GAY: Francia dopo matrimonio anche adozione bambini (1 Viewer)

Claire

ἰοίην
Inoltre....
La statistica di fine anno (scorso, 2011) di Famiglie Arcobaleno, che è solamente una associazione e non include ovviamente TUTTE le coppie omosessuali con figli, aveva questi numeri riguardo ai figli: 120 hanno due mamme o una mamma single e 27 hanno due papà o un papà single
Il che vuol dire, banalissimamente, che legge o non legge, gli omosessuali i figli li fanno e quindi che facciamo?
Strappiamo questi bambini alle loro famiglie?
Li additiamo come "criminali"?

Ma per piacere....

E poi, io mi chiedo ma se io, voi, tutti, insomma se la la gente comune venisse giudicata solo da chi si porta a letto, voi come vi sentireste?
Perché è di questo che si parla.
Voi come vi sentireste se le persone vi giudicassero solo da chi voi portate a letto? non importa il lavoro che fate, non importa se siete simpatici o antipatici, non importa se pagate le tasse o siete dei grandissimi evasori, se aiutate la vecchietta ad attraversare la strada o se invece la scippate, se siete gentili o degli stronzi, se avete dei sentimenti, se piangete davanti a un film, se gli insulti vi fanno male o solo rabbia, se gioite quando l'Italia vince o non ve ne frega niente, se avete studiato o vi siete fermati alla 3° media....

Tutto questo sparisce, l'unica cosa che conta è: ma tu con chi vai a letto?

E poi essere giudicata in base alla scelta del vostro partner (ricco, bello, bianco, italiano, terrone).

Pensateci. Perché alla fine quello che fa il razzismo è annullare la persona, la rende un oggetto. Quello che prova questa persona per i razzisti, gli omofobi (chiamiamoli col loro nome per favore) vale niente.
 
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Claire

ἰοίην
E ho da dire anche sui bambini delle coppie omosessuali.

Anni fa erano visti come "poveri bambini" i figli di separati. Poi si è scoperto che non era la separazione in sé a renderli "poveri bambini" e che da separazioni serene uscivano fuori ragazzini sereni. Adesso è la volta dei figli di omosessuali che sarebbero contro natura. Il mio invito è: andate a vederli e conoscerli (l'Associazione Famiglie Arcobaleno organizza anche eventi pubblici) perché finché resterete nel vostro guscio a dire che è contro natura senza avere uno straccio di conoscenza diretta di quello di cui parlate, vi esponete ad accuse di essere quantomeno ignoranti e, giuro, non vuole essere una offesa ma una constatazione.
Basterebbe così poco non ignorare più, perché non lo fate e preferite continuare a spargere gratuitamente offese?
 

Claire

ἰοίην
Tu fai sesso solo per procreare? Nel momento in cui svincoli il sesso dalla procreazione tutte le possibilità sono giuste, non esiste il contronatura. Esiste la propria natura.
 

big_boom

Forumer storico
se mi cancellate la famiglia intesa come uomo+donna+figli allora crolla tutto il sistema sociale attuale basato sul modello Romano inteso come famiglia

se questo dogma non esiste e i diritti di una famiglia vengono estesi a tutto il resto, allora potremmo ammettere coppie di fatto di due elementi identici o diversi, ma potremmo anche considerare piu' individui uniti in nuclei famigliari identici o diverse in maniera indifferente

in questo modo annulliamo i diritti di famiglia e rendiamo solamente svantaggioso essere single

La Germania rifiuta il matrimonio omosessuale

La votazione al Bundestag è stata di 309 parlamentari contrari contro 260 favorevoli (12 astenuti). Dal 1° agosto 2001, la Germania ha permesso le cosiddette “unioni registrate”(eingetragene lebenspartnerschaft) per le coppie dello stesso sesso, partnership che prevedono alcuni dei diritti del matrimonio, escludendo adozione e benefici fiscali completi.


La Germania rifiuta il matrimonio omosessuale | Corrispondenza romana
 

Claire

ἰοίην
Una bimba, due mamme Piccola storia di una famiglia - Corriere di Bologna

L’altro ieri la riunione di redazione di questo giornale è andata avanti più del solito, e non solo per discutere dell’inchiesta della Procura sui costi della politica in Regione con relativa visita della Guardia di Finanza. Il tema centrale della discussione è stato un piccolo libro illustrato per bambini che un collega ha trovato negli scaffali della biblioteca di Sala Borsa, quelli dedicati all’infanzia, mentre era lì assieme ai figli. Libro che ha prodotto una domanda della figlia di tre anni e mezzo, per la cui risposta il collega ammette di avere faticato a trovare le parole giuste.
Piccola storia di una famiglia. Perché hai due mamme?, questo il titolo del libro. Narra la storia di due lesbiche che decidono di mettere su famiglia facendo ricorso, in Olanda, all’inseminazione artificiale. E questa è la domanda che la bambina ha posto al padre: «Perché quei bambini hanno due mamme e non un papà e una mamma?». La domanda che ci siamo posti noi, e sulla quale si è dibattuto intensamente, è invece questa: un libro grazioso e ben disegnato che pone i bambini molto piccoli di fronte alla questione della famiglia «diversa» crea problemi se collocato, come in questo caso, sugli scaffali per l’infanzia della più importante biblioteca pubblica comunale? Per la maggior parte dei partecipanti al nostro dibattito no: normale affrontare i temi, bacchettone nasconderli. Per qualcuno invece sì, e non per una improponibile e odiosa discriminazione verso le famiglie omosessuali.

La tesi: non tutti i genitori sono tenuti a essere pronti, mentre cercano un libro sulla Pimpa, a rispondere su quesiti riguardo ai quali preferirebbero cimentarsi in altri momenti, a casa e con tranquillità e, magari, in un’altra età della propria figlia. Possibilmente un po’ più avanti dei tre anni e mezzo e quando, almeno, le si è già spiegato come è venuta al mondo. Mi sono convinto a scrivere di questa piccola vicenda perché pone una questione non piccola: come affrontare con i figli gli argomenti che ogni giorno tengono banco sui media, quei temi che diventano materia di scontro politico (le nozze gay — comprese quelle di Nichi Vendola — i diritti civili, i nuovi modi di concepire una famiglia) che pensiamo di saper ben maneggiare quando se ne discute tra adulti e che invece possono diventare così complicati nell’individualità del proprio rapporto con i figli? Per alcuni può essere facile, per altri no. E queste differenze appartengono proprio alla complessità di argomenti che non si possono ridurre a facili manicheismi: giusto o sbagliato. Può sfiorare la tentazione di dire che nel reparto della letteratura per l’infanzia di una biblioteca comunale collocata in piazza Maggiore sarebbe meglio non proporre temi controversi. Ma sopraggiunge anche il dubbio che, invece, già da bambini sia meglio conoscere e affrontare gli aspetti della società in cui si vivrà da adulti. Questo era il nostro dibattito in un martedì pomeriggio. Lo proponiamo anche ai lettori.

Armando Nanni
 

Claire

ἰοίην
http://www.famigliearcobaleno.org/public/stampa/file/CORRIERE-DI-BOLOGNA-05102012.pdf


Il Corriere di Bologna ha lanciato un interessante dibattito sull'opportunità di trovare nelle biblioteche pubbliche libri che raccontino in modo semplice ma giusto perché esistono famiglie con due mamme o due papà o famiglie ricostituite con un papà omosessuale convivente con un fidanzato e altri ancora che spieghino la varietà dell'essere famiglia oggi, anche in Italia
Non solo è legittimo ma è necessario. I nostri figli e le nostre famiglie non esistono solo nei libri (i libri si accontentano di rispecchiarle e dare loro consistenza) ma soprattutto nella realtà.
Gli altri bambini li incontrano già al parco, a scuola, in palestra, in piscina e sempre di più sono presenti nei telefilm, nelle serie, nei cartoni.
Prima o poi chiunque incontrerà uno di noi o uno dei nostri figli ed è sempre meglio essere preparati.
Quando una situazione é scomoda, non basta tare finta di non vederla perché sparisca. Noi genitori omosessuali siamo sempre più consapevoli che soltanto con la visibilità e la trasparenza riusciremo a crescere i nostri figli felici e sereni.
Per amor loro e perché non vogliamo più nascondere e vivere i nostri legami di coppia o familiari come clandestini diciamo intorno a noi che siamo famiglie dove i genitori sono omosessuali.
Quest'estate, come tante famiglie arcobaleno, siamo andate al mare. La spiaggia è un luogo di grande convivialità. Mia figlia di nove anni ha fatto amicizia con tre bambini diversi. Ognuno, a un certo pulito, ha chiesto: «Dov'è tuo padre?». Lei ha spiegato serenamente che non aveva un padre ma ben due mamme. E l'ha spiegato parlando di semini e di ovetti, di pance, di amore, di attese. Ha raccontato la sua. storia. I genitori di quei bimbi si sono trovati in difficoltà? Forse un po', ma non troppo se abbiamo fatto amicizia e si sono congratulati per la nostra bella famiglia.
Le ulteriori domande dei loro bambini troveranno risposte nei libri scritti per loro su questo tema.. Sono
aiuti preziosi che permettono di parlare a figli che una volta cresciuti andranno a fare scambi linguistici in Inghilterra o in Spagna e che all'università faranno l'Erasmus in Germania, in Olanda o in Canada. Tutti Paesi dove le famiglie come le nostre hanno leggi che le tutelano, biblioteche con tanti libri che permettono trasparenza e verità. Perché di questo tutti abbiamo più bisogno: più libri, più trasparenza, più verità.
Giuseppina La Delfa
Presidente nazionale associazione Famiglie Arcobaleno
 
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big_boom

Forumer storico
dare agli omosessuali un bambino?

sicuri di quello che volete?

discorso a parte le donne anche se lesbiche che da un punto di vista naturale possono sia generare un figlio che provvedere alla sua crescita senza violenza (salvo pochi casi)

[ame="http://www.youtube.com/watch?v=_GPE6aD6qm0"]Mario Mieli, fondatore movimento gay :"possiamo amare i bambini, possiamo fare l'amore con loro" - YouTube[/ame]
 
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