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Enel: 28,7 miliardi di investimenti e dividendo di 0,4 euro al 2022
+11% di investimenti in decarbonizzazione ed elettrificazione rispetto al piano precedente che porteranno a un ebitda di 20,1 mld nel 2022 (+13% rispetto ai 17,8 mld di euro previsti nel 2019). Ma il debito lieviterà a 47,3 mld. Enel ricorrerà sempre di più a strumenti di finanza sostenibile come le obbligazioni SDG-linked
di Francesca Gerosa
Enel: 28,7 miliardi di investimenti e dividendo di 0,4 euro al 2022 - MilanoFinanza.it

Il colosso energetico guidato da Francesco Starace ha in programma investimenti per 28,7 miliardi di euro entro il 2022, pari a un incremento dell'11% rispetto al piano precedente, che porteranno a un ebitda di 20,1 miliardi, +13% rispetto ai 17,8 miliardi di euro previsti quest'anno. Invece, nel 2020 l'ebitda si attesterà a 18,6 miliardi e nel 2021 a 19,4 miliardi.

Gli investimenti puntano direttamente a tre obiettivi di sviluppo sostenibile che coprono circa il 95% del capex totale: Energia Pulita e Accessibile, Industria, Innovazione e Infrastrutture e Città e Comunità Sostenibili, tutto finalizzato alla realizzazione della lotta contro il cambiamento climatico.

Più nel dettaglio, gli investimenti in decarbonizzazione del parco impianti a livello globale ammonteranno al 50% del capex totale del piano, con 14,4 miliardi per accelerare la realizzazione di nuova capacità rinnovabile e sostituire progressivamente la generazione da carbone. Entro il 2022 si prevede che il gruppo sviluppi 14,1 GW di nuova capacità rinnovabile (+22% rispetto al piano precedente) e riduca la capacità e la produzione da carbone del 61% e del 74%, rispettivamente, dai livelli del 2018.

La percentuale di rinnovabili sulla capacità totale raggiungerà il 60% in tre anni, guidando l'aumento della redditività del parco impianti e aumentando la produzione a zero emissioni di CO2 fino al 68% nel 2022. Il contributo atteso degli investimenti di Enel in decarbonizzazione alla crescita dell'ebitda ammonta a 1,4 miliardi.

Mentre circa 13 miliardi del totale saranno investiti nei fattori abilitanti della transizione energetica, basati sui due trend principali della decarbonizzazione e dell'elettrificazione, e che offrono svariate opportunità di creazione di valore. Sulle infrastrutture verranno messi 11,8 miliardi per la continua digitalizzazione e automazione delle reti, migliorandone la resilienza e la qualità del servizio; il contributo atteso all'ebitda è di 0,7 miliardi.

Circa 1,1 miliardi saranno, poi, dedicati a Enel X per la continua realizzazione di servizi e infrastrutture a sostegno della decarbonizzazione e dell'elettrificazione, facendo leva sul modello platform-based e con un contributo atteso di 0,4 miliardi alla crescita dell'ebitda.

Infine, circa 1,2 miliardi di euro di investimenti saranno dedicati all'elettrificazione dei consumi, facendo leva sulla crescita e la diversificazione della base clienti retail di Enel e sulle efficienze collegate al trasferimento delle attività del gruppo su piattaforma. Il contributo atteso di questi investimenti alla crescita dell'ebitda è pari a 0,4 miliardi.

Una spinta all'utile netto ordinario visto nel 2022 a 6,1 miliardi, in crescita del 27% rispetto ai 4,8 miliardi previsti per quest'anno. Nel 2021 dovrebbe aumentare di circa 200 milioni di euro rispetto al piano precedente a 5,8 miliardi e nel 2020 è atteso a 5,4 miliardi.

A fronte dell'incremento dell'utile il dividendo minimo garantito è visto salire di 1 centesimo di euro per azione sia nel 2020 (0,35 euro) sia nel 2021 (0,37 euro) rispetto al piano precedente con un nuovo obiettivo di 0,40 euro per azione nel 2022. Pertanto Enel continuerà a corrispondere, lungo l'arco del piano, il più elevato tra un dividendo del 70% sull'utile netto ordinario consolidato e un dividendo per azione minimo garantito, con un tasso annuo di crescita composto dell'8,4% del dividendo implicito e del 7,7% del dividendo minimo.

Tuttavia, a fronte di maggiori investimenti e di un dividendo in aumento, l'indebitamento finanziario netto aumenterà di circa 1,4 miliardi fino a 47,3 miliardi nel 2022 dai 45,9 miliardi stimati per quest'anno. "La solidità di questo piano strategico e la significativa visibilità sui risultati ci consentono di confermare il target di utile netto ordinario di gruppo per il 2020 e di aumentare quello del 2021 rispetto al piano precedente, oltre a fissare nuovi incrementi nei target dell'ebitda e dell'utile netto ordinario per il 2022. Analogamente, possiamo confermare la nostra politica triennale sul dividendo minimo per azione, rivedendone al rialzo i target del 2020 e 2021 rispetto al piano dell'anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione in aumento a 40 centesimi di euro per il 2022", ha sottolineato l'ad di Enel , Francesco Starace.

Un piano, ha aggiunto il top manager, che "evidenzia il successo del modello di business sostenibile e integrato che abbiamo adottato fin dal 2015 per cogliere le opportunità nel settore energetico legate ai trend globali della decarbonizzazione e dell'elettrificazione. Grazie a questo approccio, Enel è oggi una azienda più sostenibile, efficiente e remunerativa, con un profilo di rischio significativamente minore e una maggior capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti".

Anche il piano 2020-2022 si basa sul modello di business sostenibile costruito da Enel ed è in linea con i due trend globali che stanno cambiando il settore energetico: decarbonizzazione ed elettrificazione. "La digitalizzazione del nostro vasto business di rete e l'adozione di piattaforme per tutte le attività relative ai nostri clienti sono fattori chiave di questo piano, promuovendo la realizzazione di efficienze e l'introduzione di servizi aggiuntivi", ha proseguito Starace, rimarcando i maggiori investimenti rispetto al piano precedente, "finalizzati direttamente al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite".

D'altra parte "il 2019 ha segnato un punto di svolta per le dinamiche di trasformazione del settore energetico a livello globale e ci aspettiamo un'accelerazione dei trend di decarbonizzazione ed elettrificazione nei prossimi anni", ha precisato il ceo. In quest'ottica Enel intende accelerare la decarbonizzazione del proprio mix di generazione, attraverso significativi investimenti nella crescita delle rinnovabili, riducendo progressivamente la generazione da fonti termoelettriche. "Nel percorso verso la completa decarbonizzazione entro il 2050, la nostra robusta pipeline di progetti rinnovabili garantisce visibilità ben oltre il periodo di piano".

"Stiamo preparando le nostre infrastrutture di rete e i processi di gestione clienti per il futuro", ha aggiunto l'ad, "investendo nella digitalizzazione delle reti e nella progressiva trasformazione di Enel in un gruppo platform-based. Con quest'approccio, stiamo assicurando uniformità nei nostri processi di gestione dei clienti e di allocazione delle risorse, di operazione e manutenzione degli asset. Queste azioni sono fondamentali per sostenere l'elettrificazione dei consumi, dare impulso alla lotta contro il cambiamento climatico e assicurare la fornitura di energia accessibile e pulita".

E' chiaro, dunque, che nella visione di Enel la sostenibilità è sempre più un fattore abilitante fondamentale anche per la strategia finanziaria. Infatti, durante il periodo del piano e oltre, Enel ricorrerà in misura crescente a strumenti di finanza sostenibile come le obbligazioni SDG-linked, "i cui vantaggi in termini di costi rispetto alle emissioni tradizionali offriranno un ulteriore sostegno al miglioramento delle nostre già solide metriche creditizie", ha spiegato Starace. (riproduzione riservata)
 

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Forumer storico
prima trimestrare 2020 che risente del lockdown-covid-19

Enel: +10,5% utile netto ordinario I trim a 1,28 mld, risultato netto 1,247 mld (-0,7%) (RCO)
Calano ricavi(-12,2%) a 19,985 mld.
Sale debito a 47,097 mld (+4,3%
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) -
Roma, 06 mag - Il cda di Enel ha approvato i risultati del primo trimestre che mostrano una flessione dei ricavi a 19,985 miliardi di euro (-12,2% dai 22,755 mld nel primo trimestre 2019) attribuibile ai minori volumi delle vendite di energia elettrica in Italia e Spagna e di gas in Spagna, alle attivita' di Generazione Termoelettrica e Trading in Italia per le minori attivita' di trading e per gli effetti connessi all'applicazione delle interpretazioni dell'IFRIC , nonche' all'effetto cambi negativo in particolare in Brasile, Cile e Colombia.
L'ebitda sale del 3,5% a 4,708 miliardi (+6,4% l'ordinario a 4,454 miliardi) e l'ebit sale a 3,109 miliardi (+4,3%).
Il risultato netto del Gruppo si attesta a 1,247 miliardi (-0,7% dal primo trimestre 2019) e l'utile netto ordinario del gruppo a 1,281 miliardi (+10,5%).
L'indebitamento finanziario netto sale a 47,097 miliardi (1,922 miliardi superiore dai 45,175 miliardi a fine 2019), in aumento, spiega Enel, anche per effetto degli investimenti del periodo.

https://www.ilsole24ore.com/radiocor/nRC_06.05.2020_18.02_6382012

(RADIOCOR) 06-05-20 18:02:16 (0638)NEWS,ENE 3 NNNN
 

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Enel: i conti del 1° semestre 2020. Target rivisti, dividendo salvo
Tempo stimato di lettura: 3 minuti
DI DAVIDE PANTALEO


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Enel ha presentato poco fa i risultati del primo semestre dell'anno, archiviato con ricavi pari a 33,375 miliardi di euro, in flessione del 18,5%, segnalando che questo calo è principalmente attribuibile ai Mercati Finali per effetto delle minori quantità di energia elettrica venduta in Italia e Spagna, sostanzialmente a causa dell’impatto dell’epidemia da COVID-19, alle attività di Generazione Termoelettrica e Trading in Italia per le minori attività di trading e per gli effetti connessi all’applicazione delle interpretazioni dell’IFRIC1, nonché all’effetto cambi negativo in America Latina.

Enel: utile netto ordinario in rialzo. Scende il risultato netto di gruppo
L'utile netto ordinario nella prima metà dell'anno è salito del 5,6% a 2,405 miliardi di euro, mentre il risultato netto si attesta a 1,947 miliardi di euro, con una contrazione del 12,1%. [non ho capito ma l'utile è salito o è sceso?]

Segno meno per l'Ebitda che è sceso del 2,9% a 8,645 miliardi di euro, mentre l'Ebitda ordinario è rimasto quasi invariato a 8,794 miliardi, diversamente dall'Ebit che ha riportato una flessione del 22,9% a 4,543 miliardi di euro.

Enel: rialzo a doppia cifra per il debito
L'indebitamento finanziario netto del gruppo è salito a 50,411 miliardi di euro, con un incremento dell'11,6% rispetto ai 45,175 miliardi di fine 2019.

Enel rivede al ribasso alcuni target al 2022
Da segnalare che Enel ha rivisto alcuni target del piano strategico 2020-2022, per via della svalutazione delle divise latinoamericane nei confronti dell'euro, degli impatti negativi sui volumi di energia elettrica consumata legati all'epidemia in corso, nonchè per via della sospensione dei processi di sollecito dei pagamenti.

Nel dettaglio Enel ha rivisto verso il basso il target dell'Ebitda ordinario da 18,6 a 18 miliardi di euro, mentre quello dell'utile netto passa da 5,4 miliardi a 5-5,2 miliardi di euro.

L'indebitamento ora è visto in crescita a 48-49 miliardi di euro, contro i 46,8 miliardi indicati in precedenza.

Enel: confermata politica dividendi
Nessuna novità sul fronte della politica dei dividendi che viene di fatto confermata, visto che Enel continuerà a corrispondere, lungo l’arco del piano strategico 2020-2022, il più elevato tra un dividendo del 70% sull’utile netto ordinario consolidato e un dividendo per azione minimo garantito, con un tasso annuo di crescita composto dell’8,6% del dividendo per azione implicito e del 7,7% di quello minimo.
 

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Enel cede il 10% di Open Fiber a Cdp e il 40% agli australiani di Macquarie
1 Maggio 2021, 5:58 | di FIRSTonline | 0

L’Enel ha deciso di cedere a Cdp il 10% di Open Fiber per 530 milioni di euro – La Cassa, che già detiene il 50% di Open Fiber, ne assumerà il controllo mentre il restante 40% andrà al Fondo australiano Macquarie – La soddisfazione del Ceo di Enel, Francesco Starace
 

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Enel – Colloca Sustainability-Linked Bond Multi-Tranche da record per USD 4 mld. Ordini per 3 volte l’offerta 08/07/2021 12:14 - MKI
Enel Finance International (EFI), societa' finanziaria di diritto olandese controllata da Enel, ha lanciato ieri sui mercati USA e internazionali un ' Sustainability-Linked bond' multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 4 miliardi di dollari USA, equivalenti a circa 3,4 miliardi di euro.
L' obbligazione e' legata al raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilita' di Enel relativo alla riduzione delle Emissioni Dirette di Gas Serra (Scope 1), contribuendo all' obiettivo di sviluppo sostenibile 13 delle Nazioni Unite (Lotta contro il cambiamento climatico) e in linea con il Sustainability-Linked Financing Framework del Gruppo.
L' emissione segue l’innovativo ' Sustainability-Linked bond' da 3,25 miliardi emesso da EFI lo scorso giugno e rappresenta la piu' grande operazione ' Sustanaibility-Linked' mai eseguita nei mercati dei capitali fixed-income nonche' la piu' grande operazione fixed-income di finanza sostenibile dell’anno ad oggi compiuta da parte di un emittente corporate.
L' obbligazione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per 3 volte, totalizzando ordini complessivi per un importo pari a circa 12 miliardi di dollari e una significativa partecipazione di Investitori Socialmente Responsabili (SRI).
I proventi dell' emissione finanzieranno il rimborso di quattro obbligazioni convenzionali di EFI per un ammontare nominale complessivo di 6 miliardi di dollari, accelerando cosi' ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi di Gruppo legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l' indebitamento lordo totale del Gruppo stesso, fissato al 48% nel 2023 e oltre il 70% nel 2030.
L’emissione e' strutturata nelle seguenti quattro tranche:

1,25 miliardi a un tasso fisso di 1,375%, data di regolamento il 12 luglio 2021 e scadenza 12 luglio 2026;
1,0 miliardi a un tasso fisso di 1,875%, data di regolamento il 12 luglio 2021 e scadenza 12 luglio 2028;
1,0 miliardi a un tasso fisso di 2,250%, data di regolamento il 12 luglio 2021 e scadenza 12 luglio 2031;
750 milioni a un tasso fisso di 2,875%, data di regolamento il 12 luglio 2021 e scadenza 12 luglio 2041.


' In linea con il nostro modello di business, che pone la sostenibilita' al centro delle nostre scelte, continuiamo ad accelerare il raggiungimento dei nostri obiettivi di finanza sostenibile, con una nuova operazione senza precedenti, con la quale superiamo noi stessi raggiungendo nuove vette nei mercati dei capitali”, ha affermato il CFO di Enel Alberto De Paoli. “Siamo fermamente convinti che la finanza ‘Sustainability-Linked’ guidera' il rafforzamento dei mercati dei capitali sostenibili nei prossimi anni, ponendo gli obiettivi legati agli SDG e il valore finanziario al centro della propria struttura, sostituendo cosi' progressivamente l' indebitamento convenzionale' .
 

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oggi ho calcolato P/E di enel ho utilizzato l'utile del 2020 [ben sapendo che per il 2021 sarà inferiore perchè i ricavi sono diminuiti e per le vicende in Spagna]
e, incredibile a dirsi, al prezzo di chiusura di 7,018€ il P/E è superiore a 13x.
l'ho confrontato con Facebook il cui P/E è inferiore a 13x sapendo che l'utile quest'anno supererà quello del 2020

forse è per questo che il titolo scende

metto al grafico
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Forumer storico
tutti che decantano i ricavi di ENEL che meraviglia delle meraviglie sono di 88 miliardi di €uro
però non dicono questi guru che l'EBITDA è diminuito ancora ed è minore degli ultimi 5 anni

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e... il debito continua ad aumentare inesorabilmente
Enel galoppa, le tasse sugli extra profitti non fanno paura

DaMaria Corsi
5 Maggio 2022

https://api.whatsapp.com/send?text=...e-tasse-sugli-extra-profitti-non-fanno-paura/


Roma – Enel ha chiuso il primo trimestre del 2022 con ricavi a 34.958 milioni di euro, in aumento dell’89,1% rispetto ai 18.4901 milioni di euro nel primo trimestre del 2021. La multinazionale italiana dell’energia spiega che la variazione positiva è riconducibile a tutti i settori di business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute a prezzi medi crescenti. L’EBITDA ordinario si è assestato a 4.486 milioni di euro (4.1992 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +6,8%), con l’incremento del margine che è arrivato dalle maggiori quantità prodotte da fonte convenzionale, unitamente agli effetti positivi della nuova capacità installata rinnovabile e ai risultati della gestione del rischio prezzo su commodity. Il risultato netto ordinario è stato di 1.443 milioni di euro (+18,9%), mentre il risultato netto pari a 1.430 milioni di euro (+21,6%).
“Nel primo trimestre del 2022, la validità del nostro modello di business ci ha consentito di realizzare solidi risultati in linea con le attese, minimizzando i rischi derivanti dal difficile contesto geopolitico ed economico, anche a tutela dei nostri stakeholders – ha commentato Francesco Starace, CEO del gruppo Enel – Grazie all’integrazione del gruppo lungo la catena del valore, alla sua diversificazione geografica e tecnologica, nonché all’accelerazione degli investimenti nella transizione energetica, siamo in grado di consolidare l’implementazione della nostra Strategia nel breve, medio e lungo periodo, confermando le guidance su EBITDA e utile netto ordinario per il 2022”.
L’indebitamento finanziario netto si è assestato a 59.130 milioni di euro (51.952 milioni di euro a fine 2021, +13,8%). Il dato è in aumento principalmente per gli investimenti del periodo, per l’acquisizione di ERG Hydro S.r.l.3 in Italia, per il negativo andamento dei flussi di cassa operativi e per l’effetto cambi negativo. Gli investimenti sono stati pari a 2.533 milioni di euro (2.035 milioni di euro nel primo trimestre del 2021, +24,5%). Viene spiegato che l’incremento è principalmente attribuibile alla crescita degli investimenti in Enel Green Power, Infrastrutture e Reti e Mercati Finali.
La potenza efficiente netta installata totale di Enel nel primo trimestre 2022 è pari a 88,1 GWGW, in aumento di 1,0 GW rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente a seguito dell’installazione di nuova capacità solare (+0,5 GW) ed eolica (+0,08 GW). Inoltre, sono stati acquistati nuovi impianti idroelettrici in Italia (+0,5 GW) ed è stato dismesso un impianto ad olio combustibile in Cile (0,03 GW). L’energia netta prodotta è stata pari a 59,2 TWh, con un incremento di 5,5 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2021 (+10,2%). La guidance fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano Strategico 2022-2024 nel novembre 2021 è confermata: nel 2022, il gruppo prevede un EBITDA ordinario compreso tra 19 e 19,6 miliardi di euro e un utile netto ordinario compreso tra 5,6 e 5,8 miliardi di euro.
“Confermiamo la guidance 2022 e siamo fiduciosi per i risultati raggiunti nel primo trimestre, per i trend operativi di fondo nei diversi business e paesi, e sulla base della visibilità sull’evoluzione del settore. Sul piano finanziario, confermiamo intenzione di mantenere solidità finanziaria, grazie anche all’evoluzione chiara del cash flow e dell’assorbimento delle eccezionali misure governative dei governi”. Lo ha affermato Alberto De Paoli, CFO di Enel, nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo trimestre del 2022, parlando di “un forte inizio d’anno, che supporta le future ambizioni strategiche” e di “un focus su integrazione e diversificazione come principali driver per la crescita”.
“I governi hanno introdotto misure per attenuare l’impatto per i clienti dall’aumento delle materie prime sulla bolletta energetica” e quelle “introdotte in Italia e Spagna hanno riguardato gli extra profitti”, che “finora hanno avuto un impatto trascurabile sui nostri numeri” perché “abbiamo venduto energia ai nostri clienti in anticipo, a un prezzo ragionevole senza extra profitti”, ha spiegato. L’impatto del decreto in vigore in Italia (con un tassa al 10% sugli extraprofitti) è stato di 40 milioni di euro nei primi tre mesi dell’anno, ha spiegato. Ora che la tassa è stata portata al 25%, l’impatto dovrebbe crescere di ulteriori 60 milioni (presupponendo che la percentuale sia l’unico cambiamento del provvedimento), portando il totale per l’intero anno a quota 100 milioni di euro. Inoltre, ha affermato di non vedere alcun ulteriore impatto dalle misure in atto in Iberia, rimanendo ancora in attesa di valutare il possibile impatto del meccanismo del price cap del gas.
Il CFO del colosso energetico si è poi soffermato sulla situazione in Romania, dove nel “business distribuzione le tariffe per il 2022 non stanno riflettendo il costo che stiamo supportando”, con un potenziale impatto che sarà recuperato nel corso dei prossimi anni. In sostanza, Enel si trova a fronteggiare il mancato adeguamento delle tariffe nel paese e sta tenendo interlocuzioni per affrontare la situazione. A una domanda sulla possibilità di uscire dal paese, De Paoli non ha risposto seccamente, ma ha spiegato che “la nostra allocazione del capitale è flessibile, perché non siamo impegnati a lungo in ogni paese in cui siamo. Costantemente aggiustiamo i nostri investimenti in base all’ambiente esterno e al framework normativo, che nel nostro settore è essenziale. Non ha molto senso investire in un ambiente eccessivamente punitivo”.
Per il 2022, ha confermato l’accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili a supporto della crescita industriale e nell’ambito della politica di decarbonizzazione adottata dal gruppo. “Siamo on track per lo sviluppo delle rinnovabili nel 2022 e raggiungeremo il nostro obiettivo”, ha sottolineato. Il CFO si è detto ottimista anche sullo sviluppo dei progetti con i fondi europei, ricordando il recente accordo di finanziamento agevolato con l’UE per gigafactory di pannelli solari in Sicilia. “Le cose si stano muovendo e stiamo seguendo diversi progetti, attualmente in fase di valutazione in Italia e Spagna”, ha detto, aggiungendo che la società aspetta il decreto per migliorare qualità e resilienza del network italiano.
“Non compriamo alcun gas in Russia e il nostro approvvigionamento si basa su altri fornitori – ha risposto a una domanda sul tema – Soddisfiamo i nostri bisogni senza alcun bisogno di appoggiarci alla Russia”. Inoltre, ha confermato che non effettuerà ulteriori investimenti per la crescita in Russia e comunicherà su asset attuali nel paese quando ci sarà più chiarezza sul futuro. In altro passaggio ha evidenziato che Enel ha avuto “resilienza in un contesto” geopolitico difficile e non vede “rischi a breve che possano incidere sui conti”.
 

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Enel – Ebitda ord. +6,8% a 4,5 mld e investimenti +24,5% a 2,5 mld nel 1Q 2022, conferma stime FY 2022
05/05/2022 11:20 MKI
Il Gruppo Enel ha archiviato il primo trimestre 2022 con ricavi per 34.958 milioni, in progresso del 89,1% rispetto a 18.490 milioni nel corrispondente periodo 2021.
Dinamica che ha beneficiato di tutti i settori di business, principalmente per le
maggiori quantita' di energia elettrica prodotte e vendute a prezzi medi crescenti. La
variazione risente inoltre dei proventi realizzati dalla cessione parziale della partecipazione
in Ufinet.
L' EBITDA ordinario e' salito del 6,8% a 4.486 milioni. L' incremento del margine per le maggiori quantita' prodotte da fonte convenzionale, unitamente agli effetti positivi della nuova capacita' installata rinnovabile e ai risultati della gestione del rischio prezzo su commodity, hanno piu' che compensato gli effetti negativi della generazione da fonte idroelettrica dovuti alla scarsa idraulicita' e i maggiori costi di approvvigionamento sui Mercati Finali.
L' EBIT e' stato pari a 2.679 milioni, in aumento del 4,4%, dopo la contabilizzazione di ammortamenti e svalutazioni cresciuti del 12,8% a 1,8 miliardi.
Il conto economico ha chiuso con un utile netto ordinario del Gruppo in crescita del 18,9% a 1.443 milioni. Un incremento riconducibile all' andamento positivo della gestione operativa, che include il provento realizzato dalla cessione parziale della partecipazione in Ufinet, alla minore incidenza delle interessenze di terzi, agli effetti positivi derivanti dalla gestione finanziaria netta e ai risultati delle societa' valutate con il metodo del patrimonio netto.
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L' Indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2022 cifrava in 59,1 miliardi, in aumento rispetto 7,2 miliardi di fine 2021.
Un incremento sostanzialmente riconducibile agli investimenti del periodo, al pagamento di dividendi per 2.120 milioni, all' acquisizione di ERG Hydro (ora Enel Hydro Appennino Centrale) in Italia per 1.196 milioni, al negativo andamento dei flussi di cassa operativi che risente anche dei provvedimenti governativi sul settore elettrico e all' effetto cambi negativo.
 

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