Monte Paschi SI (BMPS) banca MPS: ecco perchè continua a scendere (1 Viewer)

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Mps, chiuse le indagini per falso in bilancio. Conti truccati per oltre un miliardo di euro

La procura di Milano ha chiuso l'inchiesta sulla banca senese relativa al prestito ibrido Fresh 2008 e ai derivati Santorini e Alexandria. Le persone indagate sono 13, con loro anche Mps, Deutsche Bank e Nomura
di EMILIO RANDACIO


http://www.repubblica.it/economia/f..._le_indagini_per_falso_in_bilancio-131252084/

14 gennaio 2016












MILANO - La Procura di Milano ha chiuso le indagini su tredici persone fisiche, più quattro enti in relazione alle operazioni finanziarie compiute da Mps per acquistare Banca Antonveneta. Tra queste, Alexandria, Santorini e Fresh. Tra gli indagati figurano gli ex vertici dell'istituto di credito toscano e la stessa banca, indagata per la Legge 231 del 2001 insieme con la banca giapponese Nomura e due divisioni della tedesca Deutsche Bank(se c'è un imbroglio questa non manca mai!).

I 13 manager coinvolti sono Giuseppe Mussari, ex presidente della banca, Antonio Vigni, ex direttore generale, Gianluca Baldassari, ex responsabile area finanza, Daniele Pirondini, ex direttore finanziario, Marco Di Santo, responsabile Alm (asset liabilities management) per Monte dei Paschi, mentre per Deutsche Bank sono Ivor Dunbar, managing director e capo del Global capital markets, Michele Faissola, capo del Global rates, Michele Foresti, capo dello Structured trading, Matteo Vaghi, capo dell'Italian sales, Dario Schiraldi capo della divisione Europe sales e Marco Veroni, account manager. Per Nomura Raffaele Ricci, responsabile delle vendite per l'Europa e il Medio Oriente e Sadeq Sayeed, amministratore delegato. Gli incarichi dei manager sono relativi agli anni dei fatti.
I reati contestati sono
falso in bilancio,
ostacolo agli organi di vigilanza,
manipolazione del mercato, f
also in prospetto informativo,
tutti relativi all'aggiustamento dei conti del gruppo bancario, compromessi in seguito all'acquisto per circa 10 miliardi di euro della controllata Antoveneta dal Banco Santander.

I fatti contestati dai pm Mauro Clerici, Stefano Civardi, Giordano Baggio, fanno riferimento al periodo 2008-2012 e avrebbero permesso di alterare gli utili del gruppo per oltre un miliardo di euro.

L'operazione Fresh (floating rate equity-linked subordinated hybrid preferred securities, strumenti finanziari convertibili in azioni ordinarie di Mps) risale al 2008 e si tratta di un prestito ibrido creato per comprare Antonveneta, permettendo alla banca senese di raccogliere un miliardo di euro di capitale, sui circa 10 miliardi necessari per completare l'operazione di acquisto.
Nel caso della complessa operazione da un miliardo di euro organizzata da JpMorgan per ricapitalizzare l'istituto senese attraverso l'emissioni di titoli convertibili, gli indagati avrebbero nascosto alla Banca d'Italia tre garanzie:
la prima assicurava a JpMorgan il rimborso dei bond da parte di Mps, qualora non lo avessero fatto i sottoscrittori dei titoli;
la seconda garantiva il pagamento del canone di usufrutto (una cedola pari a quella garantita agli obbligazionisti)
e la terza il risarcimento in caso di danni chiesti dai sottoscrittori in assemblea.

Quanto al caso Santorini, si tratta di una società chiamata col nome dell'isola greca e inizialmente partecipata al 51% da Deutsche Bank e al 49% da Mps, che ha stipulato un derivato con Mps con sottostante le azioni di Banca Intesa SanPaolo. I manager di Mps avrebbero garantito a Deutsche Bank il recupero delle perdite dovuto al calo del valore dei titoli di Banca Intesa ai partner tedeschi fino a un valore di 429 milioni di euro, purché li aiutassero a nascondere le minusvalenze nei bilanci del Monte dei Paschi attraverso compravendite di Btp.

Quanto al caso Alexandria, in cui è coinvolta la banca giapponese Nomura e sul quale è aperto anche un altro fascicolo che si trova in fase di udienza preliminare, si tratta di alcuni titoli comprati da Mps e con sottostanti asset legati al mercato immobiliare Usa. La svalutazione dell'investimento, avvenuto nel 2009, avrebbe provocato perdite nel bilancio di Mps, ma la banca per evitare di rendere pubblici i problemi finanziari avrebbe congegnato una ristrutturazione attraverso una operazione di pronti contro termine e di asset swap.

Secondo il documento di chiusura di indagini della procura, le operazioni nel loro complesso hanno permesso di alterare alcuni valori dei bilanci di Mps pubblicati tra dicembre 2008 e settembre 2012, tra cui il risultato d'esercizio del gruppo tra il 15% e l'87% e il patrimonio tra il 2 e il 6%. Anche la capitalizzazione di mercato ha subito un'alterazione tra il 4 e il 24%.
 

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Broker coreani e svizzeri, i misteri di Alexandria

Le manovre dell'area finanza, l'audit e le verifiche del collegio sindacale - Paolo Mondani

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Tommaso Di Tanno è stato alla guida del Collegio sindacale di Montepaschi dal 2006 fino all'approvazione del bilancio 2011 su indicazione dell'ex azionista Francesco Gaetano Caltagirone, proprio nel periodo in cui la banca era diretta dal presidente Giuseppe Mussari e dal direttore generale Antonio Vigni.



Interpellato da Radiocor sul caso Alexandria, l'ex Presidente Di Tanno non ricorda “se un'informativa su questo punto sia mai stata portata in consiglio”. Ma sa che "varie discussioni sul tema Alexandria ci furono, anche se non formalizzate”.
La storia è un po' diversa da come la racconta Di Tanno, e i documenti che Report ha a disposizione lo dimostrano.
Innanzi tutto, il rapporto di Audit numero 460 del 2009, interno a Banca Mps, “vede” Alexandria eccome e ne segnala tutti i rischi potenziali.


A pag. 5 dell'allegato sulle Controllate e le Filiali estere, Alexandria viene descritta con precisione così come tutto il portafoglio titoli delle filiali estere. E nella relazione conclusiva, a proposito dell'area Finanza allora diretta da Gianluca Baldassarri si fa esplicito riferimento a “un eccessivo ricorso a consulenze esterne” così come alla necessità di potenziare la registrazione delle telefonate nelle sale operative dove i contratti si chiudevano troppo spesso al cellulare, quindi impedendo l'effettuazione dei controlli.


Ma il documento che più colpisce è la riunione del Collegio sindacale del 28 gennaio 2010 nel cui verbale, Di Tanno, risulta chiaramente infastidito dall'aver ricevuto con ritardo incomprensibile (almeno cinque settimane) l'Audit in questione. E raccomanda per il futuro che simili documenti non vengano preventivamente filtrati dalla Direzione generale. Non solo: nella riunione viene “pesato” proprio il portafoglio “dei titoli più strutturati e complessi” che più di altre voci può provocare “i maggiori impatti sul bilancio” e viene sottolineata la “carenza dei controlli” e la notevole “concentrazione” dell'impegno finanziario in un solo prodotto.



In quella riunione viene sentito Gianluca Baldassarri e si fa continuo riferimento ad una decisione del Cda del 14 gennaio precedente nella quale si prevede un “nuovo assetto organizzativo” dell'Area Finanza del Gruppo. Quindi di Alexandria, che rappresentava il 44 per cento dell'intero portafoglio titoli all'estero, tutti sapevano. Altroché se sapevano.


Sono le filiali estere della banca, nel 2005, a sottoscrivere Alexandria su pressione dell'Area Finanza. L'operazione è divisa in due: 260 milioni con bookrunner Dresdner Bank, mentre il resto tocca a una controparte coreana misteriosa, Coryo.
Responsabili per Mps: Gianluca Baldassarri e il suo vice Alberto Cantarini.
Responsabili in Dresdner: Raffaele Ricci e Giovanni Marolda.


Contemporaneamente Alexandria investe in un altro veicolo, chiamato Skylark, che emette altre decine di milioni di euro di titoli attraverso broker svizzeri. Perché la Dresdner e Montepaschi ricorrono a brooker svizzeri invece di operare tra di loro alla luce del sole? E cosa c'entra Coryo? Ricche commissioni?


Nel 2009, il rischiosissimo investimento di Alexandria giunge ad una valutazione non superiore al 50 per cento, anche se contabilmente sta sempre molto sopra questo valore. Attraverso la banca giapponese Nomura (Raffaele Ricci, nel frattempo, si è trasferito qui) si fa una ristrutturazione del portafoglio di riferimento et voilà, in un solo giorno, da un valore del 50 si passa ad oltre il 90 per cento, più di 200 milioni di euro recuperati con un colpo di spugna. Le perdite per 220 milioni dove sono finite? E chi ha incassato le commissioni di “ristrutturazione”? La magia funziona, ma non per molto. Le ferite riemergono nei bilanci e più dolorose di prima.


A febbraio dell'anno scorso, un mese dopo essere stato chiamato a Siena, Fabrizio Viola va da Giuseppe Mussari a comunicargli che darà il benservito a Baldassarri. Lette le carte, trova troppe cose strane nei conti dell'Area Finanza.



Oggi fanno tutti gli gnorri. In banca, in Comune, alla Fondazione, un composto stupore è il vestito per l'occasione. Nessuno si è accorto di nulla, nonostante che di Alexandria parlassimo diffusamente nell’inchiesta di Report del 6 maggio scorso. Il sindaco di Siena Ceccuzzi, primo elettore della Fondazione Mps maggiore azionista della banca, chiede ora un'azione di responsabilità contro il vecchio vertice. Non poteva accorgersene prima?



Ma non è finita, perché il timore che aleggia a Rocca Salinbeni riguarda soprattutto la tangente sulla quale indaga la procura di Siena e il Reparto Valutario della Finanza che avrebbe suggellato la compravendita miliardaria e supervalutata di Antonveneta, ultimo capolavoro dell'avvocato Giuseppe Mussari che si è dimesso in fretta, forse, per evitare guai peggiori.
Guarda la puntata integrale "Il Monte dei Fiaschi" andata in onda a Report il 6 maggio 2012
Precisazione di Tommaso Di Tanno
Il rapporto dell’audit interno fu certo valutato con grande attenzione dal sottoscritto. Ma la descrizione di Alexandria che vi si faceva era quella che risultava all’epoca: cioè senza tenere conto degli accordi segreti scoperti solo ad ottobre del 2012.
Mi adoperai, quindi, per modificare le disinvolte procedure con cui operava la Direzione Finanza (quella di Baldassarri) visto che il dito veniva puntato più su di esse che sulle perdite potenziali, all’epoca ancora non rilevabili.
Tanto che la successiva ispezione di BankItalia (giugno 2010) nulla trovò da ridire sull’operato del Collegio Sindacale proprio perché questi non solo aveva rilevato il problema: ma si era anche adoperato per darne soluzione strutturale (gestione comparto finanza).
Tommaso Di Tanno

Paolo Mondani
 

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Quel Sobrio Bond Subordinato Monte dei Paschi da 1000€ a Tranche…Chissà chi lo ha in portafoglio

Di FunnyKing , il 2 febbraio 2016 14 Comment




Ricevo e pubblico questa simpatica mail :
Buonasera,
Leggo sempre con attenzione il vostro Blog. Di solito mi limito a leggere. Ma leggendo i vostri commenti su Monte dei Paschi mi sembra che una piccola chicca vi sia sfuggita.
Vi scrivo per sottoporre alla vostra attenzione un piccolo dato che non vedo di solito nei vostri commenti su Monte dei Paschi.
Mi riferisco ad una emissione obbligazionaria specifica di questa banca la IT0004352586 (MONTE Float 05/15/18 Corp – in allegato vi mando un un grab da bloomberg).
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Notate nulla di strano? bhe é una salutare Subordinata Junior per un modesto ammontare di 2 billion e 160 milioni. Chiaramente rating…. NA/NR…. (Una emissione simile di MPS ha rating medio tra CCC e CC+, roba buona x intenderci)
Qualche Particolaritá?
Taglio MINIMO 1000 euro. Ripeto: Taglio MINIMO 1000 euro. Come un BOT. In tasca a chi saranno andate a finire?
Tiriamo a indovinare? Ok avete capito… (Nota a pie di pagina… ma gli organismi di vigilanza che approvano i prospetti non hanno detto nulla? vabbé…).
Se qualcosa dovesse succedere a MPS (impossibile eh? ) questa emissione é in prima linea per finire risucchiata nel meccanismo del Bail-in… 2 billion e 160 milioni in mano a piccoli risparmiatori. Roba da guerra civile e Piazzale Loreto 2.0 con protagonisti piú “grulli”!
Ora ho provato a cercare su google l’ISIN di questa emissione…
Bhe qualcuno comincia a sentire puzza di bruciato: Obbligazioni MPS Sub TV 08/18 isin IT0004352586 - Forum di Finanzaonline.com

(Leggettevi i commenti e le raccomandazioni dei vari utenti… alcune sono da sbellicarsi dal ridere!!!)
eppoi trovate queste cose:




lg.php


E' forse la Migliore Obbligazione del momento? Come investire oggi 2016?

Chi ha scritto questa pagina é da galera. Punto.
Spero, che se non eravate a conoscenza di queste informazioni le abbiate trovate interessanti.
Se lo eravate… bhe scusate la noia!
Angelo Distratto
p.s. di fk…..una subordinata come questa, trasformata in azioni dal bail in basterebbe da sola a portarsi via tutto il Monte dei Paschi….. no così per dire.
 

tontolina

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ITALIA: NPL IL TEMPO DEGLI AVVOLTOI E’ TORNATO!

Scritto il 8 febbraio 2016 alle 15:00 da icebergfinanza

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Nelle scorse settimane abbiamo avuto modo di osservare come in questa crisi si tratti sempre e solo di casualità…
MONTE DEI PASCHI DI SIENA: CASUALITA’!

Il buon Taleb direbbe che non importa quanto sofisticate siano le nostre scelte, o quanto bravi siamo a dominare le probabilità: il caso avrà comunque l’ultima parola.
Il giorno prima …
Serra (Algebris): Mps è solida, investo su subordinati e debito senior
«Adesso c’è un perfect storm di panico. Il problema è che le autorità stanno dormendo»
Il giorno dopo…
Renzi: “Sulle banche ci sono manovre in corso, chi prende Mps fa un affare”
Il Monte dei Paschi oggi è a prezzi incredibili.
E il mercato bellezza ti direbbe uno di loro, in fondo che male c’è se tu lasciano ben in vista la carogna di qualche banca in giro per l’Italia, visto che …
L’Italia è un Paese fondato sulle crisi finanziarie
Volete una sintesi di quello che in realtà sta accadendo grazie anche agli incompetenti che stanno amministrando in casa nostra questa crisi?
Eccovela…
La gestione dei crediti incagliati italiani dovrebbe essere strategica per la ripresa, perché è gestita così grossolanamente?
Prossima domanda?
Non tergiversi, perchè un pezzo così importante di economia reale viene svenduto?
Tesoro… abbiamo cavalcato gli anni della svalutazione e della convergenza, abbiamo speculato sul debito ed imposto l’austerità, ora il cerchio si chiude. Compriamo i frutti di quell’austerity. Il 15% del Pil nazionale in Npl, a prezzi da saldo e con lo Stato costretto a metterci pure una garanzia sopra.
E lo Stato da chi è costretto?
Che domande, dal mercato ovviamente! (ride, ndr)

Era solo un’intervista ad un trader qualunque di quelli che quotidianamente giocano con le carcasse delle banche.
Tesoro… abbiamo cavalcato gli anni della svalutazione e della convergenza, abbiamo speculato sul debito ed imposto l’austerità, ora il cerchio si chiude. Compriamo i frutti di quell’austerity. Il 15% del Pil nazionale in Npl, a prezzi da saldo e con lo Stato costretto a metterci pure una garanzia sopra.

Chiaro o devo riscriverlo a caratteri più grandi? E’ chiaro ora come funziona il giochetto e per quale motivo la finanza ha sequestrato la vita sociale?
…abbiamo speculato sul debito

ed imposto l’austerità…

Buona Consapevolezza e …quanto ha fatto ieri la Juve?

 

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CHE SOFFERENZA! LE BANCHE ITALIANE DEVONO SMALTIRE 88,9 MILIARDI DI CREDITI INESIGIBILI, DI CUI 46,9 SUL GROPPONE DI MPS - BANCA IMI (GRUPPO INTESA) HA MESSO IN PIEDI UNA PIATTAFORMA DI CARTOLARIZZAZIONE CHE SEMBRA FUNZIONARE: HANNO GIA’ ADERITO 60 PICCOLE BANCHE. LA “BAD BANK” DI PADOAN ANCORA AL PALO

24 feb 12:18
Nel corso di 18-24 mesi Imi è riuscita a cedere 850 milioni di sofferenze, al ritmo di una cessione ogni sei mesi. Anche le big interessate alla “piattaforma” dell’istituto di Bazoli. Il sistema di garanzie dello Stato varato dal Tesoro rischia di arrivare troppo tardi... -

Camilla Conti per “il Giornale


La «bad bank» varata in extremis dal Tesoro ha tempi assai diversi rispetto a quelli del mercato. Che chiede di risolvere con urgenza il problema delle sofferenze bancarie. La cosiddetta «Gacs», ovvero il meccanismo che prevede la concessione di garanzie dello Stato per favorire operazioni di cartolarizzazione di crediti bancari inesigibili, rischia invece di arrivare troppo tardi.

Lo hanno capito anche le big del sistema, soprattutto quelle che hanno in pancia grossi pacchetti di Npl (i crediti che non rendono e difficilmente saranno rimborsati) da smaltire che stanno dunque cercando soluzioni alternative affidandosi a dei «mister Wolf» del settore.

Non è dunque un caso se alcune grandi banche hanno bussato alla porta di Banca Imi, del gruppo Intesa, che ha messo in piedi una piattaforma di cartolarizzazione chiamata in gergo tecnico «multioriginator» già utilizzato dalle Banche di Credito Cooperativo. Ovvero: una società che aggrega da più banche vari portafogli di crediti in sofferenza, li cartolarizza e colloca i titoli obbligazionari frutto dell' operazione presso investitori specializzati.


Nel corso di 18-24 mesi Imi è riuscita a cedere 850 milioni di sofferenze, «al ritmo di una cessione ogni sei mesi e raccogliendo le adesioni di oltre 60 piccole banche coordinate da Cassa Centrale», spiega Biagio Giacalone che guida la squadra Credit Solutions di Imi.
Il vantaggio? I costi vengono condivisi fra le banche aderenti a questa specie di «consorzio» del recupero, i tempi di esecuzione vengono ottimizzati perché le procedure per la cessione sono di fatto standardizzate. Certo, come sottolinea Giacalone, «la garanzia dello Stato alle tranche senior di sofferenze è un contributo importante» e «stimola la discussione fra chi deve cedere gli Npl».

Ma dopo un anno e mezzo di trattative con Bruxelles, il progetto di bad bank di sistema è naufragato e l' Italia si trova costretta a smaltire 88,9 miliardi di sofferenze, al netto delle rettifiche, con grande lentezza. Le grandi agenzie di rating sono infatti chiamate a esprimersi sui futuri veicoli di cartolarizzazione (dovranno avere come giudizio minimo BBB-) ma le prime «pagelle» non si vedranno prima della fine di quest' anno.
Dovranno essere esaminati i singoli prestiti, i flussi di cassa associati al titolo garantito, i piani industriali, gli immobili messi a garanzia e preventivate le lungaggini nelle procedure concorsuali. Si tratta di un processo che richiede mesi. Troppi per alcuni istituti che non devono solo liberarsi le spalle dalla zavorra dei crediti non performanti ma vogliono anche spuntare un buon prezzo dalla vendita.

Sofferenze Bancarie DEF




Il prossimo passo per banche come Mps, Ubi e Banco Popolare potrebbe essere quello di affidarsi anche periodicamente a un intermediario esperto come Imi. Il caso senese è quello più problematico: il portafoglio di crediti deteriorati del Monte ha raggiunto quota 46,9 miliardi a fine 2015 con un tasso di copertura del 48,5% e in base al piano industriale devono scendere di almeno 5,5 miliardi entro il 2018.

Per questo il cda del Monte dei Paschi lo scorso 5 febbraio ha avviato «un progetto per la valorizzazione della piattaforma di recupero crediti» del gruppo attraverso una «partnership con un operatore specializzato» così da «ottimizzare le performance di recupero» delle sofferenze. E alcuni pensano che l' operatore specializzato possa essere trovato proprio in «casa» di Intesa.



http://www.dagospia.com/rubrica-3/p...wak-tutti-sapevano-intercettazioni-119237.htm
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accantonamenti sofferenze bancarie
 
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Mps, Mediobanca: una preda allettante anche per le altre banche italiane

di Francesca Gerosa

Mps, Mediobanca: una preda allettante anche per le altre banche italiane - MilanoFinanza.it

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"Scalare la vetta del Monte", così Mediobanca
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Securities intitola una nota di oggi su Banca Monte dei Paschi
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di Siena in cui sottolinea che Mr. Mercato e la Bce stanno dicendo che Mps
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ha bisogno di un partner
.
Le azioni Mps
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sono scese del 60% da inizio anno e ora scambiano a 0,15 volte il capitale tangibile 2016.

Il sell-off è iniziato dopo che le banche italiane hanno confermato di aver ricevuto alcuni quesiti sulle sofferenze da parte della Bce.
Questo, in concomitanza con l'entrata in vigore della norme sul bail-in, ha spaventato gli investitori preoccupati per la redditività di lungo termine della banca senese. Ciò si è riflesso anche nei Cds a 1 anno di Mps
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saliti da 504bp a 714bps dall'inizio dell'anno e nell'ampio allargamento degli spread del debito subordinato. Inoltre, diverse banche hanno negato di essere interessate a considerare un'acquisizione di Mps
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.


Per gli analisti di Mediobanca
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la qualità del credito è il problema di Mps
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, ma non è una novità. Mps
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ha i peggiori indici di qualità degli asset in Italia: 22%, 49% e 275% il rapporto dei crediti netti deteriorati, il rapporto di copertura sui crediti deteriorati e il Texas ratio, rispettivamente
,
rispetto a una media italiana, senza calcolare Mps
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, di 10%, 45% e 106%. Rocca Salimbeni però è stata profondamente esaminata, ha passato l'asset quality review ed è risultata conforme al test Srep.

Eppure i mercati scontano una consistente ulteriore pulizia della qualità del credito dalla riclassificazione in non performing loans e rapporti di copertura più elevati. Ogni potenziale acquirente della banca le potrebbe imporre questo a fronte di un massimo di 7 miliardi di euro di potenziale badwill (dopo svalutazioni intangibili e oneri di ristrutturazione) conformemente ai Cet1 ratio delle banche spagnole e greche post-consolidamento.

Comunque la crescita del pil, le riforme per i crediti deteriorati e il Gacs dovrebbero migliorare il valore dei non performing loans. Il pil italiano si sta riprendendo: +0,6% nel 2015 e +1,3-1,5% nel 2016 e questo è uno dei fattori più rilevanti per la ristrutturazione della qualità dell'attivo. Il governo italiano staancheapprovandole riformeper accelerarela cessione dei non performing loans e di conseguenzamigliorarne il valore attuale netto (net present value).

Mps
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detiene una quota di mercato a elevata singola cifra in Italia. La combinazione dell'istituto senese con Bnp Paribas
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, Ubi, Unicredit
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e Intesa Sanpaolo
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si tradurrebbe in una quota di mercato del 10%-21%, non più grande di quella di altri campioni nazionali europei. D'altra parte il mercato continua a ritenere che Mps
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abbia bisogno di un salvataggio:
l'Italia non ne ha avuti, ma la Spagna sì con un risparmio dei costi del 38%.

Visto il forte taglio dei costi attuato da Mps
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negli anni passati, gli analisti stimano conservativamente un taglio dei costi del 26%. Il piano di ristrutturazione in corso ipotizza la chiusura di 270 filiali e il taglio di 3.800 dipendenti con spese pari a 1,5 volte i risparmi sui costi.

Ma per gli analisti della banca d'affari affinché ci sia un merger un ruolo cruciale è giocato dal riconoscimento del badwill e dalla pulizia della qualità dell'attivo.
Infatti, il 100% di riconoscimento di un badwill fino a 7 miliardi di euro neutralizza una sconcertante pulizia da 10 miliardi di euro.

In alternativa, la fusione sarebbe quasi neutrale sul capitale per 3/4 delle banche con il 100% di riconoscimento del badwill e 2,5 miliardi di euro di pulizia. Naturalmente un'indicazione della Bce su entrambi i temi faciliterebbe la valutazione di Mps
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da parte di potenziali acquirenti.


In quest'ottica Mps
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, a detta sempre degli analisti di Mediobanca
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, "offre un senso strategico e solido per potenziali fusioni domestiche".
In particolare, Mps
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per Bnp Paribas
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sarebbe un asset "bello da avere",
per Intesa Sanpaolo
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una "deviazione interessante",
per Unicredit
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un "deal prematuro",
mentre per Ubi implicherebbe una vera e propria trasformazione.

Con una spinta del 10% dell'utile per azione e una deviazione limitata dai profili Cet1/asset quality, Bnp Paribas
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potrebbe fondersi con Mps
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, fornendo la massa critica che manca al franchise di Bnl attualmente sparpagliato.
Invece Intesa Sanpaolo
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, fondendosi con Mps
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, aumenterebbe l'eps del 20%, facendo leva sulla propria solidità patrimoniale, senza perdere il suo status per quanto riguarda i dividendi e il capitale.
Quanto a Unicredit
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manterrebbe gli attuali livelli di Cet1, mentre la spinta a livello di eps sarebbe del 18% a fronte però di maggiori rischi e complessità. Forse sarebbe troppo presto, data la ristrutturazione ancora in atto.
Infine, Ubi Banca
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insieme a Mps
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si trasformerebbe in un campione nazionale, ma aumenterebbe in modo consistente il suo profilo di rischio; il badwill qui è più importante perché la fusione funzioni.

"Vediamo per Mps
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un duplice scenario: un più probabile merger di successo è l'aspetto positivo, ma una potenziale precipitazione dell'instabilità della qualità dell'attivo e/o dei depositi penalizzerebbe l'equity", precisano gli analisti di Mediobanca
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che hanno incorporato i timori del mercato con un costo dell'equity del 12% e riducendo il target price del titolo Mps
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da 1,7 a 1 euro, rating neutral confermato. A Piazza Affari al momento il titolo Mps
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sale dello 0,49% a 0,5175 euro.
 

tontolina

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MPS, CLAMOROSA SVOLTA SUL CASO DAVID ROSSI: "NON SI SUICIDO', FU UCCISO"



MONTE DEI MORTI DI SIENA - LA PROCURA DISPONE LA RIESUMAZIONE DELLA SALMA DI DAVID ROSSI, CAPO DELLA COMUNICAZIONE MPS - SECONDO LA FAMIGLIA, NON SI È AFFATTO SUICIDATO: QUEL 6 MARZO 2013 È STATO BUTTATO DALLA FINESTRA PERCHÉ SAPEVA TROPPO DELLO SCANDALO ANTONVENETA CHE HA TRAVOLTO LA BANCA
Oltre alla riesumazione, la procura ha disposto la simulazione della caduta dalla finestra della stanza di Rossi e un nuovo sopralluogo sui luoghi dove morì. Il legale della famiglia con i periti vuole dimostrare che sono state due persone a buttarlo di sotto, e che il biglietto di addio non è stato affatto scritto da lui...
1.MPS: MORTE ROSSI; PROCURA DISPONE RIESUMAZIONE SALMA
(ANSA) - La procura della Repubblica di Siena ha disposto la riesumazione della salma di David Rossi, ex capo area comunicazione di banca Mps morto il 6 marzo 2013.

È stata la stessa procura a rendere nota la decisione con un comunicato. «Nell’ambito del procedimento inerente la morte di David Rossi - si legge nella nota - la Procura della Repubblica di Siena ha ritenuto necessario, al fine di completare gli accertamenti, disporre la riesumazione della salma oltre a procedere ad ulteriori atti istruttori. La irripetibilità di taluni dei predetti atti ha determinato la necessità di avvisare le persone offese del compimento degli stessi al fine di consentire l’esercizio dei diritti loro concessi dalle norme processuali».

2.MPS: MORTE ROSSI; PROCURA, TRA NUOVI ATTI SIMULAZIONE CADUTA
(ANSA) - "E' un approfondimento sulle cause della morte". Questo il commento del procuratore capo della Repubblica di Siena Salvatore Vitello sulla decisione di far riesumare la salma di David Rossi, ex responsabile area comunicazione di banca Mps, morto il 6 marzo 2013 dopo essere precipitato dal terzo piano di Rocca Salimbeni, dalla finestra del suo ufficio.
Oltre alla riesumazione, la procura ha disposto la simulazione della caduta dalla finestra della stanza di Rossi e un nuovo sopralluogo sui luoghi dove morì. Ai primi di aprile verranno affidati gli incarichi sia per la riesumazione che per il sopralluogo. La decisione della procura di Siena è stata notificata oggi ai familiari di Rossi e al legale della famiglia stessa.

3.LEGALE,RIESUMAZIONE?QUELLO CHE ASPETTAVAMO
(ANSA) - ''Era quello che ci aspettavamo". Questo il commento di Luca Goracci, legale della famiglia Rossi, alla notizia che la procura ha disposto la riesumazione della salma dell'ex capo area comunicazione di banca Mps, morto il 6 marzo 2013 dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio di Rocca Salimbeni. Era stato Goracci a chiedere la riapertura dell'inchiesta sulla morte di Rossi: secondo il legale, sarebbe stato ucciso almeno da due persone.
A novembre scorso la decisione della procura di far ripartire le indagini, sulla base di tre perizie tecniche presentate dall'avvocato: una grafologica, una medico legale e una dinamica fisica sulla caduta del corpo dal terzo piano di Rocca Salimbeni. Inizialmente la procura aveva chiesto e ottenuto dal gip l'archiviazione dell'inchiesta ritenendo che Rossi si fosse suicidato.
(FONTE) http://attivistam5snews.blogspot.it/2016/03/mps-clamorosa-svolta-sul-caso-david.html
 

tontolina

Forumer storico
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La Bce avrebbe chiesto un ulteriore rafforzamento patrimoniale del Monte dei Paschi di Siena. Lo scrive il Fatto Quotidiano. “La Bce ha chiesto all’istituto senese un nuovo ulteriore aumento di capitale che potrebbe arrivare a 3 miliardi, in tempi non fulminei, ma verosimilmente entro l’anno. Difficile sperare in una reazione entusiastica da parte di una platea di soci che si è già svenata sottoscrivendo 9 miliardi di aumenti di capitale in un paio d’anni”, è scritto nell’articolo.
“Tra le ipotesi sul tavolo c’è che l’intervento di Cdp e Fondazioni sia fatto per Monte Paschi, e che il “veicolo” sia costituito insieme a Ubi Banca, la grande popolare bergamasca designata per un complicato matrimonio con Siena”, spiega il quotidiano.
 

il fattore umano

Forumer storico
Il thread di Bmps sul Fol è illeggibile, è una bolgia infrequentabile.
Io sono stato bannato 2 volte e non intendo tornare in un posto dove non si fa altro che litigare e insultare.
Sono investito su Bmps da circa 1 anno e mezzo, ho partecipato all'ultimo ADC e non credo di essere l'unico azionista ad essere rimasto incastrato a prezzi elevati.

Io ero entrato su Bmps in seguito a un'analisi fondamentale - peraltro condivisa da numerosi analisti fondamentali - che rilevava come Bmps quotasse fortemente a sconto sul patrimonio netto tangibile.

Ora Bmps quota il 15% del pnt, che, nonostante tutti i problemi, pare essere una quotazione estremamente sacrificata.

Spero di trovare utenti che mi aiutino a districarmi da questo incastro, posto che non credo di essere l'unico ad essere rimasto impigliato nella rete.
 

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