Esperienze ai mercatini: consigli, dritte, osservazioni (1 Viewer)

cassettone

In stand by
Io quando dico per curiosità, sottintendo mi piace ma se spari una cifra grossa non lo prendo, ma di solito lo faccio con commercianti che conosco, se fanno un prezzo buono acquisto.
 

cassettone

In stand by
Quando un oggetto non mi convince o è rovinato, faccio intendere i miei dubbi magari dicendo il pezzo non è perfetto oppure non mi convince al 100%, però chiedo lo stesso il prezzo e vedo cosa mi dicono.

Quando ho davanti un commerciante sconosciuto, chiedo quanto ne vuole, come per dire: tu chiedi quello che vuoi, ma il prezzo deve essere alla mia portata.
Se mi sparano una cifra assurda ringrazio e vado via, senza trattare, tanto non sono cose di prima necessità, strapagare è assurdo, il mercato ti darà altre occasioni.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Quando si ha poco tempo, se ne può risparmiarne quando quadri o quadretti stanno uno dietro l'altro e le cornici sono evidentemente uguali. Se la prima contiene una riproduzione da Goya, anche le altre tre, poniamo, della stessa dimensione, conterranno riproduzioni (non importa di chi). Potremo dunque passare oltre senza guardarle tutte.
Questo è ovvio. Però attenzione che le cornici siano veramente dello stesso identico tipo. Magari altre, un po' simili, racchiudono una preziosa acquaforte.
Chiedere il prezzo di un oggetto, poi, continuando a rimestare, può aiutare ad abbassare la richiesta. Si dimostra di non dare molta importanza al pezzo.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
TU O LEI?

Questa pure è un'esperienza che ho fatto e compreso come venditore piuttosto che come acquirente, ma basta invertirla ...
Insomma, a un certo punto mi sono accorto che il cliente che prendeva a darmi del tu aveva un maggior potere di abbassarmi i prezzi. Ovviamente la cosa poi può trovare spiegazione razionale (distanze minori, difese abbassate, trattamento da amico ecc.), fatto sta che funziona.
Da quando sono quasi esclusivamente acquirente, pertanto, dall'inizio o non appena possibile, passo dal lei al tu, e davvero f u n z i o n a !
Viceversa ricordo ancora le acrobazie verbali e comportamentali cui mi costringevano certi furbacchioni che si presentavano come amici miei a priori :eeh:
Sapevano tutto, i maledetti, e per di più esclusivamente per istinto. Pertanto, pur conscio dell'inghippo, pur lucido nelle difese, alla fine ci rimettevo, e neanche poco. Se uno riesce a dirti "Cosa mi fai?" in pratica ti ha già abbassato i pantaloni :muted: e tu non ci puoi più rimediare. E' la guerra, baby.
Internet aggiunge un nuovo paragrafo a questo esile ma corposo capitolo.
I vari giganti della retevendita (eBay ecc) non appena uno abbia messo il naso nel loro dominio, iniziano a bombardarlo discretamente di segnalazioni e proposte. Ma l'interessante - dal punto di vista psicologico - è che ti danno del tu. Ti chiamano per nome (Mario, Andrea, Loredana ...), magari proponendoti di tornare sui tuoi passi, ché il Grande Fratello sa tutto di te e ti costringe a ricordare quanto giustamente (quasi sempre) avevi ormai dimenticato.
Perché ti danno del tu? Chiaro, per accorciare le distanze. Ma se abbiamo visto che questa operazione dovrebbe essere svantaggiosa per il venditore! Dal vivo sì. E se tu già sei interessato all'oggetto. Ma qui, attenzione, non si tratta di diminuire la distanza con il venditore (fatto che anche qui porta a calare i prezzi, come può testimoniare chi ne abbia contattato direttamente qualcuno, senza passare per Baubau). Ennò, qui il darti del tu serve ad accorciare la distanza tra te e l'oggetto! Tra te e il negozio, se vogliamo.
Immaginiamo un messaggio di questo tipo: Egregio signor Babbuini, l'opera da lei visitata è ancora in vendita ecc ecc. Freddino, no? Reazione: echissenefrega se è ancora in vendita?
Se invece il GF ti scrive: Alessandro, ti sei interessato a questo e quello, vuoi ancora ...? Reazione: caspita, questi mi conoscono, magari andiamo di nuovo a vedere, "per coerenza" ...
Insomma, il nome proprio scava più a fondo nell'intimo e nell'emotività.
Ovviamente i risultati sono statisticamente positivi, sennò non lo farebbero.
Il sottoscritto, invece, ne trae un profondo fastidio, del genere: come si permettono? E non credo dipenda solo dall'età.
Tanto, lo so bene che una parte di reazioni negative è statisticamente prevista, perciò se ne possono infischiare. Effetti della cosiddetta democrazia (anche economica): trattare tutti come si tratta la maggioranza. La prendono a calci sorridendo e proferendo parole gentili. Che oggi contano più dei lividi sul sedere.
 

lastra.biffata

Forumer attivo
Esimio dott. prof. ing. senatur @baleng , solo per vossia, solo per oggi Le propongo una incisione di Durer al fantastico prezzo affare di 80.000€ e sconto dello 0,0002% se paga in unica soluzione.

La può interessare? :abbocca:
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Esimio dott. prof. ing. senatur @baleng , solo per vossia, solo per oggi Le propongo una incisione di Durer al fantastico prezzo affare di 80.000€ e sconto dello 0,0002% se paga in unica soluzione.

La può interessare? :abbocca:
Con rispetto, sa cosa ci può fare Lei con quel pezzo di carta? :B
Ecco. E la riutilizzi pure, che sennò è uno spreco.:melo: . E' roba buona. Tiene.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Non è raro trovare tra i mercanti, a tutti i livelli, personaggi che in qualche modo sfoghino, penso, una qualche frustrazione rispetto alla propria attività. Per esempio, nell'ambito della grafica, si va da chi espone i delicati fogli in un modo tale che per forza molti ne andranno danneggiati, rotti, rovinati, distrutti. Ma anche in quelli che sembrano i più attenti e rispettosi, affiora talvolta uno sfogo, un lapsus, un atteggiamento da cui traspare un intimo odio verso il materiale che dà sì loro da vivere, però anche in qualche modo li tiranneggia, da sempre. Il cartone lasciato troppo a lungo sotto la pioggia al mercato, l'opera presa in mano allontanando la testa, quasi come per moto di schifo, il lindo foglio intonso afferrato come un giornale, lasciando ovviamente una bella piega a V rovescio nel mezzo ed interrompendo la forse secolare magià della bianca verginità cartacea ... c' è solo da scegliere, e comunque ho visto tutto questo e altro anche in insospettabili esperti o noti commercianti. E' come una forma di ribellione, il dispetto fatto dallo schiavo al padrone altrimenti dovuto riverire e onorare. Con l'aggravante che noi s'invecchia, lui, se conservato come si deve, no. Maledetto! La sola alternativa è una forma di rassegnazione: il mercante si rassegna all'eterno compito di rispettare la carta più di sé stesso (perché questa, e non altre, è la vera competizione), e da quel momento il suo aspetto assume qualcosa di esangue, come un'adolescente sedotta ed assogettata. E comincia a morire.

Praticamente questa forma di danneggiamento è un modo che l'antiquario ha di affermare sé come persona, ed è forse l'unico, almeno dal suo punto di vista intimamente stressato. Muoia Sansone con tutti i Filistei.
Non dico di non comprenderli, poveri! Essere sempre attenti a trattare bene le cose può anche logorare i nervi a chi non sia particolarmente portato a quell'esercizio. E d'altronde, spesso la sola alternativa è quella di divenire un maniaco, una specie di caricatura congelata in comportamenti ossessivi, almeno se visti da fuori. Rinunciando così a molto della propria vita, e questo non lo si può infine chiedere a chiunque.

Resta da dire del cliente, di colui che osserva tali moti e tali movimenti, e se ne stupisce, ma non sa come intervenire. Forse l'unica via è la via "femminile": senza porsi troppo in primo piano, cercare di limitare i danni togliendogli delicatamente la stampa bistrattata dalle mani - Oh, com'è interessante questo particolare! -, rinunciare a continuare un'indagine - Ho capito, grazie, non fa per me -, insomma stoppare il carticidio quasi senza che l'assassino se ne accorga. Perché in verità egli a quel punto è già così frustrato che qualunque critica, qualunque intervento brusco, o men che untuosamente gentile, rischierebbe di aumentare i danni a dismisura. Perché c'è del metodo in quella follia, essendoci della follia in quel metodo.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
E’ FINITA: COVID

Sempre caro mi fu quel mercatino

Dietro la chiesa, dove tanti avanzi

Di vite e di negozi ritrovavo.

Ma bloccato dal covid, chiuso in casa

Con la città ridotta ad una larva

Grandi ed estesi banchi e sovrumani

Io nel pensier mi fingo; ove per poco

Si paghi una fortuna. E come il vento

Odo stormir tra queste stampe, io quello

Infinito mercato al mio presente

Vo comparando. E mi sovvien com’era

ed i passati acquisti e la presente

morta stagione Così tra questa

inanità s’ingrassa il portafoglio

e il naufragar porta almeno denaro. :jack:
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
In effetti le banche, a breve, dovranno limitare i depositi dei correntisti a 100.000/euro.
Egregio cliente
lei ha troppi soldi in c/c
le consigliamo vivamente di spenderli subito
per l'occasione ci permettiamo di proporle
a) un set di rossetto per cavalle della Christian Dior, € 8500
b) un abbonamento a vita ai concerti di Pippo Frullo, noto cantautore del Basso Piave, 2000 euro
c) una prenotazione per il prossimo viaggio su Marte organizzato da Elon Reeve Musk , previsto per il 2029, prenotando risparmia pure, vabbè, peccato, € 650.000 (attualmente il conto risulterebbe tuttavia incapiente, ma potremmo proporle un fido appetibilissimo)
d) eventualmente la nostra agenzia matrimoniale può procurarle dispendiosissime ballerine ucraine, costose nobili guatemalteche, e se di religione mussulmana stock di 5 mogli nigeriane, eventualmente poco usate.

Non esiti a cliccare sul bottoncino in alto a destra e troverà queste ed altre offerte direttamente gestite dalla Sua Banca


Mah, da bambino mi hanno scassato le sfere con la giornata del risparmio, 31 ottobre di ogni anno. (Peraltro, quando si accorgevano che non avevo una lira passavano subito al bambino successivo). Ora qualcosa dev'essere cambiato. Si chiamano rendimenti negativi, la negazione stessa del capitalismo. Se però accadrà che la banca ti presta 100 e dopo tre anni tu devi renderle 95 non sarebbe neanche male ...
 

Users who are viewing this thread

Alto