ESISTONO DUE TIPI Di DONNE: QUELLE CHE CREDONO ANCORA NELL'AMORE E QUELLE CHE (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Solo ora saltano fuori i conti veri ........che schifo.

Per ottenere la flessibilità da Bruxelles, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha messo nero su bianco che nel 2015 i costi stimati per fronteggiare l’emergenza migranti sono di "3,3 miliardi di euro, di cui 3 miliardi di spesa corrente". Il 50% delle spese riguarda il capitolo "ricezione", mentre tra il 20% il 30% il salvataggio in mare.

Ed è davvero caro. "Le spese per l’emergenza migranti - si legge nella legge di Stabilità - nel 2014 sono raddoppiate rispetto al periodo 2011-2013 e nel 2015 sono triplicate". La proiezione più drammatica del dicastero dell'Economia è che le risorse disponibili per i prossimi anni possono sostenere uno scenario simile a quello di quest’anno.
Tanto che, in vista del peggioramento della crisi, maggiori fondi sono necessari.
E immaginando un aumento del numero degli immigrati nei prossimi due anni identico a quello registrato tra il 2014 e il 2015, si legge ancora nella manovra licenziata dal governo, "il costo sarà vicino ai 4 miliardi nel 2016".
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ciò significa che in 6 anni - dal 2011 al 2016 i migranti (60% dei quali clandestini che dovrebbero essere respinti immediatamente) ci sono costati 13 MILIARDI.

Alla faccia. Ma noi "siamo grandi".
 

f4f

翠鸟科
Marino ammè pareva poco furbo, ma dopo i ladrones era cmq un passo
e nel PD ce ne sono di assai peggio

mi nausea la gioia della dx di ricandidare un sindaco proprio quando la gestione Alemanno va n tribnale
e avrei sommo piacere nella elezione di un grillino a Roma:imho sarebbe un fallimento epocale, ma occorre vedere per credere
sarebbe tra scilla del rigore (con bicchieri di carta al posto dei pullman, bici al posto dela metro ecc e quindi rigettato dal corpus della amministrazione romana, con cause a noin finire) e cariddi (del lassamo fare... ma allora che differenza c'è?)
la terza strada esiste ma è moooolto stretta :mumble:
son curioso :cool: ... come un gatto ;)

Casaleggio mi legge :cool::cool::cool: è un mio follower in incognito :lol::lol:
o il M5S è senza le p@lle :cool:


cds, oggi

Di Maio si è incaricato di rivelarne pubblicamente solo una parte: «Siamo concentrati sul fronte nazionale per garantire un’alternativa a Renzi». Ci ha pensato Di Battista a illuminare il lato oscuro della luna, confidando a un autorevole esponente di maggioranza le ragioni del rifiuto: «E chi si candida, mica siamo matti. Noi puntiamo al governo nazionale, col cavolo che vogliamo bruciarci». Ecco, ora è tutto chiaro. Per i due grillini la scommessa delle Amministrative sarebbe solo a saldo negativo: se perdessero, verrebbero tagliati fuori dalla competizione nazionale; se vincessero, sarebbero costretti a governare città ingovernabili.
Poco importa che i sondaggi rivelino come, senza questi candidati, i Cinquestelle potrebbero perdere le sfide. Il movimento si trova davanti a un dilemma: governare porta con sé il rischio di rovinare un brand. Il marchio oggi è considerato vincente perché valorizzato dai fallimenti dei partiti tradizionali. Ma se i grillini cadessero là dove sono caduti i loro avversari, anche solo se incespicassero nella gestione del potere, per incapacità non per malaffare, sarebbero fatalmente condannati all’omologazione. E gli argomenti usati per conquistare l’opinione pubblica si ritorcerebbero contro per una sentenza senza appello.
Non c’è dubbio che la conquista delle città al voto il prossimo anno diverrebbe una formidabile vetrina in vista delle Politiche: nel ‘93 la vittoria a Milano portò la Lega alla ribalta nazionale come forza di governo. Ma Roma e Napoli sono città pericolose. E allora, un conto è dover gestire a Parma quel termo-valorizzatore che in campagna elettorale era stato promesso di chiudere, un conto è bocciare il bilancio del proprio sindaco al comune di Livorno, altra cosa sarebbe restare imbottigliati nel traffico caotico dell’amministrazione romana. «Tutti fanno i superman finché non devono misurarsi con la burocrazia», ha detto la leader di Fdi Meloni a un incontro di partito.

Anche Di Battista sa che quella è kryptonite. Perché se in Campidoglio - nonostante le cure di Cantone e la presenza di tanti magistrati che nemmeno in una procura - al primo appalto del Giubileo scattano subito tre arresti, vuol dire che il livello di degenerazione è profondo e la macchina incontrollabile. «A Roma non serve un salvatore della patria, serve un programma», ha detto il giovane grillino. Sì, ma serve qualcuno che conosca il burocratese per evitare ciò che l’ex assessore Esposito ha denunciato: «La struttura amministrativa scrive male le delibere perché il Tar poi le bocci». Gli elettori cinquestelle sono disposti a perdonare a Di Battista la presenza nel guinness delle «bufale» stilato dal New York Times , e possono chiudere un occhio per quel premio al «politico dell’anno» accettato da Di Maio. Altro no.
Loro lo sanno, e da politici ormai scafati si sono riparati dietro «le regole».

Si metta l’animo in pace il popolo del web, alle «Comunarie» del 2016 non troverà i preferiti da votare ma dei rincalzi disposti a «bruciare». Il Movimento non ha paura di volare, ha paura di cadere


buuuuh :down:
 

f4f

翠鸟科
Ciò significa che in 6 anni - dal 2011 al 2016 i migranti (60% dei quali clandestini che dovrebbero essere respinti immediatamente) ci sono costati 13 MILIARDI.

Alla faccia. Ma noi "siamo grandi".


a me vengono 8 miliardi

2015=3= 3 volte media 2011-2013= 1
2014=2 volte media 2011-2013 =2

quindi
2015=3
2014=2
2013=1
2012=1
2011=1
totale 8
 

PILU

STATE SERENI
Casaleggio mi legge :cool::cool::cool: è un mio follower in incognito :lol::lol:
o il M5S è senza le p@lle :cool:


cds, oggi

Di Maio si è incaricato di rivelarne pubblicamente solo una parte: «Siamo concentrati sul fronte nazionale per garantire un’alternativa a Renzi». Ci ha pensato Di Battista a illuminare il lato oscuro della luna, confidando a un autorevole esponente di maggioranza le ragioni del rifiuto: «E chi si candida, mica siamo matti. Noi puntiamo al governo nazionale, col cavolo che vogliamo bruciarci». Ecco, ora è tutto chiaro. Per i due grillini la scommessa delle Amministrative sarebbe solo a saldo negativo: se perdessero, verrebbero tagliati fuori dalla competizione nazionale; se vincessero, sarebbero costretti a governare città ingovernabili.
Poco importa che i sondaggi rivelino come, senza questi candidati, i Cinquestelle potrebbero perdere le sfide. Il movimento si trova davanti a un dilemma: governare porta con sé il rischio di rovinare un brand. Il marchio oggi è considerato vincente perché valorizzato dai fallimenti dei partiti tradizionali. Ma se i grillini cadessero là dove sono caduti i loro avversari, anche solo se incespicassero nella gestione del potere, per incapacità non per malaffare, sarebbero fatalmente condannati all’omologazione. E gli argomenti usati per conquistare l’opinione pubblica si ritorcerebbero contro per una sentenza senza appello.
Non c’è dubbio che la conquista delle città al voto il prossimo anno diverrebbe una formidabile vetrina in vista delle Politiche: nel ‘93 la vittoria a Milano portò la Lega alla ribalta nazionale come forza di governo. Ma Roma e Napoli sono città pericolose. E allora, un conto è dover gestire a Parma quel termo-valorizzatore che in campagna elettorale era stato promesso di chiudere, un conto è bocciare il bilancio del proprio sindaco al comune di Livorno, altra cosa sarebbe restare imbottigliati nel traffico caotico dell’amministrazione romana. «Tutti fanno i superman finché non devono misurarsi con la burocrazia», ha detto la leader di Fdi Meloni a un incontro di partito.

Anche Di Battista sa che quella è kryptonite. Perché se in Campidoglio - nonostante le cure di Cantone e la presenza di tanti magistrati che nemmeno in una procura - al primo appalto del Giubileo scattano subito tre arresti, vuol dire che il livello di degenerazione è profondo e la macchina incontrollabile. «A Roma non serve un salvatore della patria, serve un programma», ha detto il giovane grillino. Sì, ma serve qualcuno che conosca il burocratese per evitare ciò che l’ex assessore Esposito ha denunciato: «La struttura amministrativa scrive male le delibere perché il Tar poi le bocci». Gli elettori cinquestelle sono disposti a perdonare a Di Battista la presenza nel guinness delle «bufale» stilato dal New York Times , e possono chiudere un occhio per quel premio al «politico dell’anno» accettato da Di Maio. Altro no.
Loro lo sanno, e da politici ormai scafati si sono riparati dietro «le regole».

Si metta l’animo in pace il popolo del web, alle «Comunarie» del 2016 non troverà i preferiti da votare ma dei rincalzi disposti a «bruciare». Il Movimento non ha paura di volare, ha paura di cadere


buuuuh :down:

libera la mente... prima ci vuole coerenza.. una regola non è regola se non la si rispetta..se uno è in parlamento non PUO' fare altro.. questa è una regola nata prima di tanti avvenimenti..
non è un uomo o donna che possono cambiare l'andamento di una città..
sono i programmi che fanno la differenza.. se ci sono i programmi seri e praticabili allora l'uomo passa in secondo piano.. il sindaco non è una star è un soggetto che ha il compito di realizzare un programma condiviso..

se i cittadini di Roma amano Di Battista tanto meglio, ma i cittadini di Roma hanno il dovere civico di votare un programma non un uomo...

se così non fosse è inutile lamentarsi ..ognuno è libero di votare chiunque.. basta che poi non ci si lamenti...

naturalmente la situazione di certe città è davvero critica e nessuno ha la bacchetta magica che all'improvviso si risolve tutto per magia.. però è importante che alla base ci sia onestà e trasparenza... queste sono le basi da cui partire...

e a proposito di liberare la mente...

Anche io all'inizio avevo criticato i 5S per la mancata alleanza, ma solo perchè ancora ragionavo con le vecchie logiche con le quali sono cresciuta, logiche vecchie che mi hanno inculcato anni e anni di compromessi, di occhi bendati, di convinzioni sbagliate, di logiche di partito, di.. "noi siamo migliori", del.."tappiamoci il naso" del.. "votiamo il meno peggio". Ecco a che cosa siamo arrivati a furia di votare sempre il meno peggio!!!!Non rimpiango niente perchè la mia coscienza è pulita, io sono pulita, e molti altri come me , politici seri, perchè ce ne sono stati e ce ne sono ancora, gente che si è battuta per un ideale, che è anche morta per questi valori in cui ho sempre creduto e nei quali ancora credo ero, come molti, in buona fede. Ma mi sento tradita e con me hanno tradito milioni di persone che hanno sperato di veder realizzati i propri sogni di giustizia sociale e di legalità, di veder risolta quella famosa "questione morale" di cui parlava Berlinguer. Ma Berlinguer è morto e con lui si è chiusa un'epoca. Facciamocene una ragione!!! Quell'epoca è finita e questi hanno tradito soprattutto lui e tutti quelli che hanno pagato con la vita la ricerca della verità. Se oggi mi guardo indietro mi vedo con tenerezza e mi dico: "che boccalona che sei stata!!" Ogni volta che siamo riusciti ad entrare nella stanza dei bottoni, abbiamo fatto come gli altri se non peggio, come in questo caso che mi viene di chiedere scusa a Berlusconi, con il quale credevamo di aver visto tutto ma mi sbagliavo. Oggi sono finalmente libera, è come se mi si fossero stati tolti i paraocchi e vi dico che hanno fatto bene a non mischiarsi con nessuno. Io ammiro il loro coraggio e la loro dedizione, hanno tutto il mio rispetto. Sbaglieranno, si di sicuro, all'interno ci sarà qualcuno che non la pensa come me, forse ci sarà da fare battaglie su alcuni temi, ma sono ONESTI CACCHIO, SONO RAGAZZI PER BENE E PREPARATI E SOPRATTUTTO SONO PULITI. A me basta questo. Sono stanca di questo marciume, sono stanca della cloaca nella quale siamo sprofondati ed è l'unica speranza che abbiamo.AVANTI TUTTA!!!!"

Fiorella Mannoia
 

PILU

STATE SERENI
qs e poi basta... io mica devo convincere nessuno.. ma se in ognuno di noi c'è un minimo di coerenza .. se vi sta bene sta roba.. fate vobis..

Fanno le leggi per violare la legge.
Solo sei ore di discussione tra Camera e Senato per approvare ieri - in tempi record - la Legge Boccadutri, con cui i partiti potranno intascarsi 45 milioni di euro di rimborsi elettorali senza dover presentare neanche uno straccio di scontrino.
Agli italiani con il redditometro controllano anche la "congruità" delle spese per il caffè. I partiti invece si fanno una legge per incassare soldi senza controlli.
Nel 1993 in Italia si è votato un referendum per abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Nel 2015 esiste ancora.
Sono tanti soldi, noi con 45 milioni di euro avremmo costruito 120 nuovi asili nido.
La Legge in questione dimostra quattro cose:
1) Che Matteo Renzi ci prende sempre in giro: diceva di voler abolire il finanziamento pubblico ai partiti, ma ieri ha votato per tenerseli tra l'altro senza alcun controllo.
3) Il bicameralismo perfetto è un problema solo quando bisogna abolire la Legge Fornero o fare il Reddito di cittadinanza. Quando devono approvare leggi per tenersi i soldi, lo fanno in tempi record.
4) Quando si tratta di soldi da spartirsi votano sempre tutti insieme. La Legge Boccadutri è stata votata da tutti: Sel, Pd, Ncd, Lega e Forza Italia. L'unico ad opporsi è stato il Movimento 5 Stelle.
5) Il Movimento 5 Stelle è l'unica forza politica ad aver rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali. Finanziamo le nostre attività con le donazioni dei nostri simpatizzanti. Chi ci crede ci finanzia.
Quello dei partiti è un mercato drogato.
Hanno perso i militanti e chiudono le sedi. Senza soldi pubblici sarebbero spacciati.
È come se lo Stato pagasse un'impresa per assumere le persone, finiti i soldi il dipendente viene licenziato. Per vostra informazione questo avviene con il Job's Act.

l'importante è che poi non ci siano lamenti... potrei continuare all'infinito a far vedere le differenze..ma vi grazio ;)
 

f4f

翠鸟科
libera la mente... prima ci vuole coerenza.. una regola non è regola se non la si rispetta..se uno è in parlamento non PUO' fare altro.. questa è una regola nata prima di tanti avvenimenti..
non è un uomo o donna che possono cambiare l'andamento di una città..
sono i programmi che fanno la differenza.. se ci sono i programmi seri e praticabili allora l'uomo passa in secondo piano.. il sindaco non è una star è un soggetto che ha il compito di realizzare un programma condiviso..

se i cittadini di Roma amano Di Battista tanto meglio, ma i cittadini di Roma hanno il dovere civico di votare un programma non un uomo...

se così non fosse è inutile lamentarsi ..ognuno è libero di votare chiunque.. basta che poi non ci si lamenti...

naturalmente la situazione di certe città è davvero critica e nessuno ha la bacchetta magica che all'improvviso si risolve tutto per magia.. però è importante che alla base ci sia onestà e trasparenza... queste sono le basi da cui partire...

e a proposito di liberare la mente...

Anche io all'inizio avevo criticato i 5S per la mancata alleanza, ma solo perchè ancora ragionavo con le vecchie logiche con le quali sono cresciuta, logiche vecchie che mi hanno inculcato anni e anni di compromessi, di occhi bendati, di convinzioni sbagliate, di logiche di partito, di.. "noi siamo migliori", del.."tappiamoci il naso" del.. "votiamo il meno peggio". Ecco a che cosa siamo arrivati a furia di votare sempre il meno peggio!!!!Non rimpiango niente perchè la mia coscienza è pulita, io sono pulita, e molti altri come me , politici seri, perchè ce ne sono stati e ce ne sono ancora, gente che si è battuta per un ideale, che è anche morta per questi valori in cui ho sempre creduto e nei quali ancora credo ero, come molti, in buona fede. Ma mi sento tradita e con me hanno tradito milioni di persone che hanno sperato di veder realizzati i propri sogni di giustizia sociale e di legalità, di veder risolta quella famosa "questione morale" di cui parlava Berlinguer. Ma Berlinguer è morto e con lui si è chiusa un'epoca. Facciamocene una ragione!!! Quell'epoca è finita e questi hanno tradito soprattutto lui e tutti quelli che hanno pagato con la vita la ricerca della verità. Se oggi mi guardo indietro mi vedo con tenerezza e mi dico: "che boccalona che sei stata!!" Ogni volta che siamo riusciti ad entrare nella stanza dei bottoni, abbiamo fatto come gli altri se non peggio, come in questo caso che mi viene di chiedere scusa a Berlusconi, con il quale credevamo di aver visto tutto ma mi sbagliavo. Oggi sono finalmente libera, è come se mi si fossero stati tolti i paraocchi e vi dico che hanno fatto bene a non mischiarsi con nessuno. Io ammiro il loro coraggio e la loro dedizione, hanno tutto il mio rispetto. Sbaglieranno, si di sicuro, all'interno ci sarà qualcuno che non la pensa come me, forse ci sarà da fare battaglie su alcuni temi, ma sono ONESTI CACCHIO, SONO RAGAZZI PER BENE E PREPARATI E SOPRATTUTTO SONO PULITI. A me basta questo. Sono stanca di questo marciume, sono stanca della cloaca nella quale siamo sprofondati ed è l'unica speranza che abbiamo.AVANTI TUTTA!!!!"

Fiorella Mannoia


Fiorella spesso m'annoia

io parlavo di competenza e non di onestà
e mi riferisco, se vuoi come Grillo, a quello che hanno fatto i sindaci del M5S
secondo Grillo hanno ridotto il debito
ma basta?? si deve pensare sempre quello che pensano Grillo & Casaleggio ??






Nel giugno 2014 la storica vittoria del M5s nella roccaforte rossa. Come sta il M5s un anno dopo? Resta un mix di provvedimenti di rottura con le giunte Pd, ma anche le critiche sulle sforbiciate al bilancio (sociale compreso) e il continuo faccia a faccia con il presidente della Regione.

Le difficoltà con tagli e bilanci, i passi falsi con le società partecipate, lo scontro aperto e perpetuo con sindaci e presidente di Regione del Pd: “Siamo accerchiati” è solito dire. E’ stato uno slalom il primo anno di mandato del sindaco Cinque Stelle di Livorno, Filippo Nogarin. Come il collega di Parma Federico Pizzarotti, ha dovuto adeguare gli annunci della campagna elettorale alla realtà dell’amministrazione diretta che l’8 giugno 2014 il M5s si è ritrovato tra le mani stropicciandosi gli occhi: la caduta di “Livorno la rossa” – come hanno continuato a chiamarla con un po’ di miopia – ebbe il valore di un trionfo alle Politiche. Ma una volta nelle stanze di Palazzo Civico per Nogarin è cominciato l’ottovolante. La promessa più forte, lo stop alla costruzione di un nuovo ospedale, sembra per ora rispettata. Ma sui conti e sui tagli, soprattutto al sociale, sono arrivate le proteste perfino della Caritas. E su alcuni punti, come quello strategico del porto (prima industria della città), si è verificato lo scontro aperto con gli interlocutori istituzionali, che in Toscana significano sempre Partito democratico. Così è successo per esempio che il sindaco si alzasse per contestare, durante una conferenza, la forma di un dossier commissionato dalla Port Authority e il segretario gli rispondesse che allora lo producesse lui uno studio migliore. Fino alle giravolte per “responsabilità istituzionale”: non si presentò a firmare il piano regolatore del porto che la città aspettava da 60 anni perché – disse – Enrico Rossi non si faceva trovare. Per contro il governatore diffidò il sindaco: “Perde solo tempo”. Così alla fine successe che in consiglio comunale il piano regolatore del porto passò con l’astensione dell’intero gruppo M5s (due votarono anche contro) e i voti a favore dello stesso Nogarin e del Pd, cioè della minoranza. Nogarin in disaccordo con i “suoi” consiglieri? “No, responsabilità istituzionale” si giustificò il sindaco.


Di lavoro in casa Nogarin ne ha tanto da fare e così evita come la peste di schierarsi sulla politica nazionale. L’obiettivo è non arrivare a una rottura con la direzione nazionale del Movimento 5 Stelle (ovvero Grillo e Casaleggio). Ci ha provato solo una volta a dire la sua: quando i deputati Artini e Pinna sono stati espulsi ha chiesto che la decisione fosse rivista. Salvo poi fare subito un passo indietro e ribadire ai suoi che con il leader M5S preferisce chiarirsi faccia a faccia e che non farà la fine di Pizzarotti, con il quale però è molto amico. Quindi per non parlare, se ne sta nel suo: ha fatto una campagna elettorale per le Regionali ridotta al minimo e sui fatti di Parlamento preferisce non esprimersi mai.




Filippo Nogarin, sindaco M5S di Livorno, risponde a un cittadino su twitter: "Annaffiare il prato di Piazza Mazzini? Fallo te"






Grillini contro grillini, a Livorno il sindaco Nogarin bocciato dalla maggioranza M5S

Grillini contro grillini. Accade a Livorno dove il bilancio presentato dal sindaco M5S, Filippo Nogarin, è stato bocciato dal gruppo consiliare del Movimento.
Il voto è stato molto netto: su 23 consiglieri presenti, 20 "no" (5Stelle e Pd) e 3 "astenuti". Il fatto è che il bilancio consolidato del Comune è stato portato in consiglio senza i conti di Aamps, ovvero della soceità municipalizzata che a Livorno fornisce tutti i servizi del Comune.

«Abbiamo votato no - ha poi spiegato il capogruppo del Pd in consiglio Pietro Caruso - a un bilancio irricevibile perché i revisori dei conti del Comune di Livorno avevano specificato che questo era un bilancio giuridicamente legittimo ma assolutamente mancante di tutto quello che riguardava Aamps. Il bilancio di Aamps non è ancora stato approvato, quindi si andava a valutare un consuntivo falsato, monco, che non poteva essere accettato e il M5s ha fatto la stessa scelta dell'opposizione».
 

f4f

翠鸟科
qs e poi basta... io mica devo convincere nessuno.. ma se in ognuno di noi c'è un minimo di coerenza .. se vi sta bene sta roba.. fate vobis..

Fanno le leggi per violare la legge.
Solo sei ore di discussione tra Camera e Senato per approvare ieri - in tempi record - la Legge Boccadutri, con cui i partiti potranno intascarsi 45 milioni di euro di rimborsi elettorali senza dover presentare neanche uno straccio di scontrino.
Agli italiani con il redditometro controllano anche la "congruità" delle spese per il caffè. I partiti invece si fanno una legge per incassare soldi senza controlli.
Nel 1993 in Italia si è votato un referendum per abolire il finanziamento pubblico ai partiti. Nel 2015 esiste ancora.
Sono tanti soldi, noi con 45 milioni di euro avremmo costruito 120 nuovi asili nido.
La Legge in questione dimostra quattro cose:
1) Che Matteo Renzi ci prende sempre in giro: diceva di voler abolire il finanziamento pubblico ai partiti, ma ieri ha votato per tenerseli tra l'altro senza alcun controllo.
3) Il bicameralismo perfetto è un problema solo quando bisogna abolire la Legge Fornero o fare il Reddito di cittadinanza. Quando devono approvare leggi per tenersi i soldi, lo fanno in tempi record.
4) Quando si tratta di soldi da spartirsi votano sempre tutti insieme. La Legge Boccadutri è stata votata da tutti: Sel, Pd, Ncd, Lega e Forza Italia. L'unico ad opporsi è stato il Movimento 5 Stelle.
5) Il Movimento 5 Stelle è l'unica forza politica ad aver rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali. Finanziamo le nostre attività con le donazioni dei nostri simpatizzanti. Chi ci crede ci finanzia.
Quello dei partiti è un mercato drogato.
Hanno perso i militanti e chiudono le sedi. Senza soldi pubblici sarebbero spacciati.
È come se lo Stato pagasse un'impresa per assumere le persone, finiti i soldi il dipendente viene licenziato. Per vostra informazione questo avviene con il Job's Act.

l'importante è che poi non ci siano lamenti... potrei continuare all'infinito a far vedere le differenze..ma vi grazio ;)


prego :)

non ho mai capito perchè passare dalla padella alla brace debba essere rinfrescante :mumble:
 

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