Fiat (F) FIAT: news & market (1 Viewer)

Bluemind

Nuovo forumer
Apro questa discussione con l'intento di raccogliere tutte le news price-sensitive sul Gruppo FIAT, le analisi, i dati di bilancio e quelli dei vari mercati dove il Gruppo è presente, anche con le controllate Iveco e Cnh.

Eviterei invece di inserire strategie personali, note di analisi tecnica e commenti non pertinenti all'argomento trattato perchè vi sono altre discussioni dedicate principalmente a questi temi.

Per quanto riguarda le immatricolazioni dei brand Fiat, Lancia ed Alfa Romeo le ho raccolte dal 2007 e rese disponibili on-line su:

www.carsitaly.net
 

Bluemind

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Fiat,Goldman alza prezzo obiettivo 14 euro, rating BUY
lunedì 30 novembre 2009 11:41

MILANO, 30 novembre (Reuters) - Goldman Sachs alza il prezzo obiettivo su Fiat a 14 da 10,5 euro con rating "buy".

"Alziamo le nostra stima di Ebit margin per le operazioni core di Fiat al 5,5% dal 5% per riflettere i potenziali benefici sul fronte delle sinergie per Fiat Auto dall'alleanza con Chrysler, e la solida performance operativa di Iveco, che è nella parte più bassa del ciclo", dice una nota di Goldman.

"Per arrivare al nuovo target price di 14 euro, abbiamo incluso un valore di 2 miliardi di euro per il 35% di Chrysler in mano a Fiat", aggiunge. "Arriviamo a questo valore applicando un multiplo EV su fatturato del 30% sui dati previsti al 2012 in termini di ricavi e stato patrimoniale di Chrysler".

Goldman considera Fiat "un vincitore strutturale di lungo periodo a livello globale nel settore auto".

E' terza nella speciale classifica realizzata dalla banca sui fattori di successo, "nei quali includiamo", dice la nota, "i potenziali benefici derivanti da economie di scala legate all'alleanza con Chrysler".
 

Bluemind

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Fiat/ Citi sale a buy e ipotizza lo spin-off dell’auto
Martedí 01.12.2009 11:16

IN BORSA/ Corrono le azioni Fiat a Piazza Affari. A metà seduta il titolo registra un rialzo del 2,95%.
Le auto Fiat, nella scala di preferenze degli analisti di Citi, fanno un balzo in avanti e passano da "hold" ("mantenere il titolo in portafoglio") a "buy" ("acquistare"), con prezzo obiettivo invariato a 12 euro per azione. Tale decisione, spiegano gli esperti in uno studio diffuso oggi, è stata presa a seguito di alcune considerazioni che lascerebbero ben sperare per gli azionisti del gruppo del Lingotto: dalle prospettive della controllata Chrysler a una generale sottovalutazione delle principali attività di Cnh, passando per il forte impegno del management al rispetto degli obiettivi stabiliti. Certo, concedono gli analisti di Citi, nell'immediato futuro il titolo Fiat potrebbe attraversare una fase di debolezza a causa dello scadere degli incentivi statali previsti per il settore automobilistico, ma il fair value dell'azione resta in ogni caso pari a 12 euro.

Quanto alla controllata a stelle e strisce del gruppo torinese, Citi per il 2012 stima un indebitamento di sei miliardi di dollari, cosa che porta a una valutazione della quota del 35% in mano a Fiat nell'ordine di 1,4 euro per azione. "In un'ottica di breve termine - affermano gli analisti della banca d'affari statunitense - il flusso di news non dovrebbe ancora essere del tutto positivo per Chrysler, con vendite inferiori alle attese e una quota di mercato ancora debole. Tuttavia, riteniamo che Chrysler possa rappresentare una grande potenzialità per Fiat, soprattutto per quel che riguarda il raggiungimento di volumi superiori alle aspettative grazie allo sfruttamento delle piattaforme condivise”.

Cnh, la controllata di Fiat che produce macchine agricole, verrebbe invece ad assumere un ruolo di importanza crescente all'interno del gruppo guidato dall'amministratore delegato, Sergio Marchionne, nel caso in cui dovesse andare in porto una operazione che Citi non esclude, ma che anzi giudica probabile: lo spin-off della divisione auto. Gli esperti della banca d'affari fanno sapere di "prendere seriamente in considerazione la possibilità" che in futuro Fiat possa procedere in questo senso, "forse per intensificare le cooperative venture", ossia forme di rapporti di collaborazione tecnica e/o finanziaria con altre società. Se dovesse concretizzarsi la separazione della divisione auto, Cnh, secondo Citi, verrebbe a rappresentare il core business del gruppo.

Intanto, gli analisti, dopo che il 2009 è stato per Fiat un anno caratterizzato da poche novità in termini di nuovi prodotti, si attendono news su questo fronte all'inizio del 2010, con la presentazione di un nuovo piano. Da questo punto di vista, gli esperti della banca d'affari americana credono che per il gruppo guidato da Marchionne, in un orizzonte di lungo termine, "uno spostamento strutturale verso la produzione di macchine più piccole e più efficienti possa rappresentare un punto di forza".
 

saila

Moderatore Piazza Affari
Fiat,Goldman alza prezzo obiettivo 14 euro, rating BUY
lunedì 30 novembre 2009 11:41

MILANO, 30 novembre (Reuters) - Goldman Sachs alza il prezzo obiettivo su Fiat a 14 da 10,5 euro con rating "buy".

"Alziamo le nostra stima di Ebit margin per le operazioni core di Fiat al 5,5% dal 5% per riflettere i potenziali benefici sul fronte delle sinergie per Fiat Auto dall'alleanza con Chrysler, e la solida performance operativa di Iveco, che è nella parte più bassa del ciclo", dice una nota di Goldman.

"Per arrivare al nuovo target price di 14 euro, abbiamo incluso un valore di 2 miliardi di euro per il 35% di Chrysler in mano a Fiat", aggiunge. "Arriviamo a questo valore applicando un multiplo EV su fatturato del 30% sui dati previsti al 2012 in termini di ricavi e stato patrimoniale di Chrysler".

Goldman considera Fiat "un vincitore strutturale di lungo periodo a livello globale nel settore auto".

E' terza nella speciale classifica realizzata dalla banca sui fattori di successo, "nei quali includiamo", dice la nota, "i potenziali benefici derivanti da economie di scala legate all'alleanza con Chrysler".

buon giorno, ti chiedo gentilmente di non continuare ad aprire 3D su FIat, ne abbiamo già uno, potresti postare la tue notizie la, 1 è meno dispersivo e 2 chi segue Fiat non deve continuare a cliccare di qua e di là, grazie:)

Saila
 

Bluemind

Nuovo forumer
buon giorno, ti chiedo gentilmente di non continuare ad aprire 3D su FIat, ne abbiamo già uno, potresti postare la tue notizie la, 1 è meno dispersivo e 2 chi segue Fiat non deve continuare a cliccare di qua e di là, grazie:)

Saila


Mi ha appena chiesto di farlo Argema, dopo un intenso scambio di messaggi in privato. Altrimenti non lo avrei mai fatto.
Per chi segue le news e l'analisi fondamentale qui può trovare più facilmente quanto cerca, chi segue invece l'analisi tecnica può seguire l'altro thread.
Comunque mettetevi d'accordo, io tengo un paio di discussioni su Fiat su altri forum finanziari ed automobilistici, se volete replico qui volentieri le notizie ed analisi più interessanti, altrimenti chiudete pure la discussione, per me non c'è alcun problema. Sarebbe impossibile andare a ricercare gli stessi contenuti nell'altra discussione, evidentemente più mirata all'andamento di proprie personali posizioni sul titolo in ottica di day-trading.
Qui invece la mentalità e di medio-lungo termine.
Credo sia anche un modo, duplicare qualche discussione sullo stesso titolo, per creare ambienti diversi che si adattino a mentalità e background differenti. Questo potrebbe in parte supplire al fenomeno dell'abbassamento di livello dell'intero forum che mi pare stiate discutendo in queste settimane.
 

saila

Moderatore Piazza Affari
Mi ha appena chiesto di farlo Argema, dopo un intenso scambio di messaggi in privato. Altrimenti non lo avrei mai fatto.
Per chi segue le news e l'analisi fondamentale qui può trovare più facilmente quanto cerca, chi segue invece l'analisi tecnica può seguire l'altro thread.
Comunque mettetevi d'accordo, io tengo un paio di discussioni su Fiat su altri forum finanziari ed automobilistici, se volete replico qui volentieri le notizie ed analisi più interessanti, altrimenti chiudete pure la discussione, per me non c'è alcun problema. Sarebbe impossibile andare a ricercare gli stessi contenuti nell'altra discussione, evidentemente più mirata all'andamento di proprie personali posizioni sul titolo in ottica di day-trading.
Qui invece la mentalità e di medio-lungo termine.
Credo sia anche un modo, duplicare qualche discussione sullo stesso titolo, per creare ambienti diversi che si adattino a mentalità e background differenti. Questo potrebbe in parte supplire al fenomeno dell'abbassamento di livello dell'intero forum che mi pare stiate discutendo in queste settimane.

no figurati assolutamente, te lo dicevo per non disperdere i tuoi post, che sono veramente molto interessanti, visto la fine che ha fatto l'altro 3D, e tutto ok:up::)

ciao
Saila
 

Crisalide

Nuovo forumer
[FONT=Times New Roman, Times, serif]tratto da un articolo su Milano Finanza del 2/12/09[/FONT]
[FONT=Times New Roman, Times, serif][/FONT]
[FONT=Times New Roman, Times, serif]Vendite auto in calo in Brasile, Fiat sottoperforma in tutti i mercati[/FONT]
[FONT=Times New Roman, Times, serif]Le vendite di automobili in Brasile sono calate del 14,5% a novembre rispetto a ottobre, dopo essere cresciute nei mesi precedenti grazie agli incentivi fiscali del Governo. Il Brasile è uno dei mercati principali per la casa torinese che ha guidato le vendite di auto a novembre, con una quota di mercato del 25,92%. In Italia le immatricolazioni auto nello scorso mese sono state esplosive ma grazie agli incentivi fiscali che in vari Paesi si avvicinano alla scadenza e favorite da un facile confronto anno su anno. E comunque Fiat ha sottoperformato praticamente in tutti i mercati. Societe Generale mantiene il titolo del Lingotto nella sua least preferred e Chevreux ribadisce underperform[/FONT] [FONT=Times New Roman, Times, serif]Fiat invrete la rotta a piazza Affari e passa in territorio negativo (-1% a 10,24 euro). Le vendite di automobili in Brasile sono calate del 14,5% a novembre rispetto a ottobre, dopo essere cresciute nei mesi precedenti grazie agli incentivi fiscali del Governo che hanno abbassato i prezzi e spinto gli acquisti.

La Fenabrave, l'associazione nazionale dei venditori di auto, ha precisato che le immatricolazioni di nuove automobili sono cresciute del 41,5% rispetto a novembre 2008. Da gennaio a novembre di quest'anno, le vendite sono invece aumentate complessivamente dell'8,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima, superando le vendite dell'intero 2008.

Il Brasile è uno dei mercati principali per Fiat che ha guidato le vendite di auto a novembre, con una quota di mercato del 25,92%, seguita da Volkswagen con il 24,63%. General Motors ha il 20,59% e Ford l'8,38%. Gli incentivi sono previsti terminare per la fine di dicembre, ma Fenabrave si aspetta che le vendite nel 2010 crescano di un ulteriore 9%, a fronte di un avanzamento del Pil del 5%.

Invece il mercato italiano a novembre ha immatricolato 189.976 auto, +31,2% anno su anno e in calo rispetto alle 195.454 di ottobre. Da inizio anno il calo è dell'1,4%. Fiat ha immatricolato 55.661 auto, +27,6% con una market share in calo dal 32,6% di ottobre al 30,4% di novembre, portando la quota di mercato da inizio anno al 32,9% e la crescita di Fiat da inizio anno a +1,5%.

"Tali risultati sono sotto le nostre attese sia a livello di quota di mercato: ci attendevamo 190.000 auto che soprattutto per Fiat per la quale ci attendevamo 63.000 auto immatricolate", osservano stamani gli analisti di Intermonte secondo cui la perdita di quota di mercato è andata a scapito soprattutto di Ford, Peugeot e Renault.

Insomma, immatricolazioni auto esplosive ma grazie agli incentivi fiscali che in vari Paesi si avvicinano alla scadenza e favorite da un facile confronto anno su anno. E comunque, osservano a Equita sim (buy e target a 12,3 euro), Fiat ha sottoperformato praticamente in tutti i mercati. Nel dettaglio:

1) Italia (37% dei volumi Fiat Auto): mercato auto +31% anno su anno (-1% da inizio anno), ma lo scorso anno il mercato era calato del 29%; Fiat sottoperforma con +28% (+2% da inizio anno). A dicembre prevedibile ulteriore esplosione: ordini +44% (+10% da inizio anno);

2) Brasile (30%): mercato auto +45% anno su anno (+10% da inizio anno) e LCV +35% (+7%);

3) Francia (5%) mercato: auto +48% (+8% da inizio anno), a pari giorni lavorativi +41% (+8% da inizio anno); Fiat +33% (+10% da inizio anno); LCV -1% (-21% da inizio anno), a pari giorni lavorativi -6% (-21% da inizio anno); Fiat -4% (-22% da inizio anno); truck sempre deboli a -38%, in linea coi mesi precedenti (-38% da inizio anno);

4) Spagna (1%): +37% anno su anno (-21% da inizio anno); Fiat +19% anno su anno (-45% da inizio anno).

Negli Usa poi la quota di mercato delle immatricolazioni ha registrato un andamento flat anno su anno a novembre a 747.000 auto, portando il calo da inizio anno a 9.401.432 auto, -24%. Male ancora Chrysler che ha fatto molto peggio del mercato a -25% con 63.560 auto (mkt share dell'8,5%), portando il calo da inizio anno a 844.879 auto (-38%).

Dall'incontro con il ministro Scajola ieri il Ceo di Fiat, Sergio Marchionne, ha ribadito l'intenzione di Fiat di chiudere la produzione della Lancia Y a Termini Imerese dal 2011 e di riconvertire gli stabilimenti in una ancora non precisata nuova realtà industriale. Ovviamente questa proposta ha trovato l'opposizione del Governo e dei sindacati, con la regione Sicilia che offre più fondi.

E' inoltre possibile che Fiat possa congelare i nuovi investimenti in Alfa Romeo nell'ambito di una revisione strategica del brand che prevede la sostituzione della 159 con una berlina del segmento D e della 166 con una berlina del segmento D costruita in Nordamerica su piattaforme Chrysler.

Il futuro dell'Alfa Romeo preoccupa gli stessi analisti di Cheuvreux che stamani hanno ribadito il rating underperform e il target price a 11,20 euro su Fiat, mentre Societe Generale in un report sul settore auto europeo, coperto con overweight, continua a considerare la casa torinese tra i suoi least preferred.

"L'eventuale congelamento dello sviluppo di Alfa sarebbe positivo per i margini dell'Auto, ma condannerebbe il marchio alla fine del ciclo di vita dei modelli attuali", spiegano a Cheuvreux. Tale decisione, se confermata, avrebbe conseguenze significative per Fiat: una scelta simile potrebbe essere presa per Lancia, che pure è in difficoltà.

Inoltre, la decisione aumenterebbe i margini operativi dell'Auto, ma farebbe sorgere di nuovo la questione della sostenibilità dell'Auto all'interno gruppo. "Un piano di taglio dei costi in Italia nel 2010 e possibili soluzioni finali per i brand in perdita potrebbero essere il preludio allo spin-off dell'Auto, che potrebbe includere Chrysler, nel 2012", concludono gli analisti di Cheuvreux.

Sta infine emergendo l'orientamento del Governo di ridurre gradualmente gli incentivi auto per il 2010 con maggiori vincoli sulle emissioni e contrariamente a quando ci si attendeva sembra che difficilmente il rinnovo potrà avvenire in finanziaria entro dicembre, ma più probabilmente con un decreto legge ad hoc a gennaio che oltre all'auto comprenderebbe aiuti ad altri settori.

Ricordiamo che Fiat ha dato un target di utile operativo di 1,5 miliardi di euro con incentivi Italia rinnovati e 1,15 miliardi di euro senza incentivi per cui, a detta di Intermonte (underperform e target a 9,50 euro sul titolo Fiat), in attesa di sapere in che forma gli incentivi potranno essere rinnovati, è lecito attendersi a parità di condizioni che l'utile operativo possa essere più basso.
[/FONT]
 

Bluemind

Nuovo forumer
Qualche notizia price-sensitive per il titolo FIAT che sta salendo sopra i 10,50 Euro oggi:

FIAT: SCAJOLA, IN TRATTATIVA PER PORTARE PRODUZIONE CHRYSLER IN RUSSIA

(ASCA) - Roma, 2 dic - La Fiat sta trattando con la Sollers per portare in Russia parte della produzione Chrysler di vetture e veicoli commerciali leggeri. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, nel corso del foro di dialogo Italia-Russia.
Fiat ''sta trattando per investimenti significativi nella produzione di veicoli commerciali e vetture Fiat in Russia portando li' parte della produzione Chrysler'', ha detto il ministro.
Il suo omologo russo, Viktor Khristenko ha sottolineato che ''ci sara' anche produzione di ricambi e formazione del personale e questo ci consentira' di riportare il brand Fiat sul mercato russo''.
''Sono convinto - ha aggiunto il ministro russo - che si creera' un nuovo grande produttore automobilistico a livello regionale''.


FIAT: ALTAVILLA, INTEGRAZIONE CON CHRYSLER STA ANDANDO BENE


FIAT: ALTAVILLA, NEL 2010 20 NUOVI PRODOTTI IN AMERICA LATINA
(AGI) - Milano, 2 dic. - Il gruppo Fiat presentera' nel 2010 in America Latina 20 nuovi prodotti, tra nuove auto e restyling di modelli esistenti. Lo ha annunciato Alfredo Altavilla, Ceo di Fiat Powertrain e vice presidente esecutivo Business development del gruppo, intervenendo alla Conferenza Italia-America Latina. "Fiat e' in America Latina da 90 anni - ha affermato - abbiamo in quest'area ricavi per 20 miliardi di dollari, 31 stabilimenti e 41mila dipendenti. In Brasile abbiamo il 25% del mercato e siamo leader da 9 anni, e nel Sud America la nostra quota e' del 16%. Il solo Brasile e' diventato il quinto mercato auto al mondo, e chiudera' il 2009 con oltre 3 milioni di auto vendute complessivamente, in crescita del 10% sullo scorso anno. Le prospettive di sviluppo dell'auto sono ottime nei prossimi anni, non solo per il Brasile ma per tutta l'America Latina, che ha un grande gap da colmare, premessa di una forte crescita di tutto il comparto automotive".
 

saila

Moderatore Piazza Affari
Alfa romeo in 10 anni ha prodotto 3 miliardi di debiti nel gruppo fiat
Proprio nel momento in cui il mito si rinnova, con l’arrivo della nuova Giulietta, il destino di Alfa Romeo appare appeso a un filo. E il futuro di migliaia di operai, tra Arese e Pomigliano d’Arco, si fa sempre più incerto. Fiat, infatti, potrebbe congelare i nuovi investimenti in Alfa Romeo nell’ambito di una revisione strategica del brand. L’opzione, rivelata nei giorni scorsi da Automotive News Europe, è effettivmente sul tavolo dell’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne. Il top management Fiat ci sta pensando, dopo anni di perdite e vendite in calo. Che avrebbe perso tra 200 e 400 milioni di euro l’anno negli ultimi 10 anni. Calcolatrice alla mano vuol dire una cifra attorno ai 3 miliardi di euro. «Dobbiamo lavorare ancora di più su Alfa - ha detto Marchionne - per prendere una decisione intelligente che mantenga realmente il valore più alto possibile per Fiat».

Troppi restyling
La questione ruota attorno al fatto che il marchio Alfa Romeo è stato reinventato troppe volte. Un metodo cui l’amministratore delegato del gruppo torinese vuole porre fine. Il quadro sarà più chiaro a gennaio, quando Marchionne alzerà il velo sul piano industriale 2010-2014. Due, per ora, le alternative sul piatto per Alfa. La prima, poco gradita, è volta a sostituire la 159 con una berlina del segmento D e la 166 con una berlina del segmento D costruita in Nordamerica su piattaforme Chrysler, ma solo per Alfa e venduta dal Biscione a livello globale.

L’altra pista prevede di congelare subito gli investimenti nel marchio dopo che la 147 sarà sostituita dalla Giulietta appena presentata. Uno scenario che implica l’assenza di eredi per la 166, l’attuale ammiraglia Alfa. Non solo. Oltre la neonata Giulietta, resterà solo la MiTo come modello nuovo. Continuerebbe invece a essere venduto il resto della gamma: i modelli 159, la Brera coupé, la Spider e il Gt coupé. Da eslcudere, per ora, un’integrazione tra Alfa e il brand Dodge di Chrysler.

Tensione fra le sigle
Tensione, ovviamente, fra i sindacati. Ad Arese i lavoratori stanno portando avanti la loro protesta con una manifestazione partita dall’autostrada Milano Laghi. Poi hanno bloccato l’ingresso della fabbrica. A Pomigliano d’Arco (dove si assemblano 147, Gt, 159, 159 Spider, 159 Sportwagon e Fiat Bravo, invece, ) la schiarita dovrebbe arrivare con l’imminente annuncio della produzione della Panda, che in Polonia lascerebbe il posto alla lancia Ypsilon in “fuga” da Termini Imerese. E proprio in Sicilia resta caldo il fronte dei 1.400 operai. Stamattina alle sei parte lo sciopero. Il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, continua a promettere il sostegno del governo per cercare di evitare la chiusura e lo stop alla produzione di auto. Palazzo Chigi valuta il rinnovo dei bonus rottamazione: la nuova versione degli incentivi, però, che potrebbe trovare spazio in Finanziaria, sarebbe meno generosa della precedente. Su Termini Imerese, Fiat insiste sulla linea dura in attesa si chiarire le alternative per la produzione. Sulla scrivania di Scajola, frattanto, è arrivata la proposta della Ecop Power Technology. L’azienda di Brescia, che dal 1999 realizza autobus elettrici e ibridi, è interessata agli sviluppi dello stabilimento siciliano.

Frattanto un accordo è stato raggiunto tra Fiat e sindacati alla Powertrain di Mirafiori, le ex Meccaniche, dove da due anni si lavora prima su 17 turni e poi su 18.
 

Bluemind

Nuovo forumer
Dopo ALFA ROMEO ecco le voci sul destino del marchio LANCIA:

Addio alla Lancia?

In un'ottica di riposizionamento delle Case del gruppo Fiat-Chrysler, Marchionne ha ipotizzato che i prossimi modelli Lancia potrebbero essere venduti con il marchio Chrysler.

UNA RIVOLUZIONE - Secondo quanto riporta Automotive News, già a partire dal 2011 la Fiat potrebbe rinominare gli attuali modelli Lancia con il marchio Chrysler. La scelta della Fiat troverebbe conferma anche nelle parole di Sergio Marchionne, amministratore delgato del Gruppo. “Non c'è dubbio che la Chrysler abbia la credenziali per diventare un marchio globale”, ha detto.

Marchionne avrebbe poi continuato affermando che “utilizzare il marchio Chrysler avrebbe senso perché più riconoscibile a livello internazionale rispetto a Lancia”. In ogni caso il numero uno della Fiat avrebbe anche sottolineato che le Lancia non scompariranno dal mercato.

NON MORIRÀ - “Dobbiamo essere molto attenti a non distruggere le radici della Lancia”, ha continuato Marchionne. “Dobbiamo trovare una soluzione che metta d'accordo entrambi i marchi”.

COSA SUCCEDERÀ? - Una possibilità è che il marchio Lancia continui a essere utilizzato in un ristretto numero di mercati come Belgio, Francia e Italia. Nel 2008 sono state venduti 103.000 modelli della Casa Italiana, di cui 93.000 in Italia.

Una seconda possibilità sarebbe quella di trasformare la Lancia in un Marchio da "apporre" sui futuri modelli Chrysler. Un rapporto simile a quello Abarth-Fiat, dove il tema sarebbe però l'esclusività invece della sportività

Il prototipo della Chrysler dal quale dovrebbe derivare la sostituta della 300C entro un anno.

Sempre secondo quanto riportato da Automotive News, questa seconda soluzione danneggerebbe le vendite in Italia, perchè i clienti non comprerebbereo mai una Chrysler marchiata Lancia.

Entro il 2010, la Chrysler lancerà modelli cruciali per il suo futuro come la nuova 300C e versioni fortemente aggiornate della berlina Sebring e della monovolume Voyager.

FIAT CI STA PENSANDO - Dopo l'arrivo di questi modelli, Marchionne ha sottolineato che la Fiat avrà le idee più chiare su quello che la Lancia e la Chrysler potranno fare insieme. “Abbiamo bisogno di vedere i nuovi prodotti sul mercato e capire come si posizioneranno. Solo dopo prenderemo una decisione”, ha detto.

Nonostante Marchionne abbia intenzione di trovare una soluzione che permetta alla Lancia e alla Chrysler di coesistere, il numero uno della Fiat ha sottolineato che “una razionalizzazione delle Case del gruppo Fiat-Chrysler è necessaria per limitare i costi”.
 

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