Financial Facc di bronz award luglio 2002 assegnato a..... (1 Viewer)

Fleursdumal

फूल की बुराई
visto che stiamo in tema di revival ripropongo il portafoglio consigliato da carlà a inizio 2001 per l'Italia : Seat, Tiscali, TIM
 

Spennacchiotto

Nuovo forumer
Charlie ha scritto:
Il 10 maggio 2000 scriveva:

Poi a cena con Soru e Massarini a parlare di UMTS e a farmi spiegare cose strategiche abbastanza importanti (ma come a farsi spiegare delle cose strategiche, non era lui che suggeriva la strategia, il modello di aol a soru???? :-o :-? :-o )
per il futuro di Tiscali. Renato Soru ha comprato un accendino di quelli
che si illuminano di continuo, da una ragazza cinese di passaggio.
Costo: 5000 lire. Altino. Forse potrebbe avere riflessi sulle acquisizioni
future. Smile.
-----------------------------------

Il bello è stato che quelli che lo seguivano si sono chiesti per mesi che cosa voleva dire carlà con questa storiella dell'accendino cinese!!!
Più fuori di lui!!! :-o

Charlie

.. grazie Charlie!

non c'è limite al peggio! :D :D
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
da usemlab:

Ominidi finanziari

(21/07/02) La maggior parte dei giornalisti e degli esperti finanziari, specialmente quelli nostrani, costituisce a nostro avviso una categoria di ominide del tutto particolare e riconducibile all'anello mancante tra l'evoluzione della specie umana e la scimmia. Ancora una volta questa categoria di bipede dotata di una notevole propensione alla grafomania cerca di fare notizia mantenendo il focus dei propri articoli sugli effetti e non sulle cause dei problemi che si stanno manifestando con la caduta delle borse.

Non è un caso che la propaganda dei media scimmiotti e amplifichi senza capacità di critica le voci degli incompetenti che negli ultimi anni hanno succhiato miliardi di risparmi nella bolla speculativa. Incompetenti o Ponzi stil-nuovo-millennio che oggi si trovano in estrema difficoltà, non riuscendo più a trovare milioni di persone disposte a regalare soldi dietro le facili promesse di guadagni impossibili.

In questi giorni non si fa che criticare le vendite allo scoperto e parlare di crisi di fiducia degli investitori nel sistema economico come la causa della discesa delle borse. Un'aberrazione totale di punti di vista che ci irrita tanto quanto l'euforia mostrata dagli stessi durante il gonfiarsi della bolla speculativa o durante il rialzo insensato dei corsi che aveva seguito la fase di panico successiva all'attacco delle torri.

Il mercato orso, che sta lentamente riportando i valori delle quotazioni di borsa verso livelli finalmente ragionevoli, non è una conseguenza della crisi di fiducia degli investitori nel sistema, come non è l'effetto dell'operato di coloro che utilizzano le vendite allo scoperto per speculare sul ribasso dei titoli, è semplicemente la conseguenza più naturale, immediata e assolutamente necessaria degli eccessi degli anni novanta.

E' vero: la crisi delle borse sta innalzando i costi del capitale per i nuovi progetti e per le società che portano avanti il loro business onestamente. E rischia di esacerbare la crisi economica. Possibile che nessuno ci pensasse due anni fa quando la bolla veniva gonfiata sotto gli occhi di tutti? O quando quella bolla cominciò finalmente a perdere aria?
Le bolle finanziarie hanno SEMPRE questi effetti. Se gli ominidi finanziari avessero un po' più di cultura forse sarebbero riusciti ad avvisare gli investitori per tempo. Ma all'epoca della bolla si pensava solo a propagandare le performance incredibili e poco terrene delle borse di tutto il mondo. Un errore che oggi continua ad essere ripetuto, perlomeno dal punto di vista concettuale: si parla sempre e solo degli effetti e non delle cause, scambiando molto volentieri i primi per le seconde, che a loro volta vengono facilmente ignorate.

Analizziamo comunque i due fenomeni da qualche giorno sotto la lente degli ominidi finanziari.

Le vendite allo scoperto
Abbiamo parlato dello short selling con un articolo di qualche giorno fa . Lo riteniamo estremamente utile soprattutto nelle fasi di sopravvalutazione dei mercati come quella attuale.
Le vendite allo scoperto stanno diventando troppo di moda, forse, ma fanno parte del gioco, della speculazione che muove i mercati tutti i giorni. Chi si sta lanciando alla cieca su queste strategie senza avere le capacità di trading necessarie per gestire delle posizioni molto più difficili del semplice acquisto speculativo farà la fine di coloro che a suo tempo compravano titoli a prezzi assurdi per rivenderli dopo una settimana con un utile del 20%. Quindi il fenomeno non ci preoccupa più di tanto.

Qualcuno dice: ci sono gli hedge fund che speculano al ribasso su voci infondate che loro stessi alimentano e mettono in circolazione. E allora due anni fa? Quando gli stessi o altri hedge fund speculavano al rialzo sull'onda delle voci infondate o sui ridicoli STRONG BUY emessi dalle grosse case di investimento, oggi rivelatisi niente più che una truffa generalizzata archiviata, finora, con una multa irrisoria di 100 milioni di dollari alla Merril Lynch? Perché allora nessuno intervenne per limitare il fenomeno?

Anche questo fa parte della speculazione. Il fenomeno è sempre lo stesso e non è certo peggio quello odierno rispetto a quello di allora. Anzi, fu certamente peggio quello di allora quando contribuì a creare la bolla, portando a una "mislocation" di capitali enorme. Capitali che in gran parte hanno finanziato progetti insensati e non profittevoli e soprattutto le tasche di numerosissimi LESTOFANTI in giacca e cravatta.

Oggi quei capitali sono andati distrutti e continuano ad andare distrutti, ma non tanto a causa degli hedge fund che speculano sul ribasso bensì di chi all'epoca fomentò quella errata allocazione di risorse. I capitali rappresentano per investitori e risparmiatori un bene prezioso e soprattutto scarso che si reintegra solo con il lavoro e il sudore, nonostante lo stregone delle bolle da 7 anni produca moneta in quantità straordinarie per salvare, più che il sistema economico stesso, il sistema finanziario.

I cicli recessivi rappresentano infatti una fase normale e necessaria per correggere gli eccessi del boom. Il superomismo di Alan Greenspan, teso ad evitarli a tutti i costi, ha portato alla situazione attuale e rappresenta senza alcun dubbio la causa primaria di ogni problema economico odierno. Anche dei fenomeni speculativi.

Crisi di fiducia
Non è neanche vero che i mercati hanno cominciato a disconnettersi dall'economia reale per effetto della crisi di fiducia degli investitori. Il contrario era vero durante la fase della bolla. Era vero lungo l'insensato rialzo di fine 2001. Oggi il mercato comincia finalmente a rispecchiare i fondamentali quasi "marci" di un'economia piena di enormi squilibri strutturali e quindi proiettata inevitabilmente verso la recessione, unica via d'uscita alla risoluzione di quei problemi stessi.

La ripresa artificiale e virtuale del dopo 9/11 si è rivelata una ripresa STERILE, senza nuovi investimenti, senza crescita degli utili, senza nuovi posti di lavoro. Non poteva essere altrimenti. E' stata artificiale perché fondata sulla spesa e i consumi, frutto di assurdi incentivi (a loro volta stimolati da tassi di interesse IRREALMENTE troppo bassi) a fronte dei quali gli operatori hanno trovato il modo di aumentare ulteriormente il proprio livello di indebitamento, e quindi di conseguenza i rischi sistemici che oggi stanno emergendo in tutta la loro enorme potenza distruttiva.

Possiamo osservare invece che la fiducia nel sistema e nella ripresa economica è ancora alta, essendo misurata da parametri di valutazione delle quotazioni ancora elevati e ben lontani dagli stessi parametri che in altri periodi storici hanno caratterizzato il fondo del mercato.

Solo le forze di mercato stanno FINALMENTE cominciando a esprimere ciò che i media, gli analisti finanziari, e gli ominidi che controllano il 99% delle opinioni di mercato hanno negato per mesi.

Il mercato bear è il risultato degli eccessi costruiti negli ultimi 7 anni di mercato toro, di cui l'investimento eccessivo, imprudente e insensato nelle borse da parte di ogni categoria di investitori rappresenta il fenomeno più deprecabile, palesemente indotto dai media e dall'insieme degli ominidi finanziari.

Un fenomeno teso a finanziare e a coprire il resto degli eccessi ancora in gran parte da correggere: avidità del management, incompetenza manageriale, omissioni e sviste da parte delle autorità di controllo e supervisione, ingenua gestione dei portafogli finanziari da parte di persone incompetenti, mancanza di vera professionalità in un business molto delicato e per niente facile come quello degli investimenti finanziari.

Investire è una attività che richiede capacità non comuni. Il trading reso facile dalle nuove tecnologie e pubblicizzato come il nuovo modo facile di fare soldi in realtà è una delle attività più difficili e impegnative che ci possono essere.

Nei bagordi degli anni novanta, la professionalità degli esperti in investimenti finanziari era diventata un requisito difficilmente misurabile e soprattutto trascurabile. Tutti facevano soldi indistintamente. Il trading online era venduto come il sistema alla portata di tutti per moltiplicare i soldi.

Ci sono cascati in tanti e adesso che il mercato sta portando i partecipanti di quel gioco a una consapevolezza forzata si cercano capri espiatori assurdi, la cui summa più idiota vorrebbe impedire paradossalmente ai mercati la possibilità di scendere. Troppo facile. Allora perché non regalare direttamente i soldi alla gente?

Siamo indubbiamente nella fase più interessante di questo mercato orso. Le conseguenze di questa fase INEVITABILE andavano previste allora. Coloro che hanno sbagliato cominciano a cercare dei capri espiatori paradossali come ultimo tentativo disperato di non ammettere le proprie responsabilità e rappresentano solo un piagnisteo generalizzato di gente incapace di vedere al di là del proprio naso. Ominidi incapaci di pensare e riflettere ma solo di farfugliare insensatezze.

La vera crisi di fiducia è nelle favole della ricchezza facile. In niente altro. Ed è giusto che sia così. I soldi non crescono sugli alberi e la gente finalmente sta cominciando a capirlo. Il resto è solo la rabbia di una massa di investitori per diversi anni defraudata che adesso giustamente ha cominciato a chiedere le teste dei colpevoli e degli incompetenti. Molte delle quali devono ancora cadere.

Lo staff
 

abele

Nuovo forumer
..interessante, ma scrivere adesso queste cose è facile, perchè sono sulla bocca di tutti : nella loro analisi non c'è niente che non si legga su quotidiani finanziari e siti vari...una banalizzazione del fenomeno ex-post...
sopratutto secondo me nell'analisi del post 11 sett

l'unico che mi risulta aver capito qualcosa in anticipo fu W.Buffett..che diceva non di capire: in realtà osservava perplesso analisti finanziari vari che inseguivano le quotazioni inventando nuovi metodi valutativi che le giustificassero a posteriori, come il metodo delle opzioni reali: vera spazzatura..e si era nella fase finale parossistica di anni di crescita senza inflazione, una sorta di nuova era, un Eldorado, quella che tutti chiamavano new economy
allo stesso modo adessosi sta eccedendo nella direzione opposta, ma il mercato ama gli eccessi e mai bisogna contraddirlo, sarebbe stupido: scende?..allora o si sta fuori o si va short, anche se si ritiene che certe società possano essere ben prezzate

chi ha fatto i dovuti stop-loss ha perso qualcosa, ma anche ora è tutt'altro che rovinato..chi ha mantenuto in portafoglio le Tiscali ecc. be adesso si trova in brache di tela, ma è stato un suo errore
che ci siano dei fallimenti anche importanti è un buon segno perchè solo dalle macerie potrà sorgere il nuovo, e occorrereranno consolidamenti importanti nelle TLC e nei chip, settori maturi ormai

ecco l'unica vera regola aurea per il trading : essere rigidi nell'applicazione degli stop: lo stop va fissato ex-ante in corrispodenza di un livello tecnico che si ritiene significativo
 

Charlie

Forumer attivo
Vorrei solo precisare che il sottoscritto e altri pochi illuminati sparavano a zero su Carlà e sugli illusionisti finanziari già a marzo 2000.

Charlie
 

Spennacchiotto

Nuovo forumer
Charlie

ti segnalo questo bellissimo sito:

http://www.dack.com/web/bullshit.html

si possono creare espressioni e-ciofechighe inutili a volontà!

Es: utilize scalable infomediaries;
leverage value-added e-business;
synthesize B2B relationships, e cosi via all'infinito....


... beh, io penso che Autogrill sia un buon titolo, non perchè so se salirà o scenderà, ma perchè comunque la gente il caffè lo beve senza tanti "transform value-added mindshare"
 

pierrone

Forumer attivo
Il sito è strepitoso :-D

Ho anche messo la firma ai miei messaggi. Non sarà di Warren Buffett ma è significativa :-D
 

Spennacchiotto

Nuovo forumer
Ottimo Pierrone!!

il mio consiglio per la tua attività è di "expedite dynamic bandwidth"!!

(chissà cos'è... ma sono sicuro che funziona!! :D :D )
 

pierrone

Forumer attivo
Spennacchiotto ha scritto:
Ottimo Pierrone!!

il mio consiglio per la tua attività è di "expedite dynamic bandwidth"!!

(chissà cos'è... ma sono sicuro che funziona!! :D :D )


ma sai che non è proprio malaccio? Credo significhi "velocizza un'ampiezza di banda dinamica", e io ho il problema della connessione lenta

:-D :-o :)
 

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