Esclusivo - Non c'era nessun progetto ribaltone. Senza Grillo (e Renzi) si votava a Ottobre - Open
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Forse è davvero andata così.
Salvini accusa Bruxelles e la Merkel di averlo fatto cadere (?), attacca i mercati finanziari e cerca di alimentare una retorica complottista alla quale non crede neppure lui.
Però, una sera gli è scappata la verità: egli ha detto che non credeva possibile un accordo M5S-PD.
Anch'io credo che questo non sia il governo M5S-PD: Zingaretti non voleva la formazione di questo governo e anche i quadri 5S preferivano il voto; Di Maio non avrebbe certamente voluto Conte premier - visto che l'avvocato del popolo gli sta soffiando il movimento da sotto il naso -, preferendo indubbiamente un tecnico come Giovannini.
Il governo prossimo venturo (che si farà nonostante tutto) non sarà il governo PD-M5S, bensì il
governo Grillo-Renzi: è Grillo che ha imposto il cambiamento di rotta al movimento (solo il Fondatore poteva agire in tal senso) ed è Renzi che ha gettato i popcorn al vento per allearsi con l'arci-nemico.
Ovviamente entrambi agiscono per interessi di bottega: Grillo per non venire schiacciato alle elezioni e Renzi per non vedere falcidiata (dai bersaniani-zingarettiani) la sua rappresentanza parlamentare.
E l'accordo impossibile ha messo all'angolo Salvini, forse senza speranze di ritorno (in un'alleanza di destra tra la Lega con il 35% e Forza Italia con il 5%, ma con Gianni Letta regista occulto, Salvini è destinato a una palude eterna).
La politica è davvero l'arte del possibile: io mi auguro che l'
eterogenesi dei fini possa riservare all'Italia un governo all'altezza dei problemi che affliggono il nostro Paese.