ESISTONO DUE TIPI Di DONNE: QUELLE CHE CREDONO ANCORA NELL'AMORE E QUELLE CHE (1 Viewer)

Val

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Buongiorno.
L'Agenzia delle Entrate arruola un nuovo soldato nella sua battaglia contro l'evasione fiscale: i comuni. L'incentivo è molto grande: non solo viene riconosciuto agli enti locali il cento per cento di quanto si riesce a riscuotere grazie alle segnalazioni ma dando loro la possibilità di richiedere dati e informazioni sui dossier dell'Agenzia delle Entrate. Come scrive Italia Oggi, questa è la nuova frontiera della lotta all'evasione territoriale.

"Adesso l' Agenzia delle entrate non si muove più soltanto attraverso le segnalazioni qualificate che arrivano da noi», spiega a Italia Oggi David Gentili, consigliere Pd e presidente della commissione comunale antimafia, "ma ci richiede dati che vanno a implementare i loro fascicoli".
 

DANY1969

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Buongiorno :)

:rolleyes::rolleyes:
 

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Val

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È l'ennesimo scandalo del Cara di Mineo.

E sul quale ha puntato gli occhi la procura di Caltagirone.

Come riporta Repubblica, "quando i migranti vengono condotti al Cara di Mineo viene loro consegnato un badge che dà diritto ad usufruire di tutti i servizi del centro: dalla mensa all'emporio e all'ambulatorio. Quando non viene utilizzato per tre giorni di fila, il badge va in allarme e dopo ulteriori due giorni il badge viene disattivato. Se per i primi tre giorni i 35 euro a migranti sono comunque dovuti al gestore, passate le 72 ore nulla è più dovuto. Ma è su questo che si innesta la truffa. Perché le assenze che vengono automaticamente registrate dal sistema computerizzato del Cara non sarebbero state segnalate alla Prefettura che dal 2011 avrebbe continuato a pagare diarie non dovute per mesi a migliaia di migranti fantasma.


L'inchiesta condotta dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, sta cercando di capire se c'è stato una sorta di mercato paralello di badge attivi lasciati dai migranti fuggiti. Intanto però per quattro anni allo Stato sono stati sottratti centinaia di migliaia di euro.


Una gestione che vale cento milioni di euro, un residence che frutta sette milioni di affitto all’anno, diecimila euro al giorno di indotto e quattrocento posti di lavoro che in tempi di elezioni si trasformano in una valanga di voti.
 

Val

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Per l'Italia un immigrato vale più di un bambino italiano. Netta, ma corretta definizione del modo di gestire il welfare di un Paese in deficit democratico, ma che non fa nulla per aiutare le giovani coppie.

In questi mesi non sono mancati appelli ad ospitare profughi e richiedenti asilo «in casa».

Ebbene, le famiglie che decidessero di aprire le loro porte potrebbero godere di un quoziente aggiuntivo sulla dichiarazione dell'Isee maggiore di quello che ottengono mettendo al mondo un bambino.
Andiamo con ordine.

L'Isee è l'indicatore della situazione economica della famiglia e serve per definire chi può godere di vari benefici.

Semplificando, il dato si ottiene sommando redditi e proprietà, dividendoli per il quoziente generato dal numero di figli a carico. Ma non solo.

La norma prevede che «ai fini della determinazione del parametro della scala di equivalenza» se nel nucleo vi è un «componente in convivenza anagrafica», allora si «incrementa la scala di equivalenza di un valore pari ad 1».

Tra questi «conviventi anagrafici», ci assicura il commercialista, «possono essere considerati anche i profughi ospitati a casa».
I migranti, infatti, non percepiscono reddito, ad eccezione dei 2,50 euro al giorno elargiti dallo Stato.

Per questo potrebbero risultare a carico della famiglia che li accoglie, la quale avrà poi facoltà di inserirli nella dichiarazione Isee, ottenendo lo «sconto».


Bisogna poi ricordare che chi decide di aderire all'accoglienza «diffusa» ottiene dal ministero dell'Interno una parte dei famosi 35 euro.

Ma l'assurdo sta nel fatto che un immigrato vale più del secondo o del terzo figlio.



Perché? Semplice: secondo la tabella decisa dal governo, il secondo figlio fa aumentare il coefficiente della scala di equivalenza solo di 0,57 punti, il terzo pesa 0,67 e il quarto 0,77. Mentre il profugo potrebbe valere 1 punto intero.



Nel maggio scorso Alfano ha emesso una circolare con le «Linee guida sul diritto alla residenza dei richiedenti e beneficiari di protezione internazionale».

Nella quale si afferma che un migrante ha diritto alla residenza nella forma di «convivenza anagrafica» dopo tre mesi dall'arrivo nei centri d'accoglienza.

Una volta ottenuta l'iscrizione anagrafica, potrà spostarla così da risultare a carico della famiglia che lo ospita.

Concretizzando la discriminazione nei confronti dei bambini italiani.
 

Val

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Germania ......

Nella maggior parte dei casi dovrai approvare le seguenti condizioni
Un valido Aufenthaltserlaubnis o Aufenthaltsberechtigung (permesso di residenza)
Residente legale per almeno 8 anni
Una garanzia di entrate economiche per te e i tuoi dipendenti senza bisogno di ricorrere a disoccupazione o aiuti sociali (eccezioni per ragazzi al di sotto di 23 anni)
Conoscenza adeguata della lingua tedesca
Conoscenza della costituzione tedesca
Dovrai abbandonare la tua nazionalità (con alcune eccezioni)

Bambini: Cittadinanza tedesca dalla nascita

La cittadinanza è determinata dai genitori e non dal luogo di nascita. Bambini con genitori tedeschi sono automaticamente tedeschi dalla nascita. Però non tutti i bambini nati in Germania sono automaticamente tedeschi, infatti, ci sono 100.000 bambini non tedeschi nati ogni anno.
Se entrambi i genitori sono stranieri il bambino acquisisce automaticamente la cittadinanza se uno dei genitori risiede in Germania da almeno 8 anni con un valido Aufenthaltsberechtigung o ha avuto un unbefristete Aufenthaltserlaubnis per un periodo di 3 anni. Questi bambini ottengono la stessa cittadinanza dei genitori in più di quella tedesca e poi, all’età di 18 anni, potranno scegliere quale adottare.
 

Val

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Buongiorno ....e non potrebbe essere un'alba?
 

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Val

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Un paio di sberle - ogni tanto - ....fanno bene alla salute.


Gli Stati Uniti sono sotto choc per quel che hanno visto della non prevista capacità militare dei russi in Siria.

Non si tratta soltanto delle armi nuovissime ed estremamente precise, ma anche dello stile, della velocità di movimento militare e persino della sfrontatezza mediatica del Cremlino che sfida apertamente gli americani a fornire gli obiettivi che vorrebbero bombardati e quelli che vorrebbero risparmiare.

Washington è rimasta interdetta e sembra che la risposta sia stata: ci stiamo lavorando, vi faremo sapere.
Vero o falso che sia, questo scambio di battute ha prodotto il suo effetto.

Un dettaglio per rendere l'idea: i russi hanno portato in Siria caserme prefabbricate per migliaia di soldati e hanno allestito spettacoli serali con ballerine e comici, varietà e teatro.
Ieri il New York Times dava un quadro molto documentato dell'effetto traumatico che sta avendo sull'America la guerra di Putin in Siria.
 

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