Erogazione differita del mutuo, ora il venditore non vuole piu vendere! (1 Viewer)

Aiutooo!!

Spero di trovare risposta da Voi,

Il problema è il seguente:

Sono interessato ad un immobile,
faccio proposta di acquisto, faccio compromesso.
Al momento del rogito la banca dice al venditore (è una società) che si utilizzerà
L'erogazione differita del mutuo.
il venditore si agita (in quanto pensa che lo voglio imbrogliare) e si ritira dalla vendita.

Ora ci sto in causa.

Presumo che lui stia nel pieno torto e che io possa richiedergli i danni in quanto si è tirato indietro dalla vendita,

Sbaglio??

Grazie a tutti per i consigli che mi darete,

speriamo bene!
 

angy2008

Forumer storico
Aiutooo!!

Spero di trovare risposta da Voi,

Il problema è il seguente:

Sono interessato ad un immobile,
faccio proposta di acquisto, faccio compromesso.
Al momento del rogito la banca dice al venditore (è una società) che si utilizzerà
L'erogazione differita del mutuo.
il venditore si agita (in quanto pensa che lo voglio imbrogliare) e si ritira dalla vendita.

Ora ci sto in causa.

Presumo che lui stia nel pieno torto e che io possa richiedergli i danni in quanto si è tirato indietro dalla vendita,

Sbaglio??

Grazie a tutti per i consigli che mi darete,

speriamo bene!
un venditore società che fà di queste storie è un pò strano, sono rarissime le banche che danno la disponibilità all'atto quando chi vende è una società, se voleva il versamento a sue mani all'atto lo doveva specificare nel compromesso, la prassi è che la banca eroga dopo la iscrizione dell'ipoteca e già è una concessione visti i tempi.
Lui avrà un'ordine di bonifico da parte della banca o un impegno a consegnargli i circolari da parte del notaio.
Se non si fida della banca/notaio doveva imporre di fare mutuo fondiario anzichè ipotecario così riceveva i soldi alla stipula del rogito, ma con tempi molto più lunghi.
L'acquirente non ha nessuna possibilità di fregare il venditore, la prassi è solo dovuta al fatto che la banca si cautela, poco visto che l'ipoteca comunque con l'ipotecario si consolida dopo tot mesi, nei confronti del venditore che non abbia fatto altre iscrizioni in quei giorni.
Se sei in causa non dovresti avere problemi a patto che sul compromesso sia indicato che eri intenzionato a chiedere un mutuo e non ci siano clausole particolari sul modus operandi del mutuo/erogazione.
 
Ultima modifica:
un venditore società che fà di queste storie è un pò strano, sono rarissime le banche che danno la disponibilità all'atto quando chi vende è una società, se voleva il versamento a sue mani all'atto lo doveva specificare nel compromesso, la prassi è che la banca eroga dopo la iscrizione dell'ipoteca e già è una concessione visti i tempi.
Lui avrà un'ordine di bonifico da parte della banca o un impegno a consegnargli i circolari da parte del notaio.
Se non si fida della banca/notaio doveva imporre di fare mutuo fondiario anzichè ipotecario così riceveva i soldi alla stipula del rogito, ma con tempi molto più lunghi.
L'acquirente non ha nessuna possibilità di fregare il venditore, la prassi è solo dovuta al fatto che la banca si cautela, poco visto che l'ipoteca comunque con l'ipotecario si consolida dopo tot mesi, nei confronti del venditore che non abbia fatto altre iscrizioni in quei giorni.
Se sei in causa non dovresti avere problemi a patto che sul compromesso sia indicato che eri intenzionato a chiedere un mutuo e non ci siano clausole particolari sul modus operandi del mutuo/erogazione.



ti ringrazio per la risposta,
si sul compromesso avevo evidenziato che il pagamento sarebbe avvenuto con mutuo!
dovrei stare tranquillo, SPERIAMO BENE!
 

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