Fineco (FCO) fineco E' UN IMMENSO HEDGE FUND NON DIVERSIFICATO (1 Viewer)

tontolina

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mercoledì 4 maggio 2016
FALLI-FINECO: LA BANCA CHE IN REALTÀ E' UN GRANDE HEDGE FUND NON DIVERSIFICATO

IL GRANDE BLUFF: FALLI-FINECO: LA BANCA CHE IN REALTÀ E' UN GRANDE HEDGE FUND NON DIVERSIFICATO


eccovi solo alcune mie osservazioni preliminari...

1. FINECO è una banca dotata di piattaforma on-line fenomenale, un gioiellino: io sono uno dei primi correntisti storici e ci feci trading di successo per anni, i mitici arbitraggi sulle OPA e tanto altro...Perché su FINECO si può fare in modo efficiente/innovativo proprio di tutto:
banking con 100 servizi all'avanguardia, trading avanzato, semplici operazioni di investimento un po' su tutti gli asset etc... il tutto a costi molto competitivi.
Pertanto in caso di problemi indubbiamente ci sarebbe molto interesse a rilevare FINECO ma okkio comunque a cosa ci STA sotto ad una "piattaforma" tra le top al Mondo...

2. Se uno ci tiene sopra qualche decina di migliaia di euro non è che se la deve fare sotto dopo aver letto l'analisi che segue...
però bisogna comunque aprire gli occhi per capire che in un sistema MARCIO fino al midollo come FallitaGlia NON ci sono banche veramente sicure
tanto più perchè entro il 2020 faremo DEFAULT (anche manifesto oltre a quello progressivo al rallentatore...)
31 Ottobre 2019 = DEFAULT DELL'ITALIA (M-A-T-E-M-A-T-I-C-O...o quasi....) E' necessario dunque attivarsi con una diversificazione legale dei propri risparmi
anche extra-Italia ed extra-UE, come consiglio da lungo tempo.

3. Quello che fa girare veramente le balle è che persino un gioiellino come FINECO
in un sistema bancario italiano marcio ed inciuciato, con una vigilanza Bankitalia&soci inqualificabile (ed uso un eufemismo)
invece di fare IL MEGLIO per proteggere i suoi clienti differenziando ben bene gli investimenti...
si va a sovraesporre su una marea di Bond Unicredit facendo da Cash Cow della Capogruppo (UCG appunto)...
manco fossimo di fronte ad un pensionato qualunque di Banca Marche .................................
.



che ha messo tutto sui bond subordinati della sua banchetta...
e sappiamo poi com'è andata malamente a finire con una "gestione del rischio" da Roulette Russa... ;-)
IO COME INVESTITORE ACCORTO/ESPERTO
NON AVREI MAI FATTO QUELLO CHE HA FATTO FINECO E CHE HANNO FATTO TANTE ALTRE BANCHE...
CAPITA L'ANTIFONA? ;-)
LE REGOLE DI DIFFERENZIAZIONE, PRUDENZA, EFFICIENZA, CONTROLLO DEL RISCHIO
VALGONO FORSE SOLO PER IL PICCOLO INVESTITORE
MA NON PER LA BANCA DELLA QUALE SI E' CLIENTI?
MA VAFF..... CAPITE DOV'E' IL PROBLEMA?...
TANTO POI SI SOCIALIZZANO LE PERDITE E BUON MORAL HAZARD A TUTTI...


Insomma...niente da fare...
il sistema bancario italiano ha troppi vizietti
ed una vigilanza di Bankitalia in stile Visco che faceva moral suasion per le nozze Popolare di Vicenza ed Etruria Lazio...come far sposare un malato terminale di cancro con un malato di AIDS...
Robe da matti...e non pensiamo a cosa hanno combinato PRIMA Fazio e Draghi...
Del resto in un Paese FEUDALE CORPORATIVO CLIENTELARE ED INCIUCIATO ad ogni livello
COME CAZZO FAI A FARE VIGILANZA EFFICIENTE ED IMPARZIALE?
Mission Impossible...anche perchè se solo ci provi...TI SILURANO in 4 secondi primi...

La vera vigilanza sarebbe questa qui....
ma la UE, la BCE etc
sono tutti brutti e cattivi a prescindere, no?
E non sono un insieme di pro/contro come tutto nella vita... ;-)
La vigilanza BCE interviene su Veneto Banca
...Ieri il presidente di Veneto Banca, Pierluigi Bolla.....ha tenuto una ...conference call per rendere noto di aver ricevuto una lettera della vigilanza BCE che ha puntualizzato che vigilerà sui requisiti professionali e di onorabilità dei candidati al consiglio di amministrazione della banca in vista dell'assemblea del 5 maggio che dovrà, appunto. procedere al rinnovo delle cariche sociali.
Anche se la BCE non fa esplicitamente nomi e cognomi, il pensiero di tutti è andato alle due liste Per Veneto Banca e Azionisti di Veneto Banca, due associazioni che esprimono 51 persone indebitate con la banca per 510 milioni di euro, e si tratta in prevalenza di crediti deteriorati, crediti per i quali le passate gestioni non avrebbero fatto i passi necessari per ottenere il recupero del dovuto, quindi, hanno tutto l'interesse a interrompere il processo di risanamento....
Quello di ieri rappresenta l'ennesimo caso di vigilanza tempestiva e puntuale da parte delle donne e degli uomini agli ordini di Madame Nouy, un'attività di vigilanza che oscura quella esercitata a suo tempo dalla Banca d'Italia e dalle altre banche centrali nazionali dell'area dell'euro.....


FALLI-FINECO LA BANCA CHE IN REALTÀ E' UN GRANDE HEDGE FUND NON DIVERSIFICATO

.......... LA BANCA FINECO HA UNA CAPITALIZZAZIONE DI 4 MILIARDI DI EURO. SEMBRA UNA BANCA SANISSIMA E TUTTI I RATIOS SONO PERFETTI ...EPPURE ....EPPURE C'E' UN PROBLEMA....
I BOND UNICREDIT (UNIDEBIT) IN PANCIA A FINECO.....
SONO UN NUMERO NON CERTO PICCOLO...DIREI ANZI CHE ESISTE UN SERIO PROBLEMA DI CONCENTRAZIONE PER LA BANCA FINECO CHE METTE A RISCHIO LA CLIENTELA TUTTA IN CASO DI BAIL IN DI UNICREDIT
(CI SAREBBE INFATTI UN BAIL IN AUTOMATICO ANCHE DI FINECO E PERDITA DEI SOLDI DEI CORRENTISTI IN QUANTO FINECO NON HA NEPPURE OBBLIGAZIONI SENIOR...QUINDI SI ANDREBBE SUBITO ALL'ATTACCO DEI CORRENTISTI )


A pag. 22 della presentazione del bilancio 2015 fatta dal signor FOTI ALESSANDRO A FEBBRAIO 2016 (CEO DA SEMPRE DI FINECO...E ORAMAI FORSE UN PO' TROPPO VECCHIO...PER LUI E' SUONATA LA CAMPANA...) SI LEGGE che FINECO ha sottoscritto un po' di obbligazioni UNICREDIT


..............
Ebbene in pancia di FINECO SI TROVANO OLTRE 11 miliardi di bond Unicredit, cioè più del 60% degli attivi di bilancio, investiti nella banca capogruppo, una banca che nel 2008 perse il 90% della sua capitalizzazione
E fu a un passo dalla bancarotta. Una banca che mentre 12 mesi fa quotava 7 euro con una capitalizzazione intorno ai 40 miliardi....oggi siamo a poco più' di tre euro con una capitalizzazione di 18,5 miliardi..ma vi rendete conto????
E se la BCE smette di parare il culo a queste banche???
Sapete che succederebbe???

E se succedesse quanto è accaduto nel 2008 con UNICREDIT ANDATA A 30 CENTESIMI DI EURO..VE LO SIETE GIÀ DIMENTICATO???

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QUESTA LISTA DI BOND SI TROVA A PAGINA 22 DELLA PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DI BILANCIO 2015 DI FINECO e sono in pancia a FINECO
DETIENE 11,5 MILIARDI DI OBBLIGAZIONI UNICREDITO A TASSO VARIABILE CON SCADENZE FINO AL 2022 E CON SPREAD BASSI...
L'EURIBOR A 1 MESE E' NEGATIVO Euribor - 1 month -0.343%
QUINDI I RENDIMENTI DI QUESTE OBBLIGAZIONI SONO BASSISSIMI...e all'aumentare dei tassi negativi ...i bond in pancia potrebbero non rendere nulla a FINECO...
INFATTI SE L'EURIBOR DOVESSE ANDARE A -1,5% E IL RENDIMENTO FOSSE EURIBOR +1,5%...VORREBBE DIRE CHE OGNI ANNO A FINECO QUESTO BOND renderebbe ZERO

e non pensate che questo bond salga di valore se i tassi scendono...infatti non e' un btp a tasso fisso.... ma un bond a tasso variabile legato all'euribor
....................

Ma non era il caso di diversificare il capitale cara FINECO.....
proprio tu che con i tuoi promotori insegni la diversificazione.....
proprio tu FINECO con il tuo servizio CARISSIMO di ADVISE insegni a vendere gli assets pericolosi ...e in pancia tu detieni 11,5 miliardi di bonds emessi dalla banca che ti possiede???? Una banca che ha dimezzato la capitalizzazione in pochi mesi???


FINECO E' UN IMMENSO HEDGE FUND NON DIVERSIFICATO
E DOVREBBE VALERE IN BORSA MOLTO MENO DI QUELLO CHE QUOTA OGGI
INFATTI 4 MILIARDI DI CAPITALIZZAZIONE PER 200 MILIONI DI UTILI...E' UNA BANCA CON UN P/E DI 20...avete capito bene? 20!!!!

La domanda è lecita e dovuta: CON CHE SOLDI LA BANCA FINECO HA ACQUISTATO 11 MILIARDI DI BOND UNICREDIT?

DIREI CON I SOLDI DEI CLIENTI CHE IGNARI HANNO LASCIATO SUI CONTI...

e questo con il consenso della

BCE

BANCA DI ITALIA

CONSOB

BORSA ITALIANA

REVISORI

SINDACI

AMMINISTRATORI

DIRIGENTI


RICORDATEVELO GENTE ..RICORDATEVELO AL MOMENTO OPPORTUNO TUTTI DIRANNO CHE NON SAPEVANO...

AVVISIAMO I CLIENTI DI FINECO DEL POSSIBILE PERICOLO NEL CASO UNICREDIT CONTINUI A SCENDERE IN BORSA........
Chiedetevi cosa fanno con la liquidita' IWBANK, WEBANK, CHE BANCA O WIDIBA..
non credo proprio che siano tanto differenti..ma i dati non li ho reperiti...
tuttavia state accorti..

CORRENTISTA AVVISATO...CORRENTISTA SALVATO
.
 

tontolina

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FIRSTonline

Fineco: utili e ricavi in crescita nel I trimestre
FIRSTonline - ‎1 ora fa‎

Finecobank ha chiuso i primi tre mesi del 2016 con un utile netto pari a 51,2 milioni in salita del 7,2% su base annua e del 14,9% rispetto all'ultimo trimestre del 2015. Aumentano anche i ricavi, in crescita del 2,5% su base annua (2,4% rispetto ai ...

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tontolina

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FinecoBank: raccolta netta settembre a 224 mln


MILANO (MF-DJ)--La raccolta netta di FinecoBank a settembre si è attestata a 224 milioni portando il dato da inizio anno a 3,585 miliardi (-3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).

Prosegue il forte trend di crescita dei "Guided products & services": da inizio anno la raccolta in tali prodotti è stata pari a 2,865 miliardi, di cui 381 milioni nel solo mese di settembre (più di 16 volte rispetto all'anno scorso). L'incidenza rispetto al totale AuM è salita al 54% rispetto al 43% di settembre 2015 e al 45% di dicembre 2015.

A settembre la raccolta gestita è stata pari a 264,7 milioni, la raccolta amministrata si è attestata a 146,1 milioni e quella diretta a -186,5 milioni.

Da inizio anno la raccolta tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 3,125 miliardi, -8% rispetto al 2015. In termini di acquisizione della clientela, da inizio anno sono stati acquisiti 81.925 nuovi clienti (di cui più di 8.500 nel solo settembre). Il numero dei clienti totali al 30 settembre 2016 è di circa 1.101.500, in crescita del 7% rispetto a settembre 2015.

Il Patrimonio totale è pari a 57,562 miliardi (rispettivamente +4,0% e +9,6% rispetto a dicembre e settembre 2015).

"Anche il mese di settembre evidenzia un risultato di raccolta importante, in particolare nell'ambito delle soluzioni evolute di advisory", commenta Alessandro Foti, a.d. e d.g. di Fineco, "Infatti, si conferma il sostenuto trend di crescita dei cosiddetti "Guided products & services", il cui apprezzamento è il risultato di una maggior consapevolezza da parte dei risparmiatori dell'importanza di una pianificazione finanziaria professionale. Questo trend, in corso da diversi mesi, si inquadra perfettamente nel modello della "Cyborg Advisory" dove il ruolo del consulente viene esaltato grazie al supporto imprescindibile della tecnologia".

fch

(END) Dow Jones Newswires

October 06, 2016 11:41 ET (15:41 GMT)

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tontolina

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PUNTO 1-UniCredit avvia collocamento 20% Fineco, consoliderà 35%, lock-up 360 gg
mercoledì 12 ottobre 2016 19:01

MILANO, 12 ottobre (Reuters) - UniCredit ha avviato un accelerated bookbuilding sul 20% di FinecoBank e continuerà a controllare e consolidare il restante 35% facendo leva "sulle distintive capacità e competenze" della società e impegnandosi a sostenere "la sua politica di investimento della liquidità".

Sulla quota restante UniCredit ha inoltre sottoscritto un impegno di lock-up per 360 giorni. Durante questo periodo "non potrà porre in essere nessun atto di disposizione delle azioni di FinecoBank senza il previo consenso di Ubs per conto dei joint bookrunners", spiega una nota.

Ubs e UniCredit Cib agiscono come joint global coordinator e joint bookrunners.

In base alla capitalizzazione di borsa attuale il 20% di Fineco vale intorno ai 588 milioni di euro. Secondo quanto riferiscono alcuni trader le prime indicazioni di prezzo sono intorno a 4,48 euro con uno sconto del 6,43% rispetto alla chiusura di oggi.

Il 12 luglio scorso UniCredit ha concluso il collocamento di circa il 10% di Fineco a 5,40 euro per azione con uno sconto del 6%.

Fineco era stata indicata da fonti come possibile asset da cedere nell'ambito della strategic review di UniCredit avviata dal nuovo Ceo Jean-Pierre Mustier, i cui risultati saranno comunicati il 13 dicembre.

Una difficoltà a cedere questo asset deriva dalle obbligazioni UniCredit in pancia a Fineco che, secondo gli analisti di Icbpi, rappresentano l'80% degli asset totali della banca multicanale. Una fonte ha spiegato giorni fa che, in caso di cambio di controllo, il portafoglio obbligazionario di FinecoBank cesserebbe di beneficiare del trattamento contabile e regolamentare favorevole derivante dal fatto di detenere debito della controllante.

"L'offerta è un'ulteriore precisa indicazione che UniCredit intende agire in maniera decisa e rapida per cogliere ogni opportunità incrementale per la creazione di valore in linea con il rinnovato impulso ad una gestione attiva del portafoglio in cui tutti gli attivi saranno soggetti alla stessa disciplinata gestione del capitale", conclude la nota.
 

tontolina

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B.Generali: Mossa, guardato Fineco ma ci siamo fermati subito

B.Generali: Mossa, guardato Fineco ma ci siamo fermati subito

Grafico Azioni Unicredit (BIT:UCG)
Storico

1 Mese : Da Ott 2016 a Nov 2016




"Si è guardato" il dossier Fineco "come hanno fatto in tanti ma senza dare nessun formale mandato. Ci siamo fermati subito perchè effettivamente, purtroppo, da un punto di vista di valore non crediamo che ci sia lo stesso valore dentro o fuori il gruppo Unicredit".

Lo ha affermato Gian Maria Mossa, d.g. di B.Generali, a margine della celebrazione dei 10 anni di quotazione in Borsa, in merito ad una eventuale fusione con Fineco.

"Fineco in termini di business è buono. È chiaro che dentro il gruppo Unicredit esistono delle possibilità a livello di bilancio e di gestione del portafoglio che fuori dal gruppo non sarebbero consentiti, i famosi bond Unicredit. Quindi il business è giusto ma per quanto riguarda il prezzo credo che nessuno possa permettersi di pagare qualcosa che al di fuori del perimetro non potrebbe funzionare", ha concluso.

lab

MF-DJ NEWS

1418:54 nov 2016


(END) Dow Jones Newswires
 

tontolina

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Fineco Core Multiramo: cosa scriverebbe un investitore informato

Articolo di Filippo Sgherri

Da qualche settimana la rete di promotori finanziari di Fineco propone con una certa insistenza una nuova polizza "multiramo". Con questo termine s'intende una polizza che combina la sottoscrizione di fondi (unit-linked) con la più tradizionale "gestione separata assicurativa". Diversi lettori ci hanno chiesto cosa ne pensiamo. Sono molti anni ormai che spieghiamo che questi prodotti sono assolutamente da evitare, vantaggiosi sì, ma esclusivamente per chi li propone. Basterebbe prendersi un po' di tempo e leggere la nota informativa per capire che sono prodotti da non sottoscrivere assolutamente. Il problema è che, solitamente, gli investitori non si sentono all'altezza di capire cosa c'è scritto nelle note informative. Ma non è così.
Abbiamo fatto un sogno.
Un investitore informato, dopo la lettura dei molti articoli scritti in proposito, ed avendo visto il prodotto, ha letto, da solo, il prospetto informativo e ci ha scritto cosa ne pensa. Quello che segue è il racconto di un ipotetico investitore informato. Quello che vorremmo diventassero tutti i lettori di questa sezione del sito Aduc.

Navigando in internet ho trovato un comunicato stampa di Fineco Bank del 7 ottobre 2015 con il quale si annunciava l'avvio della vendita della polizza CORE Multiramo, la quale secondo l'istituto: “…..coniuga la sicurezza di una gestione assicurativa con l’investimento in fondi, garantendo qualità di prodotto, diversificazione, vantaggi fiscali e successori. Nel dettaglio CORE Multiramo è costituito da una Gestione Separata, una soluzione assicurativa che offre la stabilità dei rendimenti e la garanzia del capitale investito, cui si affiancano fondi selezionati e aggiornati sulla base di elevati standard qualitativi e quantitativi. Tra i servizi opzionali previsti da CORE Multiramo, la possibilità di beneficiare di un flusso cedolare costante e di neutralizzare gli effetti delle oscillazioni di mercato tramite il ribilanciamento automatico del portafoglio.”

Caspiterina: Vantaggi fiscali, successori, stabilità di rendimenti, garanzia del capitale investito, fondi eccezionali, possibilità di un flusso cedolare, neutralizzazione delle oscillazioni di mercato e non solo...”esenzione dell’imposta di bollo e l’aliquota agevolata sulle plusvalenze della Gestione Separata, l’ottimizzazione fiscale dell’asset allocation, l’opzione rendita esente da IRPEF e l’assenza di imposta di successione”

Salto sulla sedia per lo stupore e con la soddisfazione di aver trovato il prodotto perfetto mi sono infilato il giacchetto per recarmi di corsa in una filiale per la sottoscrizione. In un attimo di razionalità mi sono detto: sarà il caso di dare una lettura veloce al fascicolo informativo?
Così ho immediatamente scaricato il documento. Impressionato e scoraggiato dalle 290 pagine di prospetto ho rimesso il giacchetto facendo voto di fiducia verso Fineco che cotanto ci offriva. Fortunatamente la mia insistente coscienza mi ha invitato nuovamente a leggere le centinaia di pagine informative e così ho fatto.

Armato di pazienza ho cominciato a leggere e man mano che scorrevano i paragrafi avevo sempre più la sensazione che si stesse parlando di un altro prodotto e ricorrente era la domanda: ma siamo sicuri di leggere il prospetto informativo corretto? Dove sono tutte le peculiarità descritte nel comunicato di Fineco?

Per cominciare scopro che è possibile suddividere il capitale investito tra quote di Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio armonizzati esteri (Sicav) e Gestione Interna Separata GEFIN, dove quest'ultima può rappresentare un investimento minimo del 10% e un massimo del 40% del premio versato. Il rimanente capitale, ovviamente, è OBBLIGATORIO investirlo in Sicav.
La gestione separata a differenza delle Sicav garantisce un rendimento minimo dello 0% con un rendimento trattenuto minimo pari all'1,30% annuo.

Leggendo il comunicato aveva destato il mio interesse la frase: “....la possibilità di beneficiare di un flusso cedolare costante”. Leggo il prospetto e la delusione si fa sempre più forte. Scopro che in realtà non si tratta di una vera e propria cedola bensì di un rimborso di capitale. Il sottoscrittore ha il grande vantaggio, a loro dire, di scegliere quanto capitale (il 3% o il 5%) farsi rimborsare con periodicità semestrale o trimestrale.

Incuriosito sempre più, e ormai molto scettico, continuo nella mia lettura per cercare di scoprire come questi mirabolanti AMMINISTRATORI DI POLIZZA, che prendono una commissione che varia dal 2% al 2,60% annuo riescono a :
....neutralizzare gli effetti delle oscillazioni di mercato tramite il ribilanciamento automatico del portafoglio.”
A pagina 265 del Fascicolo informativo leggo testuali parole: “ ….. Il Ribilanciamento prevede che ad ogni ricorrenza annuale …..., l’Impresa di Assicurazione intervenga in modo da neutralizzare gli effetti dell’andamento del mercato finanziario, tramite un’operazione di Switch automatico che ripristina la precedente suddivisione del Capitale maturato.” Allora non gestiscono le oscillazioni di mercato ma viene gestita le fluttuazione positive o negative del capitale riportandolo alle percentuali stabilite ad inizio contratto.

L'irritazione cresce e oramai sono convinto di non sottoscrivere tale contratto ma sono curioso di comprendere fino a che punto si possa manipolare la comunicazione per riuscire a vendere un simile prodotto, per cui continuo nella lettura per verificare le ultime affermazioni del comunicato stampa che così recita: ”......l’esenzione dell’imposta di bollo e l’aliquota agevolata sulle plusvalenze della Gestione Separata, l’ottimizzazione fiscale dell’asset allocation, l’opzione rendita esente da IRPEF e l’assenza di imposta di successione.”
Anche in questo caso le informazioni sono superficiali e non perfettamente chiare in quanto non vi è l'esenzione d'imposta di bollo se non solamente in casi specifici e limitatamente alla quota capitale investita nella Gestione Separata. Infine anche l'agevolazione fiscale sulle plusvalenze non è una peculiarità della polizza bensì dei titoli presenti nella Gestione Separata. Infatti sono i Titoli di Stato e titoli obbligazionari equiparati, di cui la gestione separata GEFIN ne è piena, che sono soggetti a tassazione agevolata del 12,5%. Opportunità e agevolazione che hanno anche coloro che acquistano direttamente titoli di stato.

Per finire ho voluto analizzare i costi della polizza:
Costo annuo della gestione separata – 1,30%
Costo copertura assicurativa – 0,10%
Altri costi – 0,01%
Costi addebitati sulla componente OICR (azionari/flessibili) – 2,60%
Costi addebitati sulla componente OICR (obbligazionari) – 2,00%
Comm. annua prevista dai fondi (parte non restituita) – min 0,37% max 1,50%

Sommando i vari costi elencati e aggiungendo gli oneri di intermediazione, le spese di negoziazione e amministrazione non conteggiate nelle percentuali sopra esposte, si può arrivare tranquillamente ad un costo medio annuo, udite udite, del 4%!!!

Una cosa positiva però va detta, se vogliamo ci offrono un bonus di sottoscrizione del 3%....sempre che i nostri soldi siano investiti per i prossimi 5 anni (quindi ci prendono circa il 20% per per darci un "bonus" del 3%...).
Facciamoci due conti...


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