L'unico modo è che vengano "rimessi i debiti italici" come a suo tempo sono stati "rimessi i debiti teutonici".
Con la promessa di non farlo più... ovvio...
Questa sarebbe la visione a lungo termine che dovrebbe avere Bruxelles.
Lo dice pure il Padre Nostro: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.
Possiamo provare a pregare, magari, oltre alla nostra anima, salveremo pure i nostri risparmi.
Vi è da dire che i debiti di guerra tedeschi erano stati fatti da una dittatura e che sono stati rimessi a una democrazia: dal punto di vista strettamente giuridico la forma di Stato è irrilevante, ma dal punto di vista politico la situazione è diversa.
Inoltre sono stati rimessi i debiti di guerra tedeschi.
Il nostro debito pubblico è sottoscritto, per il 70% dell'ammontare, da cittadini italiani: il debito pubblico non è un debito che l'Italia ha verso la Francia e la Germania, ma è un debito che l'Italia (cioè lo Stato-persona Italia) ha verso i propri cittadini e verso le banche e le assicurazioni.
Come rimetti questo debito, scusa? Fai un haircut, una ristrutturazione, come previsto dalla riforma del Mes?
Mica potrai pretendere che di tale debito si faccia carico il contribuente francese o tedesco (o portoghese)?
I debiti di guerra tedeschi sono stati rimessi perché potevano essere rimessi.
Per rimettere il nostro debito devi interpellare i cittadini italiani e Patuelli: volete, Voi cittadini, che lo Stato italiano non vi restituisca più i soldi che gli avete prestato?
Mica puoi andare in Germania e chiedere: volete, Voi cittadini tedeschi, dare ai cittadini italiani i vostri soldi, visto che lo Stato italiano non può più pagare i debiti perché i politici del Belpaese sono, nella migliore delle ipotesi, dei cazzari e, nella peggiore, dei ladri?
La situazione del debito pubblico italiano è ontologicamente diversa da quella dei debiti di guerra tedeschi: sono due fattispecie completamente diverse.