Germania e Eurogruppo (Italia, Spagna, Portogallo compresi, razza di governi cretini) (1 Viewer)

tontolina

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La Vera Storia della Riunione dell’Eurogruppo che Ha Distrutto la Credibilità Europea

La Vera Storia della Riunione dell?Eurogruppo che Ha Distrutto la Credibilità Europea | Rischio Calcolato


19 marzo 2013 Di FunnyKing

(Sub-Prime n.2)​
Andrea Mazzalai di IcbergFinanza commenta e traduce il racconto reso pubblico da Reuters di quanto accaduto nella riunione dell’Eurogruppo di Sabato scorso, dove si è deciso il “salvataggio” delle banche Cipriote con i soldi dei correntisti, vi sintetizzo come è andata:
Germania decisa a pagare il meno possibile anche perchè a Settembre ci sono le elezioni
Proposta iniziale dell’Eurogruppo al presidente cipriota di usare solo i depositi bancari non assicurati cioè quelli sopra i 100.000 con un aliquota unica del 15%
Rifiuto da parte del presidente Cipriota il quale per non fare incavolare troppo i Russi e non giocarsi lo Status di Cipro come paradiso fiscale chiede che a pagare siano anche i depositanti garantiti (potete ridere), ovvero quelli con meno di 100.000€ in conto. In pratica il 99% dei cittadini di Cipro.
Germania e Eurogruppo (Italia, Spagna, Portogallo compresi, razza di governi cretini) accettano qualsiasi soluzione purchè dai depositanti delle banche cipriote Escano 5,8mld di euro.
Considerazioni: Quanto e chi pagherà di più il crollo nella fiducia sui conti correnti europei? Di certo il danno sarà enormemente maggiore di 5,8mld, e a pagare il prezzo saranno le nazioni con finanze non a posto. Spagna, Portogallò e Italia. Qualcuno dovrà chiedere conto al branco di incompetenti che abbiamo al governo.
Nella gara della stupidità non soprai propio chi vince Noi o i Tedeschi?
da Icebregfinanza
Grazie all’esclusiva insight Reuters andiamo a dare un’occhiata cosa è accaduto dietro le quinte della più demenziale decisione presa nel circo della Commissione Europa…
InsightReuters BERLINO / BRUXELLES (Reuters) – Dopo sole tre settimane che è stato eletto il presidente di Cipro, Nicos Anastasiades si è recato a Bruxelles per il suo debutto accolto in maniera cordiale dai suoi colleghi. Qualche ora prima del vertice europeo ha incontrato il cancelliere tedesco Angela Merkel e altri nuovi colleghi in un cocktail, la quale si è congratulata con lui per la vittoria elettorale.
Secondo una persona che ha partecipato all’incontro , Anastasiades ha chiesto ai suoi nuovi amici l’assicurazione che qualsiasi piano di salvataggio a favore di Cipro fosse equo. In realtà …

Less than 48-hours later, when the deal was finally announced by exhausted officials in the pre-dawn hours of Saturday morning, it seemed anything but. Cyprus was forced to announce a plan to claw back a levy on deposits from savers in its banks, including – most controversially – a big charge on those with small deposits that were supposed to be guaranteed by its deposit insurance scheme. .

..sappiamo tutti quello che è accaduto con lo zero virgola dell’intero PIL europeo, con panico a Cipro e nel resto d’Europa, ATM Run e corraliti vari, in attesa che i clowns trovino un accordo sostenibile.

Merkel’s government and EU officials were determined to make depositors pay. Anastasiades was determined to cap the levy on the wealthiest depositors at no more than 10 percent. That meant that small savers in Cyprus were forced to pay a levy as high as 6.75 percent of their deposits, a move that effectively rips up the protection savers thought they enjoyed on insured deposits of up to 100,000 euros.

Tutti determinati a fregare i risparmiatori e infrangere la sacralità dei famigerati 100.000 euro garantiti da istituzioni inesistenti. Nel frettempo tanto per cambiare la colpa è di nessuno, nessuno ha deciso, un piano di salvataggio criminale che rischia di minare la fiducia nel sistema finanziario in tutto il continente.

Although euro zone leaders were all in town for their summit, they left the most fateful decisions until after they went home on Friday night. Instead, it fell to their finance ministers, who gathered in the emptying red marble European Council building after their bosses cleared out. I capi di Stato se la sono svignata e hanno lasciato i loro tirapiedi a decidere i particolari del piano di salvataggio. Merkel’s Finance Minister Wolfgang Schaeuble had gone to Brussels with a firm mandate from Berlin: “no bail-in, no bailout”, said a member of her government. That meant: unless depositors took a hit, there would be no agreement and Germany would not contribute towards a package for Cyprus.

Nessun piano di salvataggio questa era la disponibilità tedesca da sempre! Tutto era già deciso dare il via alla più grande rapina della storia della comunità europea, minuscolo ovviamente. Ciò che non era ancora stato deciso era quanto rubare e a chi rubare. E qui comunque viene il bello …

Under a promise which still appears on the website of the Central Bank of Cyprus, deposits in its banks are insured up to 100,000 euros. Cyprus has about 30 billion euros in insured deposits, a large amount for a country of just 1 million people.

Trenta miliardi di euro assicurati sino a 100.000 euro con un PIL di soli 17 miliardi chi ha orecchie per intedere intenda gli altri si ricordino della revocatoria fallimentare mentre sottoscrivono tassi stellari! Come centro offshore Cipro ha pure 38 miliardi di depositi esteri non assicurati e avrebbe potuto offrire una protezione completa a quelli con depositi assicurati fino a 100.000 euro raggiungendo comunque l’obiettivo di 5,8 miliardi di euro tassando i depositi non assicurati ad un tasso superiore al15 per cento. Secondo tre diverse fonti, Joerg Asmussen membro del consiglio della Banca centrale europea e il rappresentante dei ministri delle finanze dell’Eurozona, Thomas Wieser avevano lavorato ad un piano che richiede un prelievo elevato solo su depositi non assicurati. Anastasiades, per paura di perdere i capitali esteri soprattutto quelli russi ha declinato. Rapido giro di consultazioni e la proposta è stata…
In the early hours of Saturday morning, Dijsselbloem, who serves as head of the euro zone minister’s group, proposed that uninsured depositors pay 12.5 percent, a level which would require insured depositors to pay only 3.5 percent or so.
…minacciando l’interruzione dei colloqui Alla fine il presidente cipriota ha accettato ma ha insistito sulla tassa per i depositanti non assicurati a non più del 9,9 peto.r cento, facendo pagare il resto ai suoi concittadini. E ovviamente il ricciolino Dijsselboem … ”We found it justified,” he said.


Ma certo è tutto giustificato, qualunque cosa cambiare regole e manipolare.
One senior EU official who attended the negotiations said when he realized the outcome he wanted to vomit. Ops addirittura qualcuno che vomita…
Insomma questo presidente cipriota insiste nel proteggere lo status di Cipro come un paradiso off-shore punendo i suoi concittadini ciprioti. E’ partita la corsa alle modifiche per la contestatissima tassa sui depositi bancari che Bruxelles ha imposto a Cipro come parte integrante di un pacchetto di misure che porterà a un prestito da 10 miliardi all’isola del Mediterraneo. Nella serata di ieri l’Eurogruppo ha raccolto le indicazioni provienti dagli analisti, dal mondo della politica e dagli addetti ai lavori e ha richiesto ufficialmente che fossero esentati dal prelievo forzoso i depositi sotto i 100mila euro (che secondo l’impianto originario sarebbero colpiti al 6,75%, mentre sopra quella soglia la tassa era prevista al 9,9%). In cambio, anche se con la forte opposizione della Russia, si potrebbe arrivare ad aliquote superiori al 15% per i grandi patrimoni.Questa indicazione sarebbe sostenuta anche fuori dall’enclave dei ministri delle Finanze dell’Eurozona, cioè da Fmi, Unione Europea e Banca Centrale Europea. Tanto che da più parti ci si domanda chi abbia allora fatto pressione per la struttura originaria, dopo lo scaricabarile di ieri e la secca smentita tedesca all’ipotesi che quell’impianto fosse stato disegnato proprio su pressione di Berlino. Chissà dove sta la verità… se a Berlino o Nicosia! State sintonizzati l’anno …double face continua e nella pancia del cavallo di Troia ci sono le elezioni tedesche! Nel frattempo mettiamo un bel cavallo di Troia nel cervello dei cittadini europei soprattutto di quelli del clubMED cosi al momento giusto i guerrieri scenderanno nella notte tra un venerdi e lunedi mattina per saccheggiare i loro risparmi!
 
quella pagina scritta che BERSANI DOVREBBE PORTARE alle CAMERE per avere la FIDUCIA E STUPIRE IL M5S. ECCOLA.

Il decreto Bersani per un governo con fiducia.
Proporremo il seguente decreto al primo consiglio dei ministri:

LEGGE ELETTORALE ABOLIZIONE PORCELLUM E RENTRODUZIONE PREFERENZE.

CONTROLLO DELL ELENCO DEGLI ITALIANI RESIDENTI ALL ESTERO AUMENTATI NEGLI ULTIMI 24 MESI E CONTROLLO DEI MOVIMENTI ,SPESSO AUSTRIA E REP CECA USATE PER PORTARE SOLDI FUORI DA PARTE ITALIANI,OLTRE A SVIZZERA E LUSSEMBURGO. IMPORRE ALLO IOR OBBLIGO DI COMUNICARE I NOMINITIVI DI CITTADINI ITALIANI CORRENTISTI.

STATO
.
Abolizione dei rimborsi elettorali,riduzione del 55% del numero dei parlamentari e abolizione del diritto alla pensione dopo due anni e mezzo,stipendio in media europeo,divieto di cumulo cariche(sindaco per es) e dopo due mandati ineleggibilità;divieto di esercizio di professione.divieto di nominare persone condannate. Studio della costituzione dalle medie, e obbligo per tutti gli eletti di sostenere un esame su materie politico economico giuridiche

ENERGIA.
Abolizione cip 6;ESTENSIONE DELLA POSSIBILITA’ DI RIVERSARE E VENDERE ENERGIA RINN ANCHE IMPIANTI INF AI 20 KW;INCENTIVAZIONE DELLE FONTI DI EENRGIA RINNOVABILE,PER EOLICO ELIMINAZIONE ASTE AL RIBASSO, E UN C ENERGIA PER TUTTE LE FONTI,ANCHE BIOGAR DA FERM ANAEROBICA E BIOMASSE VERGINI
INFORMAZIONE: Asta per le freq del digitale terrestre,abolizione legge gasparri,un canale televisivo di info senza pubblicità, abolizione ordine dei giornalisti,eliminazione contributi pubblici per fin testate giornalistiche,divieto di concentrazioni azionarie private in tv e editoria.divieto a banche e assicurazioni di partecipare in società diverse da stesso settore. Abolizione legge pisanu su limiti accesso wi fi

ECONOMIA.
INTRODUZIONE DEL CONTANTE MASSIMO A 300 EURO,Divieto di doppi e plurimi incarichi in cda e coll sindacali di società quoatate,introduzione class action,vietare i patti di sindacato in borsa oltre i 12 mesi, stabilire che gli azionisti che hanno 1/500 del capitale sociale di una quoatata possano fare domande in assemblea annuale, obbligo per le società quoatate che IR debba tenere un canale web dove rispondere alle domande degli aizonisti,abolizione dei monopoli di fatto, eliminazione del contributo di allaccio rete fissa telefonica,divieto di scatole cinesi e tetto agli stipendi dei managers .sussidio di disoccupazione, divieto di nominare persone condannate. RETE AUTOSTRADALE USATA PER CELLE FOTOVOLTAICHE A COPERTURA ,AVVIARE PRODUTTORE NAZIONALE DI AEROGENERATORI, DI BATTERIE DI ACCUMULO,STUDIARE LA POSSIBILITA’ DI BIORAFFINERIE A CANNA DA ZUCCHERO AL POSTO ILVA E SULCIS.ABOLIZIONE IMU PRIMA CASA, ELIMINAZIONE EQUITALIA, IMU PROGRESSIVA DA SECONDE CASE IN POI.


TRASPORTI.
BLOCCO DEL PONTE DI MESSINA. POTENZIAMENTO TRATTE FERROVIARIE PER PENDOLARI,PROMOZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO ELETTRICO, DEL CAR SHARING , DIVIETO DI COSTRUZIONE NUOVI PARCHEGGI NEI CENTRI URBANI,PISTE CICLABILI INFRAREGIONALI,CON AREE DI PARCHEGGIO SIA PUBBLICHE CHE PRIVATE PER BICICLETTE, INTRODURRE LA BICI ELETTRICA E IL RISCIO ELETTRICO PER CENTRI URBANI. BANDA LARGA PER INTERO PAESE. OBBLIGO MOBILIT’A DISABILI A LIVELLO NAZIONALE.

SALUTE
eliminazione effetti discorsivi di devolution, imporre la prescrizione del principio
attivo, favorire la nascita di centri di distribuzione dei farmaci otc, ticket commisurato al reddito famigliare.
Introdurre cda, a rotazione in asl e ospedali e i soggetti devono avere una residenza almeno 300 km di distanza negli ultimi 5 anni, a rotazione. Centri unici di prenotazione on line, separazione medici pubblici e privati,investire in consultori famigliari. Eliminare inceneritori, avviare un piano antidiossina e anti amainato e bonifiche.8 per mille a ricerca scientifica.

ISTRUZIONE:
ABOLIZIONE LEGGE GELMINI,DIFFUSIONE DI INTERNET GRATUITA NEGLI ISTITUTI,ABOLIZIONE VALORE LEGALE TITOLI DI STUDIO,INSEGNAMENTO INGLESE OBBLIGATORIO DALL ASILO,INSEGNAMENTO ON LINE, RISORSE DELLO STATO SOLO A SCUOLE PUBBLICHE
 

tontolina

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’Europa HA DATO uno scellerato via libera all’esproprio per tutti i correntisti.


Proposta Calcolata per un Sistema Bancario Italiano più Sicuro : la Classe di Sicurezza per le Banche.

24 marzo 2013 Di FunnyKing

A Cipro ci sono 2 banche sistemiche, la Bank of Cyprus e la Leiki Bank che a causa di una leva finanziaria demenziale e ad un cattivi investimenti hanno creato un buco da 17 miliardi di euro.
I media sussidiati ci stanno facendo credere che la causa della crisi bancaria cipriota siano i “troppi” capitali affluiti nelle banche dell’isola. Banche troppo grosse per un economia troppo piccola.
Ovviamente questa interpretazione è frutto di malafede o di semplice incompetenza. Anche il sistema bancario svizzero ha dimensioni simili a quello cipriote in rapporto all’economia (Depositi/Pil). Ma a nessuno verrebbe neppure lontanamente in mente di paragonare la Svizzera a Cipro.
Ci sono due grandi differenze fra la Svizzera e Cipro:
Una banca centrale responsabile e che effettua controlli serissimi sul rischio che si prendono le banche elvetiche,e disposta a fare tutto il necessario per sostenere le banche svizzere.
Banchieri preparati e responsabili per i danni che provocano.
Ragione per cui le banche svizzere hanno depositi che sfiorano 6 volte il PIL (a Cipro si arriva a 8), eppure nessuno parla di pericolo Svizzera e i titoli di Stato Elvetici hanno tassi negativi.
Il problema dunque è il “gigantismo” di una banca rispetto al Pil di un paese oppure come la banca gestisce tutto quel denaro?
Le ultime notizie da Cipro, finalmente (nalle opinione di chi scrive) vanno nella direzione giusta, ovvero una forte punizione dei correntisti che hanno lasciato i soldi nelle due banche fallite (dal 20% al 50%) e un contributo molto piccolo (4% ) per tutti gli altri in cambio di azioni di nuova emissione di Bank of Cyprus e Leiki Bank.
Rimane un problema
Resta il fatto che la quasi totalità dei depositanti nelle due banche fallite di Cipro hanno aperto i conti in totale buona fede e nella convinzione che “ogni banca è uguale” perchè una banca “non può fallire”.
Io credo che questo falso mito debba essere spazzato via, la vicenda di cupro dimostra che la garanzia bancaria sui depositi è una barzelletta se il conto è troppo salato. Sia che venga deciso di salvaguardare il limite dei 100.000€ oppure no, rimane il fatto che in una prima formulazione l’Europa HA DATO uno scellerato via libera all’esproprio per tutti i correntisti.
Se le banche possono coinvolgere i correntisti nel loro fallimento ( ovviamente dopo avere azzerato ogni altro asset diponibile, cosa che a Cipro non sembra essere stata fatta), è necessaria una informazione semplice e di immediata comprensione per i cittadini.
La soluzione: Classe di Sicurezza per le Banche e per ogni istituzione finanziaria
Avete presente le classi energetiche, le letterine che determinano quanto consuma un elettrodomestico o un immobile? Immaginiamo di inventare lo stesso sistema per le banche e che davanti ad ogni sportello e sopra ogni pagina web di ciascuna banca ci sia una lettera da Classe A in giù. (e magari perchè no: Classe A+ e così via per i più virtuosi).
Cosa usare per la definizioni delle classi?
Non c’è molto da inventare*, esiste un rapporto fondamentale tra rischio preso da una banca e il suo capitale proprio chiamato Tier 1 Ratio. ( link a Borsa Italiana per spiegazioni )
Dunque si deve scegliere in Tier 1 ratio che definisce una soglia veramente sicura, diciamo il 15%, e si assegna a tutte le banche che hanno un Tier 1 > a 15% la classe A. Per tutte le altre si assegnano classi di sicurezza minori, ad esempio:
photo1.png

Classe A: > 15% Tier 1 Ratio
Classe B: tra 12% e 15% di Tier 1 Ratio
Classe C: tra 10% e 12% di Tier 1 Ratio
Classe D: tra 8% e 10% di Tier 1 Ratio
Classe E: <8% Tier 1 Ratio (Banca Mps, e Carige tanto per fare due nomi a caso)
Ovviamente va spiegato con chiarezza come si calcola il rapporto Tier 1 e cosa significa , attraverso appositi volantini e strumenti multimediali prodotti in esclusiva dalla Banca d’Italia . Informative da includere obbligatoriamente su ogni home page di ogni banca o istituzione finanziaria che raccoglie il risparmio.
* si può anche scegliere un altro criterio, purchè sia semplice da comprendere e difficile da manipolare per i banchieri.
 

tontolina

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UNIONE EUROPEA IN CRISI: rischio contagio e fuga di capitali

Scritto il 26 marzo 2013 alle 10:45 da Dream Theater
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Eurozona a rischio sgretolamento. E Cipro, martoriata dalle scelte della Troika, valuta un’uscita dalla Moneta Unica.


E’ l’inizio della fine dell’Euro?



La farsa cipriota è stata trasformata in tragedia greca, sotto tutti i punti di vista. Ovviamente il meccanismo di salvataggio dell’isola mediterranea è stato molto diverso da quanto visto ad Atene, ma le conseguenze per i risparmiatori locali e per i mercati non sono di certo meno tragiche.

Ma non c’è solo la Crisi Cipro a preoccupare.

Se guardiamo un po’ più alla nostra sinistra, ecco tornare vigorosissima la crisi spagnola. Protagonista ancora lei, Bankia, che con un magnifico -50% domina il profondo rosso della Borsa di Madrid. Ristrutturazione del debito e del capitale azionario colpevoli dello scivolone in borsa.

Tutto questo magari fa capire a tutti quale sia lo stato di salute dell’Eurozona. Semplicemente pessimo. Economicamente, con una recessione paurosa, banche che saltano, un sistema totalmente inefficiente, grosse problematiche sociali. Ma anche politicamente, visto che tutti si può dire, tranne che si tratti di “Unione Europea”, visto che mai come ora è vera DISunione Europea.

E poi… come non valutare l’effetto contagio della questione cipriota? OK, si è cercato con una fantasiosa manovra fiscale, di massacrare i correntisti delle banche di Cipro, proprio per evitare l’effetto contagio.
Poveri inetti!

Ma come potevate pensare che l’effetto contagio venisse debellato da un‘alchimia finanziaria che metterebbe il terrore persino ad un neonato che non sa nulla di finanza?
Come è possibile che l’ostrusità tedesca (tanto lo sappiamo tutti chi comanda) non abbia pensato all’effetto psicologico che ne poteva derivare?
A volte sono inorridito.

Ma non hanno ancora capito che a muovere i mercati basta andare a toccare il sentiment?

E sicuramente quello che è successo nella notte scorsa non ha fatto altro che logorare il suddetto sentiment.

Come mai? Perché è tornata la paura!
E mai come in questi giorni si sono viste le lacune dell’UE. O si fa il salto di qualità, subito, oppure qua il progetto Euro rischia di finire.

Unione bancaria in primis. Ma i tedeschi, si sa, hanno le elezioni alle porte e allora fanno i puri e duri… Peccato che un bel giorno tutto gli si ritorcerà contro. In un modo o nell’altro. E intanto il resto dell’Europa affonda. Anche perché la vicenda cipriota mette a nudo anche due nuovi rischi enormi.
a) Cipro valuta un’uscita dall’Euro?

Se così fosse si aprirebbe quella strada che Bruxelles non vuole aprire. Perché sa benissimo che poi altri stati, vedendo come comportarsi analizzando il precedente, potrebbero valutare seriamente di fare altrettanto. Ed in breve tempo il progetto Euro verrebbe a sgretolarsi. E Cipro lo ha ammesso. E’ un’ipotesi che si prende in considerazione, visto anche il sacrificio che ha chiesto la Troika.
b) La fuga dei capitali

Cosa credete, che la gente sia stupida? Ovviamente, vedendo quello che è successo a Cipro, c’è già chi pensa di portare via i soldi dai paesi che ora diventano potenzialmente a rischio. Ovvio, tutti rassicurano che nulla del genere capiterà mai in nessun altro stato dell’Eurozona , ma come fidarsi di questa ciurma di imbecilli? Ma attenzione, il discorso è valido non solo per il signor Rossi, che magari ha preso la liquidazione dopo aver lavorato una vita, ed ora, visto il momento di difficoltà dei mercati preferisce tenere una bella cifra in liquidità. Pensate ai grandi investitori, le banche d’affari anche d’oltre oceano. E proprio dagli USA arrivano segnali molto negativi. Infatti tutto (giustamente) considerano le varie garanzie sui c/c non sufficienti. Quindi ecco una nuova bomba pronta ad esplodere. La fuga dei capitali. Ovvero masse di denaro che si spostano dai paesi “a rischio” in quei porti sicuri creando ulteriori squilibri.
Ovvio, miei cari, Italia in primis.
Anche perchè lo sappiamo benissimo. Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi è assolutamente incapiente e non può garantire tutti i c/c. Il Fondo Italiano di Tutela dei Depositi non funziona come la FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) americana, che invece è garantita dal Governo e poi dalla FED. Inoltre il fondo è “virtuale”, sulla fiducia, mai si è visto e mai è stato realizzato.
E quindi?

E quindi occhio, che se anche l’Italia sarà vittima di fughe di capitali, ci troveremo con un FTSEMIB ancora più martoriato, i BTP che lieviteranno come spread (e scenderanno di prezzo) e ovviamente una situazione per le banche che rischierà di degenerare.
Thanks to Forexinfo



E in questo grafico di ForexInfo è evidente che proprio il l’Italia, che ha catalizzato l’attenzione degli investitori in modo positivo, potrebbe subire delle sonore bastonate.
E i capitali voleranno verso quei lidi a rendimento ZERO ma almeno con una tutela maggiore a livello di solidità finanziaria.


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Ovviamente tutto questo, se mai accadrà (auguriamoci di no!) sarà propedeutico ad un evento storico ed inevitabile: la fine dell’Euro.



Tranquilli però tanto ormai è evidente che le banche, se in crisi, dovranno salvarsi “da sole”. Non più bail-out, ma BAIL-IN. Senza il sostegno dell’Unione Europea che aveva creato giusto il fondo ESM con licenza di intervento in caso di necessità per ricapitalizzare le banche.

Ma a quanto sembra era solo un progetto “psicologico”…

Una farsa totale.

Che non potrà che far crollare come un castello di carta tutte le certezze che il mercato illudeva di avere.
BRUXELLES (Reuters) – Il programma di salvataggio messo a punto nella notte per le banche cipriote rappresenta un nuovo modello da utilizzare per la risoluzione dei problemi del sistema finanziario di altri paesi della zona euro.
Lo dice il presidente dell’Eurogruppo in un’intervista congiunta a Reuters e ‘Financial Times’.
“Quello che abbiamo stabilito ieri notte può essere definito come un allontanamento dei rischi” spiega Jeroen Dijsselbloem, poche ore dopo il compromesso tra Unione europea e Nicosia.
“Se un istituto di credito è in difficoltà il nostro primo interrogativo deve essere: ‘Cosa potete fare voi come banca? Come potete ricapitalizzarvi?’. Se la banca non è in grado di farlo da sola ci rivolgeremo agli azionisti e ai portatori di obbligazioni, domandando loro di contribuire alla ricapitalizzazione, se necessario verranno coinvolti anche i titolari di depositi non assicurati” precisa.
Se per le banche un simile schema di ‘bail-in’ dovesse funzionare, conclude, si potrebbe evitare l’ipotesi di ricapitalizzazione diretta da parte del Fondo di stabilità Esm (RTRS)
A quel punto, signori, sarà terremoto. E permettetemi, non credo si tratti di terrorismo psicologico, ma di una banale lettura della realtà.

Volete proteggere i vostri risparmi? Fateci un pensierino…e valutate le ns soluzioni. Forse ne vale la pena…
STAY TUNED!
 

tontolina

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Salvataggi e crisi economica: ve lo stanno dicendo in tutti i modi!


Scritto il 27 marzo 2013 alle 14:32 da Paolo Cardenà
VE LO STANNO DICENDO IN TUTTI I MODI!


di Paolo Cradenà-

Il capitolo del salvataggio di Cipro si è concluso (per il momento) con un haircut del 40% sui conti correnti di Bank of Cyprus superiori ai 100 mila euro, e con un taglio ancor più feroce su quelli di Laiki Bank (si parla già dell’80%) da quantificare in relazioni alle necessità che emergeranno durante la fase di liquidazione che potrebbe durare anni. Ovviamente, in tutto questo periodo temporale, i conti saranno congelati.



L’altro ieri, il presidente dell’Eurogruppo, commentando il “salvataggio” cipriota, ha affermato che quello adottato a Cipro potrebbe essere un modello esportabile anche in altri casi di salvataggi bancari in giro per l’eurozona.


La banca spagnola Bankia, chiaramente, ha salutato le affermazioni di Jeroen Dijsselbloem arrivando a perdere in borsa oltre il 50%, trascinando al ribasso pressoché tutte le piazze europee proprio sui timori dell’applicazione su vasta scala del modello di salvataggio cipriota.



Alle affermazioni di Jeroen Dijsselbloem hanno fatto seguito una tempesta di smentite da parte di tutti i vertici tecnocratieuropei, impegnati a tranquillizzare i mercati dal panico suscitato dalle parole espresse del presidente dell’Eurogruppo. Anche perché, queste cose, riescono bene se fatte di nascosto. Ovvio, no?



Secondo quanto riportato dalla Reuters, esisterebbe un bozza di legge europea secondo la quale i titolari di conti bancari superiori ai centomila euro potrebbero essere coinvolti in future liquidazioni bancarie, mentre i correntisti sotto i centomila euro -sempre secondo l’agenzia- continuerebbero ad essere protetti. Ma sappiamo benissimo, che spesso, occorre fare di necessità virtù comunque.
La settimana scorsa, il capo economista di Commerzbank, Jörg Krämer, ha paventato l’applicazione di un’imposta patrimoniale del 15% sulle attività finanziarie in possesso ai risparmiatori italiani (titoli di stato, obbligazioni conti correnti ecc ecc), in modo da ridurre il debito pubblico entro il 100% in ragione del Pil, e abbattere considerevolmente anche gli oneri al servizio del debito.

Ipotesi praticabile?
Certamente si, anche se con grandi difficoltà, comunque sormontabili.
Peccato che Jörg Krämertrascuri il fatto che questi patrimoni sono già stati tassati, con tasse tra le più alte al mondo senza nessun servizio accettabilein cambio [neppure la sanità è gratuita in quanto gli italòani pagano anche le medicine salva-vita]


Il prossimo settembre, in Germania saranno celebrate le elezioni politiche. L’opinione pubblica tedesca è da sempre contraria a finanziare gli “sperperi delle cicale mediterranee”.
Dare in pasto all’elettorato tedesco che la musica è cambiata e che, d’ora in avanti, ai salvataggi che si renderanno necessari dovranno contribuire anche i cittadini di quelle nazioni bisognose con i propri patrimoni, è la miglior campagna elettorale possibile per conquistare la cancelleria tedesca.

La Spagna, la settimana scorsa, ha cambiato una norma costituzionale che consente una tassa sui depositi delle banche. Una norma prima proibita per legge, che potrebbe, in caso di bisogno, aprire la strada a un prelievo forzoso una tantum dai conti bancari, nella forma di una tassazione dei risparmi. Il tutto per salvare le banche, ovviamente.

Nel contesto italiano, c’è da rilevare che siamo avanti a tutti e noi non abbiamo bisogno di una riforma costituzionale per l’applicazione di una imposta patrimoniale sui risparmi che già esiste sui conti deposito e sui dossier azionari.....

Già 21 anni fa, con il governo Amato, abbiamo insegnato a tutto il mondo come si eseguono le rapine miliardarie su vasta scala, senza utilizzare armi da fuoco.
Sempre in Italia, qualche giorno fa, è circolata la notizia di un imminente taglio del rating da parte dell’agenzia Moody’s. Se questa ipotesi, nei prossimi giorni o settimane, dovesse essere confermata, l’Italia rischierebbe di essere collocata a livello spazzatura, o giù di lì, con enormi ripercussioni sul debito pubblico che, a qual punto, uscirebbe dai portafogli dei fondi di investimenti poiché ritenuto “not investment grade”
Non a caso, proprio ieri, Blackrock, tra i big mondiali nella gestione del risparmio, ha fatto sapere che ha già ridotto l’esposizione dei propri portafogli sui titoli italiani e spagnoli,e si è detta pronta ad un ulteriore taglio se la situazione in eurozona dovesse deteriorarsi ulteriormente.
Sempre in Italia, parte del mondo politico non nasconde affatto l’idea di voler applicare un’imposta patrimoniale sui grandi (?) patrimoni.
Semmai non dovesse convincervi quanto sopra enunciato, tenente ben in mente che l’Italia sta percorrendo a grande velocità il precipizio economico, sociale e politico più pericoloso e devastante dalla seconda guerra mondiale.
Non possiamo dire che non siamo stati avvisati.
Qui un video su come sono state salvate le banche in Islanda… ma questo implicherebbe il problema che le banche dovrebbero salvarsi da sole… impraticabile in Italia dove ci sono troppi interessi tra politica e Banche
Qui il due di picche a Bersani
e QUI il redditometro ormai operativo con l’anagrafe tributario
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tontolina

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Vedi l'allegato 526887
Madrid, sempre più inquilini finiscono in strada per il caro affitti

Sono più di 300 le famiglie che a A Torrejon de Ardoz, nella periferia di Madrid, stanno lottando per le loro case. I loro appartamenti sono stati venduti ad un fondo d'investimento e chi non è disposto a pagare un affitto maggiorato dell'80 per cento dovrà andarsene,

Jessica Hinojosa e suo marito vivono con il loro bambino in 55 mq dal 2010, ma non potranno permettersi il nuovo affitto di 860 euro. "Qui guadagniamo tutti mille euro al mese" spiega. "Immagino che chiederemo aiuto ai nostri genitori, non potremo fare altro. Con il dolore al cuore, dovrò fare le valigie e andarmene. Perché non posso pagare. Non è che non voglia, è che non posso".

Secondo uno studio della Banca Centrale Spagnola, negli ultimi cinque anni gli affitti sono aumentati del 50% nel paese. La disoccupazione e i bassi salari rendono impossibile affittare un appartamento, specialmente tra i giovani e i pensionati. E nel centro della città, la gentrificazione e gli affitti per i turisti stanno espellendo i residenti che vi hanno trascorso la maggior parte della vita.

"Sono nati qui, hanno trascorso tutta la loro vita qui, e sono profondamente radicati in questa zona" spiega Fernando Bardera, del Sindacato inquilini. "Hanno il loro medico, tutte le loro reti sociali, i loro luoghi di culto Hanno tutto qui.e sono stati mandati in esilio".

Secondo Bardera, in Spagna sarebbero circa tre milioni le case vuote.
"La maggior parte di esse - spiega - sono nelle mani di multiproprietari, come fondi di investimento o banche, quelle stesse banche che abbiamo dovuto salvare. Stanno diventando i più grandi proprietari terrieri della Spagna. Hanno la maggior parte degli edifici disponibili per l'affitto e ne controllano i prezzi".

Mentre la città si riempie di famiglie finite a vivere in tende piazzate per strada, per alcuni dei nuclei sfrattati, l'occupazione è diventata l'unica alternativa. A Madrid, ben 5.000 case sono occupate illegalmente, al momento: secondo Natalia Palomar, avvocato dell'associazione Provivienda, in molti casi "si tratta di madri sole con figli piccoli a carico".

Come a Berlino o a New York, gli attivisti stanno chiedendo al governo un più stretto controllo del mercato immobiliare. Il Primo Ministro ad interim ha promesso di ricavare un nuovo stock di alloggi sociali da appartamenti che ora sono vuoti. Ma per questo si dovrà aspettare fino a quando il nuovo gabinetto non entrerà in carica. Da Madrid,
 

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