giuseppe.d'orta
Forumer storico
A differenza di qualsiasi altro mercato azionario degno di questo nome, il mercato italiano non vede mai pronunciare, da parte degli osservatori, la parola "fallimento", eppure il fallimento è un evento delle vita societaria che può benissimo accadere, così come può accadere che una società sia ottimamente gestita per decenni e dare grandi soddisfazioni ai suoi azionisti.
Come il saper scegliere bene le azioni valide può far guadagnare, saper evitare le azioni a rischio-fallimento può far evitare perdite notevoli, aspetto ancora più importante dei guadagni, come sappiamo (o dovremmo sapere...leggere la frase che accompagna ogni mio intervento, in basso).
La parola "fallimento", quindi, non deve essere vista come un malaugurio, ma in una corretta ottica di valutazione di alcune realtà quotate.
Chi di voi segue la borsa da almeno tre anni ricorderà certamente tante società, anche considerate solide, fallire: il gruppo Gerolimich, ad esempio (Gerolimich, Tripcovich, Gottardo Ruffoni) poi ci sono Grassetto, SCI, Binda, e tante altre.
Le azioni delle società sospese dal listino (e non per 1/2 sedute...) restano all'interno dei dossier titoli per anni (fin quando è aperta la procedura fallimentare), quasi a perenne ricordo del fattaccio, quasi mai si ottiene anche solo un minimo riparto del capitale residuo, e si subisce anche la beffa di non poter conteggiare le minusvalenze fiscali fin quando la procedura concorsuale non giunge a termine (molti anni, come detto: faccio solo notare che la Scotti Finanziaria, cancellata dal listino tanti anni fa, vede ancora aperto il processo di liquidazione)
Pertanto, credo sia utile indicare, in questo thread, le società quotate che non attraversano un momento facile, in maniera tale da sapere cosa si maneggia, se si decide di comprarle.
Inizio io.....vediamo un po'....quale può essere la più grande fetecchi....volevo dire società a rischio-fallimento........
....un nome a caso: EPlanet (non ve lo aspettavate, vero? )
La società è già tecnicamente fallita una volta, lo scorso anno, ed è stata salvata solo dall'ingresso di nuovi soci (alcuni dei quali, in realtà, hanno convertito in azioni i loro crediti oramai irrecuperabili in altro modo).
A sei mesi di distanza dall'aumento di capitale più assurdo della storia della borsa (prezzo da 1.57 a 10.25 per poi tornare indietro...guarda caso), EPlanet ha già nuovamente finito i liquidi in cassa, e proprio adesso è in corso l'esercizio anticipato dei warrants: per due settimane sarà possibile esercitarli a 0.80, contro 1.00, 1.25, 1.50 originariamente previsti ad ottobre 2002, 2003, 2004.
Il business della società è enormemente dispendioso e niente affatto redditizio se non nel lunghissimo termine, e sempre che i progetti portino a dei frutti: nel frattempo, la cassa si esaurisce in fretta.
Sono in corso trattative con Elitel (Elserino Piol) per una eventuale integrazione, ma da mesi non vengono raggiunti risultati di sorta: secondo me, gli amministratori cercano di non far comprendere che la cosa si è arenata, altrimenti si scordano anche i soldi dei warrants. E poi, anche se si giungesse a qualcosa, quale valutazione verrebbe attribuita ad una simile società?
Ancora: alcuni soci hanno alleggerito la partecipazione (recenti comunicazioni Consob, ma basta vedere il prezzo negli ultimi mesi per comprenderlo), mentre altri si sono impegnati a non uscire (se non a 1.10, superiore ai prezzi attuali) sino al termine dell'esercizio dei warrants (tra due settimane): ma cosa accadrà, dopo?
Inoltre, gli amministratori trascorrono le loro giornate a rinegoziare i debiti con i vari creditori.
Quanto tempo può durare una simile società? A mio modo di vedere, c'è un forte rischio-fallimento nemmeno tanto lontano, facile che accada anche entro l'anno in corso.
Invito tutti voi ad indicare le vostre idee riguardanti altre società a rischio.
Come il saper scegliere bene le azioni valide può far guadagnare, saper evitare le azioni a rischio-fallimento può far evitare perdite notevoli, aspetto ancora più importante dei guadagni, come sappiamo (o dovremmo sapere...leggere la frase che accompagna ogni mio intervento, in basso).
La parola "fallimento", quindi, non deve essere vista come un malaugurio, ma in una corretta ottica di valutazione di alcune realtà quotate.
Chi di voi segue la borsa da almeno tre anni ricorderà certamente tante società, anche considerate solide, fallire: il gruppo Gerolimich, ad esempio (Gerolimich, Tripcovich, Gottardo Ruffoni) poi ci sono Grassetto, SCI, Binda, e tante altre.
Le azioni delle società sospese dal listino (e non per 1/2 sedute...) restano all'interno dei dossier titoli per anni (fin quando è aperta la procedura fallimentare), quasi a perenne ricordo del fattaccio, quasi mai si ottiene anche solo un minimo riparto del capitale residuo, e si subisce anche la beffa di non poter conteggiare le minusvalenze fiscali fin quando la procedura concorsuale non giunge a termine (molti anni, come detto: faccio solo notare che la Scotti Finanziaria, cancellata dal listino tanti anni fa, vede ancora aperto il processo di liquidazione)
Pertanto, credo sia utile indicare, in questo thread, le società quotate che non attraversano un momento facile, in maniera tale da sapere cosa si maneggia, se si decide di comprarle.
Inizio io.....vediamo un po'....quale può essere la più grande fetecchi....volevo dire società a rischio-fallimento........
....un nome a caso: EPlanet (non ve lo aspettavate, vero? )
La società è già tecnicamente fallita una volta, lo scorso anno, ed è stata salvata solo dall'ingresso di nuovi soci (alcuni dei quali, in realtà, hanno convertito in azioni i loro crediti oramai irrecuperabili in altro modo).
A sei mesi di distanza dall'aumento di capitale più assurdo della storia della borsa (prezzo da 1.57 a 10.25 per poi tornare indietro...guarda caso), EPlanet ha già nuovamente finito i liquidi in cassa, e proprio adesso è in corso l'esercizio anticipato dei warrants: per due settimane sarà possibile esercitarli a 0.80, contro 1.00, 1.25, 1.50 originariamente previsti ad ottobre 2002, 2003, 2004.
Il business della società è enormemente dispendioso e niente affatto redditizio se non nel lunghissimo termine, e sempre che i progetti portino a dei frutti: nel frattempo, la cassa si esaurisce in fretta.
Sono in corso trattative con Elitel (Elserino Piol) per una eventuale integrazione, ma da mesi non vengono raggiunti risultati di sorta: secondo me, gli amministratori cercano di non far comprendere che la cosa si è arenata, altrimenti si scordano anche i soldi dei warrants. E poi, anche se si giungesse a qualcosa, quale valutazione verrebbe attribuita ad una simile società?
Ancora: alcuni soci hanno alleggerito la partecipazione (recenti comunicazioni Consob, ma basta vedere il prezzo negli ultimi mesi per comprenderlo), mentre altri si sono impegnati a non uscire (se non a 1.10, superiore ai prezzi attuali) sino al termine dell'esercizio dei warrants (tra due settimane): ma cosa accadrà, dopo?
Inoltre, gli amministratori trascorrono le loro giornate a rinegoziare i debiti con i vari creditori.
Quanto tempo può durare una simile società? A mio modo di vedere, c'è un forte rischio-fallimento nemmeno tanto lontano, facile che accada anche entro l'anno in corso.
Invito tutti voi ad indicare le vostre idee riguardanti altre società a rischio.