FAZIO
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Enel vara un aumento di capitale da 8 miliardi di euro da completare entro la fine del 2009. E il Ministero del Tesoro ha manifestato l'interesse ad aderire. E' quanto si legge nel piano industriale 2009-2013 approvato dal gruppo energetico insieme ai dati di bilancio del 2008. Enel ha chiuso l'anno con un risultato netto del pari a 5,293 miliardi di euro, in progressione del 35,2% rispetto ai 3,916 mld conseguiti nel 2007. L'ebitda si attesta a 14,318 mld (+45,5%) e i ricavi a 61,184 miliardi di euro, in crescita del 40% rispetto ai 43,688 miliardi registrati nel 2007.
"I risultati positivi confermano la solidità della nostra società, che cresce anche in un contesto economico e finanziario sfavorevole", ha commentato l'ad di Enel Fulvio Conti. "Il programma di sviluppo internazionale, avviato nel 2005, ci posiziona come un leader globale dell'energia, ben diversificato geograficamente e per tecnologie, e ci consente di meglio affrontare periodi di rallentamento dell'economia", ha proseguito. "L'integrazione delle attività all'estero e le conseguenti importanti sinergie contribuiranno alla crescita della redditività del Gruppo, che unitamente ad una rigorosa disciplina finanziaria, ci consentirà di mantenere l'attuale livello di rating di classe A-/A2, a beneficio dei nostri azionisti e stakeholders".
Secondo il manager, "l'aumento di capitale al servizio della nostra politica di espansione internazionale, oggi completata, la nuova politica dei dividendi, la cessione di asset non strategici, un selettivo piano di investimenti nonchè il continuo miglioramento dell'efficienza, producono un robusto cash-flow e preparano la nostra società alla ripresa dei mercati e delle economie".
"I risultati positivi confermano la solidità della nostra società, che cresce anche in un contesto economico e finanziario sfavorevole", ha commentato l'ad di Enel Fulvio Conti. "Il programma di sviluppo internazionale, avviato nel 2005, ci posiziona come un leader globale dell'energia, ben diversificato geograficamente e per tecnologie, e ci consente di meglio affrontare periodi di rallentamento dell'economia", ha proseguito. "L'integrazione delle attività all'estero e le conseguenti importanti sinergie contribuiranno alla crescita della redditività del Gruppo, che unitamente ad una rigorosa disciplina finanziaria, ci consentirà di mantenere l'attuale livello di rating di classe A-/A2, a beneficio dei nostri azionisti e stakeholders".
Secondo il manager, "l'aumento di capitale al servizio della nostra politica di espansione internazionale, oggi completata, la nuova politica dei dividendi, la cessione di asset non strategici, un selettivo piano di investimenti nonchè il continuo miglioramento dell'efficienza, producono un robusto cash-flow e preparano la nostra società alla ripresa dei mercati e delle economie".