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Mille posti e 600 milioni, Enel investe a Catania nei pannelli ...
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1 giorno fa — La gigafactory è un tassello strategico per i progetti di transizione ecologica. Starace: "Immetteremo tremila megawatt di capacità ...




Enel, da Bei e Sace 600 milioni per lo sviluppo energetico in ...
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11 apr 2022 — La Bei ha messo a disposizione di Enel un finanziamento quadro sustainability-linked, fino a un importo massimo di 600 milioni di euro ...
 

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ci fosse mai una buona notizia!!! la burocrazia italiana funziona solo nel comparto tasse... tutto il resto fa schifo
Rinnovabili: impianti imprese fermi per mancati allacci rete (Sole )
27/09/2022 10:31 MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--L''impennata delle bollette energetiche ha spinto tante aziende ad avviare l''installazione di pannelli fotovoltaici, in modo da produrre parte dell''elettricita'' necessaria.
Ma, oltre alle procedure autorizzative spesso lunghe e complesse, c''e'' un ulteriore ostacolo che in Toscana, in questa fase di grande complessita'' economica, sta facendo venire il fegato amaro a imprenditori e manager.
"Abbiamo 12 impianti fotovoltaici installati da mesi sui tetti dei nostri supermercati nelle province di Livorno, Grosseto e Massa Carrara, per una potenza complessiva di 1.580 Kw - spiega al "Sole 24 Ore" Piero Canova, direttore generale di Unicoop Tirreno - che pero'' non possono funzionare perche'' non vengono allacciati alla rete elettrica: sono ritardi inaccettabili, tanto piu'' in un momento di emergenza come questo".

Il caso piu'' clamoroso e'' quello di Castiglion della Pescaia (Grosseto), dove la pratica con E-Distribuzione (Enel, ndr) e'' stata avviata il 12 novembre 2011 e quella con l''Agenzia delle Dogane, che deve rilasciare la licenza di esercizio, e'' partita il 5 aprile 2022. Da allora - e sono passati quasi sei mesi - l''impianto aspetta l''allaccio. Situazione simile nel supermercato di Bagno di Gavorrano, dove la pratica con E-Distribuzione risale al dicembre 2021 e quella con l''Agenzia delle Dogane al luglio scorso. "Sono tutti impianti pronti, costruiti a norma, per i quali abbiamo gia'' pagato i fornitori, ma non funzionano: perche'' non possiamo avere un ritorno dell''investimento?" protesta Canova che nel frattempo ha avviato in Unicoop Tirreno - tra i primi nella Gdo - un piano anti-spreco energetico (insegne spente alla chiusura dei negozi, riduzione dell''aria condizionata) con l''obiettivo di risparmiare 1 milione di Kwh in un anno. I ritardi nell''allaccio alla rete elettrica degli impianti fotovoltaici toccano anche un venditore di inverter come Zucchetti Centro Sistemi (Zcs) nel Valdarno aretino. "Ho realizzato un impianto da 140 Kw sul tetto del nuovo stabilimento di logistica - spiega il patron Fabrizio Bernini, che e'' anche presidente di Confindustria Toscana sud - e sto aspettando l''allaccio da sei mesi. Ma nel frattempo ho configurato gli inverter in modo da produrre almeno per il mio fabbisogno, senza cedere l''energia in eccesso alla rete. un modo per sopperire ai ritardi negli allacci". E-Distribuzione fa sapere che nei primi otto mesi in Toscana le connessioni alla rete sono triplicate rispetto allo stesso periodo dell''anno precedente, passando da 2.402 a 6.243. "Operiamo nei tempi previsti dalla normativa - segnala l''ufficio stampa - ma accade spesso che le pratiche siano incomplete o debbano essere concluse opere a carico del produttore". Anche per i prossimi mesi le richieste si sono moltiplicate, tanto che E-Distribuzione prevede di incrementare il ritmo di allacci che oggi e'' di oltre 800 impianti al mese. "Rispetto al 2021 stiamo viaggiando al +250%", dicono dalla societa''.
gug
 

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Enel: conti al test del Sudamerica (MF)
Oggi 09:26 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Arriva dal Sud America il primo anticipo dei conti trimestrali della capogruppo Enel, attesi il 3 novembre: i numeri dell''area valgono circa il 25% dell''ebitda consolidato.
Dalle prime evidenze emerge che idroelettrico e gas hanno guidato la corsa di Enel Chile, influenzata positivamente anche della riorganizzazione societaria.
Enel Americas ha sofferto il cambio col dollaro e l''inflazione fuori controllo in Argentina (+ 83%), ma allargando ai 9 mesi l''andamento resta positivo.

Partendo da Enel Chile, scrive MF-Milano Finanza, il terzo trimestre si e'' chiuso cosi'' con una crescita record, ben visibile nell''incremento a 3 cifre di ebitda ed utile netto: il primo ha raggiunto i 242 milioni di euro (+ 201% anno su anno), il secondo e'' piu'' che raddoppiato a 117 milioni di dollari (+ 128%, sempre anno su anno). Nei nove mesi l''ebitda e'' salito a 543 milioni (+18%) mentre ben piu'' marcato e'' il progresso dell''utile netto a 215 milioni (+140%). Sono cresciuti anche gli investimenti: 715 milioni nei nove mesi (+ 13%). Il cfo Giuseppe Turchiarelli ha spiegato al mercato che l''impennata dell''ebitda e'' dipesa dall''idroelettrico,cresciuto da 1,6 a 2,9 Twh, e dall''ottimizzazione del business del gas naturale: insieme hanno apportato un contributo di ben 198 milioni sui 242 totali. Altro elemento positivo, Diminuisce il costo medio del debito di Enel Chile dal 4,4% di dicembre 2021 al 3,9% di settembre 2022.Raggiunta la produzione netta di energia elettrica 16.520 GWh a settembre 2022, il 19,7% (+2.718 GWh) in piu'' rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, principalmente a causa del maggior dispacciamento di centrali elettriche a ciclo e maggiore produzione di energia idroelettrica e solare nel 2022. La produzione netta di energia elettrica nel terzo trimestre 2022 e'' pari a a 6.291 GWh, superiore del 36,0% (+1.667 GWh) rispetto al dato del terzo trimestre 2021 principalmente per effetto della maggiore generazione idroelettrica e solare. Per Enel Chile, che ha una capitalizzazione di mercato di oltre 2 miliardi di dollari, il terzo trimestre e'' stato anche quello che ha sancito la chiusura dell''Unita'' 2 (350 MW) di Bocamina. Dopo la chiusura di Tarapaca'' nel 2019 e dell''Unita'' I di Bocamina nel 2021, Enel Chile diventa cosi'' la prima utility elettrica del paese a non utilizzare piu'' il carbone per le sue operazioni di generazione, 18 anni prima dell''obiettivo originale del 2040 fissato all''interno del Piano nazionale di decarbonizzazione del Cile del 2019.rendendo la societa'' la prima a non utilizzare piu'' carbone nel Paese.

Discorso piu'' articolato per l''altra controllata Enel Americas, che ha visto frenare i conti luglio-settembre, pur mantenendo un andamento positivo nei nove mesi. Nel terzo trimestre l''ebitda e'' sceso del 7,1% anno su anno, fermandosi poco oltre il miliardo di dollari, andamento attribuito alle minori performance in Argentina e Brasile, parzialmente compensate da Colombia e Peru''. Nei nove mesi l''ebitda ha raggiunto quota 3,4 milardi di dollari, +17,1%. In generale sui conti ha pesato anche una perdita di valore associata al processo di vendita di Enel Distribucion Goias per 786 milioni di dollari, e di Enel Generacion Fortaleza, per 77 milioni di dollari. L''utile netto, infatti, e'' stato risultato in negativo per 680 milioni di dollari nel trimestre, in calo di 944 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo dell''anno precedente. A netto di questo impatto, la flessione sarebbe stata di 11 milioni di dollari (- 4,2%) e il risultato dei nove mesi sarebbe aumentato di 259 milioni di dollari. red fine

MF-DJ NEWS
 

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graf.settimanale: ha rotto al ribasso il minimo del 2018... neppre il minimo di marzo 2020 ha retto al tracollo
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Stasera trimestrale

Speriamo bene (o meno male di quel che stimano quelli bravi)
eccoli
da Enel conferma guidance EBITDA e rivede utile. Ricavi 9 mesi +84% - Borsa Italiana
ENEL CONFERMA GUIDANCE EBITDA E RIVEDE UTILE.
RICAVI 9 MESI +84%

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(Teleborsa) - Enel ha chiuso i primi nove mesi del 2022 con ricavi a 108.177 milioni di euro, in aumento dell'84% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La variazione positiva è riconducibile a tutti i Settori di Business, principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica e gas vendute a prezzi medi crescenti e per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte.
La variazione risente inoltre dei proventi realizzati dalla cessione parziale della partecipazione in Ufinet e dalla cessione di alcune società del perimetro di Enel X.


L'EBITDA è pari a 12.421 milioni di euro (11.4172 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, +8,8%).
L'EBITDA ordinario è pari a 12.671 milioni di euro (12.7702 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, -0,8%).
La minore marginalità registrata nei Mercati Finali e in Enel Green Power, rispettivamente, per i maggiori costi di approvvigionamento e per effetto della significativa riduzione della produzione da fonte idroelettrica dovuta alla scarsa idraulicità, è stata solo parzialmente compensata dall'incremento del margine nella Generazione Termoelettrica e Trading.

Il risultato netto ordinario del Gruppo è di 2.977 milioni di euro (3.289 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, -9,5%), mentre il risultato netto è di 1.759 milioni di euro (2.505 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, -29,8%).

"I risultati dei primi nove mesi del 2022 dimostrano la resilienza del Gruppo Enel, che, grazie alla robustezza del proprio modello di business integrato e alla sua diversificazione geografica, conferma la previsione di EBITDA ordinario per il 2022 nonostante l'avverso contesto geopolitico, energetico ed economico - ha commentato il CEO Francesco Starace - Proseguiamo i nostri investimenti nelle rinnovabili e nelle reti per accelerare la transizione verso fonti di energia sempre più sostenibili e favorire l'indipendenza energetica nei Paesi in cui operiamo, contribuendo a ridurre la volatilità dei prezzi a tutela dei clienti finali".

"La positiva evoluzione della performance operativa, la nostra solidità finanziaria e il piano di semplificazione societaria in atto ci consentono di guardare con ottimismo agli obiettivi futuri, anche in previsione del perdurare di un quadro generale complesso - ha aggiunto - Sulla base di queste premesse, confermiamo la nostra politica di remunerazione degli azionisti per il 2022, che prevede un dividendo complessivo di 0,40 euro per azione, con un acconto in crescita del 5,3% rispetto a quello distribuito lo scorso gennaio".

Confermata la previsione dell'EBITDA ordinario tra 19,0 e 19,6 miliardi di euro per il 2022, grazie alla diversificazione geografica del Gruppo; rivista la previsione dell'Utile netto ordinario di Gruppo per il 2022 tra 5,0 e 5,3 miliardi di euro, prevalentemente per un minore contributo dei business in Italia rispetto a quelli delle altre geografie di presenza del Gruppo, con una conseguente maggiore incidenza delle minoranze sull'Utile netto ordinario di Gruppo, nonché per una pressione fiscale attesa a fine 2022, in particolare in Spagna, maggiore rispetto alle previsioni.
L'Indebitamento finanziario netto per il 2022 è atteso a un massimo di circa 62 miliardi di euro.

(TELEBORSA) 03-11-2022 18:05
 

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