ELMETTI BIANCHI veri bufalari e false flag in Siria (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico



Paolo Sensini
23 h ·
Paolo Sensini

Questa volta ai "ribelli moderati" foraggiati e sostenuti da Occidente (Stati Uniti, Francia, Inghilterra), feudo-monarchie del Golfo e Israele. Come lo sappiamo? Ne ha dato immediatmente conto il giornalista inglese Robert Fisk, presente sui luoghi incriminati e che ha informato a caldo sulle incongruenze e balordaggini che aleggiavano sul caso della millantata strage chimica a Duma. Ma i mezzi di disinformazione di massa hanno sorvolato allegramente facendo finta di nulla. Silenzio totale, a cui poco dopo è seguito il frastuono dei bombardamenti di un centinaio di Tomhawk lanciati da Stati Uniti, Francia e Inghilterra per "punire" il governo siriano. Ora però, dopo un incontro organizzato all'Aja dall'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPWC) in cui hanno partecipato ben 17 testimoni dell'"attacco chimico" di Duma, compreso il famoso ragazzo del video degli White Helmets, Assan Diab, 11enne apparso nei filmati dove soffoca dal gas, emerge una verità di tutt'altro sapore. Bene, il ragazzino è comparso nella città dove ha sede la Corte Penale Internazionale assieme ad altre decine di persone informate sui fatti, per testimoniare sulla sceneggiata del presunto attacco: "Mi hanno innaffiato di acqua e avevo fumo negli occhi...", ha raccontatto a chi lo ascoltava sbigottito, riferendo che gli Elmetti bianchi gridavano: "Gas, gas, l'esercito di Assad lancia il gas!". Una messa in scena che ha rischiato, visto l'affollamento di potenze che si concentrano intorno al capezzale della Siria, d'innescare uno scenario da Terza Guerra mondiale. E ora appurato che non c’è stato nessun attacco chimico e che si tratta di una pagliacciata fabbricata dai famosi Caschi bianchi, come hanno ammesso ufficialmente tutti i testimoni convenuti all'Aja, con quali altri escamotage i Paesi del Washington Consensus riusciranno a mascherà l'ennesima provocazione dagli esiti imprevedibili?
 

alingtonsky

Forumer storico
Siria, guerra di propaganda: la Russia fa testimoniare un 11enne per smentire l'uso di gas

29 aprile 2018 13:15

Francia e Regno Unito hanno criticato duramente l’incontro definendolo un’operazione di propaganda e disinformazione.

Mentre gli ispettori dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw) sono ancora al lavoro per stabilire se sia stato utilizzato il gas nervino ad uccidere oltre 40 persone a Douma il 7 aprile scorso, la Russia continua a sostenere che sia trattato solo una messa in scena.
...
Nel filmato, infatti, si vede il personale sanitario lavare Hassan e altri bambini con un getto d’acqua nel tentativo di eliminare possibili sostanze chimiche.
...
Non è la prima volta che la Russia prova a screditare l’uso di armi chimiche in Siria.
...

Altri medici fuggiti da Douma, e che adesso si trovano nelle zone controllate dall'opposizione, hanno raccontato però di aver subito minacce da parte dei militari siriani nel caso avessero rivelato quanto successo. Se Hassan quindi non è stato intossicato con i gas resta da spiegare come il 7 aprile scorso sono morte decine di persone in un palazzo della città in quel momento sotto attacco dell’esercito siriano. Oltre al video in cui appare il ragazzo, ne sono circolati degli altri in cui si vedono i corpi senza vita di donne e bambini con i segni di una morte orribile.
Secondo quanto hanno dichiarato i dottori del centro medico, i pazienti presentavano sintomi compatibili con l'esposizione al gas cloro e probabilmente anche al sarin, il potente agente nervino già utilizzato nel corso della lunga guerra siriana. Altre 500 persone, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, erano state ricoverate con sintomi da intossicazione.

Regno Unito, Stati Uniti e Francia, i tre Paesi che hanno preso parte al raid missilistico contro la Siria, hanno boicottato l'incontro organizzato dalla delegazione russa all'Aia e hanno commentato in termini molto duri la conferenza stampa. Per il Regno Unito si è trattato di una “spregevole bravata”.
“L'Organizzazione per la proibizione della armi chimiche non è un teatro”, ha dichiarato Peter Wilson, il rappresentante britannico. “La decisione della Russia è un altro tentativo di minare il lavoro degli ispettori che stanno indagando sull'uso di armi chimiche in Siria”, ha aggiunto Wilson prima dell’evento. La mossa della Russia è stata definita come un’operazione di propaganda e disinformazione.

“Il direttore generale dell'Opcw ha chiesto agli Stati membri di fornire tutte le informazioni di quanto avvenuto a Douma agli ispettori sul terreno. La Russia e la Siria dovrebbero fare questo invece di condurre una campagna di propaganda e disinformazione”, ha concluso Wilson. Dura anche la reazione dell'ambasciatore francese, Philippe Lalliot. “Non ci sorprende questa oscena mascherata da parte del governo siriano responsabile di aver massacrato il suo stesso popolo negli ultimi sette anni”– ha affermato il diplomatico.
Anche il Segretariato tecnico dell'Opcw ha criticato l’incontro. “Abbiamo informato la delegazione russa che queste persone dovrebbero essere interrogate prima dal team investigativo che si trova in Siria. È stato anche raccomandato che l'incontro si svolgesse una volta conclusi i lavori della missione d’inchiesta. Ciò nonostante, la delegazione russa ha dichiarato che avrebbe tenuto lo stesso la conferenza stampa”, si legge in una nota dell'Organizzazione per la proibizione della armi chimiche.


Per ragioni di sicurezza, il team degli ispettori ha dovuto rinviare due settimane l’arrivo sul luogo dove sarebbe avvenuto l’attacco. Per gli esperti le prove nel frattempo potrebbero essere andate perse o distrutte di proposito. Il governo di Bashar al Assad ha sempre negato l’uso di armi chimiche nonostante le pesanti accuse che gli sono state mosse. Il sarin è stato utilizzato nell'attacco di Khan Shaykhun il 4 aprile del 2017 dove morirono oltre 80 persone. Dai campioni prelevati dall'Organizzazione per la proibizione delle Armi Chimiche sul luogo dell’esplosione è emerso che l’uso del gas sarin è stato dimostrato “in maniera incontrovertibile”. Lo stesso impiegato nel 2013 in un attacco nella Ghouta orientale che provocò centinaia di vittime.

articolo a cura di
Mirko Bellis

continua su: Siria, guerra di propaganda: la Russia fa testimoniare un 11enne per smentire l'uso di gas
 
Ultima modifica:

alingtonsky

Forumer storico
27 aprile 2018

Propaganda russa, estrema destra e sinistra “anti-imperialista a metà”: secondo Leila Al Shami, attivista e blogger siriano-britannica, sono anche questi i nemici dei “citizen journalist” che documentano il conflitto e di chi – come gli White Helmets – “è in prima fila per salvare vite”. Fondatrice di ‘Tahrir-Icn‘, rete di lotta contro le dittature estesa dal Medio Oriente al Nord Africa, Al Shami ha pubblicato nel 2016 ‘Burning Country: Syrians in Revolution and War’. Con l’agenzia DIRE parla al telefono, dall’Inghilterra, di ritorno da una conferenza all’estero.

Cominciamo dagli White Helmets, i volontari siriani conosciuti in Italia come “caschi bianchi”. Sul suo sito, ‘Leila’s Blog’, lei ha denunciato una campagna di disinformazione che li rappresenta come affiliati di Al Qaeda …

Gli White Helmets lavorano con le donne e gli uomini delle comunità siriane assistendo le vittime dei bombardamenti aerei. Vanno nei luoghi colpiti rischiando la vita. Oggi sono vittime di una campagna di disinformazione e di teorie del complotto che mirano a screditarli. Ad alimentare queste teorie sono quasi sempre fonti russe o di estrema destra, amplificate poi da bot sui social o dalla cosiddetta sinistra anti-imperialista: tutta gente che non si trova sul campo, non ha modo di verificare e finisce solo per legittimare il governo di Bashar Assad”.

Gli White Helmets però sono stati accusati di diffondere immagini contraffatte. Il Cremlino li ha perfino associati a “servizi stranieri” responsabili di “una messinscena” a Douma, con le denunce di raid con armi chimiche…
“Con i loro filmati gli White Helmets documentano il lavoro di soccorso e le conseguenze dei raid. Non sono giornalisti ma sono rispettati dalle comunità. E per le vittime dei bombardamenti rappresentano spesso l’unica salvezza”.

Ricevono però finanziamenti europei e americani, in particolare dalla Gran Bretagna e dagli Stati Uniti. Come possono essere considerati fonti di informazioni affidabili?
“Che accettino gli aiuti occidentali è ovvio. Non hanno scelta. Come potrebbero altrimenti far fronte ai bisogni umanitari, che sono enormi? Per salvare vite servono milioni di dollari e a oggi non esistono altre fonti di finanziamento. Accettare aiuti e il rischio di un condizionamento, però, non vuol dire trasformarsi in marionette dell’Occidente imperialista. Anche le ong che operano nella Striscia di Gaza sono finanziate dall’Unione Europea. E non c’è nessuno scandalo”.

E la sinistra? Perché l’ha definita “anti-imperialista a metà”?
“Vuole vedere tutto attraverso il prisma dell’imperialismo Usa. Pensa che gli Stati Uniti lavorino per rovesciare il regime di Damasco e si dimentica di Russia e Iran, che in Siria sono intervenuti in modo massiccio. È un approccio sbilanciato, spesso cieco rispetto alle testimonianze quotidiane dei ‘citizen journalist’: che sono sul campo e verificano le informazioni, ma sono trattati come complottisti”.

Siria, la blogger Leila Al Shami: "Non sparate sui caschi bianchi"


Leila al Shami,
20 aprile 2018 11.17
Ancora una volta il movimento occidentale “contro la guerra” si è mobilitato per la Siria. È la terza volta dal 2011. La prima è stata nel 2013, quando l’allora presidente statunitense Barack Obama aveva minacciato (senza poi passare all’azione) di colpire le strutture militari del regime siriano dopo gli attacchi con le armi chimiche sulla Ghuta, considerati una linea rossa. La seconda è stata nel 2017, quando il presidente Donald Trump, in risposta all’uso di armi chimiche a Khan Sheikhun, ha ordinato l’attacco contro una base militare siriana che era già stata evacuata. E l’ultima è stata dopo la risposta militare del 14 aprile di Stati Uniti, Regno Unito e Francia a un bombardamento chimico su Duma che ha ucciso almeno 34 persone.

La prima cosa da notare delle tre grandi mobilitazioni di questa sinistra occidentale “contro la guerra” è che non chiede quasi mai la fine della guerra. Dal 2011 sono stati uccisi più di mezzo milione di siriani. In grande maggioranza sono civili uccisi da armi convenzionali e il 94 per cento di loro è stato vittima dell’alleanza tra Siria, Russia e Iran. Nessuno finge sdegno o interesse per questa guerra, cominciata perché il governo di Bashar al Assad ha represso con la violenza proteste che inizialmente erano pacifiche e democratiche. Non c’è indignazione quando barili esplosivi, armi chimiche e napalm sono usati contro comunità autogestite in modo democratico, contro gli ospedali e i soccorritori. I civili sono sacrificabili, le forze militari di un regime fascista e genocida no.

Questo tipo di sinistra mostra tendenze profondamente autoritarie, mettendo gli stati al centro dell’analisi politica. La solidarietà si esprime agli stati (considerati i principali attori in una lotta di liberazione) invece che ai gruppi oppressi e diseredati di una società. Cieca di fronte al conflitto sociale che devasta la Siria, questa sinistra vede il popolo siriano solo come una pedina nella grande partita a scacchi della geopolitica. Ripete il mantra che “Bashar al Assad è il leader legittimo di un paese sovrano”. Lo stesso Assad che ha ereditato una dittatura dal padre e non ha mai organizzato (né vinto) elezioni libere. Lo stesso Assad che riesce a riconquistare il territorio perduto solo grazie alle bombe straniere e a un’accozzaglia di mercenari arrivati dall’estero, che combattono per lo più contro i civili e i ribelli siriani. Solo la totale disumanizzazione dei siriani rende possibile una posizione simile: è una forma di razzismo, che considera i siriani incapaci di ottenere, e ancor meno di meritare, qualcosa di meglio di una delle peggiori dittature del nostro tempo.
...
Antimperialisti a metà
 

marofib

Forumer storico
ovviamente Netanyahu,indagato per corruzione in patria, tira fuori l'iran e la sua fantomatica bomba atomica
insomma, come si diceva qualche post dietro sul gas lanciato in siria...preciso preciso
altro che iran ecc, sono loro la minaccia globale alla pace
 

tontolina

Forumer storico
ovviamente Netanyahu,indagato per corruzione in patria, tira fuori l'iran e la sua fantomatica bomba atomica
insomma, come si diceva qualche post dietro sul gas lanciato in siria
altro che iran ecc, sono loro la minaccia globale alla pace

e se tu leggi la Bibbia
scopri che sin dal suo inizio Israele è sempre stata in guerra da pulizia etnica contro i semiti
L'ordine del loro dio Yahweh era:"sterminateli tutti"
lo stanno facendo ancora oggi coi palestinesi che sono semiti .... e gli altri
perchè Yahweh aveva promesso loro una terra che andava dal fiume Nilo al fiume Eufrate
e saranno sempre in guerra fintanto ci non riusciranno.
 

Users who are viewing this thread

Alto