Funzioni dei musei (e delle mostre) (1 Viewer)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Sulla faccenda Bordighera ... :D

Il discorso parte da lontano. Prendiamo lo sport
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. Chi va a vedere le partitelle delle varie serie C (football, volley, tennis ecc) ? Non certo il grande pubblico indistinto, quello che se c'è la finale della coppa del mondo non se la perde invece assolutamente. Queste competizioni di livello inferiore, con poco spettacolo, ritengo siano terreno di caccia degli appassionati i quali essi stessi pratichino (più o meno) quello sport, e sono dunque più capaci di apprezzare certi dettagli, o più disponibili a comprendere avendo personale esperienza. Un meccanismo simile lo vedo apparire in me quando, di fronte ad opere anonime semplici ma di buon gusto, penso alla fatica che mi costerebbe farne una uguale, o analoga, e mi convinco che anche questi lavori abbiano diritto di esistenza (così, se costano poco, va a finire che li compro :wall: ). In pratica, sì, sono la serie C, ma non sono dilettanti, non sono vacui esibizionisti, e vanno comunque rispettati per quello che realmente offrono, che è qualcosa. Solo, per apprezzarli occorre mettersi in una ottica diversa, più "umana", come detto: non attendersi la "performance", ma operare una identificazione. E se c'è un ampio terreno di coltura, con molti "praticanti", anche le competizioni inferiori avranno il loro pubblico, la base della piramide si allargherà e si potrà costruirla più alta. Fuor di metafora, un interesse vasto e diffuso favorisce la stessa creazione dei capolavori. Che non spuntano dal nulla, ma abbisognano di una base ricca ed attiva (per lo stesso motivo, anche la divisione in serie è metafora a questo punto errata, nel senso che esiste una continuità per cui l'autore di quel quadretto magari verrà riscoperto e diverrà famoso in serie A, o in altre occasioni raggiunge un certo livello ecc.).

Tornando alle mostre, proporne solo di eccezionali per far cassa e pubblico nasce non da una cultura diffusa, ma proprio dalla mancanza di essa. Tu vai a vedere gli impressionisti, bravo, ma la sai la differenza tra tempera e olio? Hai mai sentito parlare di Bernardino Luini, o conosci per sentito dire solo la Gioconda e il suo autore? Attenzione, mica è un male in sé proporre gli impressionisti ecc. Ma è un sintomo. Mostra come l'interesse vada drogato perché, altrimenti, non è sufficiente.
Ecco, invece che drogarlo io credo sia meglio coltivarlo. Avremo più spese che guadagni, inizialmente, ma alla lunga si vince. Invece, correndo estasiata all'evento eccezionale, la gente non modifica sé stessa, non evolve affatto. Paga e abbatte i sensi di colpa. Poi torna a casa e compra Fantuzzi alle televendite (sperando siano autentici).

Insomma, gli attori distinguono tra il pubblico che va a teatro con in testa "mi voglio divertire" e quello che invece dice: facce ride'. Il secondo è più ostico e meno disponibile, il primo parte già in positivo.
Per le mostre è un po' lo stesso. A' Goldinn, facce ride' co'sti Impressionisti. Viceversa, "Pittura russa degli anni 20" quanti sapranno che è interessantissima? Ecco, occorre siano di più.
 
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Cris70

... a prescindere
Ti posto a riguardo un passaggio del libro che sto leggendo, scritto molto bene, dove ci sono spunti interessanti sulle diverse tipologie di fruitori dei musei

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baleng

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Mi sembra una semplificazione molto buttata là. Non mi ci riconosco. E' sempre Vanoni?
 

baleng

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Sì è sempre lui.
Nello scritto,a dopo, approfondisce il concetto. A parer mio è una chiave di lettura interessante.
Io credo che chiunque guardi un'opera artistica vada in cerca di parametri che già conosce, ma anche possa accettare di rinnovarli trovandosi di fronte ad una proposta con novità.
Lo "straniero" immagino fotografi il secondo atteggiamento, il "turista" fotografi il primo.
Solo che non è un o/o, ma ci sono in mezzo tutte le sfumature, e aggiungici molti altri aspetti comportamentali.. E che non c'entra col vivere oppure fare una vacanza. Perché ri-sperimentare i propri parametri è comunque un esercizio variamente intenso, può talora parere una vacanza, talaltra invece impegna l'osservatore con tutto il suo corpo e il suo passato. E viceversa, cercare di renderci più vicina l'opera, sentendosi "straniero", può tranquillamente passare per vie incongrue, come quella del contenuto ("Questo qui sostiene un'idea giusta!" "Questa è Santa Caterina, vedi la ruota? ..."), o quella della sorpresa ("Guarda com'è originale!)

Ma lo dico a te, non mi interessa certo confrontarmi con gli acrobati delle televendite. Ho una mia morale.
 

giustino

Art is looking for you
io son stato sia a Saint-tropez che a Bordighera e tra le due continuo a preferire la località francese per mille motivi
tra i tanti motivi, di passaggio c'è anche la fondazione Hartung e la fondazione Maeght che a Bordighera non ci sono

che piaccia o meno se in qualsiasi ambito esiste la serie A e la serie B, ed è sempre esistita, ci sarà anche un motivo...
@mantegna mi dici dei nomi di artisti del 900 o meglio postwar che pensi siano sopravvalutati e perchè?
stesso discorso quelli che pensi siano ingiustamente finiti in serie B

Però a Saint-Tropez non c'è stata la mostra "Arte al vento" di un certo Giustino C. nel 2017 e invece a Bordighera sì. :sbava:
E che qualcosa di simile si ripeterà il prossimo agosto compreso un evento di Arte Partecipata dal titolo LiberiAmo l'Arte:invasion: e a Saint Tropez invece (poverini) si consoleranno con la fondazione Hartung e Maeght e col dire che Leonardo era francese.
Allo stesso modo potremmo dire che Monet era di Bordighera perchè vi dipinse 38 quadri.
 

baleng

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Manco ci avessero letto ...
Da 2014 l'interesse dei tifosi verrà spostato su una specie di campionato europeo tra le migliori squadre di ogni paese. Questo campionato si sovrapporrà in contemporanea con quelli nazionali. Si calcola che così le squadre più ricche si arricchiranno, le povere si impoveriranno ancor più.
In pratica verrà reciso il cordone ombelicale tra base e vertice, e non si capisce quale strada dovranno percorrere i futuri talenti per essere riconosciuti. Soprattutto, togliendo peso al campionato nazionale lo si renderà meno interessante, meno frequentato, meno formativo.
Ora, dei destini del football non me ne potrebbe fregare di meno, ma l'esempio cade a fagiolo per illustrare, trattandosi di un'analogia, ciò che accade anche nelle mostre d'arte e che ho descritto poco sopra.
Non è solo questione di serie A e di serie B. E' che già da tempo molti sport, profumando di denaro, ai livelli più alti sono diventati solo spettacolo, e allora la logica che li guida è solo mercantile, ed è sempre lo stesso denaro che si ricerca con la spettacolarizzazione delle "grandi mostre", che si fagocitano quelle più piccole.
Tornando all'esempio di cui in precedenza, se il treno a un certo punto non si ferma più a Bordighera, ma va direttamente a Saint-Tropez non si sarà più liberi di scegliere e nemmeno di apprezzare chi viene così svantaggiato.
Sono gli stessi criteri per cui le multinazionali della birra o dei gelati hanno fatto piazza pulita di molti piccoli produttori, lasciandone eventualmente in vita il marchio per sfruttarlo ai fini della propria politica commerciale.
All'evidenza, non si tratta di promuovere una cultura da strapaese, ma di riaffermare che un'arte-spettacolo recisa dalle sue radici diffuse diviene chiacchiera vanesia e interessa pochi snob, mentre la massa coglie la ghiotta occasione di farsi finalmente manipolare e, se possibile, restare nella comoda ignoranza per cui omaggiare i grandi significa togliersi infine il pensiero e dedicarsi finalmente se Dio vuole ai semplici fatti propri (illusione! penseranno ai fatti cui li spingeranno a pensare).
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Segnalata anche nel 3d delle mostre.
Si tratta di Goldin. :clava:
Dal titolo un po' si capiva, anche se manca Van Gogh :rotfl:

Obbligato a scegliere, 100 volte andrei a vedere quella di Gorky.
Quanti ne hai visti di lui dal vivo, tu che leggi? E quanti di quegli altri?

Il fatto è che "Suonala ancora, Sam" è un atteggiamento prevalente allorché si instaura la pigrizia mentale.

Rivedere il noto ci conferma nelle nostre [illusorie] sicurezze. Ci permette di non pensare. E ci avvia dolcemente all'Alzheimer prossimo futuro. :confused:

Suonala ancora, Goldin :melo:
 

lastra.biffata

Forumer attivo
Segnalata anche nel 3d delle mostre.

Il fatto è che "Suonala ancora, Sam" è un atteggiamento prevalente allorché si instaura la pigrizia mentale.

Rivedere il noto ci conferma nelle nostre [illusorie] sicurezze. Ci permette di non pensare. E ci avvia dolcemente all'Alzheimer prossimo futuro. :confused:

Concordo completamente con il tuo pensiero!
 

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