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Termini, convocato il tavolo e Lombardo accusa: Marchionne offensivo

Il ministro Scajola discuterà con le parti il 29 gennaio per decidere il futuro dell'impianto Fiat in Sicilia: «Resto convinto che debba rimanere un polo industriale»... articoli correlati Marchionne: «Sulla chiusura di Termini Imerese decisione irreversibile» Italia, finanza più riccaL'industria segna il passo Trichet: «Ripresa ancora incerta,rinviare il taglio delle tasse» Tremonti: «Il Pil non descrive la realtà italiana» Distretti industriali: segnali di ripresa nel 2010
 

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Marchionne: da unione Fiat-Chrysler benefici per tutte e due
di ANSA
Ad del Lingotto: possono avere chance che da sole non avrebbero

(ANSA) - WASHINGTON, 14 GEN - Fiat e Chrysler offrono 'benefici unici una all'altra e insieme possono avere chance che da sole non avrebbero'.Lo ha detto l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne intervenendo all'Automotive News Congress World, durante il quale ha ricordato gli obiettivi di Chyrsler al 2014. 'Break even quest'anno e un profitto operativo in aumento a 5 miliardi di dollari nel 2014', ha aggiunto Marchionn
 

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Fiat: per 2010 prevede crescita in Brasile in linea con mercato

MILANO (MF-DJ)--Per il 2010 Fiat Group Automobiles prevede una crescita sul mercato brasiliano in linea con quella del mercato.

E' quanto emerge dalle slide di presentazione dei risultati trimestrali e annuali del gruppo torinese, nelle quali si ricorda che la Fiat ha mantenuto la leadership sul mercato sudamericano registrando vendite record nel suo 33* anno di presenza.

Per quanto riguarda i veicoli commerciali, la divisione prevede per il 2010 una mercato europeo in linea o leggermente inferiore al 2009 e si pone l'obiettivo di migliorare la propria quota di mercato grazie al lancio di nuovi prodotti.

Nel settore auto si ribadisce la stima di un mercato in calo 12% soprattutto a causa del mercato tedesco. Nel caso di non rinnovo degli eco-incentivi la domanda dovrebbe calare di un ulteriore 4%.
 
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Lancillotto

Nomen omen
Razelli (Anfia), contrazione a 1,7 mln di auto senza incentivi

Auto: Razelli (Anfia), senza incentivi vendite giu'

Il mercato vedrebbe una contrazione a 1,7 mln di vetture

(ANSA) - MILANO, 27 GEN - Senza gli incentivi nel 2010 il mercato dell'auto vedrebbe una contrazione a 1,7 milioni di vetture. 'Sono questi i numeri' dice Eugenio Razelli, presidente Anfia. 'L'anno scorso le vendite si sono chiuse in linea con il 2008, se gli incentivi andranno avanti inevitabilmente avremo una riduzione intorno a 2 milioni di vetture ma se non ci saranno gli incentivi ci sara' una forte riduzione a 1,7 milioni', prevede il presidente dell'Anfia.
 

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Bene il mercato in gennaio: +30% ed anche il Gruppo Fiat, ma in calo gli ordini:

(ASCA) - Roma, 1 feb - Il balzo del 30% delle immatricolazioni di gennaio ''non deve trarre in inganno'' perche' e' legato alla coda degli incentivi e perche' si confronta con un mese, gennaio 2009, in cui le vendite di auto nuove erano crollate del 32,6% per l'interruzione della precedente tornata di incentivi. E' quanto rileva il Centro Studi Promotor commentando i dati diffusi dalla Motorizzazione Civile.

''Il risultato di gennaio - spiega CSP - e' stato determinato in misura decisiva dal portafoglio ordini di ben 350.000 autovetture esistente al 31 dicembre 2009, portafoglio accumulatosi perche' la normativa incentivi dello scorso anno consente di immatricolare fino al 31 marzo 2010 le vetture ordinate con bonus entro il 31 dicembre''. Se il confronto, invece che con il 2009 si fa con il 2008, si registra un calo dl 11,7%, mentre rispetto a gennaio 2007 la contrazione e' addirittura del 17,6%.

Il dato preoccupante arriva dagli ordini. ''Come e' noto - sottolinea il Centro Studi - per il 2010 gli incentivi non sono ancora rinnovati, ma e' stato ufficialmente annunciato che un rinnovo vi sara'. Nell'attesa dall'inizio di gennaio si e' verificato un blocco pressoche' totale degli ordini delle vetture che erano incentivate nel 2009, che non lo sono piu' dal 1* gennaio, ma che potrebbero ancora esserlo nel 2010. Nessuno e' infatti disposto a comprare oggi a 100 quello che potra' avere domani a 90''.

''Il portafoglio ordini esistente a fine 2009 - conclude CSP - dovrebbe consentire un discreto risultato anche in febbraio, ma se il Governo non assume alcuna decisione sugli incentivi 2010, la raccolta di ordini continuera' ad essere fortemente depressa con la possibilita' che in marzo vi sia un crollo drammatico anche delle immatricolazioni''.
 
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In lieve flessione il mercato tedesco: -4,3% in gennaio.

Per quanto riguarda Fiat, Lancia, Alfa Romeo, tiene la prima, perdono le altre due.
 
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