E' UNO STRANO DOLORE... MORIRE Di NOSTALGIA PER QUALCOSA CHE NON VIVRAI MAI... (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Intermezzo.

Le 5 Stelle a Bologna hanno le punte un po' troppo aguzze e, ultimamente, fanno più feriti delle vecchie shuriken usate dai guerrieri ninja.
Il capoluogo emiliano è già da qualche mese terra di scontro fratricida tra attivisti, eletti e non eletti, dei grillini.
Una spina nel fianco per Grillo e Casaleggio, che se da un lato qui possono contare su uno zoccolo duro di fedelissimi, dall'altro hanno anche una serie di ribelli che non si rassegnano a starsene zitti e che, anzi, più vengono tenuti lontani più berciano il loro sdegno verso questa nuova casta.
Casta, proprio così, ha infatti definito ieri il Movimento l'ultima esclusa celebre, Federica Salsi.
Qualche mese fa aveva detto che era peggio di Scientology, ieri si è limitata a definirlo "casta".
L'ultima faida, in termini di tempo, che si sta consumando sotto le Due Torri e che ieri ha armato la lingua della ex grillina che ha lanciato il suo anatema dagli scranni del consiglio comunale, è iniziata qualche giorno fa quando un anonimo hacker è entrato nel meet up bolognese e ha pubblicato uno scambio di email tra i consiglieri comunali Massimo Bugani e Marco Piazza e alcuni altri attivisti, fedeli come loro a Grillo e Casaleggio, in cui senza tanti giri di parole si cercava una strategia per buttare fuori dal Movimento la stessa Salsi e Giovanni Favia.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Roba pesante, che qualche rossore avrebbe dovuto suscitare in chi l'ha scritta e che invece non ha fatto un plissé.
A farlo, il plissè, invece sono stati molti altri attivisti, fedeli ai due epurati, che hanno iniziato a chiedere la testa dei consiglieri.
Di più: anche i neoparlamentari bolognesi pentastellati hanno deciso di dire la loro sulla faccenda e hanno pubblicato una lettera in cui, riferendosi allo scambio di email, rilevavano la necessità di un'assemblea per «riportare il Movimento Bologna nella direzione in cui oggi la stragrande maggioranza della Regione sta remando e continua a remare».
A zittire tutti, compresi deputati e senatori, ci hanno pensato Beppe e Gianroberto, che ieri, dopo che il capogruppo in Comune Massimo Bugani aveva ventilato l'ipotesi di dimettersi, sono intervenuti con quello spirito egalitario secondo cui uno vale uno e hanno blindato con una nota il loro fedelissimo.
«Dopo i recenti attacchi arrivati da più parti ai consiglieri di Bologna Massimo Bugani e Marco Piazza - si legge sul blog di Grillo - rinnoviamo loro la nostra stima e totale solidarietà oltre all'apprezzamento per il lavoro svolto finora sul territorio».
Firmato Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
La nota, di fatto chiude la questione, ma evidenzia la gravità delle spaccature del Movimento a Bologna: se la situazione non fosse grave i due leader a 5 Stelle non si esporrebbero tanto in prima persona.
 

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