Beghelli (BE) Finiti gli acquisti (1 Viewer)

Reverse

Under Jolly Roger
Continuo a tenere, ritengo che il titolo sia in una lunga fase di accumulazione, ma che non manchi molto alla partenza.
 

Reverse

Under Jolly Roger
Alla fine l'attesa accellerazione potrebbe proprio essere arrivata. Area 0.60-0.61 superata di slancio con un bel +4.55% che ci porta a 0.618€. Se la rottura sarà confermata con ulteriori accellerazioni si materializzerà un gran bel gain.
Ciao a tutti.;)
 

vz

Nuovo forumer
Reverse ha scritto:
Alla fine l'attesa accellerazione potrebbe proprio essere arrivata. Area 0.60-0.61 superata di slancio con un bel +4.55% che ci porta a 0.618€. Se la rottura sarà confermata con ulteriori accellerazioni si materializzerà un gran bel gain.
Ciao a tutti.;)

direi di si
hai vinto una scommessa, bravo
 

Reverse

Under Jolly Roger
Un'aggiornatina anche al caro forum di Investireoggi. La nostra Beghelli ieri ci ha regalato una giornata da +7%. Oggi abbiamo un massimo a 0.644 seguito da un ritracciamento, il tutto con discreti volumi. Vedremo.;)
Ciao.
 

maramau

Forumer storico
inizierà una nuova vita per Beghelli :ops:

Beghelli dà luce ai suoi conti grazie a servizi e mercati esteri

Il fondatore: «Consulenza e manutenzione i nuovi settori su cui puntare». Più crescita oltre confine Per la società fondamentale migliorare i margini

di Massimiliano Malandra - 09-09-2006

ILLUMINAZIONE A PIAZZA AFFARI L’attesa, ovviamente, è tutta per i dati del primo semestre (che saranno diffusi lunedì 11 settembre). Lì si potrà iniziare a capire se le recenti novità introdotte da Beghelli (società che produce e distribuisce sistemi elettronici per la sicurezza industriale e domestica, oltre a essere leader nell’illuminazione di emergenza e del risparmio energetico) danno lo smalto voluto ai conti aziendali e, soprattutto, ai margini reddituali. Il presidente-fondatore, Gian Pietro Beghelli ne è convinto e spiega il perché a B&F: «In maggio abbiamo lanciato un innovativo servizio per le imprese. Forniamo gratuitamente lampade a risparmio energetico con i relativi servizi di installazione e manutenzione». Dov’è, allora, il guadagno? «È rappresentato da una percentuale (il 90% fino al break-even del servizio fornito e poi il 70%, ndr) di quanto risparmiato dall’azienda. Questo ci consentirà di stabilizzare i flussi di cassa in entrata per diversi anni. E, soprattutto, di non essere più completamente focalizzati sul semplice processo produttivo, dove la concorrenza dei Paesi emergenti è fortissima. Al contrario, ci concentreremo progressivamente sui servizi: un settore del valore di oltre 2 miliardi, dove la marginalità è superiore e la concorrenza sicuramente non così temibile».
Dovrebbe, insomma, arrivare una scossa al titolo che, negli ultimi tre anni, è rimasto sostanzialmente fermo, fra 0,50 e 0,70 euro, con un solo isolato picco speculativo a 0,80 euro nel settembre 2005. Questo, nonostante una crescita costante dei ricavi, saliti nel giro degli ultimi tre anni del 18%, da 118,4 a 139,5 milioni di euro. Perché, allora, una simile discrepanza tra corsi azionari e dati di bilancio? A ben vedere, i problemi della società sono tutti concentrati sulla redditività. Negli ultimi anni il rapporto tra ebidta e ricavi si è ridotto, passando dal 14 al 9,4% mentre il Ros (rapporto fra utile operativo e ricavi) è sceso dal 5,9 al 3,7%. Per fronteggiare questa situazione, oltre al progetto del servizio di risparmio energetico l’azienda ha posto in essere una serie di investimenti e di accordi commerciali, sia in Italia sia all’estero. Dopo l’intesa con la controllata del gruppo tedesco Metro Mediamarkt (catena di negozi di elettronica di consumo che opera con i marchi MediaWorld e Saturn), che ha segnato l’esordio nel comparto della grande distribuzione, Beghelli si è mossa ancora all’estero: il gruppo italiano ha completato l’acquisizione del rimanente 33% della società tedesca Praezisa, azienda storica nel settore dell’illuminazione d’emergenza, per un valore complessivo di 3,4 milioni di euro da sborsare, però, solo nel 2010. La strategia è riuscire a portare in utile la controllata tedesca entro l’anno (o al massimo entro i primi mesi del 2007) e puntare, quindi, a realizzare ricavi sempre di più oltre confine. Attualmente già il 41% del giro d’affari è prodotto fuori dall’Italia (per metà nei confini dell’Unione Europea e per l’altra metà nel resto del mondo, soprattutto in Asia) e sempre maggiore importanza assumono le controllate estere: il fatturato estero consolidato del primo trimestre 2006 è stato pari a 14,5 milioni di euro (+12,5% rispetto allo stesso periodo del 2005), in particolare grazie alla spinta di Beghelli Elplast (Repubblica Ceca, +18,6%), Beghelli Inc. (Usa, +30,4%) e Beghelli Canada (+ 22,7%). Certo, questa accelerazione verso l’internazionalizzazione dell’azienda ha i suoi costi. Gli investimenti su questo fronte, infatti, hanno portato a un leggero incremento dell’indebitamento, che ora si posiziona a quota 54,44 milioni di euro. Ma il rapporto tra mezzi propri e di terzi è pari a 0,55, cioè un valore assolutamente accettabile.

www.borsaefinanza.it
 

maramau

Forumer storico
e questo è il grafo :ciao:


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