Ebbbbbravo Casini ...antimafia omeopatica (1 Viewer)

ciro

Banned
:p :p


"C'è una preoccupante deresponsabilizzazione della classe dirigente periferica dei partiti. Guai se commettessimo l'errore capitale ed imperdonabile di lasciare ad appannaggio del centrosinistra la questione morale e la lotta alla mafia!"
(Pierferdinando Casini, congresso nazionale dell'Udc, 5 luglio 2005).

"Il Presidente della Camera, Pierferdinando Casini, ha telefonato oggi al senatore Marcello Dell'Utri a cui ha espresso i sensi più profondi di stima e amicizia. Lo ha reso noto un comunicato di Montecitorio" (in piena camera di consiglio del Tribunale di Palermo nel processo a carico di dell'utri per concorso esterno in associazione mafiosa, dalla quale i giudici usciranno 10 giorni dopo con una condanna a 9 anni, Ansa, 1 dicembre 2004).

"Palermo. Una conversazione tra il deputato regionale Udc Davide Costa ed il padre Enzo - in cui si fa riferimento ai rapporti dello stesso Costa con 'un importante esponente politico del suo partitò che secondo gli inquirenti è il presidente della Camera Pierferdinando Casini - è finita agli atti dell'inchiesta della Dda che oggi ha portato all'arresto per concorso in associazione mafiosa del parlamentare marsalese. Nel corso del colloquio il presidente della Camera avrebbe tra l'altro condiviso la decisione di Davide Costa di dimettersi dalla carica di assessore regionale alla Presidenza dopo la notifica del primo avviso di garanzia: 'Mi ha detto - afferma Costa nella conversazione telefonica con il padre - che bisogna sempre avere rispetto delle istituzioni'. Nel dialogo, intercettato il 9 marzo, Davide Costa parla con il padre. Quest'ultimo gli riferisce una telefonata che ha appena avuto con l'esponente politico, evidentemente 'ignaro - sostengono i pm - dell'effettivo grado di compromissione di Davide Costa con l'associazione mafiosa'. Enzo Costa riferisce al figlio che il politico gli ha 'assicurato che è intenzione del partito ricandidarlo alle prossime competizioni elettoralì del 2006. Il padre dell'ex assessore dice di essersi commosso apprendendo la notizia. Davide Costa a sua volta sostiene di avere parlato di persona con l'esponente politico. L'ex assessore racconta il dialogo avuto con l'esponente politico di cui si definisce il 'pupillo': 'E' che le cose le vede con distacco, perché facendo il presidente della Camera non è che nel territorio... riesce a comprendere una serie di difficoltà quotidiane di partito. Gli ho detto: ho difficoltà, vorrei capire se mi vuoi bene, vorrei capire visto che ho queste difficoltà politiche, che debbo fare'. Il deputato regionale descrive al padre la scena: 'Praticamente si è messo un quarto d'ora a passeggiare con me, a braccetto, qua per strada. Mi ha detto: noi il prossimo anno votiamo regionali e nazionali insieme, e deciderò io se devi venire a Roma o se devi andare a Palermo'..." (Ansa, 15 novembre 2005).

"Posso sbagliare ma, nella mia responsabilità politica, ritengo che Salvatore Cuffaro sia una persona perbene e dunque lo candideremo alle elezioni" (Pierferdinando Casini, 7 febbraio 2006. Per la cronaca, il governatore Cuffaro è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Palermo per favoreggiamento alla mafia).

"Ringrazio Casini per la passione che ha messo nel difendermi. Non posso accettare lezioni di morale da nessuno e non posso accettare processi in tv o nelle piazze" (Totò Cuffaro, Ansa 9 febbraio 2006).


sssooooo ragazzi!
 

tontolina

Forumer storico
ciro ha scritto:
:p :p


"C'è una preoccupante deresponsabilizzazione della classe dirigente periferica dei partiti. Guai se commettessimo l'errore capitale ed imperdonabile di lasciare ad appannaggio del centrosinistra la questione morale e la lotta alla mafia!"
(Pierferdinando Casini, congresso nazionale dell'Udc, 5 luglio 2005).

"Il Presidente della Camera, Pierferdinando Casini, ha telefonato oggi al senatore Marcello Dell'Utri a cui ha espresso i sensi più profondi di stima e amicizia. Lo ha reso noto un comunicato di Montecitorio" (in piena camera di consiglio del Tribunale di Palermo nel processo a carico di dell'utri per concorso esterno in associazione mafiosa, dalla quale i giudici usciranno 10 giorni dopo con una condanna a 9 anni, Ansa, 1 dicembre 2004).

"Palermo. Una conversazione tra il deputato regionale Udc Davide Costa ed il padre Enzo - in cui si fa riferimento ai rapporti dello stesso Costa con 'un importante esponente politico del suo partitò che secondo gli inquirenti è il presidente della Camera Pierferdinando Casini - è finita agli atti dell'inchiesta della Dda che oggi ha portato all'arresto per concorso in associazione mafiosa del parlamentare marsalese. Nel corso del colloquio il presidente della Camera avrebbe tra l'altro condiviso la decisione di Davide Costa di dimettersi dalla carica di assessore regionale alla Presidenza dopo la notifica del primo avviso di garanzia: 'Mi ha detto - afferma Costa nella conversazione telefonica con il padre - che bisogna sempre avere rispetto delle istituzioni'. Nel dialogo, intercettato il 9 marzo, Davide Costa parla con il padre. Quest'ultimo gli riferisce una telefonata che ha appena avuto con l'esponente politico, evidentemente 'ignaro - sostengono i pm - dell'effettivo grado di compromissione di Davide Costa con l'associazione mafiosa'. Enzo Costa riferisce al figlio che il politico gli ha 'assicurato che è intenzione del partito ricandidarlo alle prossime competizioni elettoralì del 2006. Il padre dell'ex assessore dice di essersi commosso apprendendo la notizia. Davide Costa a sua volta sostiene di avere parlato di persona con l'esponente politico. L'ex assessore racconta il dialogo avuto con l'esponente politico di cui si definisce il 'pupillo': 'E' che le cose le vede con distacco, perché facendo il presidente della Camera non è che nel territorio... riesce a comprendere una serie di difficoltà quotidiane di partito. Gli ho detto: ho difficoltà, vorrei capire se mi vuoi bene, vorrei capire visto che ho queste difficoltà politiche, che debbo fare'. Il deputato regionale descrive al padre la scena: 'Praticamente si è messo un quarto d'ora a passeggiare con me, a braccetto, qua per strada. Mi ha detto: noi il prossimo anno votiamo regionali e nazionali insieme, e deciderò io se devi venire a Roma o se devi andare a Palermo'..." (Ansa, 15 novembre 2005).

"Posso sbagliare ma, nella mia responsabilità politica, ritengo che Salvatore Cuffaro sia una persona perbene e dunque lo candideremo alle elezioni" (Pierferdinando Casini, 7 febbraio 2006. Per la cronaca, il governatore Cuffaro è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Palermo per favoreggiamento alla mafia).

"Ringrazio Casini per la passione che ha messo nel difendermi. Non posso accettare lezioni di morale da nessuno e non posso accettare processi in tv o nelle piazze" (Totò Cuffaro, Ansa 9 febbraio 2006).


sssooooo ragazzi!
è per questo motivo allora che poco prima delle elezioni vanno a far visita al Papa

è per farsi benedire


anche se berluska ha già iniziato a fare i dovuti scongiuri
1141658899berluska-vero.jpg
 

Giken

Nuovo forumer
IL PARTITO DI CASINI E' UNO DEI PIU' SPORCHI

IL PARTITO DI CASINI E' UNO DEI PIU' SPORCHI...LEGGETE CHE ROBA.
SALUTI

«Guai se commettessimo l'errore capitale ed imperdonabile di lasciare ad appannaggio del centrosinistra la questione morale e la lotta alla mafia!»: così parlò il presidente della Camera Piercasinando al congresso nazionale Udc, sotto la presidenza di Totò Cuffaro (5 luglio 2005).

"Non faremo sconti: a parte Cuffaro, in Sicilia non ricandideremo nessun inquisito": così tuonò il presidente della Camera Piercasinando in un'intervista all'Espresso di due settimane fa (23 febbraio 2006).

E, in un certo senso, fu persino di parola. Perché l'Udc in Sicilia, a parte Cuffaro e qualcun altro, non candiderà inquisiti: candiderà direttamente condannati.

Le liste non sono ancora definitive, ma dopo il direttivo regionale dell'Udc tenutosi l'altro giorno a Palermo, si danno per scontate - fra le altre - le candidature di Giuseppe Drago e Calogero Sodano.

Ora, è comprensibile che nel partito dell'"Io c'entro", trovare qualche decina di incensurati da mettere in lista in Sicilia sia impresa ardua. Ma mettere in lista i due suddetti personaggi dopo aver promesso di "non fare sconti" a nessuno, denota un grande senso dell' umorismo. Questi non sono sconti. Sono saldi di fine stagione.


Giuseppe Drago, sottosegretario agli Esteri, era fino al 1998 presidente della Regione Sicilia. Poi, poco prima di lasciare l'incarico, ebbe un bella pensata: svuotò la cassa dei fondi riservati del governatore e portò via i 230 milioni di lire ivi contenuti. "Li ho spesi in beneficenza", disse. Purtroppo i giudici non gli han creduto: il Tribunale di Palermo l'ha condannato a 3 anni e 3 mesi per peculato e abuso, e la Corte dei Conti a restituire il maltolto. Ergo Drago sarà in lista per l'Udc.


Il senatore Calogero Sodano, ex sindaco di Agrigento, è ancora meglio. Dall'altroieri la sua città è tappezzata di manifesti di Legambiente guidata dal battagliero avvocato e consigliere comunale Peppe Arnone, per ricordare all'inclita e al colto la fedina penale dell'illustre concittadino: "condanna definitiva a 1 anno e 8 mesi per aver favorito l'abusivismo edilizio nella Valle dei Templi in cambio di sostegno elettorale; 3 anni e 4 mesi in Tribunale per gli appalti truccati del depuratore del Villaggio Peruzzo e delle opere di urbanizzazione di Favara ovest; 1 anno in Tribunale per la gestione illegale dell'acquedotto municipale; imputato per la sua villa abusiva nella valle dei Templi e per aver truccato l'appalto della nettezza urbana". Totale: quattro condanne per un totale di 6 anni di reclusione e due processi in corso. Legambiente finge di prendere sul serio la promessa di Piercasinando: "Grazie, presidente Casini! Grazie per la lezione di etica fornita agli agrigentini, grazie per aver deciso di escludere dalle liste Udc, con l'eccezione di Cuffaro, i politici inquisiti. Ma il senatore Sodano lo ha dimenticato? Che un soggetto con la sua fedina penale rappresentasse Agrigento in Parlamento ha costituito una gravissima offesa per l'etica, la politica, la morale degli agrigentini, nonché un pessimo esempio per tutti gli altri politici di come si fa carriera violando le leggi.

Per questo ringraziamo il presidente Casini per il principio morale che intende applicare al suo partito, che speriamo farà pulizia ad Agrigento di persone impresentabili quali il senatore Sodano". Salvo miracoli, Sodano sarà regolarmente in lista.


Poi ci sono gli inquisiti "semplici". Come Saverio Romano, già prosciolto nel processo per il caso Guttadauro-Cuffaro & C. ma di nuovo indagato per le rivelazioni del pentito Campanella, e dunque numero 2 della lista Udc per la Camera. Quella del Senato, capitanata dall'ottimo Cuffaro, avrà invece al secondo posto Calogero Mannino, condannato in appello per concorso esterno in mafia: poi la Cassazione annullò la sentenza, non certo perché non ci fossero elementi a carico dell'imputato, ma perché la motivazione fu ritenuta insufficiente. Il secondo appello inizia domani, ma la legge Pecorella lo manderà in fumo, salvo che venga dichiarata incostituzionale dalla Consulta.

Questo naturalmente è solo un piccolo campionario del partito di Piercasinando. Il quale ieri, dall'alto della sua cattedra morale, ha lanciato un appello ai magistrati italiani riuniti a congresso: "Fate pulizia in casa vostra per essere più credibili".

di Marco Travaglio dalla rubrica Bananas de l'Unita'
 

Giken

Nuovo forumer
Tengo aggiornato il post:
Lorenzo Cesa segretario dell’Udc è indagato dalla Procura della Repubblica di Catanzaro per truffa e associazione a delinquere.
TOMBOLA!
 

Systemtrader

Nuovo forumer
SENZA NESSUNA VERGOGNA

L’esponente dell’UDC e presidente della Camera, Pierferdinando Casini, ha espresso la sua totale riprovazione nei confronti delle liste dell’Unione che, a suo dire, ospiterebbero dei pericolosi estremisti, contigui a chi ha creato i disordini di sabato a Milano.
E ha concluso la sua orazione tanto appassionata quanto ipocrita con: “Vergogna!”.
Casini dovrebbe rivolgersi, prima di fare considerazioni sull’Unione, all’interno del suo partito.
Lo aiuto ricordandogli alcuni suoi sodali:
Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, indagato con le accuse di associazione a delinquere e truffa;
Giuseppe Drago, sottosegretario uscente, condannato dal Tribunale di Palermo a 3 anni e 3 mesi per peculato e abuso;
Totò Cuffaro, imputato al Tribunale di Palermo per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra;
Sodano Calogero, senatore, ha totalizzato 6 anni di reclusione;
Romano Saverio, sottosegretario uscente, indagato e prosciolto per mafia e corruzione, inquisito per concorso esterno.
Convochi queste persone domani in sede, al partito, chieda loro di dimettersi dalle loro cariche, di non candidarsi alle elezioni fino all’esito delle indagini e degli eventuali processi.
Dopo, solo dopo, potrà permettersi una qualunque valutazione sull’Unione.
Per il momento si vergogni lui.

ANTONIO DI PIETRO 14/03/2006

www.antoniodipietro.com
 

Users who are viewing this thread

Alto