi hai preso un pò in contropiede.
Ho bisogno di riordinare le idee, poi racconterò la mia storia un pò alla volta cercando comunque di essere conciso
e se esagero non abbiate timori... fermatemi o perlomeno fatemelo notare.
 

Cris70

... a prescindere
Vai tranquillo, sei il primo di altri amici artisti che scrivono anche loro qui e per i quali aprirò 3d dedicati così come peraltro ho sempre fatto per gli artisti che seguo (Martiel, Cattelan, Galindo, Zaza, ecc...)
Sarà un piacere leggervi, farvi domande e ammirare anche le vs opere.
Ho sempre ammirato chi ha la dote, ed il coraggio (almeno in Italia), di fare arte e sono scevro da qualsiasi preconcetto.

Scusate se non ho aperto prima ... un sondaggio :nnoo:
roba da non crederci.
 
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giustino

Art is looking for you
Prima di passare alla presentazione del mio lavoro di artista che inizia ad avere continuità e consapevolezza intorno al 1968 permettetemi di fare un breve excursus sugli anni antecedenti.

1946-1967
Nel dopoguerra i tempi erano difficili soprattutto per chi come me abitava nelle vicinanze di Pieve al Toppo, una piccola frazione del paese dove poco prima si era perpetrata una delle più efferate stragi naziste.
29/06/1944 – La Strage – Archivio della Memoria Civitella in Val di Chiana

In casa mia non c'era l'acqua nè la luce. Tutte le elementari le feci a lume di candela.
A parte quelli scolastici, c'era solo un libro "Il conte di Montecristo" che mio padre ci leggeva la sera intorno al fuoco.
Appesa in cucina c'era una riproduzione della Madonna del Conforto che io ritenevo un'opera d'arte e che quindi copiai innumerevoli volte.
index.jpg

Nel 1955 in quarta elementare, il maestro spedì un mio disegno ad un concorso nazionale dal quale risultai fra i vincitori.
Come premio mi venne spedita un'enciclopedia in 3 volumi e per me questo rappresentò un'opportunità di informazione e conoscenza enorme.

Nel 1957 ci trasferimmo alla periferia di Arezzo e le cose cambiarono ulteriormente.
A quel tempo dopo le elementari c'erano le Medie (alle quali si accedeva previo esame di ammissione), le Commerciali e l'Avviamento Professionale al quale fui iscritto perchè più adatto a chi come me avrebbe poi dovuto interrompere gli studi per andare a lavorare.
Il disegno, in quel tipo di scuola era soprattutto di tipo geometrico ma l'insegnante che era un pittore mi seguiva da vicino anche nel disegno ornato e nei dipinti che avevo cominciato a fare all'acquarello.

In città ogni tanto facevano mostre al Circolo Artistico. I quadri avevano tutti una gran cornice ed il vetro ed io che volevo fare il pittore mi domandavo com'era fatto dentro e dietro un quadro e mi veniva voglia di rovesciarli, scoprirli nei loro segreti.

Le cose cambiarono quando nel 1959 visitai un'esposizione di respiro nazionale, il Premio Arezzo.
Lì scoprii la pittura astratta, l'informale, che i quadri si potevano fare anche assemblando materiali diversi, che potevano essere esposti anche senza vetro e cornice...

In quegli anni scoppiò in me anche la passione per l'enigmistica che praticavo non solo come solutore ma anche come autore di giochi e cruciverba e che un giornalino di Roma, Circolo Enigmistico, mi pubblicava regolarmente ripagandomi con libri. Dico questo perchè l'enigmistica insieme al gioco degli scacchi avranno poi un grande ruolo nel corso del mio sviluppo artistico.

Dopo l'Avviamento le possibilità di continuare gli studi non c'erano ma il destino volle che in quell'anno, 1960, ad Arezzo sorgesse una nuova scuola, l'ITIS alla quale si poteva accedere con esame di ammissione.

Anche in quella scuola il disegno era esclusivamente geometrico e di progettazione di impianti industriali in particolare chimici perchè questo era l'indirizzo che avevo scelto. Io amavo tantissimo anche questo tipo di disegno tanto che ne facevo anche per un altro paio di compagni di scuola.

Parallelamente continuavo a fare piccoli paesaggi all'acquarello che appendevo poi in casa.

Finite le superiori feci il servizio militare e mentre ero in caserma a Vercelli risposi ad un annuncio de La Stampa e così nel 1967 andai a fare l'educatore al Collegio Europa di Ivrea.

Il direttore del Collegio vide un mio dipinto ed apprezzandolo mi acquistò tutto il materiale per dipingere, scatola di colori, pennelli, cavalletto...
 
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giustino

Art is looking for you
1968
Un giorno d'estate me ne stavo tutto tranquillo a dipingere dal vero un paesaggio nel più classico dei modi, con cavalletto, tavolozza, colori, pennelli, tela... in un anfratto del lago di Viverone quando sentii irrompere dietro di me una persona grande, imponente che mi fa: "Cosa stai facendo?"
"Non vedi sto dipingendo"
E lui:"Non si fa così!"
"E come si fa?"
"Vieni con me che ti faccio vedere".
Il tono era così risoluto che non lasciava alcun spazio a dubbi o repliche.
E così ci avviammo lui nella sua grande auto ed io con la mia piccola 500 fino alla parte opposta del lago dove c'era una spiaggetta e un pò di gente a prendere il sole.
Lì lui prese la mia tela con il paesaggio appena abbozzato e spremendo direttamente il colore dai tubetti a olio in un paio di minuti, non di più, contornando le forme, dando qualche colpo qua e là trasformò completamente il quadro da restarne a bocca aperta.
Una volta finito lo lanciò nell'acqua del lago dicendo che così lo avrebbe battezzato, dopo di che lo recuperò, una persona si avvicinò e lo acquistò per 10.000 £.
Da quel giorno facemmo coppia fissa diverse volte, io iniziavo il quadro, lui lo finiva e poi lo vendeva perchè nella zona era piuttosto conosciuto ed amato per il suo fare estroso e per la sua generosità.

Era un gran nuotatore e aveva salvato diverse persone che stavano per annegare.
Quando c'era da recuperare qualche corpo in fondo al lago si rivolgevano a lui.
Diceva di aver lavorato come domatore e trapezista nel circo Orfei.

Con i soldi compravamo tele e colori, andavamo al ristorante e nei night.
Mi è rimasto solo un quadro fatto insieme. Ha tanti difetti ma per me rimane prezioso perchè lui oltre che amico è stato il mio primo vero insegnante. Il suo nome Teresio Bonardo di Borgo d'Ale.

Bonardo/Caposciutti-1968 olio su tela cm.60x50
1-69-60x50.JPG
 
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