Fiat (F) FCA, il dopo (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
questa è una bella insiderata
ha approfittato del rialzo e l'azione è ritornata sui suoi passi
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marofib

Forumer storico
specie quanto tutti stavano facendo pronostici sui target per la fusione....segnale pessimo..considerando anche che ha gia' perso molto dai max...marchionne non l'avrebbe fatto..questo mi fa dubitare sulle capacita' di sto tizio




La vendita di azioni FCA da parte di Manley questa settimana non è la sua prima. Il numero uno del gruppo italo americano infatti ha venduto 346.423 azioni in varie transazioni dal 14 marzo al 22 marzo, poi 97.753 il 9 maggio. Mike Manley ha finora venduto 694.176 azioni, quasi la metà del totale ricevuto, incassando quasi $ 10 milioni.
 
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tontolina

Forumer storico
FCA-RENAULT/ Ecco perché la fusione conviene di più ai francesi
02.06.2019 - Franco Oppedisano
Fca ha visto azzerarsi il rialzo in Borsa dopo l’annuncio della proposta di fusione con Renault. La ragione di ciò è molto semplice


Non è successo assolutamente niente. Almeno in Borsa. Non c’è stata la lettera di Fca a Renault, quella di John Elkann a Nissan, non c’è stata la riunione a Tokyo dell’Alleanza e non c’è stato nemmeno il sostanziale via libera del Governo francese principale azionista della casa automobilistica d’Oltralpe. Venerdì 24 maggio, quando solo gli insider e il Financial Times sapevano dell’offerta di Fiat Chrysler a Renault, il titolo del Lingotto ha chiuso a quota 11,42 euro e sette giorni dopo ha terminato le contrattazioni a 11,44 euro. Uno zero virgola zero, zero e rotti di guadagno che arrivano alla fine di una settimana convulsa, ricca di avvenimenti che hanno chiarito una questione e ne hanno lasciati aperti molte altre.

I mercati, la Borsa e gli investitori hanno subito stabilito chi guadagna di più da un merger ed è Renault. Fin da lunedì scorso il primo giorno di contrattazioni dopo l’annuncio il titolo della casa automobilistica francese guadagnava oltre il 15%, due o tre punti in più di quello di Fca e ancora venerdì scorso, il 31 maggio, al contrario di Fca, aveva mantenuto un guadagno di circa l’8%.


Renault porta a casa la metà di marchi premium universalmente conosciuti come Lancia, Alfa Romeo e Maserati che non ha mai avuto nella sua storia e un mercato come quello nord America in cui non ha mai contato nulla. Fca, invece, forse solo un motore elettrico made in Japan e vaghe, e soprattutto costose sul piano sociale, sinergie per ridurre costi.
Mike Manley, il ceo inglese di Fca, magari la pensa in modo diverso, ma il giorno del grande rialzo ha venduto 250mila azioni della società automobilistica, pari a circa il 25% del totale di azioni che detiene a un prezzo medio di 13,85 dollari, per un importo complessivo di poco meno di 3,5 milioni di dollari. La motivazione ufficiale è quella di dover coprire spese personali e sembra che non l’abbia fatto prima per non “violare le norme sull’insider trading”.
Comunque non è stato un buon segnale e non è stato l’unico.
FCA-RENAULT/ Ecco perché la fusione conviene di più ai francesi
 

tontolina

Forumer storico
da FCA-RENAULT/ I veri obiettivi di un compromesso al ribasso

Renault capitalizza poco più del valore della sua partecipazione in Nissan (43,4%), lo scorso anno ha registrato un calo sia del fatturato che dei margini ed è alle prese con divorzio con Mercedes che ne scombussola non poco i piani (lavoravano insieme da dieci anni e in comune avevano messo alcuni motori, incluso quello elettrico, molte piattaforme, compresa quella di Twingo e Smart, e i veicoli commerciali di Daimler sono realizzati in sinergia). Il gruppo francese che ha come azionista di riferimento con il 15% lo Stato è, o dovrebbe essere, il leader dell’Alleanza che lo vede lavorare in sinergia con Nissan e Mitsubishi, ma il condizionale sta a significare che, dopo l’arresto in Giappone di Carlos Goshn ex ceo di Renault che gestiva di fatto i tre marchi e voleva riunirli in “un unica entità irreversibile”, non è affatto chiaro chi comanda che cosa e come andrà a finire la partnership franco giapponese.
 

tontolina

Forumer storico
PARIGI VUOLE LA FCA. ORMAI E’ ANDATA, IL GOVERNO DEVE PREPARARE UNA POLITICA INDUSTRIALE PER IL FUTURO
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Ormai la fusione è decisa, e FCA, dopo essersene andata da tempo dall’Italia ed aver fatto base nei Paesi Bassi, presto finirà a Parigi. Il ministro dell’economia Bruno Le Maire, titolare del 15% di Renault che diverrà il 7,5% del futuro gruppo unito, ha già fatto specifica richiesta che la sede del gruppo sia a Parigi,

PARIGI VUOLE LA FCA. ORMAI E’ ANDATA, IL GOVERNO DEVE PREPARARE UNA POLITICA INDUSTRIALE PER IL FUTURO

in pratica invece di una fusione sembra essere l'acquisizione
 

tontolina

Forumer storico
FCA ha ritirato la proposta di fusione con Renault
In un comunicato ha detto che attualmente in Francia non ci sono «le condizioni politiche» perché la fusione possa avvenire
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Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha ritirato la proposta di fusione con Renault che aveva presentato lo scorso 26 maggio. In un comunicato FCA ha spiegato di continuare a essere fermamente convinta dell’utilità della fusione per entrambe le aziende automobilistiche, aggiungendo che però è divenuto chiaro «che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo». La fusione avrebbe portato alla nascita del terzo gruppo automobilistico mondiale, dietro Volkswagen e Toyota, controllato per il 50 per cento dagli azionisti di FCA e per il 50 per cento dagli azionisti di Groupe Renault. «FCA», conclude il comunicato, «continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente».

Nonostante la proposta di FCA fosse stata accolta positivamente dai vertici di Renault, negli scorsi giorni erano sorti alcuni problemi: il governo francese, che controlla il 15 per cento della società, aveva chiesto un posto per un suo delegato nel nuovo consiglio d’amministrazione, e Renault aveva ottenuto che il quartiere generale operativo dell’eventuale nuova società fosse mantenuto in Francia. Inoltre, secondo quanto scritto dal Wall Street Journal, l’attuale presidente di Renault sarebbe dovuto diventare l’amministratore delegato della nuova società, mentre Elkann sarebbe dovuto rimanere presidente ma senza deleghe operative.


Il consiglio di amministrazione di Renault si era riunito martedì 5 giugno per votare sulla proposta di fusione presentata da FCA, ma aveva deciso di posticipare il voto di un giorno. Anche la riunione di mercoledì, però, si era conclusa senza che si riuscisse a trovare un accordo. «Il cda», si legge nel comunicato di Renault, «non è riuscito a prendere una decisione a causa della richiesta espressa dai rappresentanti dello Stato francese di posticipare il voto a un altro consiglio». Alcune fonti vicine a FCA hanno detto al New York Times che la decisione di Renault di spostare ulteriormente il voto è stato visto da FCA come il segnale definitivo che l’accordo non si sarebbe fatto.
 

marofib

Forumer storico
per concludere un buon affare bisogna anche alzarsi dal tavolo

ora che tutti sanno le debolezze di entrambi, dovranno per forza trovare un accordo ...anche con altri
 

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