Figurativo vs astratto. Come si crea, come si "legge" (1 Viewer)

HollyFabius

Nuovo forumer
Sto maturando l'idea di realizzare un libro su una sorta di "filosofia dell'Arte", scritto in forma di dialogo e basato su dialoghi veri realizzati su vari forum, sicuramente i contenuti di questo 3D meriteranno una parte centrale. Pensate sia un'idea farlocca?
 

HollyFabius

Nuovo forumer
Per nulla se gli autori dei post ti daranno il loro benestare
Certamente dovessi veramente arrivare ad un testo chiederei agli autori un benestare ma mi ero posto anche questa questione: una persona che posta sul web, in uno spazio pubblico, un qualunque contenuto, può eccepire su una eventuale pubblicazione?
Per esempio se una autore non desse il suo benestare non si potrebbe riprodurre quanto ha scritto senza il nickname, o con un nickname inventato? E' evidente che questa seconda soluzione sarebbe strana perché basterebbe una semplice ricerca google per arrivare al testo originale e al nickname originale.
Pensavo alla possibile stranezza di scrivere un test in forma di dialogo, non con dialoghi inventati, bensì con dialoghi veri, nati in posti pubblici e non poterli riprodurre.
 

microalfa

Nuovo forumer
Intanto vorrei congratularmi con tutti gli intervenuti in questo splendido 3D scoperto oggi e, dato che sono vecchio e preferisco leggere su carta piuttosto che su un rettangolo luminoso, applaudire al progetto.

Penso che non ci siano problemi nel riportare brani di persone più o meno anonime quali siamo tutti noi, quindi di fatto non proprietari di quanto esprimiamo all'interno di un forum, né che la proprietà del forum possa vantare diritti su quanto liberamente pubblicato dagli utenti.

Eventualmente potrebbe esserci il tema dello scopo di lucro o meno del libro medesimo, ma qui occorre il parere di un avvocato.

Forza Fabius!
 

HollyFabius

Nuovo forumer
Intanto vorrei congratularmi con tutti gli intervenuti in questo splendido 3D scoperto oggi e, dato che sono vecchio e preferisco leggere su carta piuttosto che su un rettangolo luminoso, applaudire al progetto.

Penso che non ci siano problemi nel riportare brani di persone più o meno anonime quali siamo tutti noi, quindi di fatto non proprietari di quanto esprimiamo all'interno di un forum, né che la proprietà del forum possa vantare diritti su quanto liberamente pubblicato dagli utenti.

Eventualmente potrebbe esserci il tema dello scopo di lucro o meno del libro medesimo, ma qui occorre il parere di un avvocato.

Forza Fabius!
Grazie, provo a postare l'idea in modo strutturato in un post dedicato sia qui che sull'altro forum per capire la fattibilità del progetto, il lucro potrebbe non essere un problema perché lo scopo non è il lucro e il testo potrebbe venir diffuso su libro digitale gratuitamente.
 

HollyFabius

Nuovo forumer
Tornando al tema del thread, vorrei sapere dagli esperti se il seguente trattatello trovato in rete sulla lettura di un'opera d'arte sia ben fatto o parziale o superato o quant'altro. Ringrazio dell'attenzione.

http://sand.altervista.org/1 Livello visivo strutturale.pdf
Beh, bisognerebbe scrivere molto, entrando in dettaglio delle varie parti per un commento serio.
Sicuramente è una visione molto parziale ma non potrebbe essere altrimenti in una ventina di pagine.
Per esempio, volendo trattare il colore, mi pare mancante di tutto quanto in Arte è stato scritto dalla Bauhaus e in particolare da Itten che mi pare un punto di partenza necessario per trattare il tema. Poi mi sembra che parli solo dell'arte visiva figurativa che mi pare un grosso limite. Ma mi pare ci siano molti aspetti neppure accennati o superati. Leggendo superficialmente mi pare che premetta l'arte come forma di linguaggio e poi tratti solo della parte figurativa. La cosa è soggetta alla possibile critica che considerare l'Arte parte della comunicazione e del linguaggio è una visione moderna e che quindi non dovrebbe prescindere dalle analisi sviluppate dai concettuali, cosa esclusa espressamente dal testo.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Avrei voglia di riprendere questo 3d, dopo un periodo di disintossicazione culturale :rolleyes:
Mi sono riletto tutto, una follia :-D, le questioni aperte sono tante.
Però su una sto tornando a riflettere, la questione dei neuroni-specchio.
Mi rendo conto che non tutto torna. In realtà, quando guardo un paesaggio (nel reale o in arte) penso che di per sé non si attivino i N-S. Prima che essi si attivino sarà necessario che si metta in moto un'altra funzione, quella identificativa. Altrimenti posso confondere la serenità che mi viene alla vista di mare azzurro+cielo azzurro (l'abbiamo chiamata livello zero per quanto riguarda il puro percepire i colori, livello uno quando vi sia riconoscimento delle forme) con l'impulso inconscio ad imitare una espressione umana, un atteggiamento, un modo di essere anche solo fisico.
Il modello proposto è il seguente, e riguarda per ora la realtà, non l'arte.

Apro gli occhi e percepisco un "tono" generale. Percezione zero.

A quel punto cominciano alcune mie attività "in automatico". La più semplice è il riconoscimento dei luoghi, vedere o capire dove sono (attenzione uno). Contemporaneamente sempre si attiva, insieme agli altri sensi, anche quello che Rudolf Steiner chiamava il senso dell'io (se non si attiva son problemi psico-). Se il senso dell'io trova "oggetti" in cui identificarsi (una persona, ma anche un animale, o un quadro, o una fotografia) i N-S, prima in stato di attività potenziale (come un'auto ferma con il motore acceso) si attivano rispetto a tale oggetto.

Quindi da una parte ci si riferisce al senso dello spazio, dall'altra al senso dell'io. Due cose diverse.
Resta ora da applicare il tutto alla visione di un quadro, distinguendo poi tra figurativo, astratto o ... misto.
 
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