EURO TRUFFA: politicanti e sindacalisti italiani sono complici (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
upload_2019-3-11_13-26-29.png

Draghi non ha salvato un bel niente. Anzi, certifica il fallimento dell'euro

Roma, 9 mar – Gioia e tripudio, grazie a Mario Draghi siamo (di nuovo) salvi. E’ quanto annunciato urbi et orbi dopo che la Bce ha varato l’ennesimo piano di stimolo ad un’economia, quella dell’eurozona, che di tornare a crescere proprio non ne vuole sapere.
Cosa ha deciso la Bce
Tassi bassi e una nuova serie di operazioni di rifinanziamento delle banche. Sono queste le scelte operate da Francoforte, che nonostante la fine del Quantitative Easing continua nella sua politica monetaria accomodante e, di fatto, espansiva. Quasi a voler certificare che il meccanismo della moneta unica è ormai definitivamente inceppato.

Il motivo è presto detto. L’eurozona vede i tassi di interesse ufficiali in calo dal 2012 e a livello zero da tre anni. Nel frattempo è intervenuto il “bazooka” studiato e promosso da Draghi che ha immesso liquidità per oltre 2500 miliardi di euro. Senza considerare i già operativi Tltro e T-Ltro, che oggi arrivano alla loro terza edizione (T-Ltro III) con l’obiettivo di fornire ulteriori strumenti agli istituti di credito per attingere a moneta fresca da usare per stimolare una boccata d’ossigeno di nuovo credito all’economia reale.

Non ha funzionato. E non funzionerà
Economia reale che, non sembra però aver reagito sensibilmente all’armamentario pesante messo in campo. A partire anzitutto dall’inflazione, che nonostante gli sforzi immani per portarla (mantra) “sotto, ma vicino al 2%”, proprio non ne vuole sapere di rialzarsi.

Colpa (per non dire dolo) di un approccio puramente monetario che considera la quantità di moneta in circolazione come unica causante l’aumento dei prezzi. Tesi sposata pienamente dalla Bce, peccato che nella realtà siano soprattutto le retribuzioni a spostare l’asticella. E nell’Ue dell’austerità i salari sono necessariamente sempre al ribasso per riassorbire gli squilibri dovuti alla moneta unica. Si chiama svalutazione interna e serve come il pane nel perseguire la follia della corsa alla domanda estera, il modello tedesco diventato Bibbia dei popoli dell’eurozona.

Basta così un refolo di vento negativo sui mercati internazionali per far traballare paurosamente l’impalcatura. La quale, non sorretta da una domanda interna che ha seguito la stessa malasorte del potere d’acquisto dei cittadini europei, rischia così di venire giù con un botto fragoroso. Ecco dunque spiegata la nuova mossa di Draghi, che non solo non ha ancora sancito la fine del Qe (che continua, sia pur senza l’emissione di nuova moneta come sotto forma di riacquisto dei titoli già detenuti dalla Bce e che vanno progressivamente in scadenza) ma prosegue in una politica de facto espansiva per mascherare le fragilità di un sistema ingolfato che continua imperterrito a girare a vuoto.

Il ricatto di Draghi
Gli unici effetti benefici riguardano lo stato dei conti pubblici. Probabilmente per eterogenesi dei fini, il continuare nella strategia accomodante ha infatti un effetto benefico sullo spread, che dopo il 2012 – famoso discorso del “Whatever it takes” – ha sempre dimostrato una sorprendente correlazione con quanto deciso in sede Bce.

Qualcuno parla di “scudo” con cui Draghi proteggerebbe le disastrate economie dell’eurozona. Tacendo però dei curiosi “buchi” – specie in sede di Qe – registratisi in occasione delle aspre discussioni che negli ultimi mesi hanno riguardato l’Italia. A partire dalla formazione del nuovo governo fino all’umiliante trattativa per la finanziaria 2019. Più che uno scudo, quello di Draghi ha tutta l’aria di essere uno strumento di ricatto.

Filippo Burla
 

tontolina

Forumer storico
SCANDALO! Tribunale UE condanna Bruxelles che ha fatto fallire le 4 banche italiane!
SCANDALO! Tribunale UE condanna Bruxelles che ha fatto fallire le 4 banche italiane! | IntermarketAndMore
Scritto il 19 marzo 2019 alle 22:51 da Danilo DT



Sortilegio! Disastro! CariChieti, Banca delle Marche, Popolare Etruria e CariFerrara potevano essere salvate!
Quanto si leggeva oggi dai siti internet delle principali testate giornalistiche faceva venire i brividi. Bruxelles ha imposto con la sua norma “bail-in” il divieto di utilizzo di denaro pubblico per salvare le banche e adesso invece si scopre che questo divieto non era legittimo.

Il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione della Commissione Ue di bocciare il piano di aumento di capitale di Banca Tercas da parte della Banca Popolare di Bari, avvalendosi della copertura del parte del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Secondo i giudici comunitari, la Commissione “ha erroneamente ritenuto che le misure a favore di Tercas presupponessero l’uso di risorse statali e fossero imputabili allo Stato”. (…) “Grande soddisfazione” dell’Abi (…) la “Commissione Europea rimborsi i risparmiatori e le banche concorrenti danneggiate dalle conseguenze delle sue non corrette decisioni che hanno imposto nel 2015 la risoluzione delle “quattro banche” e altri interventi di salvataggio bancario più onerosi delle preventive iniziative del Fitd che “trae nuova legittimità per recuperare in pieno le sue funzioni statutarie”. (Source)

Il riferimento alle quattro banche è chiarissimo.

“La sentenza del tribunale Ue conferma che gli interventi di salvataggio del Fitd (Fondo interbancario di tutela dei depositi) per Tercas erano legittimi, così come sarebbe stato legittimo intervenire per Etruria, Marche, Chieti e Ferrara. (…) A questo punto, è corretto pretendere dalla Commissione europea rimborsi per chiunque abbia subito danni dalla risoluzione delle ex good bank. Senza il fondamentale intervento di UbiBanca e Bper sarebbero rimasti senza lavoro migliaia di dipendenti bancari, con gravi danni alle economie locali”




Fermi tutti. Stiamo facendo confusione e malainformazione.
Partiamo dall’inizio. Tercas, in amministrazione straordinaria del 2012, voleva essere salvata dalla Popolare di Bari, a condizione che la banca fosse prima “risanata”. Fu il FITD ad intervenire per salvare la banca, ma la Commissione UE disse di NO considerandolo aiuto di Stato. Questo fatto accadde in data 23 dicembre 2015.
A quel punto FITD dovette sfilarsi ma entrarono un pool di banche che salvarono la situazione e risolsero il problema, azzerando comunque il valore delle azioni di Tercas.
Dove sta il problema? Ovviamente il modello TERCAS, se fosse stato accettato da Bruxelles poteva essere replicato anche per le altre banche in default. Etruria, Marche, Ferrara, Chieti, poi andate in default a novembre 2015.
Ops… cosa notate? Le quattro banche sono state risolte a NOVEMBRE 2015. Mentre la vicenda TERCAS risale a un mese dopo, ovvero DICEMBRE 2015.
E allora certe persone, prima di parlare, dovrebbero quantomeno informarsi, non vi pare?

Ultima cosa: la vicenda Tercas è stata straordinaria e valutare ogni volta che una banca va in default l’intervento di un pool di banche “sane “ a sostegno non è sostenibile perché andrebbe ad inficiare sulla qualità di tutto il sistema bancario.

STAY TUNED!



Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)
Segui @intermarketblog
 

tontolina

Forumer storico
CASO 4 BANCHE FALLITE: TEMPO DI AZIONE LEGALE CONTRO LA COMMISSIONE DA PARTE DI AZIONISTI E RISPARMIATORI


senztenza-strallcio.jpg


La recente sentenza della corte di Giustizia europea che cassa completamente la decisione della Commissione Europea è clamorosa, e dovrebbe chiamare in causa direttamente le responsabilità di Juncker e di tutta la commissione nei confronti dei risparmiatori italiani.

Riassumiamo il caso: nel 2013 Banca Popolare di Bari predispone un piano di intervento per il salvataggio della molisana Tercas che prevedeva l’intervento diretto del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, creato per legge, ma i cui fondi erano completamente privati ed forniti dalle banche. Il Fondo (FITD) verificò la convenienza all’intervento e decise quindi di mettere il denaro.

A questo punto successe che la Commissione Europea aprì un’indagine ed il 23 dicembre 2015 definì l’intervento del FITD come un AIUTO DI STATO, nonostante il fondo fosse gestito autonomamente dal sistema bancario, senza nessuna influenza privata, e fosse dotato di risorse che provenivano dal sistema bancario stesso, non dal pubblico Una decisione forte non solo per Tercas ma , soprattutto per quello che successe successivamente alle altre banche.

Sulla base di questa decisione che impediva un aggiustamento autonomo con l’aiuto del FITD il governo prese la folle decisione di introdurre il famoso Bail Out bancario, cioè la liquidazione della banca con il carico delle perdite su azionisti ed obbligazionisti Junior. Banca Etruria, CariFerrara, Banca Marche e CariChieti furono sacrificate sull’altare di una decisione che ora la Corte afferma sbagliata: infatti i soldi del fondo, come facilmente comprensibile, non provenivano nè erano gestiti dallo stato, ma erano fondi privati gestiti privatamente e vederli come “Aiuti di Stato” fu un errore totale ed assoluto. Bisogna dire che il FITD si oppose subito a questa decisione, senza però nessun effetto immediato, solo questa sentenza tardiva.

Non solo: quanto influì questa decisione sulla demenziale gestione privata e pubblica dellaa vicenda delle Popolari Venete, BPVI e Veneto Banca? Quanti miliardi hanno perso i cittadini italiani per una gestione approssimativa europea di un settore chiave quale quello creditizio italiano? Soprattutto, chi pagherà ora i danni causati dalla Commissione Europea per le loro decisioni ? Il Lussemburgo di Jucker?


Abbiamo affidato la vita di centinaia di milioni di europei a persone assolutamente mediocri, ed è tempo che, per lo meno, paghino ECONOMICAMENTE dei loro soprusi e dei loro errori. Mi auguro che a questo punto parta una enorme causa collettiva nei confronti dell”Unione e che finalmente questi burocrati inetti inizino a pagare fino all’ultimo centesimo, dovessero farsi dare i soldi dalla Merkel in persona, come contributore netto.

sentenza-3.jpg
 

tontolina

Forumer storico
la Commissione Europea ha sempre perdonato alle attività del nord-europa praticamente tutto
mentre per le questioni italiane è sembrata una vera persecuzione... e non è che le cose siano davvero cambiate
però
pare che qualcuno onesto abbia riscontrato forti irregolarità anzi delle vere proprie ingiustizie

ed è davvero strano che l'italia non sia fallita come la Grecia.... e dire che quelli del NORD-Europa le hanno fatte davvero tutte per riuscirci..... Vogliono i risparmi del popolo italiani ... sono dei veri pirati.

Crisi banche, il governo chiede i danni all'UE. Mozione di Bagnai (Lega) e Pesco (M5S)
 

tontolina

Forumer storico
ecco quello che pensano di noi quelli del Nord-europa..... che siamo TACCHINI da spennare!

Barra Caracciolo a Firenze: "CI STANNO DISARTICOLANDO, SARÀ UNA GUERRA LUNGA E DURA".
 

tontolina

Forumer storico

Informazioni su questo sito web
ilsole24ore.com
Draghi prepara nuovi stimoli: ripresa del Qe e taglio dei tassi
Mario Draghi dal Portogallo rafforza il messaggio dell’ultima riunione: la…


Oggi Draghi ha annunciato la possibilità di riprendere il Qe e i rendimenti crollano in tutto il globo e anche in tutta la Via Lattea.

Pensate cosa accadrebbe se annunciasse che la Bce non tollererà più, per tutti paesi dell’eurozona, uno spread, rispetto al benchmark tedesco, superiore a 50 punti base. I rendimenti italiani precipiterebbero, e magari salirebbero quelli tedeschi, dato che verrebbe anche meno il timore di collasso dell’Unione monetaria.

Buona parte dei problemi dell’eurozona verrebbero risolti, l’Italia risparmierebbe una trentina di miliardi all’anno di interessi sul debito, o forse più. Tutte risorse che potrebbero essere dirottate sugli investimenti o a sostenere i redditi (e i consumi) degli strati sociali più deboli.

Bank of Japan controlla tutta la curva dei tassi, e ha inchiodato i rendimenti del decennale vicino allo zero. Può farlo anche la Bce.

Se non lo fanno è solo per ragioni politiche e di dominio (e predominio) geopolitico, e per il controllo delle masse.

Ma è una situazione che non potrà durare in eterno. O si muovono abbandonando l’ottusità tedesca o l’euro, prima o poi, collasserà sulle sue contraddizioni, trascinando con sé anche la Germania.
 
Ultima modifica:

tontolina

Forumer storico
DRAGHI: ecco perché si apre al taglio tassi e al QE
Scritto il 18 giugno 2019 alle 22:54 da Danilo DT
DRAGHI: ecco perché si apre al taglio tassi e al QE | IntermarketAndMore

4



Ecco che poi accade quello che non ti aspetti perché è quasi imponderabile. O forse no.
Proprio nelle ultime settimane è stato chiaro il cambio di “mood” da parte della FED, e Draghi ha ribadito come la BCE fosse in linea con le nuove coordinate. Praticamente le due banche centrali hanno fatto capire che erano pronte a tagliare i tassi, addirittura a portarli in negativo e se era il caso, tornare a comprare titoli con il QE (quantitative easing).
Ha sicuramente sorpreso il “timing” di Draghi a livello di comunicazioni.

(ANSA) – ROMA, 18 GIU – “Il programma di acquisto di asset (il quantitative easing, ndr) ha ancora uno spazio considerevole”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi al simposio delle banche centrali a Sintra in Portogallo. “In assenza di un miglioramento, al punto che sia minacciato il ritorno di un’inflazione sostenibile ai livelli desiderati, sarà necessario un ulteriore stimolo”.
Ulteriori tagli dei tassi e misure per mitigare qualsiasi effetto collaterale continuano a far parte degli strumenti a nostra disposizione”.

Una comunicazione forte ma… nemmeno troppo. Le motivazioni sono quantomeno duplice. Draghi ha voluto dare un segnale forte al mercato in un momento di palese difficoltà, prima che si prendano delle pieghe complicate.
E quali sono queste motivazioni?

Motivazione nr. 1: ZEW


Motivazione nr. 2: Euro inflation swap forward 5y5y


E’ chiaro che il problema dell’Unione Europea è la mancanza di inflazione collegato alla mancanza di crescita. Occorrono stimoli, e Draghi ha dimostrato quantomeno coerenza.
Certo, indirettamente Draghi spingerà ulteriormente verso il basso i rendimenti dell’Eurozona, e contribuirà ad una svalutazione competitiva dell’Euro contro USD.
 

Users who are viewing this thread

Alto