Euro ... perchè? (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
da http://icebergfinanza.finanza.com/2013/03/30/icebergfinanza-revival-genesi-della-crisi-italiana/

durante il boom del debito i banchieri tedeschi sono andati oltre i loro standard, ma solo fuori dalla Germania. Hanno prestato i soldi per i mutuatari subprime americani, per gli speculatori del boom immobiliare in Irlanda, per il magnate bancario islandese che ha fatto cose che nessun tedesco avrebbe mai fatto.
Le perdite tedesche sono all’ultimo conteggio di
21 miliardi di dollari con le banche islandesi,
100 miliardi di dollari con le banche irlandesi,
60 miliardi di dollari per vari subprime statunitensi
e ancora non si bene per i titoli greci. (…)

Nel loro paese, tuttavia, questi banchieri apparentemente folli all’estero si sono comportati con moderazione. Il popolo tedesco non ha permesso loro di comportarsi diversamente.
 

tontolina

Forumer storico
da http://icebergfinanza.finanza.com/2013/03/30/icebergfinanza-revival-genesi-della-crisi-italiana/

durante il boom del debito i banchieri tedeschi sono andati oltre i loro standard, ma solo fuori dalla Germania. Hanno prestato i soldi per i mutuatari subprime americani, per gli speculatori del boom immobiliare in Irlanda, per il magnate bancario islandese che ha fatto cose che nessun tedesco avrebbe mai fatto.
Le perdite tedesche sono all’ultimo conteggio di
21 miliardi di dollari con le banche islandesi,
100 miliardi di dollari con le banche irlandesi,
60 miliardi di dollari per vari subprime statunitensi
e ancora non si bene per i titoli greci. (…)

Nel loro paese, tuttavia, questi banchieri apparentemente folli all’estero si sono comportati con moderazione. Il popolo tedesco non ha permesso loro di comportarsi diversamente.

EURO CRISI: dopo Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Italia, Cipro (Slovenia, Malta) chi sara’ il prossimo?

Abbiamo provato a spiegare la Crisi dei Paesi Euro e le sue cause in vari articoli, e qui trovate la sintesi del percorso della stessa passo dopo passo Capire la Crisi dell’Europa in 9 slides (per Super-Dummies)
D’altronde, anche l’europeista piu’ sfegatato ed ideologico, non puo’ non porsi la domanda: perche’ da 4 anni la crisi colpisce uno dopo l’altro i paesi periferici Europei, essenzialmente quelli che adottano come valuta l’EURO, mentre nel resto del mondo non si osserva niente di simile?”
Guardate con attenzione il seguente grafico: come si vede dall’introduzione dell’EURO fino al 2011, i flussi di caitale in uscita da Germania e Olanda sono stati speculari a quelli dei paesi periferici. Lo squilibrio e’ diretta conseguenza dello squilibrio della Bilancia dei Pagamenti, a sua volta conseguente dal fatto che i paesi del cuore dell’Europa hanno de facto svalutato. Da questa regola, NESSUNA nazione dell’area Euro sta sfuggendo: chi ha accomulato grossi flussi di capitali tedeschi e nord europei in ingresso (ed ha avuto grossi passivi nella bilancia dei pagamenti) prima o poi va in crisi, e conosce austerita’, recessione e crisi. Nessuna eccezione: Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Italia, Cipro e presto Slovenia e poi Malta.
Se guardate il grafico, vedrete che a partire dal 2010 le 2 curve non sono piu’ perfettamente speculari: in sintesi la Germania (ed altri paesi centro-europei) hanno iniziato ad indirizzare i capitali in eccesso verso qualcun altro. In parallelo le varie crisi nei periferici hanno fatto collassare l’economia, e quindi i consumi ed investimenti, e quindi l’import: in sintesi le bilancie dei pagamenti ed i flussi di pagamento si stanno riequilibrando in queste nazioni. Ovviamente i “periferici” non sono al riparo dalle crisi (lo saranno fintanto che la Germania e le nazioni satelliti ad essa non avranno ritirato tutti gli ingenti capitali prestati negli anni precedenti).
Ma dal 2010-2011 dove vanno i capitali tedeschi, olandesi e delle nazioni centro-europee?
Qui vi do’ un indizio….

Dopo le crisi a tappeto dei periferici (che continueranno…. certo che continueranno… finche l’ultimo EURO di provenienza Tedesca non sara’ rientrato in patria) chi vera’ coinvolto?
Sopra 3 indizi: FRANCIA, BELGIO E REGNO UNITO.
Per informazione, i flussi di capitale sono inversamente proporzionali al saldo del conto corrente della bilancia dei pagamenti.
Il Regno Unito non ha particolari problemi: al momento giusto svalutera’ pesanetemente e la cosa e’ semplicemente inevitabile, anche se non necessariamente immediata.
In Francia (e Belgio) invece rivedremo esattamente lo stesso film visto in Grecia, Irlanda, Spagna, Italia, Cipro, Portogallo e che vedremo presto in Slovenia e Malta. Quando? Non e’ certamente questione di settimane, ma non e’ neanche questione di lustri.
E’ ovvio che se la Germania si comportera’ con la Francia nello stesso modo in cui s’e’ comportatata con Grecia, Irlanda, Spagna, Italia, Cipro, Portogallo, saltera’ l’EURO. Con queste nazioni la Germania da un lato ha fatto rientrare (o comunque non ha impedito il rientro) di ingenti capitali in patria, dall’altro ha preteso austerity e recessione ed impoverimento in queste nazioni.
Ma potra’ fare cosi’ con la Francia?

By GPG Imperatrice
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crisifranciagermania
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tontolina

Forumer storico
Bridgewater lancia l’allarme: Può l’Italia far saltare l’Euro?

Un rapporto del fondo di investimento analizza i rischi derivanti dalla crisi politica italiana. Improbabile l'uscita dall'Euro ma gli investitori devono stare attenti. Blackrock e Pimco intanto riducono la loro esposizione sull'Italia

ragionando con la testa e non con la pancia
sembra invece che sia la Germania che lo farà saltare



“L’errore principale della Germania consiste nella convinzione di poter instaurare un regime di spietata concorrenza tra nazioni europee. L’industria tedesca, ai tempi dell’introduzione dell’euro, ha addirittura creduto di avere, finalmente, la possibilità, senza più il marco tedesco forte, di vincere la concorrenza sugli altri paesi europei. Solo che c’è un piccolo malinteso: se si annienta la concorrenza, la Germania non avrà più clienti”.
Il problema tedesco: l’export - Nell’export la Germania è campione del mondo. Sì, ma il suo successo si deve a salari che da anni restano al palo o addirittura, in molti settori, diminuiscono. Ciò comporta, rispetto agli altri paesi dell’UE, dove invece, negli ultimi anni i salari sono aumentati (con la conseguenza di un maggiore potere d’acquisto, che è tornato utile alla Germania e al suo export), una maggiore capacità di offerta concorrenziale dei prodotti tedeschi rispetto a quelli degli altri paesi europei. I tedeschi riescono a esportare prodotti di qualità a prezzi relativamente contenuti. E succede quindi che la Germania non importa dai paesi europei la stessa quantità di merci e servizi esportati. Questo surplus della bilancia commerciale significa, in poche parole, l’aumento del debito degli altri Stati. Si continua così ad esportare, fino a quando i paesi europei indebitati non potranno più far fronte al pagamento del debito. Su questo punto Flassbeck è dell’idea che “la Germania si può concedere qualcosa, si deve concedere qualcosa e ha la possibilità di stimolare la sua congiuntura interna. Non c’è nessun’altra via. Se la Germania non lo farà si aprirebbe la strada di una grave recessione, che porterebbe al disfacimento della zona euro.”

“I debiti non sono la causa della crisi” - Per Flassbeck i debiti non sono la causa della crisi. La causa della crisi sono i disequilibri tra gli Stati. Ed è soltanto il raggiungimento della parità della bilancio, che deve avvenire, però, a poco a poco, che l’Europa potrà uscire dalla crisi.
La proposta di Flassbeck: aumentare i salari in Germania di almeno il due percento rispetto ai paesi indebitati. Soltanto in questo modo, tra dieci anni, si potranno colmare le differenze tra i paesi europei.
La Germania, in altre parole, non dovrà esportare meno o crescere meno rispetto agli altri, deve semplicemente importare di più. Se questo non succederà, si dovrà ricorrere sempre più a fondi di salvataggio per risanare i disequilibri creati da una crisi che in Grecia, Italia, Portogallo, Spagna si sta sempre più acuendo.( Ticinoonline)
 

tontolina

Forumer storico
L'Euro è stato un errore storico

L'Euro è stato un errore storicoAlternative für Deutschland non vuole essere un partito monotematico e dopo il congresso fondativo propone la sua piattaforma programmatica. Da FAZ.net
L'obiettivo principale di „Alternative für Deutschland“ (AfD) resta la dissoluzione dell'area Euro. Oltre a cio' il nuovo partito propone una riforma dell'UE, la semplificazione del sistema fiscale e la regolamentazione dell'immigrazione. Uno sguardo al programma.


L'eco della fondazione del partito eurocritico ha fatto crescere le aspettative verso la nuova formazione. Appena un mese dopo aver esordito sulla scena pubblica, „Alternative für Deutschland“ (AfD) è diventato un soggetto politico in grado di innervosire i partiti tradizionali.


Anche se la dissoluzione dell'Euro resta il tema e l'obiettivo principale del partito, il programma approvato nel fine settimana al congresso fondativo copre anche altri ambiti politici - AfD non vuole essere percepito con un partito monotematico e non intende farsi accusare di questo dagli altri partiti. Uno sguardo al programma:


L'Euro è stato un errore storico


Al primo posto c'è il tema dell'Eurocritica, con il compito di portare la spinta necessaria alla campagna elettorale. L'introduzione dell'Euro sarebbe stato un errore storico che deve essere corretto, secondo il fondatore Bernd Lucke. "Chiediamo uno scioglimento ordinato della zona Euro. La Germania non ha bisogno dell'Euro. Altri paesi sono stati invece danneggiati dalla moneta unica", si dice nel programma elettorale. AfD chiede "la reintroduzione delle monete nazionali, oppure la creazione di unioni monetarie piu' piccole e piu' stabili". La reintroduzione del D-Mark non dovrebbe essere considerata un tabu'.


Come dovrebbe realizzarsi la dissoluzione dell'Eurozona non è pero' scritto nel programma. Lucke tuttavia ha spiegato in alcune interviste e negli articoli specialistici che pensa all'introduzione di alcune valute parallele. Nei paesi in crisi i governi ormai di fatto insolventi potrebbero introdurre una nuova valuta accanto all'Euro, ad esempio una nuova Drachma. La nuova moneta si svaluterebbe, semplificando l'adeguamento dei prezzi. I vecchi contratti, i beni e le proprietà resterebbero denominati in Euro, in modo da evitare un bank-run e le conseguenti turbolenze, chiarisce Lucke. Dopo una prima fase di passaggio, i paesi avrebbero la possibilità di uscire definitivamente dall'Euro. Questo permetterebbe loro di ripartire, secondo Lucke, dopo essere rimasti intrappolati in una spirale di recessione e tagli.




I costi delle politiche di salvataggio non devono essere sopportati dal contribuente


Nel programma della AfD si chiede anche una modifica dei trattati europei: "ogni stato dovrà avere la possibilità di uscire dalla moneta unica". La frase centrale del programma elettorale è: "ogni paese potrà decidere democraticamente sulla propria valuta". AfD vuole introdurre un veto contro la concessione di ulteriori aiuti miliardari. "Chiediamo che la Germania ottenga questo diritto di uscita dall'Euro, affinché possa bloccare con il suo veto ulteriori aiuti dal fondo ESM".


AfD critica il fatto che le politiche attuali di salvataggio non stanno salvando i paesi in crisi ma i creditori di questi paesi. Lucke in un'intervista alla FAZ aveva già definito questo aspetto un totale fallimento. Adesso nel programma elettorale si dice: "Chiediamo che il costo dei salvataggi non sia sostenuto dai contribuenti. Banche, hedge funds, e grandi creditori privati sono i veri beneficiari di questa politica. Ed è necessario che siano loro a risponderne". Per i paesi iperindebitati sarà necessario un taglio del debito. Le banche dovranno sostenere le perdite autonomamente, "oppure essere stabilizzate a spese dei loro creditori privati". Infine AfD chiede "una immediata interruzione degli acquisti di obbligazioni spazzatura da parte della BCE".




Un Europa di stati sovrani


AfD si difende dall'accusa di essere anti-europeo: "Sosteniamo un'Europa fatta di stati sovrani con un mercato interno. Vogliamo vivere in amicizia e in buon vicinato", scrivono nel loro programma. Tuttavia il partito si batte contro il crescente centralismo europeo. E' "necessario difendere la sovranità fiscale illimitata dei Parlamenti nazionali". "Respingiamo con decisione una Transferunion e uno stato centrale europeo". E piu' avanti si dice: "Faremo in modo che le competenze legislative possano tornare ai Parlamenti nazionali".


Oltre a cio' intendono riformare l'UE al fine di ridurre la burocrazia di Bruessel e promuovere una maggiore trasparenza. Come intendano realizzarla, non è scritto nel programma. Non hanno tuttavia fiducia nel Parlamento EU. "Il Parlamento europeo non è riuscito ad esercitare una funzione di controllo su Brüssel".



Rafforzare la democrazia diretta


Un capitolo a parte del programma è dedicato alla politica dei governi nazionali. AfD chiede di "rispettare pienamente lo stato di diritto". Senza menzionarlo direttamente, si rivolgono in particolar modo alla violazione avvenuta con gli eurosalvataggi - come ad esempio il mancato rispetto della clausola del cosiddetto "no bail-out".


AfD chiede di "rafforzare la democrazia in Germania". Cio' dovrà essere fatto con piu' iniziative referendarie sul modello svizzero. Inoltre, AfD critica il fatto che i partiti tradizionali siano diventati troppo potenti. "Dovranno essere i cittadini a dare la linea ai partiti, non il contrario", è scritto sempre nel programma elettorale.


Al congresso fondativo si è discusso anche se i parlamentari al Bundestag potranno avere un reddito aggiuntivo. Alcuni hanno inizialmente proposto un divieto, ma il leader del partito Lucke ha sostenuto che sarebbe stato impossibile escludere un'attività parallela per i i professionisti, gli imprenditori e i lavoratori autonomi. Il punto è stato attenuato. Nel programma elettorale si dice che i parlamentari dovranno "dedicare tutta la loro capacità lavorativa al Parlamento. Il mandato non potrà risentire di altre attività parallele" - e questa posizione puo' essere letta come una frecciata al candidato SPD Peer Steinbrück che a causa delle numerose conferenze ben retribuite in aula è si è visto molto poco.


Semplificazione fiscale


Un punto molto importante per il nuovo partito sono le finanze pubbliche - anche se le spiegazioni sull'argomento sono brevi e senza dettagli. L'Euro tra le altre cose è fallito anche perché nei paesi del sud sono stati fatti troppi debiti e i paesi del nord sono stati chiamati a garantire. Ma anche la Germania ha fatto molti debiti. "Chiediamo di rispettare i limiti all'indebitamento e di ridurre il totale dei debiti", si dice nel programma di AfD. Anche la Germania avrebbe fatto molti piu' debiti di quanto consentito.


I rischi assunti dalla Germania a causa delle politiche di salvataggio dovranno essere presi in considerazione nelle fasi di pianificazione finanziaria, chiede AfD. "Al momento si sta solo gettando polvere negli occhi dei cittadini" - questa frase è diretta a Wolfgang Schäuble, che da sempre sottolinea il fatto che la Germania nei programmi di salvataggio ha dato solamente delle garanzie e che non è stato effettuato alcun trasferimento. Altri politici addirittura sostengono che la Germania stia guadagnando dalle politiche di salvataggio, poiché per i prestiti effettuati il governo incassa degli interessi. Tuttavia i rischi assunti sono cosi' alti che il mercato dei capitali non sarebbe mai stato disposto a concedere tali crediti a quel tasso di interesse.


Al terzo punto AfD propone "una drastica semplificazione del diritto tributario in linea con il modello progressivo di Kirchhof". L'esperto costituzionale Paul Kirchhof, nella campagna elettorale del 2005 in qualità di candidato al Ministero delle finanze della CDU, aveva chiesto una drastica riduzione delle eccezioni fiscali, delle sovvenzioni e delle scappatoie e al loro posto una riduzione delle aliquote ad un numero minimo di scaglioni. La SPD aveva attaccato questo modello definendolo iniquo. Dove la AfD intenda risparmiare per ridurre i debiti, nel programma elettorale non viene detto.


La famiglia è il nucleo della società


Sulle questioni sociali la AfD propone un programma alquanto conservatore. Chiede una maggiore protezione della famiglia in quanto "nucleo della società". Inoltre promette alle famiglie con molti bambini un maggiore sostegno: "la Germania deve diventare amica dei bambini e delle famiglie". Da dove il denaro dovrebbe arrivare, non lo dice.


No all'immigrazione senza regole


Anche sulla spinosa questione dell'immigrazione AfD ha una sua posizione: nel programma il partito scrive che la Germania "ha bisogno di una immigrazione qualificata e disposta ad integrarsi". Chiede una legge sull'immigrazione secondo il modello canadese. "E' necessario impedire un'immigrazione senza regole all'interno del nostro sistema sociale", si dice piu' avanti.


Questa frase è stata considerata dai media e dai politici rosso-verdi come la prova che AfD è un partito populista di destra. Tuttavia il partito propone un allentamento delle leggi e un miglioramento delle condizioni per la concessione del diritto di asilo: i richiedenti asilo dovrebbero avere la possibilità di lavorare, e cio' dovrebbe appartenere ad un trattamento dignitoso minimo.



Contro la "polizia della lingua"


AfD critica anche le regole della „Political Correctness“. In una prima bozza del manifesto si dice: "respingiamo un imbavagliamento dell'opinione pubblica sotto il pretesto del cosiddetto politicamente corretto". Nel programma finale questa frase è scomparsa. Il leader Lucke tuttavia è convinto che in Germania non esista alcuna limitazione formale della libertà di espressione. Il suo vice, il giornalista Konrad Adam, aveva in precedenza attaccato senza mezzi termini la cosiddetta "polizia linguistica" accusandola di voler mettere a tacere le opinioni impopolari.
 

tontolina

Forumer storico
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=BfK3_kJ4z7k

UN EUROPARLAMENTARE SCOMODO…

«Anni fa la Thatcher riconobbe la verità del Progetto europeo. Vide che riguardava la distruzione della democrazia degli Stati nazione e la cessione della sovranità a persone che non devono rendere conto a nessuno.

Sapendo che l’euro non avrebbe funzionato, intravide la pericolosità estrema del progetto. Noi dell’UKIP abbiamo la stessa visione e ho tentato negli anni in questo parlamento di prevedere le prossime mosse man mano che il disastro dell’euro si sviluppava davanti ai nostri occhi.


Ma neanch’io, nei miei discorsi più pessimistici, avrei potuto immaginare, Sig. Rehn, che Lei e gli altri della Troika, vi sareste ridotti a comportarvi come volgari criminali e a rubare i soldi dai conti bancari della gente al fine di puntellare questo fallimento integrale che è l’euro.

Avete persino provato a rubare i soldi dei piccoli investitori in violazione totale della promessa che avete fatto nel 2008!

Adesso che è stato creato il precedente, se consideriamo paesi come la Spagna dove i fallimenti aziendali sono del 45% l’anno, possiamo indovinare come avete l’intenzione di affrontare gli altri bailout man mano che si presentano!

Devo dire che il messaggio inviato agli investitori è chiaro e forte: togliete i soldi dall’eurozona prima che tocchi a voi.

Quello che avete fatto a Cipro è di suonare le campane a morto dell’euro. Nessuno nella comunità internazionale avrà più la fiducia di lasciare nella zona i suoi soldi.


E non è forse ironico che il primo ministro russo Dmitry Medvedev parli dei vostri atti dicendo: ‘ Posso paragonarle solo ad alcune delle decisioni prese dalle autorità sovietiche.’?

E poi abbiamo una nuova proposta tedesca che dice che in realtà dovremmo confiscare parte del valore delle proprietà dei popoli degli Stati mediterranei dell’eurozona.

Questa Unione europea è il nuovo comunismo. E’ potere senza limiti. E’ creare un’ondata di disperazione umana e quanto prima verrà spazzata, tanto meglio.

E che dire di questo consesso, di questo parlamento?
Il parlamento ha la facoltà di porre la fiducia alla Commissione. Ho messo sul tavolo un dibattito per una mozione di sfiducia. Mi chiedo se qualcuno di voi abbia il coraggio di ammetterlo e di sostenerlo. Ne dubito fortemente.

E mi viene detto che vi è una nuova Thatcher in Europa e che si chiama Frits Bolkenstein. E ha detto di questo parlamento – badate bene che è un ex commissario, non è rappresentativo né dei cittadini olandesi né di quelli europei: “Il Parlamento europeo è sopravvissuto a una fantasia federalista che non è più sostenibile.”

Come non dargli ragione?.

VIDEO: EU Common Criminals - YouTube#!


Fonte: Farage: You are common criminals! | Articles | UKIP MEPs - Traduzione a cura di Nicoletta Forcheri

• Parlamento europeo, Strasburgo, 17 Aprile 2013

• Oratore: Nigel Farage MEP, Presidente del Partito per l’Indipendenza di UK (UKIP), Co-Presidente del gruppo Europa della Libertà e della Democrazia (EFD) del Parlamento europeo.

• Dibattito: Situazione attuale a Cipro
Dichiaraizoni del Consiglio e della Commissione - [2013/2603(RSP)]

TRAMITE: http://www.stampalibera.com/





 

tontolina

Forumer storico
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