Europa: l'invasione degli africani a spese dell'italia (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
"Porti chiusi anche alle navi militari europee",
ma Salvini irrita la Difesa: “Non ha nessuna competenza”

112827005-8c8b6596-d5c5-44b3-abb2-1c37719512af.jpg

La nave irlandese
Dopo aver utilizzato le Ong per invadere l'italia ora utilizzano le loro navi militari.... Naturalmente i loro porti continuano ad essere chiusi all'immigrazione e l'Austria e la francia continuano a bloccare i flussi ai confini..... Comodi fare i negriri con la nazione degli altri!

L'affondo del vicepremier dopo lo sbarco a Messina di 106 migranti da una nave irlandese: "Stortura da modificare, porterò la questione al vertice dei ministri dell'Interno Ue".
Ma arriva lo stop: "Questa missione europea è gestita da Esteri e Difesa"


Le navi militari di altri Paesi europei che salvano migranti non in zona Sar italiana e non coordinati dalla sala operativa di Roma e poi li sbarcano in Italia è un'altra "stortura" del sistema di soccorso nel Mediterraneo a cui il governo italiano intende dare una spallata.
E' quello che è avvenuto ieri sera a Messina con lo sbarco di 106 migranti soccorsi in zona Sar maltese da un pattugliatore irlandese della missione Eunavformed.
Ed è il tema al centro di un incontro in programma domani tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte per mettere a punto una soluzione alternativa da presentare all'Europa. Queste le parole del vicepremier:
"Dopo aver fermato le navi delle Ong, giovedì porterò al tavolo europeo di Innsbruck la richiesta italiana di bloccare l'arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali attualmente presenti nel Mediterraneo.
Purtroppo i governi italiani degli ultimi 5 anni avevano sottoscritto accordi (in cambio di cosa?) perché tutte queste navi scaricassero gli immigrati in Italia, col nostro governo la musica è cambiata e cambierà".

Una sortita forte accolta con fastidio dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta, tanto che a sera, fonti del suo ministero sottolineano che la competenza sulle missioni internazionali non è del Viminale. "Eunavformed è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa, non Interni. Quel che vanno cambiate sono le regole di ingaggio della missione e per farlo occorre farlo nelle sede competenti, non a Innsbruck". Di più: "L'azione deve essere coordinata a livello governativo, altrimenti l'Italia non ottiene nulla oltre a qualche titolo sui giornali, fermo restando che la guida italiana per noi è motivo di orgoglio".


"Lo sbarco di ieri sera a Messina - fanno sapere dal Viminale - è frutto di vecchi accordi, eredità dell'operazione Sophia che va certamente modificata". Perché lo sbarco di ieri sera a Messina è una contraddizione dei principi richiamati dal governo italiano, che ha battuto i pugni per chiedere maggiore responsabilita' all'Europa e per negare l'accesso alle navi delle Ong, navi straniere a cui il governo italiano ha chiuso i porti dicendo di far riferimento al coordinamento della guardia costiera libica e di portare i migranti nel porto piu vicino, dunque Nord Africa o Malta, o in alternativa in quello del Paese di cui batte bandiera la nave.

Ma ieri, in situazione analoga, soccorso diretto, avvenuto in zona Sar maltese senza alcun coordinamento della sala operativa di Roma, e con altri porti più vicini, il pattugliatore irlandese si è diretto verso l'Italia. Il soccorso è stato coordinato dalla sala operativa de La Valletta ma poi la nave ha fatto rotta verso l'Italia. Proprio qualche giorno fa la portavoce del Consiglio UE aveva sottolineato come le navi europee non dovessero sbarcare i migranti soccorsi in Libia " perché contrario ai valori europei"..... e allora invadono l'Italia

Porti italiani chiusi alle Ong, dunque, ma non alle navi militari straniere che continuano a sbarcare in Italia i migranti soccorsi nel Mediterraneo almeno per ora.
Ieri sera a Messina sono arrivati in 106, portati a terra dal pattugliatore irlandese Samuel Beckett. Sono 93 uomini, 11 minorenni e due donne, una delle quali incinta. Ad attenderli hanno trovato un gruppo di manifestanti con le magliette rosse. Il soccorso è avvenuto la notte tra il 4 e 5 luglio in zona Sar maltese. Il gommone con 106 persone a bordo era partito 16 ore prima da Garabulli.

"Porti chiusi anche alle navi militari europee", ma Salvini irrita la Difesa: “Non ha nessuna competenza”
 

tontolina

Forumer storico
di questo problema dobbiamo ringraziare la Troika che ha voluto governi italiani non eletti e/o incostituzionali: Monti-Letta-Renzi-Gentiloni

il PD è un partito razzista contro gli italiani....
 

tontolina

Forumer storico
se non dovessimo spendere 5 miliardi all'anno per i neri
li potremmo utilizzare per rilanciare l'economia italiana....
 

tontolina

Forumer storico
Nicoletta Forcheri
16 min ·
La ministra Trenta mi sembra che stia pisciando fuori dal vaso perché
di due cose l'una: il fatto di importare migranti con navi militari battenti bandiera straniere o è materia della Difesa quindi lei dovrebbe impedirlo o è materia degli Interni, perché si tratta comunque della stabilità e della sicurezza nazionale, e quindi è materia degli Interni, in tal caso non deve mettere becco se non per vietare a navi militari straniere di invaderci con i loro carichi di ogni sorta (ricordo che Salvini e Di Maio stanno tentando di fermare gli scarichi anche di merce contraffatta)

A meno che lei non sia un'infiltrata dei mondialisti alla Soros/Rotschilds, per la Maersk e la GDO, in tal caso ne vanno richieste immediatamente le dimissioni-.
Anche perché Salvini è colui che è stato eletto e voluto dal popolo,
LEI NO, è STATA NOMINATA E COOPTATA.


FUORI!!
 

tontolina

Forumer storico
Tg.com24


Ma quanto sono carini i mussulmani quanta attenzione , che ci dedicano e quanta tolleranza loro dimostrano in tutte le loro manifestazioni di grande affetto verso di noi , che siamo anche andati a salvarli in mare .

upload_2018-7-9_15-47-8.png

Tg.com24
 

tontolina

Forumer storico
Migranti. Via a controlli straordinari degli ex valichi di frontiera di Gorizia e Trieste Previsti posti di blocco nelle aree di confine. Nella notte, l'Austria ha avviato i controlli alla frontiera con l'Italia al valico del Brennero
- See more at: Migranti. Via a controlli straordinari degli ex valichi di frontiera di Gorizia e Trieste

09 luglio 2018
Sono cominciati questa mattina nelle zone in prossimità degli ex valichi di frontiera delle province di Gorizia e Trieste controlli straordinari per il contrasto ai flussi migratori irregolari.
L'operazione è stata decisa durante un vertice a Trieste presieduto dal vice capo vicario della Polizia, prefetto Luigi Savina, alla presenza dei questori di Trieste e Gorizia e dei vertici regionali della polizia di frontiera, stradale e ferroviaria.
Previsti posti di blocco nelle aree di confine.
Le azioni di controllo proseguiranno ininterrottamente nell'arco delle 24 ore per una ventina di giorni.
A Gorizia i servizi straordinari, coordinati dalla Questura, vedranno impegnati anche operatori del settore di Polizia di Frontiera terreste di Gorizia, della sezione di Polizia Stradale e del locale posto di Polizia ferroviaria. L'azione sarà implementata dall'arrivo di rinforzi provenienti dai reparti mobili di Milano e Bologna e dal reparto prevenzione crimine di Milano. In tutto - informa la Questura - oltre trenta uomini. A Trieste è previsto l'arrivo di rinforzi da Padova e Firenze. L'operazione prevede in particolare posti di blocco nelle aree di confine, con il controllo di automezzi e persone sospettate di attività di ingresso illegale all'interno dello Stato, anche in considerazione di una possibile intensificazione del flusso migratorio durante il periodo estivo. Austria: al via controlli al Brennero Nella notte l'Austria ha avviato i controlli alla frontiera con l'Italia al valico del Brennero e con la Germania per chi entra da Kiefersfelden/Kufstein. Si tratta di controlli temporanei sull'immigrazione previsti in occasione della presenza dei ministri dell'Unione Europea in programma da giovedi' a Innsbruck. L'Austria la settimana scorsa aveva annunciato che, a seguito della presidenza dell'UE, avrebbe attuato dei controlli con due pacchetti da cinque giorni, dal 9 al 13 luglio e dal 17 al 21 settembre. La zona della frontiera del Brennero è sorvegliata dall'alto con velivoli dell'esercito austriaco. Al confine tra Austria e Germania si è formata una coda di 15 chilometri - See more at: Migranti. Via a controlli straordinari degli ex valichi di frontiera di Gorizia e Trieste
 

tontolina

Forumer storico
Magaldi: i falsi amici dei migranti che hanno piegato l’Italia
Scritto il 10/7/18 • nella Categoria: idee
Magaldi: i falsi amici dei migranti che hanno piegato l’Italia | LIBRE


Se ci sarà la possibilità che possa finire, un giorno, la tragedia dell’immigrazione nel Mediterraneo, lo si dovrà a Matteo Salvini – non certo ai finti progressisti che oggi lo contestano in modo violento e squadristico, pretendendo che ad accogliere i migranti sia la sola Italia, cioè il paese che il sedicente centrosinistra ha ridotto in bolletta, piegandosi ai signori europei del rigore e dello spread.
Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e battistrada del cantiere politico per il “partito che serve all’Italia” (tavola rotonda a Roma il 14 luglio), difende a spada tratta il neo-ministro dell’interno. Tutte le polemiche pretestuose contro Salvini, premette Magaldi a “Colors Radio”, finiscono per portare acqua al suo mulino.
«Se si è intellettualmente onesti, non si possono attribuire a Salvini aggettivi come xenofobo, razzista o fascistoide.
Cos’ha fatto, Salvini?
Quale sarebbe la sua grave colpa?
Ha semplicemente costretto l'’Europa a farsi carico, finalmente, di un problema che è europeo, prima che italiano».
Tra parentesi: cos’hanno fatto, i governi precedenti, per il benessere dei derelitti, dei torturati e degli oppressi del continente africano?
Assolutamente nulla: «Non c’è stata nessuna preoccupazione per la condizione di vita di queste persone, nemmeno quando dimoravano nel loro paese prima di essere costrette a fuggire».
Diritti umani, questi sconosciuti: i finti progressisti vorrebbero che se ne facesse carico il solo Salvini, dopo che loro hanno ignorato per decenni il dramma dell’Africa?

Campioni mondiali di ipocrisia, i buonisti nostrani. Magaldi li definisce progressisti “sedicenti, finti, fasulli”.
Se hai davvero a cuore i diritti umani – insiste – dovresti preoccuparti di farli rispettare innanzitutto nei paesi d’origine dei migranti.
E invece,nessuno di quelli che oggi fanno la morale a Salvini ha mai lanciato «neppure una proposta politica, in sede nazionale ed europea, per un Piano Marshall risolutivo delle problematiche gravissime in cui versano parecchi popoli e Stati».
Piuttosto s’è detto “fateli entrare, li accogliamo tutti in Italia”.
Ammette Magaldi: Piacerebbe anche a me, la formula “accogliamoli tutti”, perché vorrebbe dire che l’Italia sarebbe in salute.
Ma sarebbe un’altra Italia, impegnata a «fare piena occupazione, tutelando la dignità dei salari e delle pensioni, e quindi delle persone», cioè un paese «senza precarietà né disoccupazione, con un grande piano di opere pubbliche per rigenerare le infrastrutture».
Allora la musica cambierebbe: «In quel caso sarebbe la benvenuta, la nuova manodopera da ogni paese, per essere inserita nel tessuto sociale italiano.
Allora sì che tutti ne sarebbero contenti. Invece – sottolinea Magadi – siamo in un paese dove ci è stato raccontato da decenni che abbiamo “vissuto al di sopra delle nostre possibilità” e campato “sulle spalle delle future generazioni”».
E’ per questo, ci viene ripetuto a reti unificate, che si applicano politiche di feroce austerità e «bisogna stare entro i parametri paranoidi offerti da quattro tecnocrati fasulli che lavorano per conto terzi nelle sedicenti istituzioni europee».

Questo è il contesto italiano di oggi: «Devi tirare la cinghia e stare attento ai numeri del bilancio, non puoi più fare spesa pubblica né gestire la tua moneta».
La facoltà di spesa, ovviamente, permetterebbe di «risolvere crisi economiche importanti e dare nuova occupazione, ammodernare il paese e dare fiato all’economia».
E in questa situazione catastrofica cosa si fa? «Si ammette una immigrazione che – in termini marxiani – fa aumentare l’offerta di manodopera poco qualificata». Marx l’avrebbe definito “esercito di riserva del capitale”, quello formato dagli immigrati, costretti a fare lavori sottocosto facendo quindi diminuire ulteriormente «la capacità di contrattazione dei lavoratori italiani, peraltro già sottopagati, precarizzati e sbattuti fuori dai posti di lavoro».
E questo, aggiunge Magaldi, sarebbe il modo giusto di concepire un grande slancio umanitario a favore dell’umanità derelitta? E bravi finto-progressisti: non paghi di aver affossato l’Italia con l’euro-crisi, ora vorrebbero che il paese si accollasse – da solo – anche la disperazione degli africani, senza peraltro aver mai fatto niente di buono per l’Africa.

«A Salvini manca ancora la “pars construens” progressista», riconosce Magaldi, secondo cui «il Movimento Roosevelt la suggerirà alla Lega, ai 5 Stelle al governo gialloverde di Conte». La proposta? Un Piano Marshall per l’Africa e per il Medio Oriente, andando a risolvere i problemi alla fonte.
«Ecco perché abbiamo immaginato nell’autunno a Milano un evento nel segno di Thomas Sankara». Il leader sovranista del Burkina Faso, assassinato nel 1987, sarà accostato a Carlo Rosselli, ideologo del socialismo liberale, e al premier svedese Olof Palme, promotore del più avanzato welfare progressista. Due europei e, non a caso, un centrafricano come Sankara: «Un grande statista africano – lo tratteggia Magaldi – le cui idee sono utili oggi, ancor più che ieri quando Sankara viveva, prima di essere brutalmente ucciso». Comunque, se Lega e 5 Stelle non hanno ancora dimostrato «uno slancio decisamente progressista» come quello dimostrato da Sankara – fautore di un’Africa libera, sovrana ed economicamente indipendente, non più sfruttata dall’Occidente post-coloniale – lo stesso governo Conte ha però fatto registrare un primo passo importante: costringere l’Unione Europea ad affrontare in modo serio, cioè collegiale, una tragedia come quella dell’emigrazione africana. Di fatto, Salvini ha detto: visto che questo dell’immigrazione è un problema europeo, sarà bene che il resto dell’Europa smetta di fingere che sia soltanto un guaio che ricade sulle spalle della sola Italia.

«Le altre nazioni fanno come credono – aggiunge Magadli – ma nessuno dà dei razzisti xenofobi ai governanti spagnoli e francesi che sparano sui migranti, alzano muri e prendono a calci la gente alle frontiere». Aggiunge Magaldi: «In sostanza, Salvini ha detto: bene, per far capire che l’Italia finalmente ha un governo degno di questo nome, noi chiudiamo i porti. Non accettiamo più di farci carico da soli di questo problema, lo dobbiamo condividere in sede europea». E questo, sottolinea Magaldi, non lo fai con le chiacchiere: lo fai con i fatti. Per esempio: chiudendo i porti. «Salvini ha mostrato i muscoli, e il risultato deve far riflettere i finti progressisti: proprio la chiusura dei porti italiani ha indotto a più miti consigli questi ipocrici governanti europei che poi gridano alla “deriva fascistoide e xenofoba dell’Italia”. Questi sono i fatti, il resto sono chiacchiere».

La crociata contro Salvini? «Oggi non ha senso spacciare la falsa moneta per cui, se si viene dalla Lega o dall’area del sedicente centrodestra, si è comunque sempre sotto esame di presunto fascismo o presunta xenofobia, mentre se si viene dal centrosinistra si è pronti per la santificazione umanitaria», conclude Magaldi. Troppo comodo, anche perché «il cosiddetto centrosinistra e il cosiddetto centrodestra, negli ultimi 25 anni, hanno fatta a gara nel non occuparsi dei diritti umani – né degli italiani, né tantomeno degli immigrati, che spesso vivono in condizioni infelici, di illegalità e sfruttamento».

Articoli collegati
 

tontolina

Forumer storico
EUROPA
Gelo Italia-Francia: Trenta non aderisce al progetto di Parigi sulla difesa Ue
di Gerardo Pelosi
Gelo Italia-Francia: Trenta non aderisce al progetto di Parigi sulla difesa Ue - Il Sole 24 Ore

fotohome2.jpg

Prima le battutine contro Salvini sussurrate all'orecchio del premier italiano, Giuseppe Conte al vertice di ieri sui migranti dal presidente francese Emmanuel Macron.
Oggi la ministra per gli Affari europei Nathalie Loiseau che dice: «Non è certo il signor Salvini a poter dare lezioni alla Francia».
Infine lo stesso Salvini di ritorno da Tripoli che, senza nominare la Francia, ha parlato di «occupazione economica» della Libia da parte di altri Paesi europei.

Insomma, lo scontro sui migranti tra Roma e Parigi non è affatto archiviato. E alla vigilia dell'arrivo a Roma di Macron domani per un incontro in Vaticano con il Papa e poi a San Giovanni per ricevere il titolo di Protocanonico (lo fu Sarkozy ma non Hollande) è la ministra della Difesa Elisabetta Trenta a prendere una decisione ostile alla Francia.

Cosa prevede il piano di Parigi
La ministra della Difesa francese Florence Parly ha infatti proposto una nuova forza militare europea che include anche il Regno Unito. La forza nota come European Intervention Initiative ha l'obiettivo di dispiegare rapidamente una forza europea per fra fronte a crisi internazionali. [leggi: missioni cosi dette di pace ma in realtà di bombardamento della Libia e della Siria] Una lettera di intenti starebbe per essere siglata a Lussemburgo dove è in corso la riunione dei ministri della Difesa Ue tra Francia, Germania, Regno Unito, Olanda, Belgio, Danimarca, Estonia, Spagna e Portogallo.

Si tratterebbe di una forza che dovrebbe far fronte a possibili minacce alla sicurezza europea come disastri naturali, interventi per crisi, o evacuazione di cittadini europei. Si tratterebbe dell'unica forma di sinergia militare europea con dentro il Regno Unito dopo la Brexit. Ma l'Italia, che inzialmente aveva mostrato un certo interesse alla proposta e stava considerando la possibilità di aderirvi, ha fatto sapere che per ora non firmerà alcuna lettera di intenti.
Il ministro Trenta, secondo fonti di via XX settembre, avrebbe infatti mostrato molto scetticismo perché non si capisce bene che tipo di alleanza dovrebbe essere non essendo complementare né alla Pesco europea né alla Nato.

Interrogazione di Forza Italia
In una nota la capogruppo di Forza Italia alla Commissione Difesa della Camera ha chiesto al Governo chiarimenti sui motivi della mancata partecipazione del nostro Paese all'European Intervention Initiative, accordo che verrà formalizzato oggi in Lussemburgo da 9 Paesi Ue, Francia, Germania, Belgio, Danimarca, Olanda, Estonia, Spagna, Portogallo, oltre che Gran Bretagna, per la creazione di una forza militare comune d'intervento con la finalità di cooperazione tra Stati in aree di crisi che possono minacciare la sicurezza europea. «È grave - sostiene ancora Tripodi - che un Paese come l'Italia, tra i fondatori della Ue e da sempre impegnato nelle missioni internazionali, sia spettatore e non protagonista di quello che potrebbe diventare il pilastro di una vera forza militare comune di difesa europea».
 

tontolina

Forumer storico
Migranti, Bonino risponde a Renzi: “Forse si è distratto. Accordo per far sbarcare tutti in Italia non è affatto segreto”
Migranti, Bonino risponde a Renzi: "Forse si è distratto. Accordo per far sbarcare tutti in Italia non è affatto segreto" - Il Fatto Quotidiano

di F. Q. | 8 luglio 2017
221
Più informazioni su: Emma Bonino, Matteo Renzi, Migranti
“Non capisco le polemiche, manco io avessi rivelato un segreto di Stato. Forse i parlamentari, o Renzi o qualcuno deve essersi distratto. Il comitato Schengen ha discusso del protocollo Triton, lo dice la presidente Ravetto, però è stato fatto quell’accordo che non è affatto segreto, che prevede che è l’Italia che coordina tutta l’operazione e che tutti devono sbarcare in Italia”. Così Emma Bonino a margine dei “Referendum Days“, la mobilitazione per il referendum radicale sulla messa a gara del trasporto pubblico a Roma, ha commentato la polemica a distanza tra nata tra lei e Renzi sul tema dei migranti. In un’intervista al Giornale di Brescia, l’esponente dei Radicali aveva parlato degli accordi siglati dall’Italia e dal governo Renzi per portare i migranti soccorsi tutti in Italia, in violazione degli accordi di Dublino. Dichiarazioni alle quali ha poi replicato Renzi: “È colpa di Dublino, non abbiamo deciso noi di spalancare le porte. Nel 2015 abbiamo fatto un accordo perché anche altri paesi Ue potessero farsi carico ma è rimasto sulla carta”. “Io – ha aggiunto l’ex ministro degli Esteri – sono d’accordo sulla pressione sugli stati membri. Penso che invece la pura strada securitaria sia un’illusione. Credo sacrosanto continuare la pressione sugli altri stati dell’Ue. Il problema è come. Io non credo ai ricatti come non pagare il fiscal compact, né a farlo sulla pelle dei rifugiati. Con la chiusura dei porti o cose del genere a pagare sarebbero solo loro. Noi proponiamo di abolire la Bossi-Fini. Bisogna tentare di combinare legalità e umanità. È difficile ma se la politica non si occupa delle cose difficili cosa ci sta a fare?”.
 

Users who are viewing this thread

Alto