ESISTONO DUE TIPI Di DONNE: QUELLE CHE CREDONO ANCORA NELL'AMORE E QUELLE CHE (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
"Ci sono tre dirigenti che non fanno bene il loro lavoro e non si capisce perché stanno ancora al loro posto.
1443726542-esposito.jpg





Hanno anche scritto su facebook commenti insultanti nei miei confronti. Uno si chiama Pietro Spirito, potentissimo dirigente. Pare che sia in part-time a 100mila euro l’anno, va in azienda un giorno a settimana, gli altri li passa a Bologna dove è presidente dell’Interporto. Questa è l’idea di come si sta in Atac. La domanda che mi faccio è perché deve mantenere il posto in Atac se è presidente Interporto?". Il senatore piemontese Stefano Esposito, che per 70 giorni è stato assessore ai Trasporti al Comune di Roma per volontà di Renzi e Orfini, dai microfoni dell’emittente universitaria Radio Campus Cusano denuncia i maxi-stipendi dei dirigenti della municipalizzata del trasporto pubblico romano.
 

Val

Torniamo alla LIRA
"C’è un altro signore - prosegue Esposito- che si chiama Cera. Dio ce ne scampi e liberi. È responsabile della parte informatica della bigliettazione. Mi ha definito Sbrodolo. Questo soprannome mi è stato dato dalle finte associazioni antimafia di Ostia. Poi c’è il responsabile delle relazioni industriali, indagato per la Parentopoli di Atac, di cui non ricordo il nome. Io non voglio che venga licenziato perché sono un garantista, ma magari messo in un altro posto. Sono signori che viaggiano sui 200-220mila euro all’anno. Invece di fare il loro lavoro, si permettono di scrivere post su Facebook contro l’assessore. Se si agitano così tanto, vuol dire che ho colpito nel segno". "Probabilmente - accusa lil senatore-ex assessore - sono abituati a politici che li chiamavano per consigliargli le persone da assumere, da promuovere. Di sicuro loro sono lì senza aver fatto un concorso, molti dirigenti sono della precedente amministrazione, mai cambiati".
 

Val

Torniamo alla LIRA
C'è da chiedersi perché non lo abbia fatto lui anziché parlare soltanto adesso che la giunta Marino è praticamente caduta.

Secondo il senatore, poi, il fallimento di Atac sarebbe "una sconfitta".
Meglio dunque trovare "un dg competente, libero da vincoli politici e quindi in grado di mettere mano ai grossi problemi che quell’azienda ha sul piano dell’infrastruttura e dei mezzi" e "incentrare tutte le decisioni su 3 dirigenti, a cui si deve fare un contratto di un anno, con stipendio massimo di 150mila euro e con un premio di 50mila euro all’anno solo se si raggiungono i risultati". "Quello che mi sconvolge - conclude Esposito - è che quest’azienda ha fatto appalti per oltre 2 miliardi e non si capisce come li hanno spesi. Avessimo un’azienda che funziona bene, si potrebbe pensare che hanno fatto debiti ma li hanno fatti per far funzionare l’azienda. Speriamo che la magistratura abbia il tempo per metterci le mani".

Nell'attesa, però, i romani continuano a esser serviti da un'azienda tecnicamente fallita che ha 12mila dipendenti che corrispondono anche 12mila e passa voti....
 

Val

Torniamo alla LIRA
La Cassazione è ormai il miglior alleato degli italiani piegati dal Fisco e dalle cartelle di Equitalia.
1432717539-image-0.jpg





Negli ultimi anni, a causa della valanga di ricorsi che sono piovuti nei tribunali contro l’Ente, la Cassazione detta legge. Per difendersi da Equitalia bisogna fare attenzione ai diversi casi dei contenziosi. Ad esempio, Equitali non può fare la notifica di atti, dunque di cartelle esattoriali, tramite raccomandata postale. Per farlo ci vuole un pubblico ufficiale che non è (né può essere) il postino, che non è un pubblico ufficiale. Così per impugnare la cartella Equitalia erroneamente notificata, bisogna fare ricorso. E il ricorso costa. Un altro caso in cui val la pena far ricorso è la vendita forzata dell’immobile pignorato. Se la vendita non viene comunicata al proprietario dell’immobile pignorato, tutta la procedura e il successivo trasferimento del bene a chi lo ha comprato all’asta sono nulli. La Cassazione (dicembre 2014) ha infatti sancito il principio secondo cui l’omissione della comunicazione "impedisce al soggetto pignorato di richiedere la conversione del pignoramento e viola il diritto al contraddittorio". Il debitore può quindi riacquistare la proprietà della propria casa. Si può portare in giudizio Equitalia per‘lite temeraria’.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Sul fronte auto, come ricorda il Giorno, se il contribuente impugna davanti al giudice un fermo auto, un’ipoteca o un pignoramento avviato da Equitalia pur senza l’esistenza dei presuppost igiuridici per farlo, è possibile chiedere la condanna di Equitalia al risarcimento dei danni per lite temeraria. Questo percorso, in particolare, è suggerito quando il tribunale ha già condannato Equitalia per ‘malafede’ o ‘colpa grave’, caso in cui l’Ente incorre se prosegue nel tentativo di recupero del debito nonostante il cittadino abbia ricevuto una cartella prescritta o nulla. Un altro dettaglio da non sottovalutare: il contribuente è sempre libero di versare somme che vadano a ridurre la propria esposizione debitoria, anche per non dover poi pagare interessi su un capitale più elevato. Quindi gli sportelli di Equitalia non potranno mai rifiutare pagamenti parziali. Inoltre, in caso di piano di rateazione in corso, il ritardato pagamento di una mensilità, avvenuto nella mensilità successiva, verrà considerato come mancato pagamento, ma solo dopo aver accumulato otto ritardi anche non consecutivi (e non prima) il contribuente potrà essere considerato decaduto dal beneficio della dilazione.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Una sentenza che potrebbe regalare a molti automobilisti una speranza.
1409813793-autovelox.jpg





Quella di veder annullate le cartelle di Equitalia per la riscossione delle multe. Lo scorso 8 ottobre, infatti, i giudici della Cassazione hanno deciso che i tempi di prescrizione in caso di multe per violazione del Codice della Strada è di due anni.
La legge prevede che il termine - per lo Stato - per riscuotere il dovuto sia di 5 anni, ma ora la Cassazione ha stabilito che Equitalia deve riuscire a ottenere i soldi della multa entro 2 anni dalla ricezione del ruolo di riscossione.
Quindi, 2 o 5 anni? Come spiega il Resto del Carlino, lo Stato potrà richiedere all'automobilista la somma anche dopo 5 anni. Ma la pratica di Equitalia dovrà chiudersi entro 2 anni. Se così non fosse, cadrebbe in prescrizione. A quel punto lo Stato dovrebbe trovare un altro ente in grado di sfilare all'automobilista i soldi della multa entro la scadenza dei 5 anni.
La speranza è che tra tutta questa confusione burocratica molti di quelle multe vadano perdute.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Colpito da alluvioni e maltempo, Benevento ha riportato gravi danni, soprattutto sull’area industriale.

Un disastro che ha devastato anche il pastificio Rummo: macchinari, materie prime, quintali di prodotti sono andati distrutti creando un’enorme difficoltà per l’azienda.

E soprattutto decine di famiglie rischiano di restare senza lavoro.

Duecento sono i lavoratori al momento rimasti a casa: così sui social network è partita una campagna di sensibilizzazione per aiutare gli operai dell’azienda, che si sono impegnati.



Con tanto di hashtag: da #SaveRummo, passando per #ForzaBenevento, non manca la solidarietà sui social network.
 

Val

Torniamo alla LIRA
M5S, Filippo Facci: “Sono i deputati e i senatori più vergognosi mai avuti in Parlamento”

“Sono i deputati e i senatori più vergognosi mai avuti in Parlamento”.

Picchia duro Filippo Facci davanti alle telecamere di Coffee Break su La7:



“L’antipolitica, scambiata spesso per la società civile, ha una pretesa di superiorità morale”
 

tatteo

Forumer storico
"Ci sono tre dirigenti che non fanno bene il loro lavoro e non si capisce perché stanno ancora al loro posto.
1443726542-esposito.jpg





Hanno anche scritto su facebook commenti insultanti nei miei confronti. Uno si chiama Pietro Spirito, potentissimo dirigente. Pare che sia in part-time a 100mila euro l’anno, va in azienda un giorno a settimana, gli altri li passa a Bologna dove è presidente dell’Interporto. Questa è l’idea di come si sta in Atac. La domanda che mi faccio è perché deve mantenere il posto in Atac se è presidente Interporto?". Il senatore piemontese Stefano Esposito, che per 70 giorni è stato assessore ai Trasporti al Comune di Roma per volontà di Renzi e Orfini, dai microfoni dell’emittente universitaria Radio Campus Cusano denuncia i maxi-stipendi dei dirigenti della municipalizzata del trasporto pubblico romano.

e c'è pure un senatore che in senato da un anno non mette piu piede perchè è sempre al comune di roma a fare il cane da guardia al sindaco marino.
Meno male che la giunta è caduta e puo tornare al senato per lo meno a fare atto di presenza.
Ps : Come senatore guadagna molto di piu del dirigente romano:lol:
 

Users who are viewing this thread

Alto