Ci sono società che gestiscono il patrimonio e altre che, invece, si limitano a inviare report.
Io faccio quasi tutto da solo: gestisco le quantità da investire, aumentandole o diminuendole a seconda delle analisi con le onde di Elliott.
Sto quasi sempre a mercato, perché non ho una sicurezza matematica delle mie analisi.
L'unica cosa di cui avevo bisogno era lo stock picking (con annessa analisi delle rotazioni settoriali) e il bilanciamento (cioè i "pesi" da assegnare a ciascun titolo).
E, quindi, mi sono limitato a cercare quel tipo di servizio.
Negli anni ho imparato la tecnica di investimento con i ribilanciamenti, tecnica che non conoscevo e che ha davvero cambiato il mio modo di "stare al mondo".
Faccio un esempio.
Supponiamo di avere un paniere con 2 titoli, pesati il 50% ciascuno.
Investo 10.000 euro, quindi 5.000 euro a titolo.
Dopo un mese il titolo A fa +20%, il titolo B -20%.
I controvalori di mercato, dopo un mese, sono i seguenti:
Titolo A = 6.000 euro;
Titolo B = 4.000 euro.
Faccio uscire il titolo B dal portafoglio e compro il titolo C: i pesi sono sempre del 50%.
Vendo il titolo B in perdita (con una minusvalenza di 1.000 euro), vendo 1.000 euro del titolo A (con una plusvalenza di 200 euro - pensateci bene! - perché ho venduto il 20% del titolo e, quindi, la plusvalenza è il 20% di 1.000) e con il ricavato delle vendite (4.000 euro del titolo B e 1.000 euro del titolo A) compro il titolo C.
Il mio patrimonio è sempre di 10.000 euro, ma adesso ho una minusvalenza di 800 euro (1.000 - 200).
In questo modo riesco a dilazionare il pagamento dell'imposta sul capital gain nel tempo.
Pago le imposte, dilazionandole nel tempo.
Insomma, è un modo completamente diverso di concepire l'investimento, la finanza, la borsa.