EuroBond Report 12/01/2003 (1 Viewer)

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EuroBond Report 12/01/2003

Il primo commento settimanale del 2003 dedicato al reddito fisso, non può non aprire se non con la citazione dell’errore di immissione di un’operatore, che in fase di asta ha sancito la discesa del rendimento del BOT annuale al di sotto della soglia psicologica del 2,5%.
Apriamo così il commento sull’ottava conclusa nel pianeta del reddito fisso, anche per testimoniare il crescente clima di tensione che regna nelle sale operativa delle maggiori banche nazionali ed internazionali, tensione che come detto ha portato un operatore a commettere un evidente errore di digitazione “dimenticando” che si trattava del titolo annuale e non del trimestrale.
Il quadro macroeconomico, si presta a molteplici interpretazioni ed in questo momento, la parola d’ordine è di non esporsi e prestare il fianco ad errori di valutazione che potrebbero compromettere, con errate decisioni di asset, il proseguimento dell’anno.
Se oltreoceano, il quadro sembra in sostanziale miglioramento anche e soprattutto per merito dell’aggressiva campagna monetaria condotta dalla FED ( e grazie al sostegno dato dall’amministrazione Bush ai mercati azionari, con ultima in ordine di tempo la nascita della legge sugli sgravi fiscali per complessivi 600 miliardi di dollari ), sul versante europeo la situazione sembra decisamente meno rosea ed i segnali che arrivano appaiono come di proseguimento del rallentamento economico in atto.
Rallentamento economico che dovrebbe avere il suo culmine nel II trimestre del 2003, con uno stato ( da sempre guida per l’economia del vecchio continente ) come la Germania che si trova in evidenti difficoltà di sviluppo e di stagnazione economica e manifatturiera.
L’incertezza macroeconomica europea ha quindi assunto la veste di vero e proprio propellente per i corsi dei titoli governativi che, complici anche le varie tensioni internazionali in atto, sembrano ( smentendo le previsioni di molti osservatori ) non voler arrestare il loro trend ascendente.
In quest’ambito segnaliamo, il mantenimento nell’ottava conclusa dei corsi del Bund future nell’area di massimo 113, e rammentiamo che il future sull’Euribor, scadenza giugno 2003, graficamente sconta un taglio minimo - entro la scadenza - di 25 bp.
Settimana contrastata sul mercato secondario dei titoli corporate europei, ed in cui le notizie sul rifinanziamento del debito di alcuni emittenti primari hanno negativamente influenzato le performance di settore.
Dopo il buon successo ottenuto dal bond Ford 6,75% 01/2008 anche Volkswagen e Volvo sono attese, nelle prossime ottave, al rifinanziamento del proprio debito e questa eccessiva quantità di carta ( gli emittenti sfruttano il ristretto spread pagato - in questo momento - sui titoli governativi per indebitarsi a dei tassi sicuramente vantaggiosi ) che verrà immessa sul mercato provocherà un’allargamento degli spread sul secondario.
Settore auto, in cui comunque si è potuta registrare una sostanziale tenuta dei rendimenti, ed in cui si è registrata l’ottima performance dei bond Fiat che hanno potuto beneficiare delle indiscrezioni sui vari piani di ristrutturazione societaria.
Leggera lettera nel comparto dei telecom bond che complice il lancio del bond Olivetti, i sempre maggiori venti di guerra e le tensioni in crescita nell’area del pacifico, oltre che la possibile inchiesta in atto presso l‘UE sugli aiuti statali a France Telecom hanno portato ad un generalizzato allargamento degli spread rispetto alla precedente ottava.
Sempre sul secondario si è registrata una pesante flessione per le emissioni dei settori utilità e finanza.
Settimana di costante lettera per le emissione delle banche tedesche che, complice il fosco quadro macroeconomico tedesco ed i ridotti margini di interesse, sono state soggette ad una indiscriminata ondata di vendita.
Nel settore utilità si è avuto un’allargamento degli spread di circa 25 bp rispetto ai mid swap di scadenza; da segnale la sostanziale tenuta di RWE che nell’ottava conclusa ha diffuso dati di bilancio migliorativi rispetto alle attese degli analisti.
Sul mercato primario, oltre che sul bond Ford di cui sopra, occhi puntati su Olivetti che tramite la sua controllata Olivetti Financa NV ha emesso un prestito obbligazionario suddiviso in tre tranche con scadene a 5, 10 e 30 anni per complessivi 3 miliardi di euro.
La scadenza a 5 anni, al prezzo di reoffer di 99,937 ha una cedola del 5,875% ( + 225bp sul mid swap ) mentre la scadenza a 10 anni ( reoffer 99,932 ) stacca una cedola del 6,875% con spread di 255 bp sul tasso mid swap.
Particolarmente interessante per gli investitori istituzionali, l’emissione trentennale con cedola del 7,75% con spread di 300bp sul tasso swap di riferimento.
 

giuseppe.d'orta

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r.coletta ha scritto:
Particolarmente interessante per gli investitori istituzionali, l’emissione trentennale con cedola del 7,75% con spread di 300bp sul tasso swap di riferimento.


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Deutsche Telekom ha reso noto di avere in programma il lancio di un bond trentennale da 500 milioni di euro. L'emissione servirà al rifinanziamento e non contribuirà a un aumento dell'indebitamento complessivo. Il tasso avrà uno spread di 270 punti rispetto al midmarket-swap. L'operazione è curata da Deutsche Bank e da Salomon Smith Barney.
 

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