Europa: l'invasione degli africani a spese dell'italia (1 Viewer)

tontolina

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tontolina

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Un po di numeri sull'immigrazione in Italia:
Saverio Berlinzani
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Dal 2008 al 2016 sono arrivati in Italia 681.332 migranti.
Nel 2017 secondo fonte Unhcr sono giunti in 119.247 per un totale pari a 800.579.

Le richieste di asilo, come si vede dal secondo grafico (fonte Eurostat), sono oltre lo 0.5% della popolazione residente, ovvero circa 300.000 (60 milioni circa la popolazione).
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Ciò significherebbe che ci sono circa 500 mila irregolari, come confermato dall'articolo del Sole 24 ore che scrive, nel febbraio 2018 "Oltre 5 milioni di migranti regolari e circa 500mila irregolari sprovvisti di valido permesso di soggiorno. Sono i numeri che emergono dai più recenti rapporti sull’immigrazione. L’ultimo Dossier del centro studi Idos stima in 5 milioni 359mila a fine 2016 gli immigrati regolari in Italia, l’8,8% della popolazione totale."
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L'ultima tabella ci dice quanti sono gli stranieri regolari in rapporto alla popolazione. con l'Italia al terzo posto dopo Germania e Uk. La Francia è diversa, avendo la maggior parte di stranieri acquisito negli anni la cittadinanza.

http://www.ilsole24ore.com/…/migranti-54-milioni-residenti-…



 

tontolina

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Insomma Commissione Europea dice che i "migranti" entrano in Europa ma poi blocca le frontiere con l'Italia isolandola
CAOS MIGRANTI/ L'Italia li salva, l'Europa li ama così tanto che non li vuole
Ieri a Vienna si discuteva di cambiare le regole della missione Sophia. Niente. L'Europa, solidale a parole, dà del fascista a Salvini ma dei migranti se ne frega. RENATO FARINA 31 agosto 2018 Renato Farina
CAOS MIGRANTI/ L'Italia li salva, l'Europa li ama così tanto che non li vuole
 

tontolina

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Poi la sinistra, cioè il potere, stritolerà Salvini (e gli italiani)
Scritto il 31/8/18 • nella Categoria: ideeCondivid

Lo so come andrà a finire.
Lo so perché conosco la storia, conosco la gente, conosco i potentati, conosco gli immigrati.
Li conosco come li conoscete voi, per esperienza, precedenti, realismo e uso di mondo.
Fino a ieri la scena era la seguente: non ho sentito un italiano che non fosse d’accordo con Salvini, che non giudicasse assurdo incriminare un ministro dell’interno che fa il suo dovere, oltre che il suo mandato elettorale, di salvaguardare i confini della nazione, come è previsto dalla Costituzione, e tutelare gli italiani, respingere gli arrivi clandestini e ribadire che i migranti non sbarcano in Italia ma in Europa.

È assurdo che dobbiamo ricordarci dell’Europa quando si tratta di pagare i debiti o di non sfondare i bilanci.
E invece dobbiamo scordarci dell’Europa quando arrivano i migranti perché allora, d’un tratto, diventiamo nazione e ce la dobbiamo sbattere noi.
La nostra sovranità consiste nell’obbligo di accoglierli, anche se tutti gli altri non li vogliono.
Fino a ieri non c’era una persona con cui ho parlato che in un modo o nell’altro non fosse di questa idea. Viceversa non ho sentito un tg, un programma, un commentatore, un uomo di potereo un giornale che non fosse schierato contro l’Italia, contro gli italiani, contro Salvini e dalla parte dell’Europache se ne frega dei migranti, dalla parte dei giudici che incriminano i ministri nel nome della legge, dalla parte dei migranti che sbarcano illegalmente.
Una partita secca, il popolo compatto da una parte, il potere compatto dall’altra.

In compagnia di Salvini quasi nessuno, la Lega c’è ma non si vede, c’è solo lui, c’è la Meloni e poi giù il deserto.
I grillini, quando non sono appesi al Fico, e dunque pendono a sinistra, fanno i furbetti come di Maio che pur di galleggiare e di restare dove sta, e giocare a fare il superministro, è pronto a rimangiarsi tutto e a scaricare l’Alleato su cui sono puntati i cannoni mediatico-giudiziari del Palazzo, dai catto-bergogliosi alla sinistra sparsa.

Come volete che finisca una partita così, pensate che gli italiani tramite Salvini possano ottenere qualcosa se tutto l’Establishment è compatto ai piedi dell’Europa e in favore degli sbarchi, senza curarsi delle conseguenze, ma solo calcolando i profitti politici che ne deriveranno a loro? Salvini verrà virtualmente imprigionato, fino a che sarà neutralizzato. Non andrà in galera ma sarà emarginato, chimicamente castrato. Ed è curioso pensare che tutti coloro che hanno battuto la sinistra sono sempre stati – di riffa o di raffa – considerati criminali: Berlusconi, Salvini, la destra, perfino Cossiga quando si oppose all’establishment, Leone quando si oppose al compromesso storico e Craxi quando cercò di far valere il primato della politica e dell’Italia e si oppose al catto-comunismo.

Ma è possibile che qualunque avversario della sinistra che abbia vinto in Italia col consenso popolare debba essere per definizione un delinquente, per affari e malaffari, eversione e violazione della Costituzione, per fascismo, razzismo o altre fobie ormai a voi note?
Cambiano gli attori ma la partita è sempre tra sinistra e delinquenti, tra potentati e malavita.
L’avversario della sinistra è tollerato solo se è perdente, se è remissivo, se non dà fastidio, fa tappezzeria e magari si piega a loro.
Eppure non ho mai visto tanta eversione, tanto disprezzo degli italiani, tanta prevaricazione, abuso e mafia travestita da legge e da democrazia, d’Europa e di Modernità quanto quella di chi detiene il vero potere in Italia.
Quando vincono gli outsider, il governo è una cosa, il potere è un’altra, non coincidono. Al governo magari ci mettono le guardie del sistema, i Moavero e i Tria. Ma per il resto sono circondati, il potere è una cupola che tiene in scacco chi governa e in spregio il popolo che li sostiene.

Ma so anche per esperienza come finiranno quelle povere vittime appena sbarcate.
La diocesi darà loro un tozzo di pane per un po’ ma saranno poi a larga maggioranza, a carico dello Stato italiano, a partire dalla sanità.
Qualcuno diventerà spacciatore o verrà ingaggiato dalla criminalità locale, qualcuno commetterà violenze sessuali e abusi come se ne sente ogni giorno essendo tutti maschi, giovani, sfaccendati e con gli ormoni a mille, qualcuno delinquerà e ruberà per conto suo, qualcuno – più onesto o più sprovveduto – andrà a lavorare in campagna e la sinistra potrà dunque speculare anche sul loro sfruttamento come schiavi dei caporali (che notoriamente li ha istituiti Salvini, prima non esistevano, ai tempi di Renzi e Gentiloni e Prodi erano solo un brutto ricordo del passato). Qualcuno di loro odierà il Paese che li ha accolti, sfamati e vestiti e si darà alla violenza eversiva, talvolta inneggiando sul web, talvolta partecipando attivamente alla guerra contro di noi, fino al terrorismo dei fanatici islamici.
E qualcuno, vivaddio, si inserirà nella nostra società e si integrerà.
Su 170, forse diciotto, come la nave che li ha portati da noi.
Uno su dieci.
Per questo so come andrà a finire.
Il consenso a Salvini prima o poi si sgonfierà, quando vedranno che non potrà dare i frutti sperati, che il loro Tribuno sarà isolato, le sue decisioni saranno sistematicamente smantellate dai Palazzi.
Allora gli italiani si adatteranno, come sempre hanno fatto, abbozzeranno perché non vogliono mica imbarcarsi in una guerra civile. Si rifugeranno nelle tv e negli smartphone. E quello stanno aspettando gli sciacalli e le iene variamente disseminati nei media, nei tribunali, nei palazzi di potere.
D’altra parte, è vero, non si può pensare di governare senza creare una classe dirigente, senza dotarsi di una strategia, ma soltanto a pelle, a orecchio, a botte di tweet, video e like. E così resterà quel divario assoluto tra la gente e il potere, ognuno troverà l’alibi per farsi i fatti suoi. E l’Italia sarà bell’e fottuta.
(Marcello Veneziani, “Ecco come andrà a finire”, dal “Tempo” del 28 agosto 2018; articolo ripreso sul blog di Veneziani).
 

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