Faziogate: abuso di atti d'ufficio? Esposto-denuncia di Aduc (1 Viewer)

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Questa mattina abbiamo inviato un esposto-denuncia alle Procure della Repubblica di Roma e di Milano contro il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, ipotizzando il reato di abuso d'ufficio (art.323 codice penale). L'intento è di fornire un contributo fattivo affinché la giustizia indaghi formalmente sul suo comportamento e perché questa vicenda possa risolversi il più rapidamente possibile. Il testo è consultabile a questo indirizzo: http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=120456
Siccome non sappiamo se il senso di responsabilità di Antonio Fazio lo indurrà a qualche iniziativa che faccia recuperare la credibilità perduta dall'istituto di cui è governatore, nel frattempo abbiamo chiesto il conforto della magistratura.

Siamo molto interessati alla credibilità del nostro sistema finanziario. Credibilità che oggi e’ posta a rischio dal comportamento dell'attuale governatore.

Prima ancora che apparissero su tutti i media i testi delle intercettazioni telefoniche, non pochi avevano dubbi sulla sua imparzialità. Ad esempio, alla Popolare di Lodi è stata concessa l’autorizzazione a salire nel capitale sociale dell’Antonveneta fino al 30%, ben 15 giorni prima che la stessa autorizzazione venisse concessa alla banca concorrente nella scalata. Perché?

La pubblicazione delle intercettazioni telefoniche hanno confermato, aggravando in maniera pesantissima, i dubbi sul comportamento dell’attuale Governatore. Sembra che Antonio Fazio abbia fatto di tutto per approvare l'OPASC anche contro i pareri dei dirigenti competenti della Banca d’Italia. Perché?
Abbiamo chiesto che ce lo dica la magistratura.
 

ecasa

Forumer attivo
Magari ci fossero ogni giorno centinaia di iniziative simili !

Benissimo , denunciamo tutto cio' che sentiamo in dovere di fare.

Spero che la magistratura faccia fino in fondo i suoi passi .

Scusate una domanda : ma in casi del genere la magistratura puo' o deve agire d'ufficio in mancanza di denuncie, oppure no ?

Già perchè in caso negativo , senza i coraggiosi che denunciano, i pezzi grossi hanno vita facile.
Ciao.
 

tontolina

Forumer storico
I verbali delle deposizioni davanti ai pm di Milano «Così Fazio impose il sì alla scalata Fiorani» L'inchiesta sul caso Antonventa. C'era il rischio di un buco da 1,5 a 2 miliardi di euro per la Banca Popolare di Lodi STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO - È stato il rischio di un buco macroscopico da 1,5 a 2 miliardi di euro nei bilanci della Banca popolare italiana a far decidere agli ispettori della Banca d’Italia di negare l’autorizzazione all’offerta pubblica di acquisto della stessa ex Lodi sulle azioni di Antonveneta.


Il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio (Emblema)
Via libera, invece, poi concesso dal Governatore Antonio Fazio con un clamoroso intervento personale che ha segnato la prima spaccatura nella storia di Bankitalia tra struttura tecnica e vertice decisionale. Spaccatura documentata nei dettagli dagli atti dell’inchiesta milanese, oggi non più segreti perché depositati ai legali di tutte le parti in causa. Quella voragine, tanto grande da richiamare alla mente i crac Parmalat e Cirio, rischia di crearsi nelle casse della banca lodigiana quando bisognerà coprire i finanziamenti fatti ai 18 concertisti (correntisti finanziati in modo occulto dalla stessa banca per scalare Antonveneta) e gli accordi riservati (put and call) con le banche e con i finanzieri alleati nella scalata.
RIVELAZIONI - A rivelare questa previsione catastrofica, nonché i retroscena della decisione di Fazio, sono i verbali degli ispettori e i brogliacci che riassumono le intercettazioni dell’inchiesta milanese per aggiotaggio. In particolare Claudio Clemente, uno degli ispettori di Bankitalia, spiega agli inquirenti milanesi: «Il patto parasociale con gli altri soggetti coinvolti nel concerto ha effetti patrimoniali significativi» che si ripercuoteranno sul bilancio di chiusura 2005 a causa della possibilità che la banca debba rimborsare gli stessi soggetti. La testimonianza di Clemente conferma l’esistenza di un «asse» di fatto tra gli ispettori scrupolosi di Bankitalia e i pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti che indagano sull’espansione del banchiere Gianpiero Fiorani.

L'amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi Gianpiero Fiorani (Lapresse)
E mentre gli investigatori (davvero pochi per le ferie) sono al lavoro, oggi pomeriggio i vertici della Popolare Italiana si riuniranno per il terzo consiglio di amministrazione in una settimana. Non ci sarà l’amministratore delegato Gianpiero Fiorani, sospeso dalla carica per due mesi dal gip Clementina Forleo che ha «congelato» le azioni della Antonveneta detenute da lui e dai suoi alleati (i finanzieri Emilio Gnutti con i tre fratelli Lonati, gli immobiliaristi Stefano Ricucci e Danilo Coppola) e ha sequestrato 100 milioni di euro guadagnati come capital gain dai 18 concertisti grazie alla manovra.
STRATEGIE E INDAGINI - Il vertice della ex Lodi dovrà individuare le strategie per il futuro. Come quella che riguarda il consolidamento del patrimonio, la cui solidità è stata messa in discussione proprio dall’ispettore della Banca d’Italia e ora confermata dal declassamento stabilito dall’agenzia Moody’s. Fermata l’opa, ora si parla di un possibile compromesso tra la Bpi e gli olandesi dell’Abn Amro, protagonisti dello scontro che ha dato il via all’inchiesta. Da Amsterdam arrivano segnali di una qualche disponibilità a trovare una soluzione, azione della magistratura a parte. Ma il cda di Bpi dovrà anche tracciare le basi per raccogliere le informazioni richieste dalla Banca d’Italia che ha invitato l’istituto a fornire chiarimenti proprio sulla solidità del patrimonio e sull’andamento dell’aumento di capitale. In queste ore la Gdf di Milano sta eseguendo una serie di verifiche, a partire dal conto corrente vincolato della ex Lodi presso la filiale a Londra della Deutsche Bank, legato proprio alla questione del patrimonio di Bpi. Ma dalle indagini milanesi emergono anche nuovi elementi sulla scalata a Bnl tra i quali il rapporto privilegiato tra Bankitalia e Unipol.
Paolo Biondani
Giuseppe Guastella
11 agosto 2005
Le notizie del Corriere via
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/08_Agosto/11/verbali.shtml
 

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