Io, giocoforza, ho dovuto adeguarmi dopo l'infarto.
Peraltro con il miso si fa un brodo buonissimo e il riso integrale è un alimento completo.
Bisogna mangiare poco e mangiare sano: questo è il segreto per la salute (io, purtroppo, l'ho capito tardi).
Comunque io non ho il coronavirus, ci tengo a sottolinearlo.
Finalmente, a novembre scorso ho vinto un concorso in una grande città (io sono un provinciale, vengo da un paese piccolo e pettegolo).
Ero felice di stare nella grande città, di inurbarmi.
Adesso ci devo stare volente o nolente.
Il paesaggio urbano è desolante e, per certi versi, anche angosciante.
Abito in un campus universitario e sono praticamente confinato nella mia stanzetta.
E' tutto chiuso.
Prima si facevano le lezioni in streaming nelle aule universitarie, adesso si registra da casa perché l'Università è off limits.
Io sto chiuso in stanza perché ho davvero le coronarie molto deboli e non posso rischiare il contagio (nel campus, per ora, non si registrano casi di infezione da coronavirus).
A ogni modo, stamattina mi è giunta la notizia che il virus è arrivato anche nel mio paese: nessuno è immune.
Da un punto di vista strettamente economico, non credo che il mercato crollerà perennemente.
Le epidemie hanno sempre avuto un'influenza negativa sui mercati finanziari, ma i cali - bruschi - sono sempre stati prontamente recuperati (cosa che, invece, non è avvenuta nel 2008 con la crisi finanziaria, almeno per quanto riguarda il listino italiano).
Adesso sono brutale: il virus uccide le persone anziane, cioè persone che - dal punto di vista economico - vivono di trasferimenti ( = pensioni).
Il virus, quindi, non potrà danneggiare la capacità produttiva nel lungo periodo (nel breve periodo sì, perché tutto si ferma).
L'influenza spagnola, invece, colpì i bambini: il virus uccideva persone di 10/12 anni.
Economicamente, quell'epidemia fu un disastro, perché distrusse la capacità produttiva del futuro.
Quindi credo che anche il coronavirus passerà, sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista economico-finanziario.
Mi auguro che le limitazioni dei diritti costituzionali (libertà di circolazione, libertà di riunione) possano essere brevi e che la loro previsione avvenga in forme giuridiche costituzionalmente corrette: purtroppo, in questo momento, il Parlamento latita.