ESISTONO DUE TIPI Di DONNE: QUELLE CHE CREDONO ANCORA NELL'AMORE E QUELLE CHE (1 Viewer)

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Mi vien da ridere.......non hanno visto un cinese in Europa :lol::lol::lol:

Niente sesso fuori del matrimonio, niente banchetti, niente partite di golf: sono alcune delle novità introdotte dal comitato centrale del Partito comunista cinese (Pcc) nel decalogo di comportamento per i suoi militanti. Le nuove regole sono state adottate in una riunione che si è tenuta il 12 ottobre e sono state diffuse dai media cinesi. L’agenzia Nuova Cina sottolinea che il divieto di “abitudini stravaganti nel bere e nel mangiare” e quello di giocare a golf non erano contenuti nella precedente versione del “decalogo”. Nuova anche la norma che condanna l’ adulterio e impone di militanti del Partito di “gestire delle famiglie armoniose”. In Cina non esiste un organismo statale addetto a combattere la corruzione, attività riservata alla Commissione centrale per le Ispezioni di disciplina (Ccid), che è un organo del Pcc. La temuta Ccid è presieduta da Wang Qishan, un alleato del presidente Xi Jinping, che tre anni fa ha intrapreso una lotta senza quartiere alla corruzione che secondo lui minaccia la legittimità a governare del Partito stesso. «I membri del Partito devono separare gli interessi privati da quelli pubblici, mettendo quelli pubblici al primo posto», afferma tra l’altro il nuovo decalogo secondo Nuova Cina.
 

Val

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Non sopportava più le lamentele della moglie ed è evaso dai domiciliari in pigiama e pantofole.
Poi, allontanatosi di soli 30 metri dalla sua casa di Bonate Sopra http://www.comune.bonatesopra.bg.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspxnel Bergamasco, ha richiamato l’attenzione dei Carabinieri di Ponte SanPietro http://www.lineaamica.gov.it/rubricapa/ente/10909/unitaorg/41286/comando-stazione-carabinieri.htmlche passavano nella zona.

«Venite, portatemi via», ha detto loro l’uomo Vincenzo V. 53 anni, ex-muratore italiano, sposato da 25 e ai domiciliari per omissione di soccorso durante un incidente stradale.
L’uomo è stato arrestato e il giudice ha convalidato l’arresto, senza disporre, forse impietosito dalla condizione dell’uomo vessato dalla moglie, ulteriori misure cautelari. Il processo, con rito abbreviato, è stato rinviato al 3 novembre e c’è da scommetterci che ci sarà il pienone fuori dall’aula per vedere quest’uomo che ha preferito il carcere alla convivenza forzata con la moglie.

Già in precedenza il bergamasco, nato a Palermo ma residente nel paese del Bergamasco, si era allontanato da casa per evitare di discutere con la moglie che, a suo dire, lo accusava di farsi mantenere, visto che lui è ai domiciliari e non può andare al lavoro.
All’origine dell’ennesima discussione con la moglie, stavolta la fuga dal cancello del loro cucciolo e l’impossibilità per l’uomo di recuperarlo proprio perché ai domiciliari.
Il cane dell’uomo è stato morso da un altro più grosso ed è poi morto in seguito alle ferite riportate e la moglie ha puntato l’indice verso l’ex-muratore, “colpevole”, secondo la logica della moglie, di non aver seguito e recuperato subito l’animale. Dopo la sfuriata della donna lui ha preso la decisione: in pantofole e pigiama è uscita da casa e si è diretto verso il parco davanti casa. E quando ha visto la gazzella dei carabinieri passare lì di fronte deve essergli sembrato un miraggio: ha richiamato l’attenzione dei militari e si è fatto arrestare.
 

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Passata la mezzanotte del 21 ottobre, il sito di Netflix si è attivato in tutta Italia. Da oggi è possibile usufruire del servizio di streaming online statunitense, nato nel 1997 come noleggio di film in dvd e videogiochi.

Per usare il servizio è necessario essere connessi a internet e non si possono scaricare contenuti da guardare poi offline. Le sessioni di streaming possono essere avviate da diversi dispositivi: computer, smartphone, tablet, console per videogiochi e smart tv. La particolarità rispetto alla tradizionale distribuzione televisiva, analogica, digitale o satellitare, è che le serie tv commissionate da Netflix vengono rese disponibili agli utenti un’intera stagione alla volta, e non episodio dopo episodio.
 

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Per registrare un account è necessario fornire a Netflix un indirizzo email e i dettagli di una carta di credito, o di un conto PayPal. Ogni profilo utente può essere usato da diverse persone, fino a quattro. Per ogni persona associata all’account, Netflix propone contenuti basandosi su quelli guardati in precedenza. Al momento della registrazione è chiesto di indicare tre titoli che si ritengono interessanti tra quelli del catalogo: i primi consigli di Netflix si basano su queste preferenze iniziali. Per i bambini si può attivare un filtro che limita i contenuti disponibili.
 

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Tutti i contenuti presenti su Netflix possono essere guardati doppiati o in lingua originale, eventualmente sottotitolati in diverse lingue. House of cards non rientra nel catalogo italiano perché i diritti per la trasmissione sono stati ceduti a Sky. In ogni paese in cui è disponibile Netflix propone un’offerta diversa a seconda degli accordi con le società di produzione e distribuzione dei film e delle serie tv. Contrariamente a quanto annunciato, Orange is the new black, già trasmessa da Mediaset, è anche nel catalogo proposto da Netflix in Italia.
 

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Quanto costa
Ci sono tre piani di abbonamento disponibili, ma il primo mese è gratuito per tutti i nuovi utenti. Il contratto più economico, a 7,99 euro al mese, prevede che si possa usare Netflix su un solo dispositivo alla volta e con definizione standard. Invece, con 9,99 mensili, si possono attivare due sessioni di streaming contemporaneamente e in alta definizione. Infine, per 11,99 euro al mese, una famiglia di quattro persone può accedere al servizio da quattro dispositivi diversi e guardare i contenuti in formato 4K se l’hardware lo permette.
 

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«Il Governo anticipi in un decreto le disposizioni, concordate con il presidente Chiamparino, per risolvere le incertezze interpretative del decreto sblocca crediti, in modo da consentire al Piemonte di predisporre un piano di rientro praticabile e così rimediare agli errori della precedente amministrazione Cota». Le parole che leggete, in merito al disavanzo della Regione certificato dalla Corte dei Conti di quasi 6 miliardi di euro, portano in calce la firma di Andrea Giorgis, deputato Pd. La chiave di lettura, che sarà un po’ il tormentone del Pd nelle prossime settimane, quando la situazione potrebbe diventare mediaticamente più difficile e meno gestibile per gli uomini di Renzi, sarà che la colpa è tutta delle precedente amministrazione leghista. Un po’ come è avvenuto per Roma con Marino, che ha addossato il fallimento della propria gestione a Gianni Alemanno (il quale, per carità, non è stato tra i migliori sindaci di Roma, ma non è nemmeno il responsabile unico dello sfracello della città).



E’ qui che si creerà una sorta di bivio dell’informazione.

A sinistra andranno tutti quelli che credono ancora nelle favole renziane, nella propaganda di questa specie di regime da pensiero unico, nella solita politica dello scarica barile targata Pd.

Mentre a destra proseguiranno coloro che un po’ di memoria storica l’hanno conservata. Perché il deputato Giorgis parla di “errori della precedente amministrazione Cota”, dimenticando i danni irreparabili di Mercedes Bresso. Proviamo a ricordarne uno, senza dubbio il più grave.
 

Val

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La storia è molto semplice (se volete approfondirla, va la pena leggere questo articolo del Corriere della Sera): nel 2006 l’ex giunta della Regione Piemonte, guidata dall’esponente del Pd Mercedes Bresso, decide di finanziarsi emettendo sul mercato 1,8 miliardi di bond, proteggendosi con strumenti “derivati”.

Firma alcuni contratti con banche del calibro di Merrill Lynch, Dexia e Intesa Sanpaolo, convinta di poter vincere una “scommessa” che invece perde.

Morale: la Regione si trova a pagare interessi molto alti.

Poi nel 2012, a Gennaio, la Regione smette di pagare le rate, sostenendo di essere stata truffata.
Così inizia la crociata giudiziaria contro le banche.

Prima in sede amministrativa, dove il Tar si dichiara non competente in materia.

Quindi il processo viene trasferito a Londra. E qui viene il bello.

Secondo quanto riporta Bloomberg nelle carte depositate a Londra i legali della Regione Piemonte scrivono che quel contratto in Italia non è valido, poiché conteneva clausole nascoste che hanno permesso alle banche guadagni irregolari.

Non solo, perché secondo gli avvocati dell’entel’allora assessore al Bilancio «parlava un inglese molto limitato e non ci si poteva aspettare che leggesse e capisse l’accordo che stava mettendo in atto».

La domanda che sorge quasi spontanea è la seguente: se non ha capito, perché ha firmato? Il mistero chiaramente rimane.

La cosa peggiore, però, è che il Pd non solo non ricorda questo piccolo particolare da 1,8 miliardi di euro, ma ha premiato Mercedes Bresso, mandandola al Parlamento europeo. Dove si spera abbia imparato un po’ di inglese.
 

DANY1969

Forumer storico
qs paese è uno spettacolo..prima rubano e poi vogliono una legge in cui lo stato dia loro i soldi che hanno rubato.. spettacolo puro..

Dany e Tatteo pronti con gli oboli ?

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:wall::wall::rolleyes:
Paghiamo dei ticket assurdi per le prestazioni mediche!! In alcuni casi costa meno una visita privata che utilizzare l'ASL :wall::wall:

Buongiorno a tutti :rolleyes:

:-o:-o
 

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