FOSSE STATO "STANCHEZZA MEZZA BELLEZZA" ERA FATTA (1 Viewer)

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Ben 18 sono le liste che concorrono alle elezioni europee 2019, ognuna con una folta schiera di candidati per ognuna delle 5 circoscrizioni italiane in cui si vota.

Ovviamente sono liste che in alcuni casi si sono alleate.

Queste sono le principali liste e capilista:

  • Lega: con candidati provenienti perlopiù da esperienze amministrative.Matteo Salvini è capolista in tutte le circoscrizioni.

  • Movimento 5 stelle: a guidare la lista dei candidati M5s per le elezioni europee cinque donne scelte da Luigi Di Maio. Angela Danzì (nordovest), Sabrina Pignedoli (nordest), Daniela Rondinelli (centro), Maria Chiara Gemma (sud) e Alessandra Todde (isole), mentre il vicepresidente dell’Europarlamento Fabio Massimo Castaldo sarà candidato nel centro Italia, insieme al sindaco di Livorno Filippo Nogarin.

  • Partito Democratico: lista comune con il manifesto/movimento di Carlo Calenda per il Pd che schiera come capilista Giuliano Pisapia, Carlo Calenda, Simona Bonafè, Franco Roberti e Caterina Chinnici

  • La Sinistra: è la bandiera alzata della Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e Rifondazione comunista.

  • Forza Italia: Berlusconi è capolista dei candidati di Forza Italia tranne nel centro italia dove gli azzurri saranno rappresentati da Antonio Tajani

  • Fratelli d’Italia: la leader Giorgia Meloni guida la lista dei candidati di Fdi in corsa con la nuova dicitura Sovranisti conservatori.

  • +Europa italia in comune: i radicali hanno scelto l’alleanza con Italia in Comune, il movimento che fa capo al sindaco di Parma Federico Pizzarotti

  • Europa Verde: il movimento chiaramente ambientalista, con i verdi in pista con Possibile
Ci sono poi le altre liste minori in corsa, che di europeo hanno ben poco, seppur concorrenti per l’ingresso nell’Istituzione europea legislativa per eccellenza:
  • Autonomia per l’Europa
  • Europa verde
  • Partito animalista
  • Partito pirata
  • Popolari per l’Italia
  • Popolo della famiglia – alternativa popolare
  • Ppa – movimento politico pensiero azione
  • Svp
  • Forza nuova
  • Casapound – Destre unite
Per conoscere tutti i candidati in corsa in queste liste accede alle LISTE CANDIDATI
 

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Come si può configurare il reato di "boccaloni televisivi" ?

Poco dopo la puntata di Live – Non è la D’Urso con la confessione di Eliana,
Roberto D’Agostino
ha rivelato sul suo sito che Eliana e Pamela in realtà sarebbero ex fidanzate
e avrebbero creato insieme i profili falsi.

La Prati – secondo il giornalista – era consapevole di tutto questo e si sarebbe messa nelle loro mani perché piena di debiti.

“Non ce la facciamo più a sentire le boiate di Eliana Michelazzo – si legge su Dagospia -.
Il trio ha ormai perso ogni diritto alla privacy: lei e la Perricciolo sono lesbiche,
sono state insieme per anni, vivono insieme e insieme hanno gestito i finti profili usati per ricattare star, starlette e politici.
Simone Coppi nacque per coprire la sua bruciante sconfitta a Uomini e Donne, e l’amore saffico.
Pamela Prati è piena di debiti da Bingo e, plagiata o no, si è messa in mano al duo”.
 

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A volte dimentico che esiste anche la realtà .......

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Caro Dago, vedo che Gad Lerner ci tiene a far conoscere per intero l’articoletto che aveva scritto per il “Venerdì”
e che aveva suscitato qualche turbamento tra noi cittadini repubblicani inclini alla tolleranza e al rispetto per chi la pensa diversamente da noi.

Lerner invita a leggerlo riga per riga, parola per parola, nome per nome.
L’ho fatto e ne sono rimasto allibito, allibito da tali porcate intellettuali degne di un semianalfabeta.

Ossia compilare una lista di alcuni presunti energumeni del fascismo e del razzismo – Interlandi, Preziosi, Evola, Almirante –
e definirli comparabili ad alcuni presunti energumeni di convinzioni nel presente che non piacciono a Lerner – Del Debbio, Giordano, Belpietro, Cruciani, Vittorio Feltri.


Ancora ancora si possono giustificare dei ragazzi della scuola media che tentano una comparazione
tra le orride leggi razziali del 1938 e il decreto sulla sicurezza del 2019 targato Matteo Salvini.
Sono dei ragazzi per l’appunto, inevitabilmente inclini alla semplificazione intellettuale,
ancora ignari dell’arte dell’interpretazione storico-politica che sta all’opposto dell’enunciazione di parte.


Ma che un presunto intellettuale faccia degli elenchi talmente sfacciati e idioti, lascia di stucco.

Quanto agli energumeni degli anni Trenta, già è uno sbraco mettere assieme Preziosi e Evola.
Preziosi era un farabutto intellettuale, uno dei pochi antisemiti calzati e vestiti del nostro Novecento, e del resto le sue colpe le ha pagate buttandosi giù dal balcone assieme alla moglie.



Giovanni Preziosi


Evola è tutt’altro personaggio, a cominciare dalla sua cruciale esperienza di pittore dadaista.
Da saggista ha scritto alcuni libri di gran calibro, che in Italia gli pubblicava un editore adamantino quale Vanni Scheiwiller.
Il suo “Metafisica del sesso” è un testo che non dovrebbe mancare in nessuna biblioteca personale degna di questo nome.



Così come non dovrebbe mancare in questa biblioteca l’eventuale libro di chi avesse raccontato
l’intreccio di rapporti editoriali e intellettuali al cui centro stava il Telesio Interlandi degli anni Trenta,
direttore di giornali che hanno ospitato il fior fiore della nostra cultura,
un libro che Leonardo Sciascia avrebbe voluto scrivere se non lo avesse ucciso un raro tumore del sangue.


Julius Evola



Quanto a Giorgio Almirante non c’entra nulla con tutto questo.
Era un ragazzotto che debuttò nel quotidiano di Interlandi dove gli era accanto il mio carissimo Antonello Trombadori,
futura medaglia d’argento al valor militare della Resistenza. L’Almirante del dopoguerra, quello che conta, è un tutt’altro personaggio.


Ma quella che è pazzesca solo ad averla pensata è la lista dei reprobi del presente.

Che c’entra Cruciani con Del Debbio, e a parte il fatto che sono entrambi miei amici,
persone da cui posso dissentire cento volte ma rispettarli tutte e cento le volte?
Di che cosa è accusabile un bravissimo giornalista come Belpietro, se non di avere idee diverse da quelle di Lerner?


E quale abisso di settarismo e fanatismo è necessario per raffrontare personaggi abissalmente distanti come Vittorio Feltri e Preziosi.
E quanto a Mario Giordano, sono più le volte che duelliamo che non le volte che concordiamo,
il che non toglie nulla al fatto che quando lo incontro su un set televisivo lo saluto e lo abbraccio.



Mai e poi mai avrei creduto che nel terzo millennio qualcuno potesse fare delle liste di proscrizione talmente sciatte e sciagurate.





GIAMPIERO MUGHINI


...a sinistra si fanno e tutti zitti.......caproni.
 

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Mezz'ora fa la notizia al telegiornale.

Aumenta l'occupazione nel primo trimestre 2019

I contratti a tempo indeterminato + 126% (CENTOVENTISEI%) rispetto alla rilevazione precedente.

............oh, il dato è talmente positivo che sul sito dell'Istat non è pubblicato .......

Problemi elettorali forse ??????????
 

Val

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Ambiente: Milano. San Siro. Racket dell'occupazione immobili.
Personaggio : Croato, di origini Rom, pluri-pregiudicato.
Madre : idem, sempre incinta (chiediamoci il perchè) in attesa del 6° figlio.

Poi si scopre che gestisce diversi profili su facebook
con largo uso di foto con pistola, droga e quant'altro.

Ma in questi casi, non c'è controllo ? Eh già.......facebook .......
 

Val

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Fine delle libertà ? Museruola mediatica ? Sinchè ci sarà in vita qualcuno del '68, sarà dura .......

Occhio a quello che dite e a quello che scrivete. E forse anche a quello che pensate.

Non solo se siete giornalisti, anche perché, grazie alle reti sociali, sono tutti un po' giornalisti e tutti possono dire quello che gli pare e piace.

Ieri il garante per le comunicazioni, l'Agcom, ha tracciato un limite inviolabile oltre il quale si sprofonda nell'hate speech.
Chi sgarra viene segnalato e poi multato. Fino a qui siamo tutti d'accordo.

Il problema è: quali sono le parole d'odio? Perché a questo punto entra in ballo la sensibilità personale e quindi, almeno in una certa misura, anche la soggettività.

Le parole d'odio - spiega l'Agcom - prendono di mira bersagli specifici (come le donne, gli omosessuali, gli immigrati, i rom, le persone di colore).

Parole che farebbero leva su stereotipi e luoghi comuni.
Ma nel mirino del garante finiscono anche i contenuti di cronaca che possono portare a «pericolose generalizzazioni».

E la questione si fa sempre più complicata.

Facciamo un esempio pratico: lunedì a Mirandola un giovane marocchino ha dato alle fiamme le sede dei vigili urbani, uccidendo due persone e ferendone altre venti.
Posso dire che è marocchino? Oppure sto seminando odio nei confronti della popolazione del Nordafrica?
E se, come purtroppo molte volte è accaduto, qualcuno fa una strage nel nome di Allah,
possiamo scriverlo o dobbiamo tacerlo per non turbare la sensibilità degli 1,8 miliardi di musulmani nel mondo?

Perché quelle non sono parole d'odio, sono parole che raccontano l'odio. Odio altrui, non di chi scrive.

Altrimenti bisogna smettere di raccontare e gettare alle ortiche i 5 pilastri del giornalismo, le domande:
«Chi? Che cosa? Quando? Dove? Perché?».

«Chi», se si tratta di uno straniero, è meglio non dirlo.

«Perché», se in ballo ci sono questioni politiche e religiose, meglio evitare di esplicitarlo.

Non sia mai che qualcuno generalizzi e pensi, per esempio, che tutti gli islamici siano kamikaze o che tutti gli zingari siano borseggiatori.
Non c'è bisogno che arrivi qualcuno a mozzarci la lingua, noi occidentali siamo specializzati nell'arte di tagliarcela da soli.

Anche perché chi è l'arbitro che decide cosa si può dire e cosa no?

In parte l'Agcom stessa, che si impegna a monitorare il flusso di informazioni.
Ma controllare tutto, dalle gazzette di provincia alle tv nazionali passando per Facebook e Twitter, è umanamente e tecnicamente impossibile.

Quindi il garante si baserà anche sulle denunce di associazioni e organizzazioni rappresentative.

Ed è ovvio che l'associazione che difende i nomadi vedrà ovunque un attacco ai nomadi. Perché quello è il suo lavoro.

Così il regolamento dell'Agcom rischia di diventare una pericolosa tagliola che ingabbia ancora di più la parola nei recinti angusti della religione del politicamente corretto.
 

Val

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E chi è il garante delle telecomunicazioni ? Meglio che mi esimia dal commentare...basta leggere qualcosa .......

Angelo Marcello Cardani è un docente italiano, presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dal luglio 2012.

Nominato dal Governo Prodi. In carica per 7 anni.

Ha svolto per qualche anno attività professionale come Dottore Commercialista e
si è poi dedicato all'attività accademica presso l'Università Bocconi in posizioni prima temporanee e poi di ruolo dal 1985 fino al 2012.
Ha insegnato, nel corso degli anni varie materie: Microeconomia, Politica Industriale, Politica della Concorrenza

Dal 1995 al 1999 è stato Membro del Gabinetto del prof. Monti, Commissario Europeo per il Mercato Interno, Tassazione e Mercati finanziari,
con la responsabilità della politica della tassazione e degli affari economici e finanziari.

Successivamente è stato Capo di Gabinetto Aggiunto del prof. Monti, divenuto Commissario Europeo per la Concorrenza,
con la responsabilità dell'antitrust finanziario, della politica internazionale della concorrenza,
delle relazioni inter-istituzionali con Parlamento e Consiglio Europei, e degli affari economici e finanziari.

Inoltre tra il 2004 e l'aprile 2005 è stato consigliere speciale del Chief Competition Economist
presso la Direzione Generale della Concorrenza della Commissione Europea.

È stato membro, quale consigliere indipendente, del Consiglio di Amministrazione di varie banche
e società di gestione del risparmio, e dell'Advisory Board di società di Public Affairs internazionali.
 

Val

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Anche questa....ahahahahahahah ridicoli.

L’Unesco ha deciso di lanciare l’allarme con un rapporto nel quale accusa Alexa,
Siri e le altre assistenti vocali, di essere strumenti che diffondono l’immagine di una donna mite e sottomessa
 

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