Errore caf (1 Viewer)

Buongiorno sono una nuova iscritta
Ora spiego cosa mi è successo.
I primi di dicembre ricevo dall'INPS una lettera nella quale vengo informata che la mia pensione di reversibilità è stata ricalcolata in quanto lavorando supero un certo importo .La domanda della pensione l'ho fatta al caf 4 anni fa quando è mancato mio marito,
In questa lettera vengo informata che negli anni 2016 e 2017 mi hanno erogato 20.000 € in più ,pertanto oltre al ricalcolo dove mi verranno tolti 400€ circa mi verranno anche tolti ,dilazionati 20.000€.
Mi reco prima al Caf dove vengo liquidata in 2 minuti con la spiegazione l'INPS sta facendo i controlli poi all'INPS dove viene presa in carico la mia pratica. Morale non devo rendere 20.000€
ma 42.000€ perché il Caf nel 2014 ha dimenticato di inserire il CUD del mio lavoro da dipendente, pertanto mi è stata calcolata la pensione più del dovuto.
La responsabilità di tutto questo di chi è?
Solo mia che mi affido ad un ente che dovrebbe aiutare e tutelare cittadini , informandoli che se uno lavora e in più disgraziatamente percepisce una pensione di reversibilità deve fare il RED all'inizio dell'anno e inviarlo all'INPS ?
Se fossi stata informata di questo , subito nel 2014/2015 si sarebbero accorti dell'errore e io non mi sarei trovata in questa situazione .
Grazie e scusate il papiro ma sono molto ,molto arrabbiata
 

Ignatius

sfumature di grigio
Sei in buona compagnia: anche mia madre percepisce una pensione di reversibilità, e anche lei ha ricevuto un avviso simile, salvo che gli importi erano diversi.

La cosa strana è che, dopo qualche giorno, qualcuno dell'INPS le ha telefonato, dicendo che si erano sbagliati, e che la lettera era da considerare nulla (come le "cartelle pazze" che ogni tanto vengono mandate per errore a migliaia di contribuenti, per tasse che sono già state pagate).

Visto che di una comunicazione telefonica ci si può fidare fino ad un certo punto, abbiamo tenuto conto che, nella lettera INPS, c'era scritto che la pensionata aveva tre mesi di tempo per presentare ricorso.

Pertanto, per sicurezza, prima che l'INPS pensasse che il "taglio" era accettato, abbiamo scritto una lettera di ricorso, spiegando che dalla loro comunicazione non si capivano le motivazioni del ricalcolo, e l'abbiamo inviata all'INPS tramite la procedura on-line.

Comunque, da allora non è arrivata nessuna comunicazione, e le mensilità di pensione di mia madre non sono state "tagliate", per cui è possibile che l'INPS si sia accorto di aver fatto un clamoroso errore (ma non hanno nemmeno il coraggio di ammetterlo scrivendo "ci siamo sbagliati").
 
Continuo la mia storia dei 42.000€ da rendere all'Inps. Dopo aver chiesto ad un avvocato se potevo fare qualche cosa, ad Altroconsumo che hanno a disposizione per gli abbonati servizio legale, a al Caf che mi ha danneggiato, scopro da sola leggendo su internet casi analoghi al mio che l'Inps ha l'onere di verificare ogni anno i redditi che possono incidere sulla misura o sul diritto alle prestazioni previdenziali collegate al reddito, va segnalato che proprio sullo stesso argomento è intervenuta la CASSAZIONE CON L'ORDINANZA n.1855/17, depositata il 27 luglio 2017 nella quale la Corte Costituzionale , con una importante sentenza, ha chiarito che esiste un preciso termine entro il quale l' INPS può procedere al recupero delle somme indebitamente erogate. Quindi l'INPS può recuperare gli indebiti nel 2018 quelli prodotti nel 2016 trasmessi con il 730 del 2017. Verificherò tutto e poi farò ricorso.
Spero di essere stata di aiuto a qualcuno.
 

Ignatius

sfumature di grigio
E' vero: l'INPS ha la facoltà di ridurre la pensione di reversibilità, se la/il vedova/o ha altre entrate (redditi da appartamenti, cedole, dividendi, rapporti di lavoro o collaborazione, pensioni estere ecc.).
La riduzione avviene se gli altri redditi superano i 19.573 euro annui:
- per ulteriori redditi compresi tra 19.573 euro e 26.098 euro è previsto un taglio della prestazione del 25%:
- per ulteriori redditi compresi tra 26.098 euro e 32.622 euro annui il taglio previsto è del 40%
- se gli altri redditi superano i 32.622 euro annui, la pensione di reversibilità viene ridotta del 50%.

Da quanto ho capito, si tratta di una norma introdotta oltre venti anni fa dalla Riforma Dini, ma di fatto in passato non veniva applicata pressoché mai.
Da qualche anno, però, l'INPS chiede la compilazione del modello RED, nel quale la/il superstite deve indicare i suoi altri redditi, e questa "autodenuncia" obbligatoria può fare scattare i tagli.

Quello che non ho capìto è se l'INPS usa solo i dati dei RED o anche altro.
Ad esempio, non so se "Gerico", il gigantesco database in cui sono schedati tutti i conti correnti, depositi titoli, abitazioni, polizze ecc. degli italiani sia a disposizione solo dell'agenzia delle Entrate (che dovrebbe così "smascherare" chi magari dichiara 8.000 euro all'anno ma deposita in banca 50.000 euro al mese in contanti), oppure possa essere usato anche dall'INPS per tagliare le pensioni ai superstiti.

@ Wallywally
Se:
- anche a te è arrivata una lettera in cui l'INPS annuncia il taglio delle prossime pensioni e la richiesta di restituzione (a rate, bontà loro) di quanto hai "indebitamente" percepito negli ultimi tre anni, e
- non si capisce quali redditi abbiano preso in considerazione per stabilire che ti toccava questo "taglio",
ti suggerisco di presentare ricorso quanto meno per chiedere chiarimenti su quali basi abbiano utilizzato per quantificare il "taglio".
 
Adesso verificherò il tutto , ma quello che più mi fa arrabbiare è che nè il Caf ,che dovrebbe tutelarmi , nè l'INPS mi hanno informato di questa ordinanza.
 

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